In origine questo
tema era parte di quest’altro: «L’ispirazione
innologica»; consigliamo vivamente prima la lettura di tale
discussione. Poiché aveva troppo polarizzato la discussione, l’ho scorporato e
messo extra. La questione è stata posta da un lettore (si veda il primo
contributo), il quale è rimasto meravigliato come il titolo di un
filmato
reciti «Estemporanea dello Spirito Santo -
Corrado Salmè e Julim Barbosa» e la sovrimpressione sia
«Estemporanea - Testo e musica dello Spirito Santo».
La
domanda
che sorge è la seguente: Perché Corrado Salmé e Julim Barbosa non si prendono le
loro proprie responsabilità per quello che fanno e non smettono di dare l’onere
dei loro propri atti allo Spirito Santo? Ascoltando diversi loro pezzi musicali
(p.es.
qui,
qui), sebbene suonati con
maestria, non vedo una grande differenza con altri artisti del «mondo»; che
anche le loro estemporanee siano dello Spirito Santo? Vedo lo stesso
atteggiamento da concerto e gli stessi effetti da esaltazione emozionale. Le
poche parole ricorrenti sono spesso incomprensibili, ripetitive e perlopiù al
servizio della musica.
Chiaramente qui il tema si può estendere anche ad altri
musicisti come loro.
La mia risposta alle questioni, poste da tale lettore, segue nel secondo
contributo. Chiaramente ci interesserebbe il punto di vista delle persone
menzionate; ma ho oramai smesso di invitare direttamente Corrado Salmé.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster
(E-mail)
Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli
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I contributi sul tema
▲ (I
contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori. I
contributi attivi hanno uno
sfondo bianco)
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1. {Enzo
Corsini}
▲
Gentile fratello Nicola, io sono un discreto appassionato di pittura e, qualche
volta, mi è capitato di partecipare a una estemporanea pittorica (un raduno di
pittori che dipingono il loco, un po’ improvvisando), ma mai mi era capitato di
sentire di «improvvisazioni» dello Spirito Santo. Ma, come puoi vedere,
accade! (link).
Ora, tralascio le ovvie considerazioni su Dio che
«improvvisa» (lo Spirito Santo è Dio), mi ha colpito leggere nei titoli del
video: «Testo e musica dello Spirito Santo». Dunque le parole che dice
Corrado Salmé sono Parola di Dio? Mi sembra di offendere il Signore solo a
pensarlo e purtroppo nessuno s’indigna.
Personalmente ritengo che, prima di fare determinate
affermazioni («Testo e musica dello Spirito Santo»), bisognerebbe leggere la
vera Parola di Dio. Poi forse comprenderemo con un semplice raffronto. I
Bereani insegnano...
Gentile fratello
Nicola, tu e i tuoi lettori cosa ne pensate? {18
giugno 2010}
2.
{Nicola Martella}
▲
Sono
andato a rivedermi tale filmato, in cui compaiono Corrado Salmè e Julim Barbosa.
e già il titolo mi ha colpito: «Estemporanea dello Spirito Santo». Tale
filmato è accompagnato dalla seguente didascalia: «Estemporanea dello Spirito
Santo con la Sua meravigliosa presenza che tocca i cuori e guida le mani di
Julim Barbosa in strepitosi assoli di chitarra.
Da vedere fino alla fine,
semplicemente splendido!!! Gloria a Dio!!! http://www.ccgiubileo.org».
Considerare lo Spirito Santo come una forza estemporanea, è tipico dello
spiritualismo estatico. Nello gnosticismo cristianizzato (o carismaticismo)
si immagina che i soggetti e lo Spirito si fondano nell’«atto pneumatico»
estemporaneo (ispirazione, manifestazione, penetrazione energetica, rapimento
spirituale, estasi, fenomeni iperestetici, ecc.). [►
Worship, unzione ed esperienze iperestetiche;
►
Worship, unzione e iperestesia? Parliamone]
A ciò si deve che i pronipoti di Peter Wagner (qui)
preferiscano attribuire la farina del proprio sacco a Dio stesso, parlando di «Testo
e musica dello Spirito Santo».
