Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Matteo, l’evangelista dei giudei

 

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Nello stesso libretto sono contenute le domande per lo studio e il dizionarietto, dove trovare le risposte.

   Ecco le parti principali della parte di studio:
■ Introduzione all'Evangelo di Matteo
■ Nascita, battesimo e tentazione (Mt 1,1-4,11)
■ Attività in Galilea (Mt 4,12-16,12)
■ Istruzione dei dodici (Mt 16,13-18,35)
■ Viaggio verso Gerusalemme e ultimi giorni in essa (Mt 19-25)
■ Crocifissione e risurrezione (Mt 26-28).

 

Inoltre ci sono, tra altre parti, anche le seguenti:
■ Dizionarietto
■ Guida allo studio personale e di gruppo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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CONSIGLI PER UN PREDICATORE APPRENDISTA?

PARLIAMONE

 

 di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo gli articoli «Consigli per un predicatore apprendista»: «1. Risposte e osservazioni»; «2. Linee di guida per ben riuscire». Nel primo scritto ci siamo limitati a rispondere alle richieste di un lettore e ad alcune osservazioni generali. Nel secondo articolo presentiamo alcune linee di guida per ben riuscire nel preparare e nell’esporre i propri sermoni.

     Intanto, come mostriamo nell’immagine e come affronteremo nel secondo articolo,  invitiamo a fare esercizio (magari con un testo narrativo degli Evangeli o del libro degli Atti), ponendo al

testo le domande giuste, così come farebbe un giornalista, che le rivolge al suo interlocutore, per ricostruire i fatti reali di un evento accaduto. Chiaramente bisogna porre le domande appropriate al testo e nella giusta sequenza, tenendo presente che prima viene l’interpretazione e poi l’applicazione. Per esercitarti in merito, usa, ad esempio, la similitudine delle zizzanie: cfr. Mt 13,24ss (fatti reali) con vv. 36ss (significato spirituale derivato).

 

 

Domande di lavoro (Le seguenti domande di studio servono per stimolare chi vuole approfondire l’argomento e per orientare la discussione):

     ■ 1. Come valuteresti la qualità dei sermoni nella tua comunità?

     ■ 2. Hai l’impressione che quanto esposto sia frutto di un’analisi personale della Scrittura, oppure che si tratta di materiale altrui riciclato?

     ■ 3. I temi trattati nella tua assemblea sono attuali e interessanti, oppure si tratta di questioni desuete, senza elementi di edificazione e di sfida per la quotidianità?

     ■ 4. Hai l’impressione che chi porta la Parola nella tua assemblea, viva anche ciò che espone agli altri?

     ■ 5. Hai l’impressione che coloro, che espongono la Parola nella tua chiesa locale, si siano veramente preparati per capire il testo biblico, oppure che il tutto sia abbastanza improvvisato e superficiale?

     ■ 6. Che consigli daresti inoltre a coloro, che espongono la Parola nella tua comunità?

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema 

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Antonio de Rosa

2. Letizia Passeri

3. Edoardo Piacentini

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11.

12. Autori vari

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Antonio de Rosa}

 

Contributo: Pace. Predicare il messaggio del Signore, significa fare a meno di studi carnali. Gesù insegna che è Lui la Sapienza. Molti predicatori ampliano predicazioni con parole, rispettando orari che rientrano nei loro canoni... dimenticando che Gesù disse: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno. {13-07-2015}

 

Nicola Martella: Che cosa sono «studi carnali»?

     ■ Quindi, non bisogna più prepararsi a casa propria, leggendo un testo biblico, pregando per sapienza, analizzandolo per capirlo e tagliando «rettamente la Parola della verità”? (2 Tm 2,15).

     ■ Quindi, bisognerebbe parlare a «ruota libera», pensando che tutto ciò, che si dice spontaneamente sia «sapienza di Dio»?

