Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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La salute fra scienza, religioni e ideologie — Malattia e guarigione 1:

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Inoltre ci sono anche queste parti:
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TESTO E MUSICA DELLO SPIRITO SANTO 2

Corrado Salmé e il copyrighter dei suoi canti

 

 di Nicola Martella

 

Qui continua la seconda parte del tema di discussione «Testo e musica dello Spirito Santo 1». Un lettore è rimasto meravigliato che il titolo di un filmato reciti «Estemporanea dello Spirito Santo - Corrado Salmè e Julim Barbosa» e che la sovrimpressione sullo stesso sia la seguente:  «Estemporanea - Testo e musica dello Spirito Santo».

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Gianni Siena

2. Salvatore Paone

3. Mario Tuttobene

4. Nicola Martella

5. Mario Pinto

6.

7.

8.

9.

10.

11.

12.

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Gianni Siena}

 

[…] Se canto ancora inni ritenuti da alcuni «contraddittori», lo faccio perché essi sono cibo divino per l’anima mia. Forse, ne ho capito lo spirito e i limiti; per un altro questi inni non vanno bene... questo deve bastare per non chiamare in causa «Dio».

     Il peccato di personaggi come Salmé e Barbosa è, dunque, il seguente: chiamano in causa l’Eterno per le loro composizioni... quanto dureranno? «Forte Rocca è il nostro Dio» si canta da ben 500 anni e non ha ancora perso il suo vigore e significato. Questi due non sono gli «unici», nel mondo carismatico e (con mio dolore: «pentecostale»... con e senza «neo»), che con troppa facilità attribuiscono al Signore pensieri e parole umane... anche messe in musica. L’abbigliamento di costoro, la musica di essi, l’atteggiamento da «divi» di san Remo, tutto dimostra che non hanno mai tagliato i ponti con la vecchia vita. È lecito dubitare (non è una condanna...) della loro «proposta» cristiana.

     Sempre tra i video di Salmé e Barbosa, a Latina Scalo, uno di loro ringrazia il parroco locale. Se la chiesa cattolica si convertisse a Dio, non mi lascerebbe indifferente; ma queste commistioni ecumeniche, mentre l’auspicato ravvedimento non si vede, sono equivoche. Gli evangelici sono tali per aver abbandonato il cattolicesimo e le sue idolatrie; gli «evangelici», che frequentano questi «concerti», stiano attenti: potrebbero essere trappole «estemporanee» del nemico e non già interventi dello Spirito Santo.

     Non ho nulla contro l’attività estemporanea dello Spirito Santo, la musica di un inno che colpisce dritto al cuore, facendovi penetrare il messaggio della Parola, dopo che s’è scesi in preghiera, questo mi piace. Se questo avviene «estemporaneamente», senza che vi sia una «intenzione» del predicatore o del musico, vi discerno l’opera dello Spirito. Se tutto, infatti, è preparato con «arte» umana dettata da «persuasiva conoscenza» (anche delle tecniche di coinvolgimento di massa), la cosa è sospetta. Vero è che questo avviene, impiegando materiale biblico o «cristiano», ma Dio non forza nessuno ad accettare la grazia: questi richiami al retaggio cultural-religioso (vero per tutti) non sono forse una violazione della libertà personale di scelta? Si chiama «persuasione occulta» e non rientra nei «metodi» di Dio. Lo so, infatti, delle molte persone che ho evangelizzato, con nessuna ho mai usato qualche forma di persuasione umana: quelle che hanno accettato di convertirsi l’hanno fatto per aver trovato buono l’Evangelo o esatte le informazioni da me date su argomenti, che investono non solo la fede, ma anche la scienza. Dio è il Dio della Verità: il suo Spirito «Santo» è ugualmente tale! {16-07-2010}

 

Osservazioni (Nicola Martella): Quanto qui riportato, è la seconda parte di un contributo di Gianni Siena, la prima parte si trova qui (11°).