Analizzando tale filmato, mi ha sorpreso dapprima il messaggio in lingua
estatica di Corrado Salmè; inutile richiedere la prassi biblica della
traduzione e, in mancanza di questa, del tacersi nella pubblica assemblea (1 Cor
14,27s). Poi è seguito un lungo brano musicale, suonato maestrevolmente. Mi sono
chiesto se tale brano senza testo non ispirasse anche i non-cristiani
nelle loro danze rituali, mistiche e magiche, ad esempio un Sufi (mussulmano),
un buddista, uno sciamano, un animista o un esoterista che balla per il
solstizio.
Nella Bibbia la
musica era al servizio dei testi (e che testi riccamente teologici erano
i Salmi!). Al tempo della Riforma e in appresso, la musica serviva per dare
effetto ai testi. Si pensi agli oratori di Bach (p.es. «la Passione secondo
Matteo»), che sono la Parola di Dio messa in musica. Così è stato per secoli.
Poi è venuta
l’ondata neo-mistica, che ha semplicemente cristianizzato musiche e danze
del «mondo» o addirittura dello spiritualismo esoterico. Oggigiorno, tutto è
basato sulla teologia dell’esperienza, sulla ideologia estetica e sensuale, sul
trasporto mistico, su emozioni e sentimenti.
Anche durante tale lungo brano musicale, mostrato nel filmato, qualcuno
farfugliava ogni tanto parole misticheggianti. La gente con le mani alzate si
faceva trasportare dall’ondata mistica. I credenti vengono pasturati con tali
slanci mistici e ritmi emotivi, rimangono perciò sempre al latte quanto
all’insegnamento, denutriti quanto alla sana dottrina.
Una volta, si predicava il testo biblico (cfr. 2 Tm 4,2). Oggigiorno si getta
sui credenti la
farina del proprio sacco, attribuendola a Dio stesso e parlando di «Testo
e musica dello Spirito Santo». Ciò era già accaduto a Giuda, appena prima della
deportazione babilonese, da parte di «profeti» che si sentivano ispirati e che
portarono, però, alla distruzione il popolo di Dio (Gr 14,14s, 23,32; 27,15;
29,9). Ciò era già accaduto a Corinto, nella cui chiesa locale presero il potere
Giudei di stampo gnostico, seducendo e trascinando i credenti nella loro mistica
teologia dell’esperienza e di potenza (2 Cor 11,3s.13ss).
Che
responsabilità dinanzi al Dio vivente, il Signore della sacra Scrittura! La
fede biblica viene dall’udire la Parola di Dio (Rm 10,17), ma oggi tali
cantautori diffondono di solito soltanto una fede emotiva e
incontrollabile! La chiamano, però, falsamente, «ispirazione» e
l’attribuiscono allo Spirito di Dio!
3. {Autori
vari}
▲
■
Antonio Capasso: Essendo
io un piccolo chitarrista, non posso che
apprezzare il pezzo musicale di Barbosa visto nel video. Come credente
invece, non posso che dissentire sull’uso improprio che si fa della
musica da parte di Barbosa, in questo video, e in molti altri concerti, di Salmé
e di altri come lui. {07-07-2010}
■
Salvatore Furetto:
Strano. Pochi hanno dato peso al fatto che si dicesse nel video «estemporanea
dello Spirito Santo». Come si sa, l’estemporanea è un’improvvisazione e le
parole dette durante il concerto dovrebbero essere (manco mi viene a dirlo...)
