Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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PUÒ ESISTERE UNA VERA AMICIZIA TRA I DUE SESSI?

 

 a cura di Nicola Martella

 

Se facessimo delle interviste e ponessimo la domanda: «Secondo te, può esistere una vera amicizia tra un uomo e una donna?» —  otterremmo variegate risposte, a seconda dell'età, del sesso sessuale (maschio o femmina), dello stato sociale (sposato o no), della razza, del ceto sociale, della cultura eccetera. Alcuni saranno categorici nel dire «sì» o «no», altri daranno risposte più articolate. Tutti vi porteranno magari delle esperienze proprie e altrui per evidenziare la propria convinzione.

     Possono un uomo e una donna parlare insieme per delle ore, guardandosi negli occhi, senza che nel loro corpo e nella loro psiche non succeda proprio nulla? Quanto incide in tutto ciò il contesto? E quanto pesano gli istinti naturali? Può succedere che le intenzioni siano buone, ma i risultati per lo meno non scontati?

     Un'altra domanda: un uomo e una donna sposati tra di loro devono essere per forza i «migliori amici»? Che cosa significa poi essere «migliori amici»? È possibile che lei abbia bisogno di un'amica per confidarsi ed essere veramente capita? È possibile che anche lui abbia bisogno di un amico per confidarsi ed essere veramente capito? Ci sono cose che l'altro sesso non può proprio capire?

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Argentino Quintavalle

2. Paola D. P.

3. Damaris Lerici

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1. {Argentino Quintavalle} 

 

Su molti argomenti si corre il rischio di diventare o legalistici o libertini, e saper insegnare la moderazione non è facile. [...] Ti mando le seguenti discutibili ma sagge parole: il Talmud, nell'imparare i sette precetti dati da Dio a Noè associa il divieto di avere rapporti sessuali proibiti alla parola lemor «dicendo». E così anche la Mishnà nel trattato «Avot» ammonisce l'uomo di non parlare troppo con la donna al fine di non giungere al peccato. C'è un nesso profondo dunque tra la sfera sessuale e quella della parola, specialmente per persone che non hanno sperimentato la nuova vita in Cristo Gesù. {2007}

 

 

2. {Paola D. P.}

 

Mi chiamo Paola, ho 37 anni, e personalmente credo che possa esistere una vera amicizia tra i due sessi. Non è molto facile, però, e non è una cosa che avviene spontaneamente.

     Bisogna lavorarci sopra, onde evitare malintesi. Parliamoci chiaro, oggigiorno diventa sempre più difficile avere rapporti sinceri anche con il tuo stesso sesso, presi come siamo a correre, ad arrivare primi, a guardare solo la meta, che spesso perdiamo tutti i buoni sentimenti per strada.

     Ma se si è sinceri e onesti da subito, non si dà adito a malintesi, si mettono dei paletti che assolutamente non ci dobbiamo permettere di oltrepassare, e si mantiene un cuore puro, allora Dio ci premia con rapporti di amicizia e fratellanza unici e profondi. A me è successo: resta inteso che nel momento in cui le mie «condizioni» di buon vicinato non venissero rispettate, non potrò fare altro che evitare quei rapporti che potrebbero incrinare la mia serenità e la mia integrità, non si può indugiare con questo.

     Ma non accadrà, se le regole del gioco vengono spiegate e mantenute con costanza. Pace in Cristo, e buone amicizie a tutti… {2007}

 

 

3. {Damaris Lerici}

 

Contributo 1: Ho letto le varie opinioni sull’amicizia tra uomo e donna e sono tutte molto interessanti. L’amicizia tra uomo e donna richiede sicuramente degli accorgimenti in più, ma sono convinta che può esserci. L’amicizia spirituale, quella vera, basata sul reciproco amore per il Signore, è un qualcosa che trascende l’umano che va al di la del nostro temperamento e del nostro carattere; più le difficoltà aumentano e più la sua luce risplenderà perché rimane nel tempo: non possiamo essere fratelli e amici oggi e domani non esserlo più, lo siamo a prescindere da ciò che siamo, perché ciò che ci unisce è lo Spirito di Dio. {26-02-2010}

 