    Proprio gli inni, che dichiariamo «contraddittori», mostrano che l’ispirazione innologica è un processo umano, in cui trovano luogo molti fattori: meditazione della Parola, situazione esistenziale, maturità spirituale, conoscenza biblica, prestito musicale, contaminazione di genere musicale, eccetera. Chi pretende qui di essere direttamente ispirato da Dio e attribuisce musica e testo direttamente a Dio, fa un grave errore, dietro cui si può nascondere o patetica ingenuità o arrogante calcolo. Se si è discepoli di Peter Wagner e non si fa solo il cantautore, ma anche il «profeta» (qui), il maestro di false dottrine (qui) e sopratutto il nuovo «riformatore» (qui; e qui, qualche legittimo sospetto rimane).

 

 

2. {Salvatore Paone}

 

Contributo 1: All’inizio sembrava un opera di Morricone; poi, nel seguito ho notato che il concerto ha preso spunto dai «Pink Floyd». Niente di nuovo, classico dei carismaticisti.

    Vorrei dire molto semplicemente che la musica estemporanea la praticano quasi tutti i professionisti, specialmente quando essi suonano spesso insieme, quindi niente di spirituale ma è improvvisazione simultanea dei musicisti... bella musica rilassante. {07-07-2010}

 

Contributo 2: È del tutto inquietante di come Salmé e Barbosa possono «influenzare» i credenti riguardo a tale esperienza. Chiariamo subito una cosa: la musica è di per sé neutrale, poi dipende che significato gli vogliamo dare, o meglio che genere gli diamo. Inoltre, guardando il video di Salmé e Barbosa e confrontandolo con un video di estemporanea dei Pink Floyd, trovo molta somiglianza. Cosa dobbiamo pensare che anche I Pink Floyd fossero ispirati dallo Spirito Santo? Tuttavia, come già dissi in precedenza, tra i grandi musicisti professionisti basta dirsi: «Facciamo un giro di Do», e possono ricavare una bellissima melodia, sopratutto se si trasforma in rock leggero con assolo di chitarra elettrica. {13-07-2010}

 

 

3. {Mario Tuttobene}

 

Contributo 1: […] Sento spesso i canti di Salmé e fino a oggi non ho travato niente di anormale, anzi. Credete che la carne possa lodare Dio? Se i canti di Salmé (l’altro fratello non lo conosco) lodano il Signore, e la carne non può lodare Dio, da chi sono ispirati? Pace. {14-07-2010} [N.d.R: La parte iniziale sul «non giudicare» era troppo generica e l'ho messa altrove].

 

Contributo 2: Salvatore Paone, [...] dire che il fratello faccia la stessa musica dei Pink Floyd, non è forse questo giudicare? Come leggo mi sembra di capire che soltanto Davide con i suoi salmi lodava Dio; ma dimmi da dove prendeva le parole sublimi, che egli offriva a Dio, non erano ispirate dallo Spirito Santo, cantando a Dio, ciò che al momento sentiva? Penso che saprai che la musica ha origine divina e che Satana riuscì a trasformarla anche in musica diabolica; chi ascolta questa tipo di musica riceve dei messaggi che inneggiano al male, trasformando le loro menti in campo fertile per il male. [...] Ora ritornando al nostro argomento, non mi sembra che i canti di Salmé o altri, ispirano al male anzi sospingono amorevolmente a lodare Dio. La musica dei rockettari istigano l’uomo a non credere in Dio, anzi lo offendono, usando degli epiteti indicibili contro Dio. Concludendo, essendo il corpo umano con libero arbitrio un campo di battaglia fra il bene e il male, egli sarà influenzato dal male o ispirato dallo Spirito Santo, e se permettete ascoltando i canti di Salmé o altri compositori cristiani, io mi sento sospinto a lodare Dio.  {15-07-2010} [N.d.R: Di un lunghissimo contributo ho eliminato le parti che non hanno direttamente a che fare col tema in corso o che erano ripetitive].

