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TESTO E MUSICA DELLO SPIRITO SANTO 1

Corrado Salmé e il copyrighter dei suoi canti

 

 di Nicola Martella

 

In origine questo tema era parte di quest’altro: «L’ispirazione innologica»; consigliamo vivamente prima la lettura di tale discussione. Poiché aveva troppo polarizzato la discussione, l’ho scorporato e messo extra. La questione è stata posta da un lettore (si veda il primo contributo), il quale è rimasto meravigliato come il titolo di un filmato reciti «Estemporanea dello Spirito Santo - Corrado Salmè e Julim Barbosa» e la sovrimpressione sia «Estemporanea - Testo e musica dello Spirito Santo».

     La domanda che sorge è la seguente: Perché Corrado Salmé e Julim Barbosa non si prendono le loro proprie responsabilità per quello che fanno e non smettono di dare l’onere dei loro propri atti allo Spirito Santo? Ascoltando diversi loro pezzi musicali (p.es. qui, qui), sebbene suonati con maestria, non vedo una grande differenza con altri artisti del «mondo»; che anche le loro estemporanee siano dello Spirito Santo? Vedo lo stesso atteggiamento da concerto e gli stessi effetti da esaltazione emozionale. Le poche parole ricorrenti sono spesso incomprensibili, ripetitive e perlopiù al servizio della musica.

    Chiaramente qui il tema si può estendere anche ad altri musicisti come loro. La mia risposta alle questioni, poste da tale lettore, segue nel secondo contributo. Chiaramente ci interesserebbe il punto di vista delle persone menzionate; ma ho oramai smesso di invitare direttamente Corrado Salmé.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Enzo Corsini

2. Nicola Martella

3. Autori vari

4. Salvatore Iachella

5. Guerino De Masi

6. Isaura Nencini

7. Pietro Calenzo

8. Eliseo Paterniti

9. Raffaele Di Bari

10. Eliseo Paterniti

11. Raffaele Di Bari

12. Eliseo Paterniti

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Enzo Corsini}

 

Gentile fratello Nicola, io sono un discreto appassionato di pittura e, qualche volta, mi è capitato di partecipare a una estemporanea pittorica (un raduno di pittori che dipingono il loco, un po’ improvvisando), ma mai mi era capitato di sentire di «improvvisazioni» dello Spirito Santo. Ma, come puoi vedere, accade! (link).

     Ora, tralascio le ovvie considerazioni su Dio che «improvvisa» (lo Spirito Santo è Dio), mi ha colpito leggere nei titoli del video: «Testo e musica dello Spirito Santo». Dunque le parole che dice Corrado Salmé sono Parola di Dio? Mi sembra di offendere il Signore solo a pensarlo e purtroppo nessuno s’indigna.

     Personalmente ritengo che, prima di fare determinate affermazioni («Testo e musica dello Spirito Santo»), bisognerebbe leggere la vera Parola di Dio. Poi forse comprenderemo con un semplice raffronto. I Bereani insegnano...

     Gentile fratello Nicola, tu e i tuoi lettori cosa ne pensate? {18 giugno 2010}

 

 

2. {Nicola Martella}

 

Sono andato a rivedermi tale filmato, in cui compaiono Corrado Salmè e Julim Barbosa. e già il titolo mi ha colpito: «Estemporanea dello Spirito Santo». Tale filmato è accompagnato dalla seguente didascalia: «Estemporanea dello Spirito Santo con la Sua meravigliosa presenza che tocca i cuori e guida le mani di Julim Barbosa in strepitosi assoli di chitarra. Da vedere fino alla fine, semplicemente splendido!!! Gloria a Dio!!! http://www.ccgiubileo.org».