Risposta 1: Ciò che affermi sull’amicizia tra i due sessi, è nobile e buono… sul piano dei propositi, delle idee e degli ideali. Essi s’incrociano, però, sul piano pratico, con la realtà d’essere due «pianeti» differenti, e con la realtà di processi sia biologici, sia psichici, inconsci e non sempre controllabili. La contiguità fra i due generi non lascia invariati, se ci s’espone personalmente e per lungo tempo. Inoltre, una cosa è l’amicizia nel gruppo, altra cosa è l’amicizia a tu per tu, passando diverso tempo insieme. Che la contiguità intensa e personale tra un uomo e una donna muti le loro percezioni e azioni, è mostrato in vari casi anche dal fatto che un uomo e una donna molto spirituali e pieni d’ideali, trascurando gli aspetti biologici e psichici e in nome del fatto d’essere «nello Spirito», sono finiti spesso «nella carne», ossia nella fornicazione, se non nell’adulterio. Anche ci sono vari casi, in cui una donna che, per istinto materno, hanno voluto aiutare un uomo in difficoltà esistenziale, per l’intensa e lunga contiguità, consolando e consigliando, ci è finita a letto insieme. Le cose non devono sempre andare così. Tuttavia sta di fatto che uomini di Dio, che tanto bene hanno fatto ad altri con l’insegnamento e la cura pastorale, sono caduti essi stessi nella «carne» per aver trascurato il dato di fatto che la contiguità intensa e prolungata tra un uomo e una donna non è innocua. Le intenzioni possono essere buone, ma nell’isolamento la molla irrazionale può scattare quanto meno ce lo s’aspetti, e all’improvviso ci si può trovare in un film, che non s’avrebbe mai voluto girare. È bene non fidarsi dei propri propositi e della propria forza. Ci sono stati uomini di Dio che, in situazioni esistenziali particolari, si sono «bruciati» con una segretaria molto disponibile in ufficio o con una donna bisognosa di consolazione nella cura pastorale. Essi hanno semplicemente trascurato di mettere dei «filtri» e delle precauzioni all’interno di tali dinamiche. Si sono fidati troppo dei propri propositi e della spiritualità altrui.

     Non è un caso che Paolo consigliò a Timoteo di fuggire gli appetiti giovanili (2 Tm 2,22), e altrove consigliò a chi bruciava, di sposarsi (1 Cor 7,9). Il profeta parlò anche di «donne spensierate… troppo fiduciose» (Is 32,9ss). Il problema che una lunga e intensa contiguità fra i due generi faccia sì che un uomo, spirituale quanto si voglia, nutra desideri carnali e lanci segnali tali da suscitare in una donna la concupiscenza, è visto come possibile dallo stesso Gesù (Mt 5,28). {Nicola Martella}

 

Contributo 2: Infatti, io non mi baso sui miei buoni propositi… guai a me, se fosse così. Io m’appoggio e m’affido solo e solo ed esclusivamente a Cristo. Se il nostro cuore è stato rinnovato dal Suo amore, io credo che non dovremmo avere alcun timore; questo non esclude certamente il fatto che dobbiamo vigilare sempre moltissimo, in ogni cosa. {Damaris Lerici; 26-02-2010}

 

Risposta 2: Tieni presente che anche uomini e donne di Dio, caduti poi in fornicazione o adulterio, volevano appoggiarsi e affidarsi solo ed esclusivamente a Cristo, ritenendo d’avere anch’essi un cuore rinnovato dal suo amore. Io penso che un’amicizia tra un uomo e una donna sia possibile soltanto all’interno d’un gruppo; quando s’isolano e passano molto tempo insieme, s’espongono a rischi dovuti a meccanismi naturali e inconsci che risiedono nei loro ormoni, nei loro aneliti e nei loro moti d’animo. Per questo, io prendo sempre precauzioni; ad esempio non pratico mai la cura pastorale verso una donna senza la presenza di un’altra persona. Fidarsi è bene, non fidarsi di se stessi è meglio. {Nicola Martella}

 

Contributo 3: Come ho detto, con tutte le attenzioni e le precauzioni necessarie io credo che l’amicizia tra uomo e donna possa esserci, altrimenti le nostre parole dal punto di vista cristiano non avrebbero alcun senso. Certamente sono d’accordo con te: mai e poi mai fidarci di noi stessi. {Damaris Lerici; 26-02-2010}

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Amicizia_sessi_Car.htm

02-01-2007; Aggiornamento: 28-02-2010

 

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