Parola di Dio. Ma ci rendiamo conto della bestemmia? Ma avete sentito che
cantilena
trita e ritrita? E secondo questi unti abbiamo un Dio così privo d’idee? Come
disse Totò: «Ma mi faccia il piacere…». {08-07-2010}
■ Gianni Siena:
[…] Il problema è dato da quei conduttori e da questi ispirati musicisti che, in
barba alla dottrina biblica, mescolano il tutto senza discernimento. Salmé e
Barbosa tornino alla scuola dello Spirito Santo: anche solo per imparare a
praticare non più di quel ch’è scritto. Un conto è l’ispirazione della Bibbia,
un conto sono le «ispirazioni» indirette, attraverso lo spirito umano... sono
dal Signore queste «ultime»? Sì, «forse», ma vanno giudicate. La sacra Scrittura
è Parola di Dio, vivente, efficace e infallibile; le parole degli uomini possono
anche essere rigettate in ultima istanza. {06-07-2010}
■ Silvano Creaco:
Credo che adesso si
esageri davvero. Caro Nicola, credo che
ci voglia davvero la tua famosa frase:
Buon discernimento! {11-07-2010}
■ Rosalba Vitale: Il signor Barbosa potrebbe scoprirsi il capo per
adorare Cristo Gesù. {15-07-2010}
4. {Salvatore
Iachella}
▲
■ Contributo: Ho visto
il video, ho letto l’intero articolo sul suo sito: la Parola di Dio ci dice di
esaminare ogni cosa e ritenere il bene; esaminare, non e sinonimo di critica, né
di giudizio, ritenere il bene. Corrado è un operaio umile, i suoi
frutti sono manifesti. Ha attribuito testi e musiche allo Spirito Santo,
perche la lode la suscita lo Spirito Santo. Poi ci sono quelli che dicono: «Ah,
beh, allora i suoi canti sono Parola di Dio», criticando dall’alto del pulpito
chi lavora tutti i giorni per amore del Signore. {07-07-2010}
▬
Risposta
(Nicola Martella): A causa della polarizzazione del tema originale (L’ispirazione
innologica) su personaggi specifici, ho
spostato qui questo confronto. Quando questo contribuito e la mia risposta
stavano ancora lì, gli rispondevo come segue. Meraviglia che Salvatore Iachella
non abbia preso in considerazione tutta l’introduzione del tema di
discussione «L’ispirazione
innologica», ma sia andato a un solo aspetto:
partecipare al sondaggio (non richiesto) su Corrado Salmé, per dargli il
voto favorevole.
Nel tema citato mi interessava il fenomeno complessivo e non una persona
in particolare. Ci sono canti, i cui autori si sentono chiaramente «ispirati»,
ma che io non canterei mai per gli errori teologici, in essi contenuti.
Era di questo che volevamo parlare.
Poi, se Corrado Salmé
vuol essere un «operaio umile», fa bene ad attribuire a sé testi e
musiche, reclamando solo l’aiuto e la grazia di Dio, e ciò vale per ogni
cantautore. Poi, se «i suoi frutti sono manifesti», questo bisogna
chiederlo a quelle chiese pentecostali, che non vogliono più nemmeno sentire
nominare il suo nome, per i danni che esse ritengono che egli abbia fatto ai
loro giovani.
5. {Guerino
De Masi}
▲
■ Contributo:
Son passati tanti anni, ma non posso dimenticarlo! Era un culto evangelico nelle
sud-est della Francia. Una chiesetta pentecostale con una grossa fetta di membri
italiani. C’era un tempo di lode e preghiera... A un certo punto, interrompendo
il classico miscuglio di voci in lingue, che nessuno capiva, una sorella
comincia a intonare una musica
con la sola voce. A dire il vero, una bellissima voce! Una melodia tutta nuova,
ma che infondo era un misto di melodie già sentite di tanti canti con qualche
«arrangiamento musicale estemporaneo»! Al termine del culto, chiesi che cosa era
successo... Avevo forse 17 anni. Mi si risponde che la Scrittura ci esorta
d’intrattenerci anche con «canti spirituali» e questo era un canto
spirituale. Fine della storia.
Mi sono visto anch’io il filmato. Niente di nuovo, almeno per me. Tanto,
più o meno, in ambiente carismatico, le stesse
cose si ripetono. Dalle mani alzate, alle esternazioni in lingua, alle
bandiere e danze. Un’altra cosa mi sembra accomuni queste «manifestazioni», è la
croce sul fondo con quel bel drappo rosso appeso a mo’ di sciarpa!
Barbosa è sicuramente un bravo musicista... ma quanti eccellenti virtuosi
chitarristi non cristiani sanno fare altrettanto e forse meglio.
