Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Sessualità e contestiSesso & affini 1: Qui è trattata la sessualità nella società e nella Bibbia. Ecco le parti principali:
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► Vedi al riguardo la recensione.

 

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OMOSESSUALITÀ È FORNICAZIONE? PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

L’articolo « La fornicazione omosessuale» di Veglio Jugovac ha creato accese e contrastanti reazioni. Alcuni si sono indignati sul fatto che i gay possano chiamarsi «cristiani», ossia «seguaci di Cristo», e che possano esistere siti gestiti da gay che si definiscono cristiani e addirittura evangelici. Altri, sul fronte opposto, pensando che l’autore dell’articolo fossi io, me ne hanno dette di tutti i colori. Altri lettori ancora hanno ritenuto necessario fare alcuni distinzioni. Tentiamo di discuterne insieme…

   Un contributo particolare di Gianni Geraci lo abbiamo messo e risposto extra, data la lunghezza e la complessità: ► Omosessualità quale fornicazione? Si veda anche l'articolo « Alternative bibliche al gay inside e al gay pride».

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.

I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Daniele Mancuso

2. Marco Frasca

3. Sacha35

4. Andrea Viel

5. Calogero Fanara

6. A. Palmieri-Multari

7. Veglio Jugovac

8.

9.

10.

11.

12.

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Daniele Mancuso}

 

Contributo: Ciao Nicola, ho appena letto l’ultimo articolo riguardo l’omosessualità: d’accordo in tutto e per tutto, anche se aggiungerei comunque che le posizioni bibliche, a mio modesto parere, vanno affiancate anche a posizioni scientifiche, altrimenti non si riesce a dimostrare la validità della tesi. Cosa intendo dire? La psicologia afferma chiaramente che l’omosessualità ha origini ambientali, quindi psicologiche, mentre chi frequenta i gay pride rivendica i propri diritti basandosi su teorie genetiste, che in realtà non sono state ancora dimostrate. {14-06-2008}

 

Risposta: Prendo l'occasione per segnalare un interessante articolo del dott. Joseph Nicolosi dal titolo: « Omosessualità & normalità». Egli si occupa da diversi anni di terapia riparativa dell’omosessualità. È cofondatore e direttore dell’Associazione Nazionale per la Ricerca e la Terapia dell’Omosessualità (NARTH); è membro dell’Associazione Psicologica Americana ed è autore di numerosi libri e articoli scientifici. Segnalo in italiano i seguenti due libri:

    Joseph Nicolosi, Omosessualità maschile, un nuovo approccio (Sugarco Edizioni, Milano  2002).

    Joseph Nicolosi - Linda Ames Nicolosi, Omosessualità: una guida per i genitori (Sugarco Edizioni, Milano 2003).

 

Per l’approfondimento si vedano in Nicola Martella, Disturbi e abusi, Sesso & Affini 3 (Punto°A°Croce, Roma 1998), gli articoli: «L’omosessualità», pp. 157-171; «Omosessualità e Bibbia», pp. 172-184; «L’amicizia fra uomini», pp. 185-193.

 

 

2. {Marco Frasca}

 

Contributo: Caro Nicola, […] sono cristiano e non appartengo a nessun movimento settoriale religioso, anche se prima ero in una chiesa protestante. Io credo che ognuno deve essere lasciato libero di vivere la sua esistenza come crede, non abbiamo nessun diritto di giudicare o mettere nessuno alla gogna. Il giudizio sarà una volta sola e non sarà dettato da noi. La fede o il credo è una apertura completa e non (come alcuni sostengono) limitazioni di piaceri e altro. Io credo che Dio sia presente dove c’è amore sincero. L’amore di Dio va oltre a tutte le cose materiali. {15 giugno 2008}

 

Risposta: Fermo restando che ognuno ha il diritto di auto-determinarsi e di scegliere se onorare Dio con la sua vita, ubbidendo ai suoi comandamenti, o se vivere in contrasto con essi, «cristiano» si può definire solo chi non solo ha l’etichetta, ma vive espressamente secondo le parole e i comandamenti di Gesù Cristo. In effetti Dio ha creato gli uomini liberi anche di ribellarsi a Lui e di vivere senza di Lui; ma, come tu accenni, poi verrà il giorno del giudizio e ognuno verrà giudicato dapprima se ha accettato Cristo quale Salvatore e Signore della sua vita, e poi in base alle sue opere.

