L’articolo «Cremazione
dei morti» ha
provocato differenti reazioni. Come c'era da aspettarsi, alcuni saranno
d'accordo e altri dissentiranno. In ambedue gli schieramenti, chi argomenterà
con motivi biblici, chi apporterà motivi pragmatici, chi si appellerà alla
tradizione passata e chi si baserà sulla convenzione odierna della propria
chiesa. Diamo qui di seguito l'occasione per discutere questo tema avvincente e
controverso.
Ogni tanto mi arriva qualche lettera, in cui si richiede
un chiarimento
in merito. Ecco un esempio: Carissimo fratello Nicola, ho un dubbio, su cui non
riesco ad avere una risposta biblicamente chiara: la cremazione, biblicamente
parlando, è consentita da Dio oppure è condannata? { Lucia Vitangeli,
12-01-2011}
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1.
{Filippo Bonello} ▲
Fratello Nicola,
riguardo a questo messaggio che tu mandi, condivido con te quanto affermi.
Quello che tu dici è verissimo, perché in Belgio esiste già la cremazione del
corpo; io ne sono un testimone oculare.
Un amico
che lavorava con me fu cremato, io non conoscevo questo tipo di procedura e,
quando mi è stata riferita, mi scioccò al punto che non avevo più la forza di
stare in piedi. Io non la conoscevo, poi era un compagno di lavoro e siamo
dovuti andare al suo funerale e, quando mi hanno detto questo, sono rimasto
scioccato.
Non voglio essere sicuro, mi sembra che i buddisti si fanno cremare. Io
avevo un dottore di famiglia d’origine Italiana, nato in Belgio, il quale era
buddista ed era avverso al cristianesimo. Una volta siamo stati più di un’ora a
parlare e mi ha raccontato che se era fatto buddista. Dopo che ebbe una lite con
la moglie, si sparò, e anche lui fu cremato.
Io non sono d’accordo con questa procedura, ci rinuncio; il corpo secondo la
Bibbia
deve essere sotterrato: «Mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu
ritorni alla terra perché da essa fosti tratto; poiché
tu sei polvere, e in polvere ritornerai»
(Genesi 2,19)
Perciò io sono contrario alla cremazione. Chiunque è d’accordo essa, è contro
la Bibbia e contro Dio. In ogni modo, davanti a Dio si presenta l’anima, che
è un corpo incorruttibile, perché quello che cremano è il corpo corruttibile.
Nella
maniera più assoluta io sono contrario alla cremazione. Qui in Belgio la
praticano e conservano la cenere in casa. Fratello, dove sta andando a finire
l’umanità. Io non voglio essere giudice né puntare il dito, ma qui in Belgio
essa esiste. Io ne sono testimone..
Comunque noi
sappiamo che il
corpo è terra e ritorna alla terra e lo spirito ritorna a Dio che l’ha
dato. «Ricordati del tuo Creatore prima che…
la polvere ritorni alla terra com’era prima e lo spirito torni a Dio che lo ha
dato»
(Ecclesiaste 12,6-7 [= 8s]).
Perciò, fratello Nicola, lascia crescere le zizzanie e poi quando sarà il
giorno della mietitura, Dio dirà: raccogliete l’erba buona e mettetela a fasci,
e le zizzanie gettatele nel fuoco, ivi sarà il pianto e lo stridore dei denti.
Perciò questo è l’Anti-Cristo.
Fratello Nicola, tu sei ispirato dallo Spirito Santo. Io sono contrario a ogni
forma di dottrina che non insegna la Bibbia.
C’è chi è d’accordo con la cremazione, e forse non passerà tempo che anche in
Italia lo accetteranno, perché in Belgio, Francia e Germania esiste già.
Comunque io ti saluto con la pace del Signore, e continua a combattere contro
ogni cosa che va contro la Bibbia. Grazie e che Dio ti benedica. {Belgio;
11-08-2008}
2.
{Nicola Martella} ▲
Ho
dovuto correggere molto il contributo di Filippo, poiché vivendo da molti anni
in Belgio, pensa francese e scrive in modo frammentato l’italiano; ma ciò è
comprensibile. Non sono sicuro se egli ha letto tutto l’articolo o si è limitato
solo all’invito alla lettura, che ne è solo l’inizio. Infatti, dichiara di
condividere quanto io affermo, ma poi espone il contrario di ciò che dico e
ripropone cose a cui ho risposto.