Estemporanea ispirazione dello Spirito Santo... Ma sì, gli possono dare il
titolo che vogliono, tanto, a questo punto si auto-riferenziano da soli e con
questo uscendo da ciò che la Scrittura insegna per qualsivoglia ministero nella
chiesa. La Bibbia non dice: «E gli altri stiano a guardare!», ma che occorra
valutare, riflettere, provare e poi, se «i conti tornano», assumere tali
fratelli nel ministero. Ma qui, chi è che approva? Chi è che da buon bereano
s’immerge nella Scrittura, per vedere se le cose stanno così? Se appena esprimi
un giudizio negativo, viene etichettato da incompetente o addirittura di uno
che non ha amore!
Se solo facessimo un
po’ più di attenzione, credo che i «ministeri di lode» si ridurrebbero
notevolmente. {07-07-2010}
▬
Osservazioni
(Antonio Capasso): Caro Guerino, attento a non buttare l’acqua sporca con il
bambino. Le cose che hai visto nel video non le condivido neppure io, ma
ciò non toglie che lo Spirito di Dio può ispirare canti «al momento». La Bibbia
parla diverse volte di cantare un «canto nuovo». L’espressione «canto
spirituale», tratta dalla Bibbia (Col 3,16), è definita dalla studiosa
Margherita Furst-Wulle, autrice di una grande opera sul canto cristiano (ed.
Claudiana), «canto estatico», cioè un canto che si verificava sotto l’impulso
dello Spirito Santo in modo estemporaneo.
Per quanto riguarda l’esperienze personali, io suono
da 35 anni, ho visto cose frutto delle carne, ma altrettanto opere che solo lo
Spirito di Dio poteva fare, perché gli strumenti umani usati erano del tutto
digiuni di conoscenza e studio musicale. {08-07-2010}
6. {Isaura
Nencini}
▲
■ Nota redazionale:
Quanto segue qui, con le dovute eccezioni, non contribuisce veramente al tema,
ma fa deviare su altro. Sarebbe stato meglio per tutti che Isaura Nencini
si fosse limitata al merito della questione.
■ Contributo 1:
Ma non credete che quando si scrivono canti cristiani sia lo Spirito Santo a
ispirare chi li compone? E allora che lo Spirito Santo ispiri a casa o ispiri
durante un concerto non è la stessa cosa? {07-07-2010}
▬
Osservazioni
(Salvatore Paone): Allora chiariamo subito una cosa qui: non si sta dicendo che
lo Spirito Santo non possa ispirare uomini o donne in Cristo riguardo a
cantici spirituali; infatti è scritto: «Siate ricolmi di Spirito, parlandovi
con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro
cuore al Signore». Il problema che si discute qui è che alcuni mescolano
il mondo con la sua concupiscenza con Dio che è santo, santo, santo.
Estemporanea? Trovi che sia biblica una cosa del genere? Io non la trovo una
cosa biblica! {07-07-2010}
▬
Risposta 1
(Nicola Martella): Se tutti coloro, che scrivono canti, fossero veramente
ispirati dallo Spirito Santo, non si capisce perché alcuni di loro scrivono cose
opinabili e altri strafalcioni dottrinali. Io preferisco non cantare canti che
nulla dicono di significante o che contengono ombre morali o dottrinali, poiché
con l’uso ci si abitua.
■
Contributo
2
(Isaura Nencini):
Solo un commento... l’albero si
riconosce dal frutto. {08-07-2010}
▬
Risposta 2
(Nicola Martella): Sì, l’albero si riconosce dal frutto, ma ci sono frutti
buoni e cattivi; tu a che cosa alludevi? Molta gente è andata a cogliere
funghi, credendosi abbastanza esperta, poi si è avvelenata. Ci vuole una
certa esperienza per distinguere piante e uomini, per non mettere in
pericolo se stesso e gli altri, vero?
