Fernando De Angelis, Cultura e Bibbia. Evoluzione, storia, economia e
geografia in un’ottica nuova (Edizioni Gribaudi, 2009), pp. 300, € 16,00.
Massimo Matthias è docente di Credito Mobiliare presso la Facoltà di
Economia dell'Università di Siena. |
«Dal modo con cui s’imposta e si cerca di risolvere il problema dell’origine
della vita discende, per naturale conseguenza, il modo d’impostare e
risolvere l’origine delle varie specie e dell’uomo». Se poi s’osserva il
susseguirsi delle vicende umane, muovendosi dalla prospettiva di Gesù Cristo
quale «dominatore della storia», si comprende più facilmente il senso e il
significato dell’evoluzione culturale ed economica del nostro pianeta.
Queste sono, a mio parere, le due prospettive d’analisi e le due direttrici
attraverso cui si snoda il libro di Fernando De Angelis.
Il testo s’articola in cinque sezioni, all’interno
delle quali l’autore tratta importanti argomenti e cercando d’ottemperare a
due condizioni fondamentali:
■ Offrire un buon contenuto con un linguaggio
semplice;
■ Cercare un’ampia base di convergenza tra il
pensiero dell’autore (creazionista biblico) e i lettori supposti di simpatie
darwiniste più o meno accentuate.
Il perseguimento dei due obiettivi appare, sin
dall’inizio, di fondamentale importanza in quanto permette di dialogare
sulla base d’un linguaggio comune con persone di pensiero diverso.
La prima sezione illustra il percorso
storico della generazione spontanea, citando contributi d’autori
quali Redi, Spallanzani, Mendel e fino a Pasteur. Nella stessa sezione i
capitoli approfondiscono il rapporto scienza-metafisica e il problema
dell’origine della vita. Proprio in questa sezione l’autore sottolinea la
facilità, per lettori non troppo informati, di cadere in inganni statistici
da parte di certi studiosi, i quali cercano di mettere in relazione teorie
personali con calcoli probabilistici.
Al fine di ridurre al minimo il livello
d’indeterminatezza nel linguaggio, che può generare pericolose confusioni su
alcuni termini, nella seconda sezione è inserito un dizionario
minimo che va dalla voce «abiogenesi» sino a «visioni del mondo».
Originale e interessante risulta la terza
sezione, che può essere definita «storica» in quanto mette a confronto
due schemi: uno evoluzionista e l’altro di tipo storico alternativo. In
quest’ultimo l’autore propone una verifica sulla centralità storica che
viene attribuita, da parte d’alcuni studiosi evoluzionisti, alla rivoluzione
francese. È in questa parte che l’autore evidenzia il disegno divino nella
storia: il paragrafo Gesù e l’integrazione giudaico-greco-romana
mostra un Vangelo scritto da ebrei, ma in lingua greca e in cui l’autore
delle epistole principali (Paolo di Tarso) s’appella al capo dell’impero
romano per difendersi dal «popolo eletto».
Nella quarta sezione, «Economia e
Religioni», l’autore espone un’originale suddivisione delle aree
geografiche: non in continenti, bensì sulla base del loro sottofondo
religioso-culturale. La conclusione appare evidente: risulta difficile
comprendere la realtà odierna e futura senza tener conto della dimensione
religiosa e culturale delle aree nelle quali è suddiviso il pianeta.
Il testo si conclude con la quinta sezione,
«Lampi di geografia cristiana», dove s’evidenzia il ruolo di Gesù
quale «dominatore della storia». L’autore individua qui una serie d’elementi
qualitativi utili al raggiungimento d’un «indice di valutazione biblica»
d’una nazione.
L’innovatività del testo consiste nell’approccio
rivolto all’approfondimento d’importanti tematiche scientifiche, utilizzando
un linguaggio abbastanza semplificato e di facile comprensione. Pertanto la
lettura risulta piacevole e mai disturbata da argomentazioni troppo
unilaterali da parte dell’autore.
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INOLTRE HANNO SCRITTO...
«Abbraccia nell’agile sintesi d’una moderna
summa un’ampia varietà di tematiche […] assumendo talvolta le tonalità
d’un ardito abbozzo di historia universalis»
(dalla Presentazione del prof.
Lino Conti, dell’Università di Perugia).
«Un libro interessantissimo sotto tutti i punti
di vista. Schematico, chiaro, esauriente, ricco di spunti di riflessione e
di «luce» per capire i molti punti di vista e le diverse culture. Sarà utile
sia agli «esperti» sia ai non esperti» (dott. Patrizia Sola,
dello staff dell’Editrice Gribaudi).
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/610-Cultura_Bibbia_Avv.htm
08-01-2009; Aggiornamento: 03-03-2009
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