     Quanto al diritto di giudicare, altrove ho mostrato che bisogna distinguere il giudizio personale da quello della Parola di Dio: se quest’ultima afferma qualcosa, lo possiamo ben ribadire, poiché esprime il pensiero di Dio. [ Apologetica e giudizio] Pietro e Giovanni, rivolgendosi ai Giudei del Sinedrio, che volevano loro proibire di predicare in nome di Gesù, dissero loro: «Giudicate voi se è giusto, nel cospetto di Dio, di ubbidire a voi anzi che a Dio» (Atti 4,19). In questioni morali l’apostolo Paolo richiedeva tale giudizio dai credenti di Corinto, diventati eticamente tolleranti: «Quel che v’ho scritto è di non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un rapace; con un tale non dovete neppur mangiare. Poiché, ho io forse da giudicar quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? Quelli di fuori li giudica Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi» (1 Cor 5,11s).

     La fede è soprattutto un’apertura completa all’ubbidienza verso Dio e la sua Parola. L’amore da solo non basta, se è solo sentimentalismo religioso con cui coprire il proprio arbitrio. Amare Dio significa ubbidirgli! Nel Decalogo è scritto: «Uso benignità fino a mille generazioni verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti» (Es 20,6; Dt 5,10). Solo l’ubbidienza dimostra di amare dio: «Ama dunque l’Eterno, il tuo Dio, e osserva sempre quel che ti dice d’osservare, le sue leggi, le sue prescrizioni e i suoi comandamenti» (Dt 11,1). Tutta la Bibbia ribadisce questo concetto; per brevità vado al NT. Gesù disse ai suoi discepoli: «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti» (Gv 14,15; cfr. v. 21; 15,10). E l’apostolo Giovanni rende chiaro: «Questo è l’amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti» (1 Gv 5,2s).

     Dio prescrive nella sua Parola «piaceri» legittimi (cfr. il Cantico dei Cantici), dichiarando quelli illegittimi come abominio e degni del suo giudizio (cfr. Lv 18,6ss; 20,10ss). I piaceri illegittimi sono attribuiti agli empi e ai pagani nella sacra Scrittura; la conversione rappresenta il cambiamento da tali cose (cfr. 1 Cor 6,9ss). E qui bisogna decidersi da che parte stare e quale destino eterno scegliere.

 

 

3. {Sacha35}

 

Santo Dio onnipotente! C’è da rabbrividire!!! Ma questi di questo sito «Gionata» [http://gionata.org/] sono veramente pazzi!!! Avete ragione! La chiesa deve fare qualcosa per contrastare quest’apostasia! {15 giugno 2008}

 

 

4. {Andrea Viel}

 

Contributo: Ti dirò caro fratello, la cosa addolora, ma non mi stupisce affatto. Certo, possiamo gridare allo scandalo, che dei «cristiani» si coinvolgono con messaggi d’assenso o direttamente in attività omosessuali, ma la realtà credo che sia ben altra. E non credo che riuscirò a condividerla forse pienamente come vorrei.

     Il titolo è forte: Fornicazione omosessuale. Omosessuale è un rafforzativo inutile, per me. Fornicazione già basta da sola! Omosessuale, fa della fornicazione un atto da dibattere, come se in un qualche modo si potesse discutere di libertà d’azione nel fornicare, o qualcuno volesse dire, che stante le pari opportunità, anche agli omosessuali deve essere riconosciuto di fornicare. Quindi il dibattito si sposta subdolamente sullo stato «omosessuale», togliendo l’attenzione dal fatto del fornicare. Come se il fornicare potesse anche essere accettato, i rapporti prematrimoniali, il petting, la pornografia condivisa, la promiscuità, un po’ di pedofilia quel tanto che è solo interesse e non reato, l’uso della prostituzione come valvola di sfogo, la brama della donna del mio prossimo anche se non stendo la mano per afferrare, e quanto altro si potrebbe dire. Cose in fondo più o meno comuni, con più o meno forza, nella stragrande maggioranza dei «cristiani». Ed ora, paladini d’un falsa giustizia, ci battiamo se agli omosessuali questi diritti vadano concessi o meno.