■
Contributo 3
(Isaura Nencini): Visto che non mi va d’infilarmi in certe discussioni, volevo
solamente dire che quando ci sono
frutti buoni, evidentemente l’albero da cui sono nati è buono. In caso
contrario sono frutti cattivi da albero cattivo. Se una persona ha un
dono da parte di Dio, lo si vede dai frutti che porta, si vede nel tempo ma si
vede. Buttare
fango addosso a Corrado, senza conoscerlo e senza conoscere i frutti che
derivano dal suo lavoro per Dio, mi sembra inutile e dannoso per chi si arroga
il diritto di farlo. Fate voi. Sta a Dio giudicare; e noi giudicando magari in
modo sbagliato, rischiamo solo di attirare un giudizio su noi stessi.
{08-07-2010}
▬
Risposta 2
(Nicola Martella): Come al solito, invece di parlare di cose concrete, si passa
a minacciare il giudizio di Dio. In caso contrario, da altri, mi arriva
pure la solita minaccia di aver commesso il peccato contro lo Spirito Santo.
Questi sono i soliti argomenti di chi spesso non ha molto da dire su un tema
specifico.
Prima di spostare
questo tema qui, volevo parlare della «ispirazione innologica» in
genere. Rieccoci però al
sondaggio pro e contro qualche personaggio carismaticista di spicco! In
ogni modo, se i frutti di Corrado Salmé sono buoni, chiediamolo a quei pastori
pentecostali, i quali non vogliono neppure sentirlo nominare, vedendo i loro
giovani in serio pericolo.
▬
Osservazioni (Isabel Nunnari): Isaura Nencini, volevo solo
dirti che è proprio la Parola di Dio che ci dice di esaminare ogni cosa!
Vedi Atti 17,11: questi Giudei di Berea esaminarono con la Scrittura
quello che veniva loro insegnato! Bisogna vegliare, e non nascondersi con
la solita frase di non giudicare... {08-07-2010}
■
Contributo 3
(Isaura Nencini): Bisogna discernere tra l’esaminare ogni cosa e il criticare
ogni cosa. {09-07-2010}
▬
Osservazioni (Isabel Nunnari): Cara Isaura, personalmente
penso che la critica è un male, al quale tutti dobbiamo fare attenzione,
ma non bisogna neanche confondere le due cose. Un conto è parlare male della
musica di Corrado Salmé, criticando la musica che fa; un altro conto è
esaminare soltanto se quello, che lui attribuisce allo Spirito Santo,
sia biblico oppure no! Non bisogna essere superficiali, ma andare sempre
in profondità; e purtroppo ho visto tanti attribuire a Dio parole, musica oppure
danze, che non avevano nessun fondamento biblico... {09-07-2010}
7. {Pietro Calenzo}
▲
■
Contributo 1: Ritengo che Corrado Salmé non possa ritenersi un
profeta-cantante del Signore e portavoce canoro dello Spirito Santo, per il
semplice fatto che le sue canzoni spirituali non sono Parola di Dio.
Rammento che il precursore del movimento carismatico (cattolico ed evangelico
della 3a e 4a ondata, David Wilkerson, ha ammonito da anni
che la musica del mondo è entrata nella chiesa.
Vi è anche il conduttore di «Highway for Heaven»,
un capelluto cantante rock cristiano, conduttore di tale rubrica sulla TBNE,
lodava Dio con un suo brano sulla base della celebre sigla di «Ghost»
(spettro, spirito, fantasma), film nel quale si tratta dell’amore di una donna
per un defunto, con la complicità di una medium.