     Sinceramente ne ho sentite di «persone ispirate», che hanno proferito sciocchezze in nome di Dio, se non addirittura false dottrine! (cfr. Gr 14,14). Già Paolo avvertiva Timoteo come segue: «Predica la Parola, insisti a tempo e fuori di tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo. Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito d’udire si accumuleranno insegnanti secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno ai miti» (2 Tm 4,2ss).

     Inoltre, egli ingiunse a Timoteo quanto segue: «Quando verrai porta... i libri, specialmente le pergamene» (2 Tm 4,13). Paolo studiava le Scritture e si preparava, per dispensarle agli altri. La maggior parte delle epistole del NT sono sorte dai suoi studi biblici, che portava nelle chiese. Un insegnante (o dottore della Parola), qual era Paolo (2 Tm 1,11), si preparava e solo poi insegnava nelle chiese.

     Gesù parlò di tali studiosi, chiamando ognuno di essi «scriba ammaestrato per il regno dei cieli» (Mt 13,52). Esdra fu «uno scriba versato nella legge di Mosè» già nell’antico patto (Esd 7,6.11s.21). Egli e i leviti, che lo coadiuvavano, «leggevano nel libro della legge di Dio distintamente; e ne davano il senso, per far capire al popolo quel che s’andava leggendo... Ammaestravano il popolo» (Ne 8,9s). Inoltre, «i capi famiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i Leviti si radunarono presso Esdra, lo scriba, per esaminare le parole della legge» (Ne 8,13; cfr. i Giudei di Berea in At 17,11).

     Perciò, anche nel nuovo patto, il Signore, per equipaggiare le chiese, diede degli insegnanti (At 13,1; 1 Cor 12,28; Ef 4,11), che studiassero e spiegassero le Scritture. Gesù mandò i suoi apostoli a insegnare (Mc 6,30); ciò richiese preparazione da parte del Maestro. Nella chiesa di Gerusalemme i credenti erano «perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli» (At 2,42; cfr. 5,21); il «ministero della Parola» (At 6,4) richiedeva impegno e preparazione. Per poterlo fare, bisognava che il servitore fosse «attaccato alla fedele Parola, così come è stata insegnata» (Tt 1,9). Filippo poté annunziare Gesù al Giudeo etiope, che stava leggendo Isaia 53, proprio perché era preparato in merito, avendo ricevuto l’insegnamento da parte degli apostoli e avendo approfondito egli stesso tutto ciò (At 8,30-35). La corretta interpretazione biblica, non solo bisognava riceverla e studiarla, ma bisognava poi tramandarla: «Le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, i quali siano capaci d’insegnarle anche ad altri» (2 Tm 2,2). Questo era il «buon deposito» della fede, che bisognava custodire (2 Tm 1,14) e la «dottrina risanante» (1 Tm 1,10; 2 Tm 4,3; Tt 1,9; 2,1).

 

Antonio de Rosa: Se un credente è ispirato, non dice sciocchezze. Sono convinto che leggere la Parola e pregare il Signore che ti guidi a donare alle pietre viventi quel, che hanno bisogno, è l’unico studio, per non far intorpidire quel, che discende dall’alto. {13-07-2015}

 

Nicola Martella: Non ho trovato alcuna risposta su che cosa siano «studi carnali».

     Per il resto, non è tutto oro ciò che brilla. In giro che ne stanno di persone «unte», che si ritengono «ispirate» e che cibano le pecore con la segatura del proprio sacco, spacciando il tutto per «rivelazione». Quando poi si confrontano le loro parole con la sacra Scrittura, ci si rende conto che a «ispirarli» è stata la loro pigrizia mentale, se non la loro carnalità spiritualizzata, che li ha indotti a propagare un «umanesimo cristianizzato», «favole giudaiche» moderne, se non addirittura false dottrine. Ciò partorisce spesso «bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore» (Ef 4,14). Gli insegnanti biblici (v. 11), competenti e preparati, servono a impedire proprio tali imbrogli da parte di «persone ispirate» e tale deriva dottrinale. Persone «unte» e «ispirate» facevano molto danno nelle chiese già al tempo degli apostoli: «Nessuno a suo talento vi defraudi del vostro premio per via d’umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfiato di vanità dalla sua mente carnale, e non attenendosi al Capo» (Col 2,8s). Dio ci guardi da loro.