 

Osservazioni (Pietro Calenzo): L’ispirazione assoluta è propria solo della Scrittura. Coloro che sono credenti, sono fallibili; prova ne è che due (tra altri) inni come «Rozza croce» e il «tempio di Dio» contengono interi versi con errati insegnamenti. Come puoi constatare d’infallibile c’è solo la Scrittura. Chi non vuole errare, musichi salmi e versi della Bibbia. Infatti, come diceva Martin Lutero, chi canta prega due volte. Salmé e Barbosa si adeguino a non declamare per essi l’infallibilità che non compete loro; inoltre Salmé è affetto anche da evidenti errori dottrinali, che ha esposto nel tempo mediante pubblici insegnamenti (preesistenza degli esseri, grattugiare il diavolo; si legga invece Giuda 1,9). Benedizioni. {15-07-2010}

 

Osservazioni (Pietro Calenzo): La carne è carne, e nulla di carnale (in senso fisiologico o spirituale) andrà a Dio. Né carne né sangue erediteranno mai il regno dei cieli, dice la Parola di Dio. Ciò che ci rende idonei a salmeggiare o innalzare inni spirituali a Dio nel nome di Cristo, è la rigenerazione o nuova nascita (nuova genia razza, stirpe santa, eletta). Ciò non esime il cantante cristiano dall’esaminare tutto il suo salmeggiare alla luce della sola Scrittura.

     Non radicalizzando il discorso su Salmé o Barbosa (quest’ultimo farebbe bene a non coprirsi il capo, nelle varie adunanze, come ordina la Bibbia), è palese che alcuni insegnamenti di Salmé non sono biblici (trituramento di Satana e preesistenza delle anime).

     Tornando agli inni di lode, per quanto riguarda i canti e i testi di Davide, sono Parola di Dio. Affermare, come ribadisce Corrado Salmé: «Testo e musica dello Spirito Santo», è una pretesa indiscutibilmente pesantissima, poiché significherebbe mettere sullo stesso piano Salmi biblici e inni di Corrado Salmé (Barbosa lo conosco poco). Ciò è pericolosamente non scritturale. Potrei ancora aggiungere, che l’ispirazione non commenta la Bibbia, ma la esalta e la eleva, non andando mai «oltre quello che è scritto». Benedizioni. {16-07-2010}

 

Osservazioni (Salvatore Paone): Guarda caso, caro Mario, le estemporanee di Salmé e il rock leggero dei Pink Floyd si somigliano tantissimo. Aprite gli occhi, non siate creduloni a ogni manifestazioni, ma esaminatele con cura. Inoltre, nella Bibbia non ci viene menzionato in nessuna parte «l’estemporanea».

    Si noti inoltre quanto segue: ▪ 1) Chi suona un strumento, possiede un talento, non un dono spirituale. Infatti i carismi sono altri. ▪ 2) Dove sono le parole in questa musica di Salmé e Barbosa? Dato che viene dallo Spirito, credi che lo Spirito sia a corto d’idee? ▪ 3) Quando si adora Dio, un uomo lo si faccia col capo scoperto [il riferimento è a Barbosa, N.d.R.]. {15-07-2010}

 

 

4. {Nicola Martella}

 

Qui di seguito rispondo ai contributi precedenti di Mario Tuttobene. Nella psicologia questo modo di ragionare si chiama falso sillogismo: si assume per vera una condizione A, si fa seguire a essa una condizione B e si trae la conclusione C, che conferma A. Così non si ragiona.

     Penso che bisogna smetterla di parlare di «canti ispirati». Un inno è la riflessione di un credente sulla sacra Scrittura, sulla fede, sulla vita cristiana, sul mondo e sulla vita; e ciò al pari di una predicazione o si un articolo. Se i canti fossero di per sé ispirati, allora tutti gli errori grammaticali, sintattici, formali, contenutistici e dottrinali sarebbero da addebitare allo Spirito Santo.

     Inoltre, ciò che si scrive nei canti non può essere separato dalla vita spirituale e morale dell’autore e dalla sua ideologia. Come ho ricordato sopra, Corrado Salmé è discepolo di Peter Wagner e seguace della sua «riforma neoapostolica»; egli non fa solo il cantautore, ma anche il «profeta» (qui), il maestro di false dottrine (qui) e sopratutto il nuovo «riformatore» (qui; e qui).