In quanto a Elton John, non solo era un
dichiarato omosessuale, ma ha candidamente ammesso che ogni suo brano è stato
composto sotto l’influsso della stregoneria. Pertanto trovo molto
discutibile che dei credenti amino la sua musica. {07-07-2010}
■ Contributo 2:
La rivelazione di Dio per il suo popolo si è definita, conclusa con il Nuovo
Testamento. Che Corrado Salmé si arroghi la guida estemporanea o di-retta dello
Spirito Santo nelle sue perfomance canore, è un’amenità indi-cibile alla luce di
versi indiscutibili della Scrittura (1 Cor 4, 6; Ap 22, 18, Giuda 1, 3). Corrado
Salmé si limiti a commentare, a parole o in canto, la sola Scrittura (non
annunciando direttamente inediti oracoli salmeggiati di Dio). Il punto focale e
storicamente propedeutico del cristianesimo e-vangelico è sempre e soltanto la
Sola Scrittura. Benedizioni. {10-07-2010}
■ Contributo
3: Sono personalmente molto
sorprendentemente rattristato che credenti con valenti doti canore e musicali
come Corrado Salme e Julim Barbosa, (ma ve ne sono molti altri) abbiamo
arricchito con l’auto-recensione di essere canali diretti di rivelazioni
dello Spirito Santo, in riferimento al testo o alle note e alla estemporaneità
divina delle loro perfomance canore. Tali affermazioni sono di uno spessore e
pesantezza estrema. Ricordando che Corrado Salmé e Julim Barbosa (che conosco
meno) sono credenti come tutti, è veramente amaro e indicibilmente triste
constatare che affermino di ricevere testo e accordi direttamente da Dio.
Nella fattispecie concreta, Salmé, avrebbe, a mio parere, onorato maggiormente
il Signore seguendo le indicazioni di Lutero, di Bach o di
Händel, che musicarono la Parola di Dio, mai pretendendo di arricchire la
«Sola Scriptura» con nuove rivelazioni celesti canore. E sì, che Corrado Salmé
ha rivelato limiti di esegesi e di teologia biblica, annunciando la
preesistenza delle anime e il fatto di voler grattugiare il diavolo (contro ciò
si legga Giuda 1,9). La gnosi carismatica evangelica ha forse dimenticato
la traccia basilare e fondante di ogni assemblea cristiana: la sola Scrittura?
(Ap 22,18; 1 Cor 4,6). E come valutare le collaborazioni musicale di molti
artisti evangelici, con la sempre più ecumenica TBNE?! Ritorniamo tutti
ai sentieri antichi, alla Sola Scriptura.
Benedizioni. {11-07-2010}
8. {Eliseo Paterniti}
▲
■ Contributo: Desidero
fare una domanda. Quale è la musica mondana e la musica cristiana? Visto che si
sta valutando questo video. Perché perdere tempo a discutere su questo video o
altri video simili, quando ci sono tematiche veramente dolorose? Perché
si deve fare sempre il riferimento ai carismatici? Non pensate che io voglia
essere per spirito di parte. Certamente, come è stato detto, in questi
interventi che Barbosa a volte eccede più del dovuto con la sua chitarra,
al punto di mettermi dei dubbi se si trattasse di un assolo oppure una vera e
propria esibizione di chitarra; posso in parte dare ragione, ma in questo
video non trovo nulla di scandaloso. Riguardo alla liberta che si prende
Corrado nel cantare e lodare, non trovo nulla da scandalizzarmi. Invece mi
ha infastidito la sua mancanza di discernimento
perché ha fatto predicare nella sua chiesa persone che dovrebbero andare ai
teatri e forse neanche al teatro li accetterebbero, perché non fanno ridere
nessuno. Questo è quello che mi preoccupa di Corrado e non il modo per come
canta e loda. Cerchiamo di essere più riflessivi nei commenti per sbagliare di
meno. Dio vi benedica. {08-07-2010}
▬
Osservazioni
(Nicola Martella): Il problema è il solito, come ho ricordato sopra. Quanto
detto qui, riguarda anche il fatto che
questo il tema si trovava all'interno
di uno più generale(«l’ispirazione
innologica»).
Sebbene il soggetto sia spesso un altro, appena qualcuno fa il nome di
qualche carismaticista di spicco (qui Salmé, Barbosa, ecc.), scatta il
putiferio irrazionale e il solito ping-pong. Allora si tralascia il tema maestro
e il tutto si riduce a un sondaggio pro e contro tale personaggio. E chi
lo appoggia lancia strali di rabbia sugli altri o mi scrive usuali
lettere, indicibili e indegne per cristiani.
