Caro fratello, ti metto al corrente delle ultime cose poco piacevoli dal punto
di vista umano: ieri sera è morto mio padre. A ciò si aggiunga che stamani che
volevamo partire per recarci al funerale, l’auto non c’era più. Stanotte i ladri
sono venuti in casa, ci hanno rubato le chiavi (e il mio portafoglio) e se ne
sono andati in macchina. Domani scenderemo comunque per i funerali.
A volte
le vie del Signore sono incomprensibili al momento, ma Dio non smette di
rimanere sovrano. A volte permette delle cose (p.es. che ci rubino la macchina)
per impedire qualcosa di più grande (che veniamo derubati della vita). In ogni
cosa possiamo certo vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto... o vedere un
Dio sovrano e misericordioso all'opera, sebbene con una logica altra.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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sottostante
1.
{Franco P.} ▲
Perdere i genitori è il momento che si spera di non veder mai, ma - se sono
credenti - possiamo consolarci almeno della speranza di vivere con loro
nell'eternità.
Sai a volte anche a me è capitato che mi succedessero tante cose non buone tutte
insieme e questo mi ha sempre dato motivo di riflessione, di fermarmi un attimo
a pensare non solo come mai mi accadevano tali cose, ma anche cosa stavo facendo
in quel momento, come mai questi break improvvisi. Il Signore voleva che
fermassi un momento la mia corsa giornaliera? Voleva che dessi una
sterzata dalla strada che stavo percorrendo? E in quei momenti mi veniva in
mente Giobbe, che gli accadde tutto in pochissimo tempo... Perché? Ovviamente
noi lo sappiamo il perché, e questo mi rendeva felice al pensiero che Dio non
permette le cose che accadano a caso, se non altro per elevarci e benedirci
successivamente e aggiungerei che sicuramente ci avrà evitato qualcosa di molto
peggio. Certo è che le risposte io le ho avute e ora sono qui a dirti che come
al solito aveva ragione Lui!
Scusami, non sono ne bravo a predicare, forse nemmeno a dare consigli e tanto
meno a consolare, ma volevo parteciparti qualcosa di simile che anche a me era
accaduto e ringrazio Dio che oggi posso raccontarlo.
2.
{Argentino Quintavalle} ▲
Mi dispiace per quanto ti è capitato. Purtroppo
le parole contano poco in questi casi. Posso solo dirti le stesse cose di
Giobbe: «Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del
Signore». Che il Signore ti benedica grandemente e ricordiamoci in
preghiera.
3.
{Giacomo Pastorino} ▲
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1. Un’iscrizione: Sul nudo portale d’ingresso del cimitero
nel Comune di Acceglio (CN) si legge: «Noi eravamo come Voi... Voi sarete
come Noi» (tema di base: «pensieri di morte»).
Alcuni fedeli scritti biblici (tema di base: «pensieri di vita»):
«Non v’è uomo che abbia potere sul giorno della morte» (l’Ecclesiaste).
«Dio sarà la nostra guida fino alla morte» (un Salmista).
«Né morte né vita potranno separarci dall’amore di Dio...
Cristo ha prodotto in luce la vita e l’immortalità» (Paolo apostolo).
«Chi crede in Gesù ha vita eterna» (dagli evangeli).
■
2. Cari fratelli, vi scrivo anche da parte dei miei di casa,
partecipandovi — con la consolazione delle promesse divine — la nostra
solidarietà di credenti uniti dallo stesso vincolo spirituale, in occasione
della morte del vostro congiunto, vissuto certamente sotto le benedizioni di
Dio.
Se non avessimo accettato l’invito del Signore a
«salire più su» (quando Dio lo voglia), sarebbe una cosa molto triste aspettare
che tutto finisca nel nulla… Vi salutiamo caramente.
4.
{Antonio Montagnuolo} ▲
■
1. Siamo profondamente dispiaciuti per tutto ciò che vi è capitato. Ma come hai
ben evidenziato, il Signore è sovrano! Il diavolo, se potesse, farebbe
crollare persino le colonne e i pilastri della fede, alle volte ci riesce, nel
vostro caso credo fermamente che deve «rosicare»! Resta il fatto che tutto ciò,
lascia sgomenti. Un giorno sono certo che potremmo chiedere a Dio faccia a
faccia il perché sono accadute determinate situazioni. E allo scoprire delle sue
risposte, sicuramente anche in quel frangente non potremmo far altro che
ringraziarlo. [...]
■ 2.
Io ho perso entrambi i genitori e ti comprendo realmente, la mia mamma è andata
via a soli 34 anni. Ho saputo in seguito che qualche mese prima di morire, aveva
accettato il Signore. Dalla morte di mia madre, nell’anno 1972 (io avevo solo 12
anni), mio padre ha cominciato ad auto-distruggersi, consumando la sua vita con
l’alcool. Egli è dipartito nel dicembre del 1988. Il solo e grande rammarico,
che ho, è che entrambi non hanno potuto vedere i doni che Dio ha fatto scendere
dal cielo per me e mia moglie: i nostri figli.
Quando assale la tristezza, vi è un solo posto dove
l’anima può trovare riposo e conforto: tra le braccia del Maestro.
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Guai_doppi_MeG.htm
07-2006; Aggiornamento: 26-07-2008
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