     Quanto alla «carne», si fa bene a non semplificare troppo, per non apparire ingenuo e sprovveduto. Faccio presente che il NT è pieno di ingiunzioni a camminare secondo lo Spirito e non secondo la carne (Rm 8,4s.13). Tale raccomandazione è valida e sensata soltanto se tale possibilità c’è concretamente. Sebbene sia incoerente, Anche Giacomo ammoniva l’uso ambiguo della lingua, che fa scorrere dalla stessa fonte dolce e amaro (Gcm 3,9-12). Paolo stesso, concludendo un lungo discorso, dovette ammettere: «Così dunque, io stesso con la mente servo alla legge di Dio, ma con la carne alla legge del peccato» (Rm 7,25; cfr. vv. 14-23). Per questo egli raccomandò di «mortificare la carne» (Rm 8,13). Che anche i credenti siano capaci di compiere cose nefaste, è oggetto di ammonizione apostolica (1 Cor 5) e di giudizio di Dio (At 5; 1 Cor 11,30). Non bisogna mai trascurare la carne e il narcisismo, rivestiti di manto spiritualista.

     Alla carne si aggiunge poi anche il convincimento ideologico. Si può arrivare a fare le cose più nobili, ma con intenti carnali o ideologici. Polo conosceva alcuni che «predicano Cristo anche per invidia e per contenzione… con spirito di parte, non sinceramente, credendo causarmi afflizione nelle mie catene… per pretesto» (Fil 1,15-18). Altri mandavano false epistole a nome di Paolo e del suo gruppo missionario (2 Ts 2,2). Altri, essendo «uomini ignoranti e instabili», torcevano le sue parole a loro arbitrio, per screditarlo (2 Pt 3,14s). Non a caso, Paolo avvertì gli anziani di Efeso che «di mezzo a voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trarre i discepoli dietro a sé» (At 20,30). In tutti questi versi Paolo non parlò di pagani, ma di cristiani affetti da ideologia dottrinale.

    Che la musica abbia un'origine divina, mi piacerebbe leggere una dimostrazione biblica. Il primo luogo, in cui nella Bibbia parla di uno strumento biblico, è in Genesi 4,21: «Jubal... fu il padre di tutti quelli, che suonano la cetra e il flauto». Non si parla qui certo di un'origine divina, tanto più che Jubal era discendente di Caino!

    Per la mia risposta alla sua estrema semplificazione dualista, si veda in «Musica equivoca fra sacro e profano? Parliamone» (7° contributo).

    Non entro nel merito dei Pink Floyd. Faccio soltanto notare che accostare due brani simili, non è un giudizio, ma un confronto tecnico. Siano gli esperti di genere a dare il loro parere tecnico.

    Dovrebbe seguire ancora un lunghissimo ping-pong fra Mario Tuttobene e Pietro Calenzo, ma lo risparmio ai lettori per vari motivi: ▪ 1) Si tratta di argomenti già introdotti; ▪ 2) Sono excursus che non hanno direttamente a che fare col tema in corso; ▪ 3) Correggere e redigere tali contributi e dare loro risposta consuma molto tempo ed energie, tanto più se sono arrivati fuori del tempo massimo. Questo tema di discussione si è protratto più del dovuto ed è considerato qui oramai chiuso.

 

 

5. {Mario Pinto}

 

Pace a tutti. Penso che lo Spirito Santo sia uno con la Parola. Per tale motivo, gli inni, se ispirati da Dio, devono essere praticamente dottrinalmente ineccepibili o per lo meno sinceramente ineccepibili.

     Conosco un po’ Corrado Salmé e vedo in lui, per il discernimento che ho, mania di protagonismo, egocentrismo, che lo porta a porsi davanti a Dio nelle chiese, dove è invitato. Io sono campano e praticamente tutti i locali di adunanza, che vengono aperti nella mia regione, devono essere «benedetti» da Salmé e non dallo Spirito Santo.

     Quando predica, ripete sempre le stesse cose, si vede che non ha un piano profetico comandato dal Signore. Chiude gli occhi, quando canta, come se volesse «acchiappare» lo Spirito Santo e farlo fluire dentro di sé.

    Salmé proviene dal «Rinnovamento dello Spirito» [= movimento dei carismatici cattolici, N.d.R.], e spesso fa adunanze ecumeniche, dove non accusa le false dottrine dei cattolici. Praticamente, per me, è un discepolo «pericoloso». Che Dio vi benedica. {19-07-2010}

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-C-Salme_copyrighter2_MeG.htm

17-07-2010; Aggiornamento: 20-07-2010

 

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