     Considerare lo Spirito Santo come una forza estemporanea, è tipico dello spiritualismo estatico. Nello gnosticismo cristianizzato (o carismaticismo) si immagina che i soggetti e lo Spirito si fondano nell’«atto pneumatico» estemporaneo (ispirazione, manifestazione, penetrazione energetica, rapimento spirituale, estasi, fenomeni iperestetici, ecc.). [ Worship, unzione ed esperienze iperestetiche; ► Worship, unzione e iperestesia? Parliamone] A ciò si deve che i pronipoti di Peter Wagner (qui) preferiscano attribuire la farina del proprio sacco a Dio stesso, parlando di «Testo e musica dello Spirito Santo».

     Analizzando tale filmato, mi ha sorpreso dapprima il messaggio in lingua estatica di Corrado Salmè; inutile richiedere la prassi biblica della traduzione e, in mancanza di questa, del tacersi nella pubblica assemblea (1 Cor 14,27s). Poi è seguito un lungo brano musicale, suonato maestrevolmente. Mi sono chiesto se tale brano senza testo non ispirasse anche i non-cristiani nelle loro danze rituali, mistiche e magiche, ad esempio un Sufi (mussulmano), un buddista, uno sciamano, un animista o un esoterista che balla per il solstizio.

     Nella Bibbia la musica era al servizio dei testi (e che testi riccamente teologici erano i Salmi!). Al tempo della Riforma e in appresso, la musica serviva per dare effetto ai testi. Si pensi agli oratori di Bach (p.es. «la Passione secondo Matteo»), che sono la Parola di Dio messa in musica. Così è stato per secoli.

     Poi è venuta l’ondata neo-mistica, che ha semplicemente cristianizzato musiche e danze del «mondo» o addirittura dello spiritualismo esoterico. Oggigiorno, tutto è basato sulla teologia dell’esperienza, sulla ideologia estetica e sensuale, sul trasporto mistico, su emozioni e sentimenti.

     Anche durante tale lungo brano musicale, mostrato nel filmato, qualcuno farfugliava ogni tanto parole misticheggianti. La gente con le mani alzate si faceva trasportare dall’ondata mistica. I credenti vengono pasturati con tali slanci mistici e ritmi emotivi, rimangono perciò sempre al latte quanto all’insegnamento, denutriti quanto alla sana dottrina.

     Una volta, si predicava il testo biblico (cfr. 2 Tm 4,2). Oggigiorno si getta sui credenti la farina del proprio sacco, attribuendola a Dio stesso e parlando di «Testo e musica dello Spirito Santo». Ciò era già accaduto a Giuda, appena prima della deportazione babilonese, da parte di «profeti» che si sentivano ispirati e che portarono, però, alla distruzione il popolo di Dio (Gr 14,14s, 23,32; 27,15; 29,9). Ciò era già accaduto a Corinto, nella cui chiesa locale presero il potere Giudei di stampo gnostico, seducendo e trascinando i credenti nella loro mistica teologia dell’esperienza e di potenza (2 Cor 11,3s.13ss).

     Che responsabilità dinanzi al Dio vivente, il Signore della sacra Scrittura! La fede biblica viene dall’udire la Parola di Dio (Rm 10,17), ma oggi tali cantautori diffondono di solito soltanto una fede emotiva e incontrollabile! La chiamano, però, falsamente, «ispirazione» e l’attribuiscono allo Spirito di Dio!

 

 

3. {Autori vari}

 

Antonio Capasso: Essendo io un piccolo chitarrista, non posso che apprezzare il pezzo musicale di Barbosa visto nel video. Come credente invece, non posso che dissentire sull’uso improprio che si fa della musica da parte di Barbosa, in questo video, e in molti altri concerti, di Salmé e di altri come lui. {07-07-2010}

 

Salvatore Furetto: Strano. Pochi hanno dato peso al fatto che si dicesse nel video «estemporanea dello Spirito Santo». Come si sa, l’estemporanea è un’improvvisazione e le parole dette durante il concerto dovrebbero essere (manco mi viene a dirlo...) Parola di Dio. Ma ci rendiamo conto della bestemmia? Ma avete sentito che cantilena trita e ritrita? E secondo questi unti abbiamo un Dio così privo d’idee? Come disse Totò: «Ma mi faccia il piacere…». {08-07-2010}

 