Mi permetto di affermare che la cosa peggiore dell’amico di Filippo, non
è tanto il fatto che sia stato cremato, ma che è morto senza Cristo. Anche tanti
martiri della fede furono bruciati da pagani e falsi cristiani, ma non abbiamo
dubbi che essi risusciteranno alla fine dei tempi.
Affermo pure che il problema del dottore di Filippo non è stato tanto di
essere stato cremato, ma di essere morto suicida e senza Cristo nella falsa
opinione di poter tornare nuovamente in vita, come insegnano falsamente le
religioni orientali. La Scrittura sentenzia invece: «È stabilito che gli
uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio» (Eb 9,27; Rm
10,6 «morire… una volta per sempre»).
Si può essere in disaccordo con la cremazione, e Romani 14 permette di avere
un’opinione differente su cose secondarie non espressamente rivelate. Bisogna
comunque guardarsi dall’esprimere giudizi categorici, laddove in tutta la sacra
Scrittura non esiste un chiaro comandamento al riguardo. Per la fede e la
dottrina, infatti, non valgono come coercitivi i brani descrittivi (in
essi viene narrato qualcosa), ma solo i brani ingiuntivi (in essi viene
comandato qualcosa); e questi ultimi devono trovarsi nel nuovo patto per valere
per i cristiani. Perciò è estremamente problematico e pericoloso affermare: «Io
sono contrario alla cremazione. Chiunque è d’accordo essa, è contro la Bibbia e
contro Dio». Così non si taglia rettamente la «Parola delle verità» (2 Tm 2,15).
Infatti, ciò che è «contro la Bibbia e contro Dio», la Scrittura ce lo dice
chiaramente e ripetutamente, senza fraintendimenti. Per fare alcuni esempi,
Giacobbe e Giuseppe furono imbalsamati (mummificati) alla egiziana, procedura
che durò 40 giorni (risparmio i dettagli); i corpi di Saul e Gionatan furono
bruciati col fuoco quale atto di pietà.
Perciò si
può non essere d’accordo con qualcosa, ma bisogna evitare di far dire alla
Bibbia e a Dio ciò che si vuole, se la Scrittura non si pronuncia
espressamente con un chiaro comandamento; è bisogna evitare di attribuire subito
cose all’anticristo, dove non trovano il nostro consenso.
Quanto al fatto che l’uomo, essendo polvere torna alla polvere (ossia
alla terra; Gn 2,19; Ec 12,9), afferma un principio universale che vale per
chiunque, comunque sia seppellito (incenerito, inumato, sepolto, mummificato,
ecc.). L’incenerimento compie in pochi minuti ciò che la natura fa in genere in
alcuni decenni. La polvere è comunque il prodotto finale. Si può essere in
disaccordo se seppellire le ceneri (cosa che io consiglio) o se tenerle in casa.
Dove però non c’è nella Bibbia un chiaro comandamento, c’è libertà. Inoltre
alcuni cristiani furono sbranati e divorati da belve feroci, senza che ci sia
mai stato alcunché da seppellire.
I figli del regno rimangono tali, comunque essi moriranno e in qualunque
modo verrà trattato il loro corpo. La potenza della risurrezione non sta nei
corpi, che diventano polvere, ma in Cristo, che ha sconfitto la morte.
Aggiungo una nota dottrinale. Giustamente si afferma che «quello
che cremano è il corpo corruttibile». L’anima però non è un «corpo
incorruttibile», come si afferma forse distrattamente. L’anima è strutturalmente
l’intera persona che viene formata al concepimento, si compone di corpo e
spirito e viene disfatta con la morte (Gn 2,7; Ec 2,9). Il corpo va alla terra e
lo spirito va nel Paradiso (fedele a Cristo) o nell’Ades (empi e increduli). Il
«corpo incorruttibile» ci sarà solo alla risurrezione (1 Cor 15,42ss).
Per l’approfondimento si veda in
Nicola Martella (a cura di), Escatologia biblica essenziale.
