Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Le diversità possono essere una risorsa oppure diventano un problema.

 

Ecco le parti principali:
■ Entriamo in tema (il problema)
■ Uniti nella verità
■ Le diversità quale risorsa
■ Le diversità e le divisioni
■ Aspetti connessi.

 

Il libro è adatto primariamente per conduttori di chiesa, per diaconi e per collaboratori attivi; si presta pure per il confronto fra leader e per la formazione dei collaboratori. È un libro utile per le «menti pensanti» che vogliano rinnovare la propria chiesa, mettendo a fuoco le cose essenziali dichiarate dal NT.

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL SOPRANNATURALE DEL MOMENTO

 

 a cura di Nicola Martella

 

Da tempo collaboro con la rivista «Oltre», scrivendo con una regolarità più o meno mensile articoli, specialmente degli speciali su qualche tema particolare. Leggendolo, mi ha colpito l'espressione «soprannaturale del momento» in un editoriale di Elpidio Pezzella, il direttore responsabile. Rilancio l'argomento come tema per «Fede controcorrente».

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.

I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Elpidio Pezzella

2. Luca Ciotta

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Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Elpidio Pezzella}

 

«[…] È pur vero che il mondo evangelico è diversamente bello per le sue frastagliature, ma in alcuni casi bisognerebbe dare atto a chi in silenzio cerca di portare avanti programmi e progetti per il bene comune. Ben vengano persone che lavorano intessendo rapporti di dialogo e comunione, anziché badare solo ad organizzare la manifestazione con il predicatore più noto, il maggior numero di miracoli e manifestazioni soprannaturali. Il soprannaturale del momento è vedere la comunione regnare tra i credenti e le persone collaborare per il bene comune. […] Molti credenti fanno uso di [esperienze religiose come fossero] sostanze stupefacenti (ricerca di estasi e soprannaturale ad ogni costo) per distinguersi dalla “plebaglia”, che non riesce a comprendere le “ricchezze” che Dio vuol darci. […] Più si eccede, più la dose non basta e bisogna aumentarla fino a quando si perde il controllo della propria razionalità e si finisce in coma, così come sta accadendo a molti credenti. Le verità di Dio rimangono semplici come l’acqua e nutrienti come il pane; non hanno bisogno di sofisticazioni o aggiustamenti chimici». (Tratto dall’editoriale di Elpidio Pezzella, «Oltre» [Epa Media, nov. 2005], p. 3; per richiedere gratuitamente un numero della rivista «Oltre», si può cliccare il seguente link:  http://www.epamedia.com/prodotti.asp?id_prod=50).

 

 

2. {Luca Ciotta}

 

«È interessante ciò che afferma il fratello. Riflettevo proprio sul fatto che — avendo personalmente alcuni cari amici e fratelli pentecostali moderati — l’inganno della visione pentecostale di tipo carismaticista (ossia quando si pone sulla linea di un pagan-cristianesimo) è invece quello di identificare il campo dello Spirito Santo con il campo delle emozioni e del soprannaturale. Questo è un rischio che corriamo tutti da qualche parte...

     A volte noi dell’ambiente dei Fratelli — e di un ambiente protestante tradizionale — invece rischiamo al contrario di identificare il campo dello Spirito Santo con l’intellettualismo. Da noi il credente che cammina per lo Spirito rischia di esser identificato con quello che conosce «tecnicamente» la Bibbia, ha una grande conoscenza e sapienza, mentre nel campo pentecostale è piuttosto chi ha un carisma miracolistico e una vita emotiva nella quale «sente lo Spirito».

     Il vero miracolo è la nostra identità in Cristo, la chiesa e il cammino nella consacrazione a Lui, come afferma il fratello, nella piena comunione. Su questa base si costruisce la conoscenza, la sapienza, dando spazio alla genuina opera dei doni che lo Spirito Santo elargisce e alla potenza. La ricerca della potenza e della sapienza di per se stesse è una duplice trappola dell’avversario, il quale tenta di farci scivolare sulla prima buccia di banana o sulla seconda... Se non riesce con la potenza, proverà con la conoscenza...».

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Soprannaturale_UnV.htm

25-04-2007; Aggiornamento: 06-07-2010

 

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