     Dicevo che il problema è un altro, secondo me. In un popolo, un gruppo, un manipolo, una famiglia, dove HaShem [= ebr. «il Nome», ossia il Signore, N.d.R.] è al centro, ed è il tutto che vive dentro al singolo individuo e s’esprime al di fuori, in modo che tutto parli di Lui, anche se la nostra bocca sta in silenzio, di «fornicazione omosessuale» è astruso parlare. Il Talmud dice che esprimiamo un giudizio sulle cose di cui abbiamo avuto esperienza. Infatti un bambino non saprebbe cosa rispondere su questo soggetto, non ha idea della fornicazione, non sa cosa significhi omosessuale. Infatti tutto è puro per i puri.

     Faccio discorsi teorici? Forse ho vergogna d’arrivare al punto. Ebbene, se il cristianesimo ha prodotto tutto questo, se coloro che si chiamano «cristiani» si battono per sensibilizzare sulle pari opportunità d’omosessuali e transgender, se la vita comune del «cristiano» è fatta di compromessi dove si cerca di presentare una spiritualità (a volte anche arrogante) da sepolcri imbiancati, allora il «cristianesimo» è una falsa religione, fatta di dottrine che hanno la parvenza di santità, ma prive di forza per una vita che onori l’Eterno. Io personalmente non credo che nei luoghi celesti si stia combattendo una battaglia tremenda. Agli evangelici e alcuni cattolici piace dare la colpa della loro infedeltà alle bordate malefiche del satan [= ebr. «avversario», N.d.R.]. Infatti è nella bocca di tutti, sembra che il «tutto è compiuto» di Gesù sulla croce si prenda con un «Sì, ma...».. Qualcosa che è solo marginalmente nominato nelle Sacre Scritture (A.T.) è spudoratamente evidenziato in tutta la realtà cristiana. Dopo il Messia, invece che migliorare la situazione con l’avversario, sembra che lo stesso si sia rinvigorito. Falsi dottori, falsi predicatori e falsi profeti? Ce ne sono sempre stati, ma coloro che cercano e stanno dalla parte dell’eterno, non vengono intaccati o smossi. Certo la proporzione è forse dieci spie a due, ma i due che erano saldi prima, non sono stati smossi dopo, e non hanno mormorato, sono stati fedeli nel subire un ritardo alla benedizione anche se non era colpa loro.

     Secondo me, questo è vero «cristianesimo». L’elastico delle accondiscendenze si è talmente allungato, che è diventato corda, non ha più alcuna capacità di ritorno. Secondo me, non si tratta di nominarsi «cristiani» ma di schierarsi dalla parte del Dio unico e della sua Legge, e chiedere d’essere ristorati dalla verità. Già lo sento: «Tu vuoi giudaizzare». Giudaizzare, sembra quasi una parolaccia. Io credo che Gesù il Messia, sia venuto per portarci ad avere maggiore intimità con HaShem, con il nostro Padre. La Bibbia dice che la conoscenza della verità ci fa liberi. Probabilmente i legami nascosti o palesi mettono solo in evidenza la mancanza di conoscenza, e un cuore sincero non cerca scuse o scorciatoie, ma si china e getta la sua corona di fronte al Signore dei signori e al Re dei re. Fai di questo scritto quello che vuoi fratello. Un santo abbraccio. Shalom… {15-06-2008}

 

Risposta: Pur volendo esercitare tutta la mia comprensione e longanimità verso il lettore, non capisco perché, invece di essere costruttivo e approfondire il tema in corso, porta la discussione su altri binari con un misto fra polemica, disfattismo e superiorità di chi si crede in una torre d'avorio quanto a posizione e conoscenza centrale delle cose, che fa coincidere con una visione giudaica e giudaizzante della vita.