Gianni Siena: […] Il problema è dato da quei conduttori e da questi ispirati musicisti che, in barba alla dottrina biblica, mescolano il tutto senza discernimento. Salmé e Barbosa tornino alla scuola dello Spirito Santo: anche solo per imparare a praticare non più di quel ch’è scritto. Un conto è l’ispirazione della Bibbia, un conto sono le «ispirazioni» indirette, attraverso lo spirito umano... sono dal Signore queste «ultime»? Sì, «forse», ma vanno giudicate. La sacra Scrittura è Parola di Dio, vivente, efficace e infallibile; le parole degli uomini possono anche essere rigettate in ultima istanza. {06-07-2010}

 

Silvano Creaco: Credo che adesso si esageri davvero. Caro Nicola, credo che ci voglia davvero la tua famosa frase: Buon discernimento! {11-07-2010}

 

Rosalba Vitale: Il signor Barbosa potrebbe scoprirsi il capo per adorare Cristo Gesù. {15-07-2010}

 

 

4. {Salvatore Iachella}

 

Contributo: Ho visto il video, ho letto l’intero articolo sul suo sito: la Parola di Dio ci dice di esaminare ogni cosa e ritenere il bene; esaminare, non e sinonimo di critica, né di giudizio, ritenere il bene. Corrado è un operaio umile, i suoi frutti sono manifesti. Ha attribuito testi e musiche allo Spirito Santo, perche la lode la suscita lo Spirito Santo. Poi ci sono quelli che dicono: «Ah, beh, allora i suoi canti sono Parola di Dio», criticando dall’alto del pulpito chi lavora tutti i giorni per amore del Signore. {07-07-2010}

 

Risposta (Nicola Martella): A causa della polarizzazione del tema originale (L’ispirazione innologica) su personaggi specifici, ho spostato qui questo confronto. Quando questo contribuito e la mia risposta stavano ancora lì, gli rispondevo come segue. Meraviglia che Salvatore Iachella non abbia preso in considerazione tutta l’introduzione del tema di discussione «L’ispirazione innologica», ma sia andato a un solo aspetto: partecipare al sondaggio (non richiesto) su Corrado Salmé, per dargli il voto favorevole.

     Nel tema citato mi interessava il fenomeno complessivo e non una persona in particolare. Ci sono canti, i cui autori si sentono chiaramente «ispirati», ma che io non canterei mai per gli errori teologici, in essi contenuti. Era di questo che volevamo parlare.

     Poi, se Corrado Salmé vuol essere un «operaio umile», fa bene ad attribuire a sé testi e musiche, reclamando solo l’aiuto e la grazia di Dio, e ciò vale per ogni cantautore. Poi, se «i suoi frutti sono manifesti», questo bisogna chiederlo a quelle chiese pentecostali, che non vogliono più nemmeno sentire nominare il suo nome, per i danni che esse ritengono che egli abbia fatto ai loro giovani.

 

 

5. {Guerino De Masi}

 

Contributo: Son passati tanti anni, ma non posso dimenticarlo! Era un culto evangelico nelle sud-est della Francia. Una chiesetta pentecostale con una grossa fetta di membri italiani. C’era un tempo di lode e preghiera... A un certo punto, interrompendo il classico miscuglio di voci in lingue, che nessuno capiva, una sorella comincia a intonare una musica con la sola voce. A dire il vero, una bellissima voce! Una melodia tutta nuova, ma che infondo era un misto di melodie già sentite di tanti canti con qualche «arrangiamento musicale estemporaneo»! Al termine del culto, chiesi che cosa era successo... Avevo forse 17 anni. Mi si risponde che la Scrittura ci esorta d’intrattenerci anche con «canti spirituali» e questo era un canto spirituale. Fine della storia.

     Mi sono visto anch’io il filmato. Niente di nuovo, almeno per me. Tanto, più o meno, in ambiente carismatico, le stesse cose si ripetono. Dalle mani alzate, alle esternazioni in lingua, alle bandiere e danze. Un’altra cosa mi sembra accomuni queste «manifestazioni», è la croce sul fondo con quel bel drappo rosso appeso a mo’ di sciarpa!