Escatologia 1
(Punto°A°Croce, Roma 2007), i seguenti articoli: «Lo stato personale dopo la
morte», pp. 193-196; «La risurrezione», pp. 220-223; «Il rapimento dei redenti»,
pp. 224-233. Si veda pure in Nicola Martella,
Manuale Teologico dell’Antico Testamento
(Punto°A°Croce, Roma
2002), gli articoli: «Antropologia 2: globalità dell’essere», pp. 87s;
«Antropologia 3: componenti principali», pp. 89s. |
3. {Emilio Spedicato} ▲
Ai possibili usi
del corpo del defunto vanno aggiunti i seguenti:
■
Criopreservazione
■ Uso come commestibile, come praticato da millenni e millenni
dall’umanità, il cosiddetto cannibalismo rituale, ancora ammesso a Fatu Hiva
prima della seconda guerra, come testimoniato da Heyerdhal. […] {11-08-2008}
4. {Nicola Martella} ▲
Il lettore getta
letteralmente «molta carne» a cuocere e alcuni aspetti, come il cannibalismo
rituale o per sopravvivenza, vanno fuori tema. Perciò affronteremo qui solo la
prima parte, rimandando per la seconda a un articolo specifico. Qui affermo solo
che la Bibbia è assolutamente contraria a qualunque forma di antropofagia.
La criopreservazione o conservazione del cadavere mediante ipotermia o
ibernazione è un uso alquanto moderno, poiché gli antichi non conoscevano tale
tecnica. Essi, al contrario, credevano di conservare il corpo delle persone
(mentre lo spirito andava nell’aldilà) mediante procedimenti di essiccazione
(imbalsamazione, mummificazione). Come ho accennato sopra anche Giacobbe e
Giuseppe furono imbalsamati prima della loro sepoltura. La criopreservazione
parte dalla convinzione materialista che la vita si riduca alla funzione
cellulare e organica e dall’illusione che un giorno la scienza sarà in grado di
riattivare tali funzioni.
È chiaramente una convinzione contraria a quella biblica, secondo cui la
vita è più della somma delle funzioni biologiche e chimiche del corpo. Anche i
corpi conservati col freddo sono biblicamente «polvere». Per la sacra Scrittura
l’uomo non è capace di dare nuovamente vita a ciò che è morto, ma può farlo solo
Dio, Creatore della vita, mediante il miracolo della risurrezione dai morti.
Sull'autore del contributo si veda la mia ricerca su di lui:
►
Emilio Spedicato, matematico e misteriosofo.
5. {Nicola Scorsone} ▲
Nota editoriale: Questa è la fine di un lungo articolo dal titolo
«Il futuro dei nostri
morti».
Molti hanno la fede
bloccata, nel constatare i propri simili ridotti a polvere. A milioni sono stati
cremati e le ceneri sparsi ai quattro venti. Milioni d’altri corpi nei naufragi
sono stati mangiati e digeriti dai pesci… Chi mai potrà più raccogliere la
polvere d’ognuno sparsa su tutta la terra e negli oceani? A Dio nulla è
impossibile, e poi se ci pensiamo anche noi veniamo dalla polvere, eppure siamo
e viviamo! Se Dio ci ha tratti dalla polvere una volta, non lo potrà fare una
seconda? La Bibbia afferma chiaramente che Egli può, e questa volta lo
rifarà in una maniera speciale: «Ma qualcuno dirà: “Come risuscitano i morti?
E con quale corpo ritornano?”. Alla resurrezione dei morti, anche se il corpo è
stato seminato corruttibile, risusciterà incorruttibile; seminato
ignobile, risusciterà glorioso; seminato debole, risusciterà potente;
seminato corpo psichico, risusciterà corpo spirituale. E come abbiamo portato
l’immagine del terrestre, così porteremo anche l’immagine del celeste»
(1 Cor 15,35.42ss.49). Nel regno di Dio, dove saremo per sempre, non
subiremo più la decomposizione. Lì non si celebrerà più la festa dei morti, ma
quella dei vivi, eternamente. {11-08-2008}
6. {John Mazzei} ▲
Nota editoriale:
Il lettore è un Testimone di Geova desideroso di dialogare. Più volte ho
respinto i suoi interventi, poiché erano tratti da riviste della «Torre di
guardia»; gli ho spiegato che in questo sito non si accetta nessuna fonte
esterna senza avere i permessi scritti dell'autore e/o dell'editore. Gli ho
spiegato che avrei accettato solo contributi suoi e solo in merito al relativo
tema di discussione. Qui si è attenuto alle regole ed esprime il suo proprio
pensiero.
Ciao Nicola
Martella e shalom a te, che eserciti pazienza con me e di questo te ne sono
grato.
Sì, sì; io sono d’accordo con quanto tu dici riguardo alla cremazione. Sai, io
stesso, l’anno scorso quando ho avuto un grande intervento chirurgico... Ho
lascato detto a mia moglie che avrei preferito essere cremato... appunto per
alcune ragioni che tu stesso dettagliatamente citi.
