Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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La prima parte del «Panorama del NT» porta il titolo «Dall’avvento alla parusia», ossia dalla prima alla seconda venuta del Signor Gesù. Questo titolo evidenzia la tensione in cui erano posti i cristiani del primo secolo (e noi oggi). Essi guardavano indietro all’incarnazione, ai patimenti e alla risurrezione di Gesù quale Messia (primo avvento) e guardavano parimenti avanti alla manifestazione del Signore, del suo regno e della sua salvezza. Il termine «avvento» mette quindi in evidenza l’abbassamento del Messia , mentre «parusia» (gr. parousía «venuta, arrivo») evidenzia la manifestazione gloriosa del Signore alla fine dei tempi. Questo è altresì l’uso che si fa di questi due termini nella teologia.

   Ecco le sezioni dell'opera:
■ Aspetti introduttivi
■ Gesù di Nazaret
■ Gli Evangeli
■ Dall’ascensione alla fine dei tempi
■ Aspetti conclusivi

 

► Vedi al riguardo la Recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL GIOGO DISEGUALE FRA CREDENTI E INCREDULI

 

 a cura di Nicola Martella

 

In 2 Corinzi 6,14-18 viene ingiunto di non vi mettersi con gli infedeli. Tale brano viene quasi sempre usato per scoraggiare fidanzamenti ed eventuali matrimoni con persone che non sono credenti biblici. Altri usano tale brano per scoraggiare che un credente entri in società con un non-credente. Che cosa afferma veramente questo brano? Qui di seguito diamo occasione per discutere questo tema, che abbiamo affrontato nei seguenti articoli:

Giogo in 2 Corinzi 6,14 e società con increduli {Nicola Martella} (D)

Non vi mettete con gli infedeli {Nicola Martella} (D)

 

Faccio presente che in 2 Corinzi 6,14 compare in greco il termine heterozygûntes, che è il participio di heterozygéô, che significa essere o procedere sotto lo stesso giogo con un partner d’altra natura, tirare il giogo con un estraneo. Nella letteratura rabbinica tale connessione di idee è realmente applicata al matrimonio o a due insegnanti con idee differenti. Il contesto, in cui Paolo usò tale verbo è molto più ampio. L’idea originaria deriva dalla Torà, in cui si legge: «Non lavorerai con un bue e un asino aggiogati assieme» (Dt 22,10). Il contesto parla di cose che non si devono mischiare insieme (vv. 9ss: semi di specie diverse, tessuto misto). Anche Paolo ritornò sulla questione e approfondì la questione più generale dei rapporti devozionali ed etici dei cristiani biblici con persone di altre fedi, i pagani.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Vincenzo Russillo

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1. {Vincenzo Russillo}

 

Ogni persona rinata in Cristo, deve abbandonare o meglio allontanarsi dalle cose che fanno parte del «mondo» e che possono contaminare la propria vita spirituale. Infatti la nostra esistenza deve essere conformata a nostro Signore come c’indicano le Scritture: «Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà» (Romani 12,1-2).

     Nei rapporti interpersonali bisogna evitare di seguire i non credenti infatti: «Il giusto indica la strada al suo compagno, ma la via degli empi li fa smarrire» (Proverbi 12,26). Nella fattispecie considerando il versetto in 2 Corinzi 6,14, il comando che Paolo ci vuole fornire è esplicativo: «Non vi mettete sotto un giogo diseguale». Ciò si potrebbe applicare nel matrimonio, nelle amicizie ma anche negli affari (se pur un’esegesi rigorosa non ci parla di questi problemi).

     Il motivo è abbastanza semplice, considerando il mondo degli affari, molto spesso si metterà al primo posto il danaro e utilizzerà qualunque modo per lucrare. Per un cristiano il principale scopo è glorificare Dio e seguire la sua volontà. Potremo ben affermare, come disse Paolo: «O quale comunione c’è tra la luce e le tenebre?». Comunione vuol dire condividere obiettivi e metodi, se non vi sono queste premesse, vi sarà solo lo scontro: «Due uomini camminano forse insieme, se prima non si sono accordati?» (Amos 3,3). Bisogna stare attenti alla via che si segue e con chi la si percorre, poiché ci è stato comandato: «Siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo» (Filippesi 2,15).

 

 

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Rapporti con amici del mondo {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Giogo_diseguale_increduli_Avv.htm

06-10-2009; Aggiornamento: 24-10-2009

 

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