Purtroppo in Italia molti non conoscono ancora
l’arte del dialogo fra opinioni differenti, con rispetto e lealtà, senza
vincitori né vinti. Vorrei far dialogare, ma mi ritrovo spesso con l’animo
angariato e afflitto. Da una parte, c’è molta ignoranza biblica (alcuni
dovrebbero succhiare latte, ma fanno da maestri); dall’altra, c’è una
devozione senza morale, che porta alcuni a mancare di buona creanza e di
rispetto. Moderare i temi di discussione è così pesante, che a volte
preferirei scrivere dieci articoli, invece che perdere tempo con le chiacchiere
di gente immatura, correggendo i loro contributi e cercando di rispondere nel
merito. Se tengo duro, è perché ho visto in alcuni dei buoni sviluppi,
che mi fanno bene sperare.
9. {Raffaele Di Bari}
▲
Spesso si corre il
pericolo di scambiare la capacità della mente umana d’improvvisare, con
qualcosa di soprannaturale e di santo. E questo, bisogna ammetterlo, dipende
solo da una cosa semplicissima: ci «piace» di più ascoltare la presunta voce
di Dio, che ci dice cosa fare e perché, in maniera chiara e in lingua
italiana, piuttosto che passare ore a studiare le Scritture e vivere per
anni in attesa, prima di ricevere una risposta di Dio a una nostra data
preghiera, conoscendo quindi per esperienza la sua volontà.
Questo ricercare la voce di Dio attraverso persone, che programmano il
tutto in un determinato luogo a una certa ora, o peggio, in una serie di serate,
con il boom finale all’ultima serata, lo trovo pericoloso. Certo, per
molti può essere una «benedizione», a seconda di quello che viene detto,
ma non posso accettare come realtà buona e procedente dallo Spirito Santo degli
eventi organizzati da chi, come ho sentito poco tempo fa, t’invita «a
prendere il tuo miracolo personale» o a ritrovarsi in data tot alle ore tot
per ascoltare la voce del Signore.
Si è detto che l’albero si riconosce dai suoi frutti. bene. Io non ho
avuto modo di parlare personalmente con l’amico Corrado, ma per certo posso dire
che, al di la delle cose positive che possono riscontrarsi tra le persone
che hanno udito o vissuto, il suo operare (cosa che è certo merito del Signore,
nel caso); trovo preoccupante addirittura l’intero ministero di una
persona, che organizza o appoggia la «profezia on demand». Dio è sovrano,
non è un elettrodomestico. Corrado avrà di certo i migliori intenti, ma secondo
me in questo cade, come la maggior parte dei «predicatori famosi»: la cura
dell’immagine di un personaggio e l’attirare le folle con il prodigio.
Chi ha il dono di profezia, lo eserciterà al momento giusto
nell’assemblea e ci sarà chi discernerà e chi spiegherà (1Cor14).
Si ringrazi il Signore per i fratelli e le sorelle che si prodigano per la
diffusione del Vangelo, per i bisognosi e per la cura della chiesa, ma
attenzione a non
rendere Vip quei fratelli che spiccano per doti, parlantina o bell’aspetto
sugli altri, per il loro bene e per quello di tutti. {11-07-2010}
10. {Eliseo Paterniti}
▲
Nel mio piccolo
sono compositore e autore di canti cristiani, solo quando lo Spirito
Santo m’ispira il testo e la musica. A dicembre del 2009 ho pure realizzato un
semplice CD. Devo dire che mi è successo pure a me di cantare in estemporanea
e posso testimoniare che ho sentito forte la presenza dello Spirito Santo
e, in certi momenti, ho pure pianto. Questo mi è successo quando ho lodato in
pubblico e, nella maggior parte dei casi, quando sono stato a casa da solo.
Quindi, è vero che potrebbe succedere che ci sono persone che lo fanno per
recita, ma è anche vero che la maggioranza lo fanno perché amano lodare
ed esaltare Dio
con tutto il cuore.
Corrado Salmé lo conosco da molti anni e posso dire che lui non recita;
quando loda, lo fa con il cuore. L’unica cosa, che non condivido di lui,
sono altre cose, a cui ho accennato nel mio precedente intervento.