     Barbosa è sicuramente un bravo musicista... ma quanti eccellenti virtuosi chitarristi non cristiani sanno fare altrettanto e forse meglio.

     Estemporanea ispirazione dello Spirito Santo... Ma sì, gli possono dare il titolo che vogliono, tanto, a questo punto si auto-riferenziano da soli e con questo uscendo da ciò che la Scrittura insegna per qualsivoglia ministero nella chiesa. La Bibbia non dice: «E gli altri stiano a guardare!», ma che occorra valutare, riflettere, provare e poi, se «i conti tornano», assumere tali fratelli nel ministero. Ma qui, chi è che approva? Chi è che da buon bereano s’immerge nella Scrittura, per vedere se le cose stanno così? Se appena esprimi un giudizio negativo, viene etichettato da incompetente o addirittura di uno che non ha amore!

     Se solo facessimo un po’ più di attenzione, credo che i «ministeri di lode» si ridurrebbero notevolmente. {07-07-2010}

 

Osservazioni (Antonio Capasso): Caro Guerino, attento a non buttare l’acqua sporca con il bambino. Le cose che hai visto nel video non le condivido neppure io, ma ciò non toglie che lo Spirito di Dio può ispirare canti «al momento». La Bibbia parla diverse volte di cantare un «canto nuovo». L’espressione «canto spirituale», tratta dalla Bibbia (Col 3,16), è definita dalla studiosa Margherita Furst-Wulle, autrice di una grande opera sul canto cristiano (ed. Claudiana), «canto estatico», cioè un canto che si verificava sotto l’impulso dello Spirito Santo in modo estemporaneo.

     Per quanto riguarda l’esperienze personali, io suono da 35 anni, ho visto cose frutto delle carne, ma altrettanto opere che solo lo Spirito di Dio poteva fare, perché gli strumenti umani usati erano del tutto digiuni di conoscenza e studio musicale. {08-07-2010}

 

 

6. {Isaura Nencini}

 

Nota redazionale: Quanto segue qui, con le dovute eccezioni, non contribuisce veramente al tema, ma fa deviare su altro. Sarebbe stato meglio per tutti che Isaura Nencini si fosse limitata al merito della questione.

 

Contributo 1: Ma non credete che quando si scrivono canti cristiani sia lo Spirito Santo a ispirare chi li compone? E allora che lo Spirito Santo ispiri a casa o ispiri durante un concerto non è la stessa cosa? {07-07-2010}

Osservazioni (Salvatore Paone): Allora chiariamo subito una cosa qui: non si sta dicendo che lo Spirito Santo non possa ispirare uomini o donne in Cristo riguardo a cantici spirituali; infatti è scritto: «Siate ricolmi di Spirito, parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore». Il problema che si discute qui è che alcuni mescolano il mondo con la sua concupiscenza con Dio che è santo, santo, santo. Estemporanea? Trovi che sia biblica una cosa del genere? Io non la trovo una cosa biblica! {07-07-2010}

 

Risposta 1 (Nicola Martella): Se tutti coloro, che scrivono canti, fossero veramente ispirati dallo Spirito Santo, non si capisce perché alcuni di loro scrivono cose opinabili e altri strafalcioni dottrinali. Io preferisco non cantare canti che nulla dicono di significante o che contengono ombre morali o dottrinali, poiché con l’uso ci si abitua.

 

Contributo 2 (Isaura Nencini): Solo un commento... l’albero si riconosce dal frutto. {08-07-2010}

 

Risposta 2 (Nicola Martella): Sì, l’albero si riconosce dal frutto, ma ci sono frutti buoni e cattivi; tu a che cosa alludevi? Molta gente è andata a cogliere funghi, credendosi abbastanza esperta, poi si è avvelenata. Ci vuole una certa esperienza per distinguere piante e uomini, per non mettere in pericolo se stesso e gli altri, vero?

