O popolo innalzato e abbassato,
che ha visto Dio e poi non l’ha riconosciuto,
popolo che ha atteso il dono e non l’ha accolto;
popolo che ha camminato nel deserto,
da Dio guidato e nutrito di manna;
popolo che ha custodito la Parola,
ma non ne ha visto il volto, non ancora:
alza il tuo sguardo, popolo ormai stanco,
apri i tuoi occhi, popolo deluso:
il grande dono a tutti è stato esteso
e chi lo accetta non lo toglie a nessuno.
Immenso è il nostro Dio: è in ogni luogo
e in ogni luogo è la sua misericordia.
Il grande tempio, da secoli atterrato,
lascia che viva nel sonno dei ricordi,
perché altra cupola s’innalza sopra il monte
e il nostro cuore è dimora al nostro Dio.
Se ci perdoni, popolo straziato,
se ci riaccogli, popolo del dolore,
che la nostra violenza hai conosciuto,
oh, ti possano parlare labbra pure
perché per sempre tu sia consolato.
Ti sia conforto la nostra vergogna,
ci sia conforto la tua resurrezione,
e ci renda fratelli, tutti in Dio.