I.
TRACCIAMO IL PROBLEMA
A. PRELIMINARI: Al termine «battesimo
di Spirito» sono stati attribuiti i significati più diversi che vanno dal
semplice battesimo in acqua alle esperienze spiritualistiche e alle
iniziazioni esoteriche. Secondo i casi, l’effusione dello Spirito è stata
legata all’imposizione delle mani durante o dopo il battesimo d’acqua, alla
cresima cattolica, a una «seconda benedizione» carismatica,
all’«abbattimento dello Spirito» e ad altri eventi ed esperienze del genere.
Questo tema si ricollega ai capitoli «Quando si riceve lo Spirito Santo?»
e «La pienezza dello Spirito Santo», a cui rimandiamo.
B. ELEMENTI BIBLICI: L’«effusione
dello Spirito» è promessa sia nell’AT sia nel NT come un’esperienza che
conferisce vitalità spirituale e capacità particolari; essa è annunciata
come una manifestazione dello Spirito Santo durante il tempo messianico (Is
32,15; 44,3; Ez 39,29; Gle 2,28ss; Mt 3,11; At 1,5; 1 Cor 12,13; cf. Rm 5,5;
Tt 3,5s). [➔
L’effusione dello Spirito] Il «battesimo di Spirito», come vedremo, è
inteso nel NT come l’azione di rinnovamento e di trasformazione dello
Spirito Santo nel momento della nuova nascita.
C. LA POSIZIONE CARISMATICA E OSSERVAZIONI
AD ESSA: Mi è stato chiesto, a volte, se ho ricevuto lo Spirito Santo,
quindi, se sono stato battezzato con lo Spirito Santo.
■ Chi pone tali
domande è pentecostale o carismatico, e in tal modo allude al fatto se io
abbia sperimentato o meno una seconda esperienza spirituale dopo la
conversione.
■ Nel
pentecostalismo, prima, e nel carismaticismo, poi, è stato solitamente
insegnato che il battesimo dello Spirito sia una «seconda esperienza»,
spesso di carattere estatico, che investe credenti che hanno già
sperimentato la nuova nascita. Essi insegnano che la conversione è
importante, ma ognuno avrebbe bisogno di una seconda esperienza - che
chiamano «battesimo dello Spirito» - per essere veramente e pienamente
cristiani.
■ Essi insegnano
che il cosiddetto «battesimo dello Spirito santo» si manifesti
immancabilmente con il parlare in lingue; ultimamente alcuni associano ad
esso anche la «benedizione di Toronto»: l’esperienza in cui la gente ride
per ore, senza avere il controllo su sé stessi e senza poter smettere.
■ Per
rinfrescare questa «consacrazione», i seguaci del carismaticismo si
recano spesso da carismatici particolari, che chiamano «unti», per ricevere
l’imposizione delle mani; durante tale atto cadono a terra privi di sensi
(in parte o completamente), perlopiù all’indietro. Essi attribuiscono tale
fenomeno all’azione dello Spirito Santo.
■ I credenti sono
spinti a protendersi verso quest'esperienza e di farsi imporre le mani per
ricevere il battesimo dello Spirito. Come effetti ci si aspetta: esperienze
estatiche particolari (lingue, eccetera), progressi nella santificazione,
frutto nella testimonianza e potenza nella preghiera. Non di rado viene
creato, mentalmente, un ribaltamento delle conclusioni: c’è da aspettarsi
che chi non ha fatto questa «seconda esperienza» mostri dei deficit in tali
settori. Anche se non è espressamente ammesso, si crea di fatto un
«cristianesimo a due livelli».
■ Non di rado,
l’assenza di quest'esperienza è interpretata come presenza di peccati o di
legami o come mancanza di rigore nella sua ricerca. In chi non l’ha
ricevuto, dopo anni di costante ricerca, nasce non solo una «santa» invidia,
ma il risentimento verso Dio e il presentimento che Dio non l'ami
abbastanza.
[Segue lo schema del resto del capitolo]
II.
I TERMINI:
A. BATTEZZARE:
B. BATTESIMO DELLO SPIRITO:
III.
COS’È IL BATTESIMO DI SPIRITO?
A. PRENDIAMO LE DISTANZE:
B. BATTEZZATI DI SPIRITO, CHE VUOL DIRE?:
1.
PAOLO AI CORINZI:
2.
PAOLO AI GALATI:
C. GLI ASPETTI DEL BATTESIMO DI SPIRITO
SANTO:
1.
L’ASPETTO OGGETTIVO:
2.
L’ASPETTO SOGGETTIVO:
3.
RICAPITOLAZIONE SCHEMATICA
IV.
LA PORTATA DEL BATTESIMO DI SPIRITO
A. LA REGOLA DEL NT:
B. NON CONFONDIAMO LE CARTE:
Tratto da Nicola Martella, Carismosofia
(Punto°A°Croce, Roma 1995), pp. 35-41.
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Lese/Let_Car.htm
05-04-2007; Aggiornamento: 24-07-2009
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