 

Contributo 3 (Isaura Nencini): Visto che non mi va d’infilarmi in certe discussioni, volevo solamente dire che quando ci sono frutti buoni, evidentemente l’albero da cui sono nati è buono. In caso contrario sono frutti cattivi da albero cattivo. Se una persona ha un dono da parte di Dio, lo si vede dai frutti che porta, si vede nel tempo ma si vede. Buttare fango addosso a Corrado, senza conoscerlo e senza conoscere i frutti che derivano dal suo lavoro per Dio, mi sembra inutile e dannoso per chi si arroga il diritto di farlo. Fate voi. Sta a Dio giudicare; e noi giudicando magari in modo sbagliato, rischiamo solo di attirare un giudizio su noi stessi. {08-07-2010}

 

Risposta 2 (Nicola Martella): Come al solito, invece di parlare di cose concrete, si passa a minacciare il giudizio di Dio. In caso contrario, da altri, mi arriva pure la solita minaccia di aver commesso il peccato contro lo Spirito Santo. Questi sono i soliti argomenti di chi spesso non ha molto da dire su un tema specifico.

    Prima di spostare questo tema qui, volevo parlare della «ispirazione innologica» in genere. Rieccoci però al sondaggio pro e contro qualche personaggio carismaticista di spicco! In ogni modo, se i frutti di Corrado Salmé sono buoni, chiediamolo a quei pastori pentecostali, i quali non vogliono neppure sentirlo nominare, vedendo i loro giovani in serio pericolo.

 

Osservazioni (Isabel Nunnari): Isaura Nencini, volevo solo dirti che è proprio la Parola di Dio che ci dice di esaminare ogni cosa! Vedi Atti 17,11: questi Giudei di Berea esaminarono con la Scrittura quello che veniva loro insegnato! Bisogna vegliare, e non nascondersi con la solita frase di non giudicare... {08-07-2010}

 

Contributo 3 (Isaura Nencini): Bisogna discernere tra l’esaminare ogni cosa e il criticare ogni cosa. {09-07-2010}

 

Osservazioni (Isabel Nunnari): Cara Isaura, personalmente penso che la critica è un male, al quale tutti dobbiamo fare attenzione, ma non bisogna neanche confondere le due cose. Un conto è parlare male della musica di Corrado Salmé, criticando la musica che fa; un altro conto è esaminare soltanto se quello, che lui attribuisce allo Spirito Santo, sia biblico oppure no! Non bisogna essere superficiali, ma andare sempre in profondità; e purtroppo ho visto tanti attribuire a Dio parole, musica oppure danze, che non avevano nessun fondamento biblico... {09-07-2010}

 

 

7. {Pietro Calenzo}

 

Contributo 1: Ritengo che Corrado Salmé non possa ritenersi un profeta-cantante del Signore e portavoce canoro dello Spirito Santo, per il semplice fatto che le sue canzoni spirituali non sono Parola di Dio. Rammento che il precursore del movimento carismatico (cattolico ed evangelico della 3a e 4a ondata, David Wilkerson, ha ammonito da anni che la musica del mondo è entrata nella chiesa.

     Vi è anche il conduttore di «Highway for Heaven», un capelluto cantante rock cristiano, conduttore di tale rubrica sulla TBNE, lodava Dio con un suo brano sulla base della celebre sigla di «Ghost» (spettro, spirito, fantasma), film nel quale si tratta dell’amore di una donna per un defunto, con la complicità di una medium.