Posso essere
d’accordo, in parte, con Raffaele di Bari, quando dice al termine del suo
intervento così: «... ma attenzione a non rendere Vip quei fratelli, che
spiccano per doti, parlantina o bell’aspetto sugli altri, per il loro bene e per
quello di tutti». Se vogliamo, quelli che vogliono spiccare, ci sono in tutti i
settori: d esempio, quelli che s’improvvisano come teologi e insegnanti,
per far capire agli altri che ne sanno più degli altri; oppure pastori,
che vogliono fare capire che sono più spirituali degli altri. Quindi, se
dobbiamo avere gli occhi aperti, dobbiamo averli su tutto e su tutti, non
solo nell’ambito della musica. {11-07-2010}
11. {Raffaele Di Bari}
▲
Eliseo, spero che
tu sia d’accordo con me non solo per la parte finale del mio intervento, ma
anche quando affermo che Dio è sovrano e non un elettrodomestico
da accendere, quando abbiamo bisogno d’ispirazione (non parlo di te
direttamente, forzando le tue parole, ma il messaggio che voglio lanciare è
tanto forte quanto importante per il credente biblico che non vuole illudersi
nelle cose che fa).
Io ad esempio
ho composto, 6 mesi fa, due musiche inedite per pianoforte (non le ha
ancora sentite nessuno), assolutamente registrate di getto alla prima, senza
averle pensate prima e senza aver bloccato la registrazione a causa di errori,
che stranamente non ci sono stati, e considero questo assolutamente una
singolarità, che capita al musicista, che è in un dato momento molto
ispirato e allenato alla composizione, piuttosto che l’opera dello Spirito, o
addirittura di uno «spirito guida».
Nessuno potrà mai farti cambiare idea sulla natura delle tue emozioni,
perché se hai sentito la presenza del Signore mentre componevi o mentre ti
esibivi, è un dono che probabilmente il Signore ti ha fatto. Vorrei però che
tutti i cristiani, che si definiscono biblici, abbiano la correttezza di
non affermare da sé che quanto dicono procede dallo Spirito, ma che siano
altri, con dono
riconosciuto di discernimento, a testimoniarne la veridicità e soprattutto
l’efficacia e l’utilità per la comunità.
Io diffido
molto da chi afferma: «Ho fatto uno studio, da solo, su questo argomento e
voglio insegnarvi le mie osservazioni»; e credo molto invece in un lavoro di
crescita comunitario, dove c’è chi può anche profetizzare e in umiltà lasciare
che siano altri a dire «sì, questo procede dallo Spirito», e non una
autoaffermazione del proprio dono, che assumerebbe la valenza sociale quasi
di un superpotere, invece di un onere e un servizio per il bene comunitario. Che
Dio continui a benedirti nell’opera che fai di lavoro musicale, per condurre la
comunità alla lode al Signore. {11-07-2010}
12. {Eliseo Paterniti}
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Raffaele, su quanto hai scritto nel tuo ultimo intervento, mi trovi in armonia.
Infatti, per mia esperienza personale posso dire che, se non è lo Spirito
Santo a rivelarmi il canto completo, cioè musica e testo, io non ci penso
lontanamente a scrivere o a comporre. Con questo non voglio criticare chi scrive
canti molto più facilmente di me. Riguardo al giudicare altrui, credo che sia
giusto che chi riceve, si mostri disponibile a far giudicare se quello
che ha ricevuto, sia dallo Spirito Santo oppure una suggestione. Devo darti
ragione che oggi ci sono molti credenti, sopratutti giovani e giovanissimi, che
si sono creati dei fan cristiani e non discernono se un canto è ispirato
oppure no; ma grazie a Dio c’è altra maggioranza che ha discernimento spirituale
per distinguere un canto, una predicazione, o una profezia, se è autentica o
surrogata. Del resto confermo quello che è stato il mio ultimo intervento e il
mio parere nel caso di Corrado. {11-07-2010}
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Testo e musica dello Spirito Santo 2
{Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-C-Salme_copyrighter_Car.htm
18-06-2010; Aggiornamento: 20-07-2010
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