Carissimo Nicola, è un anno che cercavo casa e stavamo
pregando per questo. In tal modo, volevo tanto stare vicino a mamma,
a papà, a mia sorella e al lavoro. Ora, qualche settimana fa, ho
fatto una proposta per comprare un appartamento, che è un’occasione.
È stata accettata e presto dovrò fare l’atto di compravendita. In
altri casi il Signore ha messo degli impedimenti. In questo caso,
invece, la controparte ha accettato la proposta, ed è stato un
miracolo, perché oggettivamente non era possibile.
Ieri, andando sul posto con un nostro amico, mi ha fatto notare che
nelle parti comuni del palazzo ci sono simboli della massoneria.
Sono presenti anche su ogni porta degli appartamenti. Io li avevo
visti, ma non sapevo cosa fossero e non ho ritenuto dare loro
importanza. I simboli sono solo nelle parti comuni e sono tre:
un uccello con le ali aperte e la scritta «libertà» sopra, un’ape e
degli strumenti da muratore. Ho dato un’occhiata a internet e ho
scoperto che, in effetti, a Torino alcuni palazzi d’epoca
riportano tali simboli.
Io non do importanza a queste cose e so che la domanda è
molto banale. Ma, ora, non sono convintissima. Pensavo che, se mi
viene a trovare qualcuno, può
scandalizzarsi. Tu cosa ne pensi? Se ritieni che possa essere
utile ad altri tale argomento, poni pure la questione in rete. {L.
M.; 06-01-2013} |
1. ALCUNI ASPETTI DELLA MASSONERIA: Farsi scrupoli
spirituali, non è mai sbagliato. A Torino (ma anche altrove) alcuni
costruttori sono associati alla massoneria e lasciano la loro «firma»
simbolica e segreta a tutto ciò, a cui mettono mano. Inoltre, ci sono
vari tipi di massoneria: da quella solo affaristica, passando per
quella idealistica, a quella occultistica. Trattandosi
di un palazzo d’epoca, può darsi che l’architetto o il costruttore fosse
mosso dallo spirito libertario, che soffiava nel Piemonte. Ad esempio,
sebbene Giuseppe Mazzini stesso non appartenesse ai «liberi muratori»
(freemasons), a lui si associarono anche massoni, che lottarono
per la riunificazione d’Italia; il suo mausoleo presenta anche alcuni
simboli massonici, ma ciò avvenne perché la massoneria tentò di
appropriarsi della sua figura. I massoni erano mossi da ideali
universalistici, rivoluzionari, deistici e anticlericali (cfr. le
«Costituzioni dei liberi muratori» del 1723), ma non erano per forza
tutti occultisti.
Il valore principale perseguito dalla massoneria è quello della «libertà»;
per questo è scritto unitamente ai suoi simboli, di cui l’uccello
con le ali aperte ne è esempio. «Squadra e compasso» sono un
altro simbolo massonico; essi usarono il linguaggio del libero muratore
e i diversi gradi (A.A. = Apprendista Accettato o Ammesso; C.d.M. =
Compagno di Mestiere; M.M. = Maestro Muratore o Massone) per designare
il perfezionamento massonico.
Alcuni altri simboli sono, ad esempio, i seguenti: il serpente, che
pare si morda la coda (monismo e concezione ciclica dell'esistenza che
nella massoneria esoterica intende anche la reincarnazione); l'occhio in
un triangolo parla dell'idea deistica dell'architetto celeste; le due
mani, che si salutano, alludono alla confraternita massonica.
Chiaramente, di là dagli ideali e dagli affari, l’esoterismo fa
parte da sempre della cultura massonica; perciò, tra i massoni ci sono
molti occultisti, sebbene non tutti lo siano. Nei rituali massonici sono
da sempre presenti elementi esoterici appartenenti all’ermetismo,
all’alchimia, alla cabala, alla magia, all’astrologia e così via.
Per l’approfondimento della massoneria rimando nella mia opera «La
lieve danza delle tenebre» ai seguenti articoli: «Misteri,
gnosi e massoneria», pp. 203-214; «Misteri, gnosi, immortalità e
Bibbia», pp. 373-388. Per alcune sostanziali differenze fra massoneria
(auto-redenzione) e cristianesimo biblico (solo per grazia mediante la
fede in Cristo), si veda nel mio libro «Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2», l’articolo «Massoneria»,
p. 295; si vedano qui anche i rimandi ad altri articoli connessi.