     In quanto a Elton John, non solo era un dichiarato omosessuale, ma ha candidamente ammesso che ogni suo brano è stato composto sotto l’influsso della stregoneria. Pertanto trovo molto discutibile che dei credenti amino la sua musica. {07-07-2010}

 

Contributo 2: La rivelazione di Dio per il suo popolo si è definita, conclusa con il Nuovo Testamento. Che Corrado Salmé si arroghi la guida estemporanea o di-retta dello Spirito Santo nelle sue perfomance canore, è un’amenità indi-cibile alla luce di versi indiscutibili della Scrittura (1 Cor 4, 6; Ap 22, 18, Giuda 1, 3). Corrado Salmé si limiti a commentare, a parole o in canto, la sola Scrittura (non annunciando direttamente inediti oracoli salmeggiati di Dio). Il punto focale e storicamente propedeutico del cristianesimo e-vangelico è sempre e soltanto la Sola Scrittura. Benedizioni. {10-07-2010}

 

Contributo 3: Sono personalmente molto sorprendentemente rattristato che credenti con valenti doti canore e musicali come Corrado Salme e Julim Barbosa, (ma ve ne sono molti altri) abbiamo arricchito con l’auto-recensione di essere canali diretti di rivelazioni dello Spirito Santo, in riferimento al testo o alle note e alla estemporaneità divina delle loro perfomance canore. Tali affermazioni sono di uno spessore e pesantezza estrema. Ricordando che Corrado Salmé e Julim Barbosa (che conosco meno) sono credenti come tutti, è veramente amaro e indicibilmente triste constatare che affermino di ricevere testo e accordi direttamente da Dio. Nella fattispecie concreta, Salmé, avrebbe, a mio parere, onorato maggiormente il Signore seguendo le indicazioni di Lutero, di Bach o di Händel, che musicarono la Parola di Dio, mai pretendendo di arricchire la «Sola Scriptura» con nuove rivelazioni celesti canore. E sì, che Corrado Salmé ha rivelato limiti di esegesi e di teologia biblica, annunciando la preesistenza delle anime e il fatto di voler grattugiare il diavolo (contro ciò si legga Giuda 1,9). La gnosi carismatica evangelica ha forse dimenticato la traccia basilare e fondante di ogni assemblea cristiana: la sola Scrittura? (Ap 22,18; 1 Cor 4,6). E come valutare le collaborazioni musicale di molti artisti evangelici, con la sempre più ecumenica TBNE?! Ritorniamo tutti ai sentieri antichi, alla Sola Scriptura. Benedizioni. {11-07-2010}

 

 

8. {Eliseo Paterniti}

 

Contributo: Desidero fare una domanda. Quale è la musica mondana e la musica cristiana? Visto che si sta valutando questo video. Perché perdere tempo a discutere su questo video o altri video simili, quando ci sono tematiche veramente dolorose? Perché si deve fare sempre il riferimento ai carismatici? Non pensate che io voglia essere per spirito di parte. Certamente, come è stato detto, in questi interventi che Barbosa a volte eccede più del dovuto con la sua chitarra, al punto di mettermi dei dubbi se si trattasse di un assolo oppure una vera e propria esibizione di chitarra; posso in parte dare ragione, ma in questo video non trovo nulla di scandaloso. Riguardo alla liberta che si prende Corrado nel cantare e lodare, non trovo nulla da scandalizzarmi. Invece mi ha infastidito la sua mancanza di discernimento perché ha fatto predicare nella sua chiesa persone che dovrebbero andare ai teatri e forse neanche al teatro li accetterebbero, perché non fanno ridere nessuno. Questo è quello che mi preoccupa di Corrado e non il modo per come canta e loda. Cerchiamo di essere più riflessivi nei commenti per sbagliare di meno. Dio vi benedica. {08-07-2010}

 

Osservazioni (Nicola Martella): Il problema è il solito, come ho ricordato sopra. Quanto detto qui, riguarda anche il fatto che questo il tema si trovava all'interno di uno più generale(«l’ispirazione innologica»). Sebbene il soggetto sia spesso un altro, appena qualcuno fa il nome di qualche carismaticista di spicco (qui Salmé, Barbosa, ecc.), scatta il putiferio irrazionale e il solito ping-pong. Allora si tralascia il tema maestro e il tutto si riduce a un sondaggio pro e contro tale personaggio. E chi lo appoggia lancia strali di rabbia sugli altri o mi scrive usuali lettere, indicibili e indegne per cristiani.

