C’era una volta una bambina che amava tanto suo padre, fidava in lui e lo
seguiva sempre dovunque.
Un giorno il suo papà decise di andare in cantina per prendere una buona
bottiglia di vino che usava lasciare al fresco e, immancabilmente, la sua
figlioccia lo seguiva passo per passo. Ma purtroppo la luce dello scantinato si
fulminò e il papà dovette incamminarsi al buio giù per le scale.
La bambina però aveva tanta paura del buio e alla vista dell’oscura scala si
fermò di botto e cominciò a gridare:
«Papà, papà! Dove sei? Ho paura di scendere le scale! Non vedo niente!».
Allora il buon papà, con voce amorevole le disse: «Tesoro, sono qui! Non temere!
Buttati e io ti prenderò al volo poiché tu non mi vedi, ma io sì!».
La bambina, ci pensò su, ma la paura di rimanere sola era troppa e così decise
di ascoltare il suo papà, si buttò nel vuoto!
Ella cadde tra le braccia forti di suo padre e da quel momento capì che non
c’era cosa alcuna più sicura che sapere di essere protetta da lui!
In modo simile, anche se non vedi Dio, Lui vede te e ti chiede di fare come
quella bambina, un salto! Fidati! Lui è lì con le braccia aperte che aspetta
solo di salvarti dalla caduta e di proteggerti per sempre!
Le sue sono le uniche braccia sicure che tu possa mai incontrare!
{adattamento da un testo
di
Erika Anzivino
inviato da
Stefano Ottogalli;
© Punto°A°Croce 2007}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/R-Mi_butto_Esc.htm
29-05-2007; Aggiornamento: 25-06-2010
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