Certo che la Sacra Bibbia non specifica incisivamente sul fatto ma... bisogna
comprenderne il vantaggio per conto nostro, vero? […]
{Canada; 11-08-2008}
7. {Nicola Martella} ▲
Attenzione a quali ceneri si riceve
Fidarsi è bene,
controllare è meglio! Potreste rischiare di seppellire le ceneri di altri. È
quello che sarebbe successo a
Massa: un impresario
funebre,
dirigenti e dipendenti della società, che gestisce il cimitero,
e un carabiniere in pensione avrebbero compiuto 500 false cremazioni,
consegnando ai parenti ceneri d’altri corpi. Per liberarsi dei cadaveri e
risparmiare, in alcuni casi venivano compiute cremazioni multiple. Il sostituto
procuratore ha contestato loro reati che vanno dall’associazione a delinquere
finalizzata alla truffa, al falso, ai reati contro la pubblica amministrazione e
contro la pietà dei defunti. Quindi, non c'è più religione.
Bisogna comunque tener presente che i loschi affari la gente empia li fa con i
vivi e con i morti, siano questi ultimi inumati, tumulati o cremati. Che dietro
a certe imprese di pompe funebre e alla alla gestione di alcuni cimiteri ci
siano comitati d'affari di tipo criminale, è riportato dalle cronache (vedi
qui,
qui o
qui). Non meraviglia che ciò tocchi a volte anche imprese di incenerimento
{15 agosto 2008}.
8. {Nicola Martella} ▲
Esumazione, ossario e incenerimento delle ossa
Quando parliamo di
inumazione nella terra o di tumulazione in loculi, abbiamo spesso idee
romantiche come se i morti rimanessero lì per sempre… fino alla risurrezione.
L’esumazione o estumulazione avviene però in genere dopo vent’anni.
Che cosa succede alle ossa dopo l’esumazione? Da una ricerca nel Web in siti
specializzati su funerali e cimiteri (p.es.
questo), ho raccolto informazioni
interessanti sulla destinazione delle ossa in un ossario comune e sulla
possibilità di incenerire le ossa, quando l’ossario supera la sua
capienza.
L’articolo 67 del R.P.M. recita quanto segue: «Ogni cimitero deve avere un
ossario consistente in un manufatto destinato a raccogliere le ossa provenienti
dalle esumazioni o che si trovino nelle condizioni previste dal comma 5
dell’art. 86 e non richieste dai familiari per altra destinazione nel cimitero.
L’ossario deve essere costruito in modo che le ossa siano sottratte alla vista
del pubblico».
Ecco alcuni aspetti da tenere presente sulla destinazione delle ossa.
■ Le ossa finiscono nel caso normale in un ossario comune che è
costituito da un pozzo, un vano ipogeo o un blocco in muratura collocato sopra
il piano di campagna. In esso le ossa sono gettate in modo promiscuo e
indistinto. Come ammettono gli addetti ai lavori, spesso l’ossario, che è
posto sotto il piano di campagna, si trasforma, purtroppo, in un acquitrino
ristagnante.
■ L’ossario è, alla fine, una sepoltura collettiva. Legge parla di conservazione
massiva senza più alcun segno di riconoscimento.
■ L’ossame deve esser celato alla vista del pubblico, ma il punto fisico
in cui si trova l’ossario può esser tranquillamente segnalato con un cartello,
un’indicazione, una croce o altro.
■ Una volta che la camera d’ossa è piena, il sindaco può dare disposizione di
cremare le ossa stesse e inserire le ceneri nel cinerario comune (che può
essere anche lo stesso ossario comune; ultimo paragrafo della circolare
Ministero sanità n. 10/1998). In tal caso le ossa vengono collocate in cassa di
cartone o d’altro materiale facilmente combustibile e avviate al crematorio.
Le ossa possono esser cremate non solo su disposizione del sindaco (sarebbe una
cremazione massiva e spersonalizzata d’ossame già abbandonato nell’ossario
comune), ma anche su istanza di parte dei singoli cittadini (D.M. 1 luglio
2002), magari per far uscire le risultanti ceneri dal circuito cimiteriale
(operazione altrimenti non possibile) attraverso l’istituto dell’affido
famigliare (ex DPR 24 febbraio 2004). {15 agosto 2008}
9. {} ▲
10. {} ▲
11. {} ▲
12. {} ▲
►
Sepoltura ed ermeneutica
{Vincenzo Russillo -
Nicola Martella} (T/A)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/Cremazione_morti_parla_Esc.htm
12-08-2008; Aggiornamento: 12-01-2011
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