     Purtroppo in Italia molti non conoscono ancora l’arte del dialogo fra opinioni differenti, con rispetto e lealtà, senza vincitori né vinti. Vorrei far dialogare, ma mi ritrovo spesso con l’animo angariato e afflitto. Da una parte, c’è molta ignoranza biblica (alcuni dovrebbero succhiare latte, ma fanno da maestri); dall’altra, c’è una devozione senza morale, che porta alcuni a mancare di buona creanza e di rispetto. Moderare i temi di discussione è così pesante, che a volte preferirei scrivere dieci articoli, invece che perdere tempo con le chiacchiere di gente immatura, correggendo i loro contributi e cercando di rispondere nel merito. Se tengo duro, è perché ho visto in alcuni dei buoni sviluppi, che mi fanno bene sperare.

 

 

9. {Raffaele Di Bari}

 

Spesso si corre il pericolo di scambiare la capacità della mente umana d’improvvisare, con qualcosa di soprannaturale e di santo. E questo, bisogna ammetterlo, dipende solo da una cosa semplicissima: ci «piace» di più ascoltare la presunta voce di Dio, che ci dice cosa fare e perché, in maniera chiara e in lingua italiana, piuttosto che passare ore a studiare le Scritture e vivere per anni in attesa, prima di ricevere una risposta di Dio a una nostra data preghiera, conoscendo quindi per esperienza la sua volontà.

     Questo ricercare la voce di Dio attraverso persone, che programmano il tutto in un determinato luogo a una certa ora, o peggio, in una serie di serate, con il boom finale all’ultima serata, lo trovo pericoloso. Certo, per molti può essere una «benedizione», a seconda di quello che viene detto, ma non posso accettare come realtà buona e procedente dallo Spirito Santo degli eventi organizzati da chi, come ho sentito poco tempo fa, t’invita «a prendere il tuo miracolo personale» o a ritrovarsi in data tot alle ore tot per ascoltare la voce del Signore.

     Si è detto che l’albero si riconosce dai suoi frutti. bene. Io non ho avuto modo di parlare personalmente con l’amico Corrado, ma per certo posso dire che, al di la delle cose positive che possono riscontrarsi tra le persone che hanno udito o vissuto, il suo operare (cosa che è certo merito del Signore, nel caso); trovo preoccupante addirittura l’intero ministero di una persona, che organizza o appoggia la «profezia on demand». Dio è sovrano, non è un elettrodomestico. Corrado avrà di certo i migliori intenti, ma secondo me in questo cade, come la maggior parte dei «predicatori famosi»: la cura dell’immagine di un personaggio e l’attirare le folle con il prodigio. Chi ha il dono di profezia, lo eserciterà al momento giusto nell’assemblea e ci sarà chi discernerà e chi spiegherà (1Cor14).

     Si ringrazi il Signore per i fratelli e le sorelle che si prodigano per la diffusione del Vangelo, per i bisognosi e per la cura della chiesa, ma attenzione a non rendere Vip quei fratelli che spiccano per doti, parlantina o bell’aspetto sugli altri, per il loro bene e per quello di tutti. {11-07-2010}

 

 

10. {Eliseo Paterniti}

 

Nel mio piccolo sono compositore e autore di canti cristiani, solo quando lo Spirito Santo m’ispira il testo e la musica. A dicembre del 2009 ho pure realizzato un semplice CD. Devo dire che mi è successo pure a me di cantare in estemporanea e posso testimoniare che ho sentito forte la presenza dello Spirito Santo e, in certi momenti, ho pure pianto. Questo mi è successo quando ho lodato in pubblico e, nella maggior parte dei casi, quando sono stato a casa da solo.

     Quindi, è vero che potrebbe succedere che ci sono persone che lo fanno per recita, ma è anche vero che la maggioranza lo fanno perché amano lodare ed esaltare Dio con tutto il cuore.

     Corrado Salmé lo conosco da molti anni e posso dire che lui non recita; quando loda, lo fa con il cuore. L’unica cosa, che non condivido di lui, sono altre cose, a cui ho accennato nel mio precedente intervento.