 

 

2. {Letizia Passeri}

 

Contributo: Si parla sempre del dono di predicazione, ma esiste come dono, biblicamente parlando? Come può essere riconosciuto? {13-07-2015}

 

Nicola Martella: Se «nella chiesa di Antiochia c’erano proclamatori e insegnanti» (At 13,1), tutti chiamati per nome, significa che tali «funzioni ministeriali» erano ben esistenti e che tale assemblea sapeva come riconoscerli. Il Signore ha costituito nella chiesa missionari (fondano chiese), proclamatori (esortano) e insegnanti (ammaestrano; 1 Cor 12,28), oltre a proclamatori (araldi dell’evangelo) e pastori (curatori di anime; Ef 4,11).

     Come possono essere riconosciuti gli insegnanti biblici? (comunemente detti con approssimazione «predicatori»). Ad esempio dalla presenza dei seguenti elementi.

     ■ Essi hanno una chiara chiamata dal Signore (1 Tm 2,7; 2 Tm 1,11).

     ■ Sono irreprensibili nella loro condotta morale (1 Tm 3,2; Tt 1,6s), «mostrando nell’insegnamento purità incorrotta, gravità, parlare sano, irreprensibile» (Tt 2,7s).

     ■ Sono attaccati alla fedele Parola (Tt 1,9), ossia hanno piacere a studiarla e a consultarla, per evincere la volontà di Dio e insegnarla.

     ■ Sanno fare un buon uso della Scrittura, per ammaestrare, ammonire, esortare e confutare i contraddittori (2 Tm 3,16s; Tt 1,9ss).

     ■ Sanno insegnare tutto il consiglio di Dio (cfr. At 20,27), sanno predicare la Parola (2 Tm 4,2) e sanno esporre la sana dottrina (Tt 2,1), dopo aver essi stessi ricevuto l’insegnamento adeguato (2 Tm 2,2).

 

Letizia Passeri: Benedette le assemblee, che hanno tali predicatori. {13-07-2015}

 

Nicola Martella: Per avere tali predicatori, bisogna cominciare a impedire che vadano sul pulpito quelli, che non hanno tali qualità.

 

Letizia Passeri: Bisognerebbe che le persone, che hanno tali doni, lavorassero a pieno tempo per le assemblee e venissero chiamati a predicare. {13-07-2015}

 

Nicola Martella: Certo, ci vuole tempo per dedicarsi allo studio e alla preparazione, ma i prerequisiti sono più importanti della questione del tempo. Chi ha una grande aspirazione e una grande passione, trova tempo ed energie per dedicarsi a ciò. Poi, all’interno di un’assemblea, un buon programma di predicazioni e una rosa di credenti con le giuste qualità possono fare la differenza.

 

 

3. {Edoardo Piacentini}

 

Sono pienamente d’accordo con la meditazione di Nicola, è necessaria una buona preparazione e una vita coerente con la Parola di Dio, che predichiamo; ma io voglio sottolineare la chiamata del Signore, che Nicola ha indicato come premessa per chi si accinge a iniziare un ministero di predicatore. Se c’è questa chiamata, questa vocazione dall’Alto, il Signore stesso ci equipaggerà delle qualità, che occorrono a un efficace e potente predicatore. Questi deve parlare ai fedeli da parte del Signore con cuore di padre e con lo zelo e il fervore di chi annunzia gli oracoli di Dio. Dio ci benedica {14-07-2015}

 

 

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12. {Autori vari}

 

Stefano Carta: Penso che predicare messaggi altrui non sia esercitare un dono. {13-07-2015}

 

Nicola Martella: Infatti, ciò che non hai assimilato e digerito tu e non è diventato parte dei tuoi convincimenti, difficilmente lo potrai trasmettere con convinzione ad altri.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Predic_Mt.htm

16-07-2015; Aggiornamento: 04-04-2016

 

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