    Di là dal titolo, la tesi dell’autore (Vaglio Jugovac) è che la pratica omosessuale sia fornicazione ed egli la corrobora con le asserzioni bibliche. La lettura dell’intero articolo dovrebbe chiarire abbastanza questo concetto; già qui mi viene il dubbio se egli lo abbia letto tutto. L’aggettivo «omosessuale» affiancato a «fornicazione» intende dire proprio che l'omosessualità praticata è solo una forma di fornicazione; inoltre si intende affermare con la Bibbia che ogni tipo di fornicazione (omosessuale o eterosessuale) è considerata una pratica che Dio giudica e giudicherà, se non ci si ravvede.

     Non ho capito a che cosa servono tali distinzioni teoriche. Mi sarei aspettato qualche apprezzamento per lo sforzo fatto dall’autore di presentare il problema dal punto di vista biblico e l’analisi scritturale della questione; mi sembra invece l'atteggiamento di chi scuote il capo così a lungo, finché non trovi il proverbiale pelo nell'uovo. Poi tutto il discorso viene deviato su altro mediante analisi che i più non capiranno. Le cose secondarie dell’articolo vengono messe in primo piano: strano modo di contribuire al tema in corso; il mio dubbio che, al momento della stesura del suo contributo, non abbia letto l'intero articolo, ma solo l'invito alla lettura, si rafforza.

    Sembra poi che, da alcune sue affermazioni sibilline, dopo il Calvario, Satana sia andato in pensione. A travestirsi da «angelo di luce» per ingannare mediante «falsi apostoli» e «operai fraudolenti» sembra siano altri e non Satana (2 Cor 11,13s). Ad andare in giro come un «leone ruggente cercando chi possa divorare» sarà qualche fiera scappata da qualche zoo, ma non il diavolo (1 Pt 5,8). Attualmente non è «il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana» a essere «il seduttore di tutto il mondo», né è «l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusava dinanzi all’Iddio nostro, giorno e notte» (Ap 12,9s); ma chissà chi sarà!?

     Alla fine il sospetto del giudaismo strisciante come cristianesimo migliore è venuto alla luce per ammissione diretta. A tutto ciò, però, abbiamo dato risposta altrove. [► Giudaismo] Possibile però che Andrea non sappia stare al tema e qualunque sia l’argomento (qui la fornicazione omosessuale), debba deviare su altro?

     Siamo inoltre qui alla presenza della «sindrome d’Elia»? (1 Re 19,10.14; Rm 11,2s). Era oramai un uomo con la sindrome dell'esaurimento completo o del «burn out». A lui Dio dovette dire di avere «in Israele un resto di settemila uomini, tutti quelli il cui ginocchio non s’è piegato dinanzi a Baal» (1 Re 19,18; Rm 11,4). A tale prospettiva di un «uomo in folle», che conosco anche per esperienza personale, preferisco quella costruttiva di Mal 3,16: «Allora quelli che temono l’Eterno si sono parlati l’un all’altro e l’Eterno è stato attento e ha ascoltato; e un libro è stato scritto davanti a lui, per conservare il ricordo di quelli che temono l’Eterno e rispettano il suo nome» (cfr. vv. 17s).

     Perché non dire allora qualcosa di valido e di costruttivo sul tema in corso, vista la sua capacità, invece di fare polemiche incomprensibili e deviare il discorso su altro? Misteri del Talmud, della gnosi giudaica e della cabala!?

 

Per la lenta involuzione giudaizzante, avvenuta in Andrea Viel, e per la sua successiva conversione al giudaismo storico, rimandiamo ai seguenti articoli (si vedano anche i temi connessi): ► Andrea Viel ha rigettato Gesù quale Messia; ► Dalla luce di Cristo alle tenebre del giudaismo; ► Falsi maestri fra i giudeo-messianici odierni.

 

 

5. {Calogero Fanara}

 

È una vera vergogna che possa esistere un tale sito... [http://gionata.org/] Ne avevo già sentito parlare in America. {Belgio; 15-06-2008}

 

 

6. {Angela Palmieri-Multari}

 

Carissimo Nicola, è straordinario come riesci a trattare temi così scottanti e interloquire con persone che sospettano da parte tua morbosità e accondiscendenza a un fatto del genere. Forse a loro non è dato capire il dono che Dio ti ha concesso di mettere a confronto persone che vivono nel peccato (che hanno però possibilità di ravvedersi) con la Parola di Dio che è una spada a due tagli.