     Posso essere d’accordo, in parte, con Raffaele di Bari, quando dice al termine del suo intervento così: «... ma attenzione a non rendere Vip quei fratelli, che spiccano per doti, parlantina o bell’aspetto sugli altri, per il loro bene e per quello di tutti». Se vogliamo, quelli che vogliono spiccare, ci sono in tutti i settori: d esempio, quelli che s’improvvisano come teologi e insegnanti, per far capire agli altri che ne sanno più degli altri; oppure pastori, che vogliono fare capire che sono più spirituali degli altri. Quindi, se dobbiamo avere gli occhi aperti, dobbiamo averli su tutto e su tutti, non solo nell’ambito della musica. {11-07-2010}

 

 

11. {Raffaele Di Bari}

 

Eliseo, spero che tu sia d’accordo con me non solo per la parte finale del mio intervento, ma anche quando affermo che Dio è sovrano e non un elettrodomestico da accendere, quando abbiamo bisogno d’ispirazione (non parlo di te direttamente, forzando le tue parole, ma il messaggio che voglio lanciare è tanto forte quanto importante per il credente biblico che non vuole illudersi nelle cose che fa).

     Io ad esempio ho composto, 6 mesi fa, due musiche inedite per pianoforte (non le ha ancora sentite nessuno), assolutamente registrate di getto alla prima, senza averle pensate prima e senza aver bloccato la registrazione a causa di errori, che stranamente non ci sono stati, e considero questo assolutamente una singolarità, che capita al musicista, che è in un dato momento molto ispirato e allenato alla composizione, piuttosto che l’opera dello Spirito, o addirittura di uno «spirito guida».

     Nessuno potrà mai farti cambiare idea sulla natura delle tue emozioni, perché se hai sentito la presenza del Signore mentre componevi o mentre ti esibivi, è un dono che probabilmente il Signore ti ha fatto. Vorrei però che tutti i cristiani, che si definiscono biblici, abbiano la correttezza di non affermare da sé che quanto dicono procede dallo Spirito, ma che siano altri, con dono riconosciuto di discernimento, a testimoniarne la veridicità e soprattutto l’efficacia e l’utilità per la comunità.

     Io diffido molto da chi afferma: «Ho fatto uno studio, da solo, su questo argomento e voglio insegnarvi le mie osservazioni»; e credo molto invece in un lavoro di crescita comunitario, dove c’è chi può anche profetizzare e in umiltà lasciare che siano altri a dire «sì, questo procede dallo Spirito», e non una autoaffermazione del proprio dono, che assumerebbe la valenza sociale quasi di un superpotere, invece di un onere e un servizio per il bene comunitario. Che Dio continui a benedirti nell’opera che fai di lavoro musicale, per condurre la comunità alla lode al Signore. {11-07-2010}

 

 

12. {Eliseo Paterniti}

 

Raffaele, su quanto hai scritto nel tuo ultimo intervento, mi trovi in armonia. Infatti, per mia esperienza personale posso dire che, se non è lo Spirito Santo a rivelarmi il canto completo, cioè musica e testo, io non ci penso lontanamente a scrivere o a comporre. Con questo non voglio criticare chi scrive canti molto più facilmente di me. Riguardo al giudicare altrui, credo che sia giusto che chi riceve, si mostri disponibile a far giudicare se quello che ha ricevuto, sia dallo Spirito Santo oppure una suggestione. Devo darti ragione che oggi ci sono molti credenti, sopratutti giovani e giovanissimi, che si sono creati dei fan cristiani e non discernono se un canto è ispirato oppure no; ma grazie a Dio c’è altra maggioranza che ha discernimento spirituale per distinguere un canto, una predicazione, o una profezia, se è autentica o surrogata. Del resto confermo quello che è stato il mio ultimo intervento e il mio parere nel caso di Corrado. {11-07-2010}

 

Testo e musica dello Spirito Santo 2 {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-C-Salme_copyrighter_Car.htm

18-06-2010; Aggiornamento: 20-07-2010

 

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