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Trarre da tre brani (Rm 8,28ss; 1 Cor 2,7; Ef 1,5.11), in cui
compare il verbo «predestinare» (il sostantivo «predestinazione» non compare per
nulla!), una dottrina così centrale per i calvinisti e così gravida di
conseguenze, è rischioso come voler camminare con i pattini da ghiaccio sulla
lama di un coltello. La cosiddetta «doppia predestinazione» è un tipico falso
sillogismo, basato su premesse ideologiche poste alla base del proprio pensiero
in modo aprioristico. Si afferma che se Dio ha predestinato alcuni a salvezza,
deve aver predestinato altri a perdizione. E qui sta il verme del falso
sillogismo, che pretende di fare asserzioni specifiche su cose che non si
possono accertare con chiare asserzioni bibliche né con un esperimento. Si noti
che predestinare, salvare, redimere, riscattare e simili e loro derivati non
compaiono mai insieme nella Bibbia! La predestinazione è il piano di Dio; avendo
Egli riconciliato il mondo con sé, tale piano vale per chiunque crede, senza
esclusioni. È quindi una costruzione dogmatica che sembra trovare la sua
«logica» solo all’interno di una costruzione filosofica o sovrastruttura
ideologica. {Nicola Martella}
▬ Letteratura■
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Predestin_doppia_Esc.htm
08-01-2008; Aggiornamento:
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