     Sottomettersi completamente all’autorità di Gesù è un lavoro che ogni cristiano (nessuno escluso) deve fare giorno per giorno, anche quando questo compromette le proprie abitudini ma soprattutto i propri vizi!

     Ho dovuto imparare che gli idoli non sono solo quelli fatti d’immagini scolpite ma tutto ciò che ci costruiamo nella nostra mente, cominciando dal nostro io, per poi parlare dei successi che vogliamo a tutti i costi ottenere prima in famiglia, poi nella chiesa, oltre a tutto il resto... (soldi, considerazione e... chi più ne ha, più ne metta!).

     Trattare il tema delicato ma attuale dell’omosessualità non significa giustificarne gli atti abominevoli, né scagliarsi contro individui che non conoscono la Verità, ma puntare il dito sul peccato, tanto più quando questo è commesso da persone che si reputano cristiani, ossia da coloro che dovrebbero essere la «luce del mondo e il sale della terra», se tali fossero...

     Qualcuno ha detto che Gesù subì accuse infamanti dai suoi connazionali, ma non quella d’essere omosessuale. Di che ci meravigliamo oggi? Non siamo negli ultimi tempi? Che cosa allora dovrebbe inventarsi Satana, che è il padre della menzogna, per attirare a sé quante più anime possibili? Continua ad attaccare spudoratamente la famiglia, la chiesa, la società... Se circa duemila anni fa è stato scritto che molti anticristi era già usciti nel mondo, tanto più lo sarà oggi!

     Dovremmo portar luce dove il Signore ci ha collocato, proprio per essere dei testimoni viventi della sua giustizia. Infatti Paolo in 1 Corinzi 6,1-11 dice: «Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, ne ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio».

     I tempi, in cui viviamo, sono difficili, ma non cerchiamo d’essere contaminati dal buonismo diffuso che tutto permette e tutto giustifica!

     Dio è grande e misericordioso, chiama a una vita rinnovata nel corpo e nello spirito anche gli omosessuali come gli eterosessuali, ma non cerchiamo in nessun modo d’approvare il peccato, qualunque esso sia!

     Fa’ o Signore che ogni cristiano, che vuole chiamarsi tale, sia testimone verace di questo rinnovamento, «affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia nelle arti seduttrici dell’errore; ma cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo».

     Abbraccio te, Nicola, e t’esorto vivamente a continuare con zelo il tuo ministero, nella speranza che il mondo si converta e che i figli di Dio camminino in rettitudine di vita, seguendo le orme del nostro perfetto Maestro, il Signore Gesù. {15-06-2008}

 

 

7. {Veglio Jugovac}

 

Caro fratello Nicola Martella, grazie per aver pubblicato il mio articolo. Il servizio che svolgi è prezioso. Personalmente lo gradisco e lo apprezzo. Le reazioni all’articolo sull’omosessualità, positive o negative che siano, dimostrano che il tema è molto sentito. Pure a me sono giunte molte lettere, attestazioni di stima e reazioni di dissenso (anche violento). Le reazioni di dissenso e anche gli insulti non sono motivo di risentimento o scoraggiamento, ma piuttosto l’evidenza che a Satana stiamo dando fastidio. E allora gloria a Dio! Questa è una vittoria! I credenti veri, in mezzo a tanto degrado, sentono il bisogno del conforto spirituale che reca il balsamo d’insegnamenti confermati dalla Parola di Dio. I cuori, che amano Gesù, desiderano essere confermati nella Verità; e lo Spirito Santo fa sentire loro che questa è la verità. Mi sono piaciute le risposte che hai dato ai vari interventi, in particolare quella a Gianni Geraci. [► Omosessualità quale fornicazione?] Dio ti benedica e la pace del Signore Gesù sia con te. {19-06-2008}

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/1-Fornic_omosex_S&A.htm

16-06-2008; Aggiornamento: 18-06-2008

 

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