2. IL PALAZZO E I SIMBOLI MASSONICI: Se i simboli
sono sulle parti comuni dello stabile, chi compra un appartamento
in esso, non può certo fare nulla per rimuoverli, a meno che tutto il
condominio non voti in merito. La questione è se è possibile rimuovere
tali segni al di sopra porta del proprio appartamento. L’importante è
però che non ci siano dentro.
La stessa cosa è per gli stabili, in cui ci sono figure votive
del romanesimo. Si può intervenire soltanto sulle parti, su cui abbiamo
autorità; a meno che non si riesce a convincere tutti i condomini, ma
ciò è improbabile.
Nelle cose, dove abbiamo libertà (cose nostre o cose che ci
vengono offerte), possiamo rifiutare. Questo è il caso della carne
sacrificata agli idoli, ma a motivo della coscienza dell’ospitante o
offerente o di quella del fratello debole (1 Cor 8).
Per le cose, su cui si ha autorità o possesso, si può applicare questo
principio: «Tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da
riprovare, se usato con rendimento di grazie; perché è santificato
dalla parola di Dio e dalla preghiera» (1 Tm 4,4s). Certo, ciò
premette che si rifiuti l’idolatria, l’occultismo, la massoneria
e quant’altro sia oggetto del problema, che sta a monte. Perciò, Paolo
scrisse: «Vi ho scritto nella mia epistola di non mischiarvi coi
fornicatori; non del tutto però coi fornicatori di questo mondo, o con
gli avari e i rapaci, e con gli idolatri; perché altrimenti dovreste
uscire dal mondo…» (1 Cor 5,9s). Infatti, visto che il mondo
giace nel maligno (1 Gv 5,19), dovremmo uscire dal mondo, ma ciò non è
possibile. A noi non viene chiesto ciò, ma di mantenerci
personalmente puri e santi e di non contaminarci (2 Cor 7,1).
Non credo che
segni esteriori della massoneria su un palazzo possano contaminare gli
abitanti d’esso, come non lo può fare un idolo messo da qualche parte,
né una scritta o un segno occulto posto su un muro (Torino ne è pieno)…
a meno che uno non metta la propria fede in cose del genere. E chissà se
i segni massonici e formule magiche, che non si vedono fuori, non siano
murati da qualche parte? Non dobbiamo cadere in simili paranoie. Al
contrario, dobbiamo vivere per fede, credendo che Colui, che dimora in
noi, è più forte di colui, che dimora nel mondo.
3. ASPETTI CONCLUSIVI: Quando
Balak, re di Moab, volle indurre l’occultista Balaam a
maledire il popolo di Dio per una lauta ricompensa di indovino (Nu
22,6s), l’Eterno glielo proibì di fare, essendo esso un popolo benedetto
da Lui (v. 12). Alla fine, Balaam fu costretto a dire sopra Israele: «Benedetto
chiunque ti benedice, maledetto chiunque ti maledice!»
(Nu 24,9), attirandosi le ire di Balak (v. 10).
Nel Salmo dell’anti-maledizione è scritto, tra altre cose, quanto segue:
«Poiché tu hai detto: “O Eterno, tu sei il mio rifugio”; tu
hai preso l'Altissimo per il tuo asilo, male alcuno non ti coglierà, né
piaga alcuna s’accosterà alla tua tenda. Poiché egli comanderà ai suoi
angeli di guardarti in tutte le tue vie»
(Sal 91,9ss).
Nel libro «Entrare
nella breccia» descrivo quella, che definirei «antisuperstizione
superstiziosa»: l’avversione per la superstizione diventa essa
stessa una forma di superstizione (cfr. qui l’articolo «Liberi dal
pensiero magico», pp. 261-268). È il caso, ad esempio, in cui una madre
scopre che il quaderno di un figlio sia pieno di segni zodiacali e pensa
che ora la maledizione sia entrata in casa loro; il buon senso insegna,
invece, a coprire tale quaderno con una copertina e a fare attenzione la
prossima volta che si comprano quaderni. Bisogna rifiutare ogni forma di
occultismo ed esoterismo, ma non cadere in paure irrazionali, che creano
l’humus ideale per tali fenomeni.
Inoltre, siamo sempre chiamati a portare luce nelle tenebre (cfr.
2 Cor 4,6; Ef 5,7ss). Quando apriamo la nostra casa alla preghiera, alla
meditazione della Bibbia, a vari incontri di credenti in casa, ecc.,
come faranno le tenebre a resistere laddove c’è la presenza del Signore
e la sua benedizione?
È buona cosa discuterne pure con i propri conduttori di chiesa.
Io personalmente non mi farei ulteriori scrupoli. ► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Palazzo_segni-mass_MeG.htm
07-01-2013; Aggiornamento: |