Nell'articolo
«Lettera
a un mio amico»
abbiamo parlato della problematica di una vera amicizia fra soggetti
maschili. Abbiamo detto che i maschi vivono nella nostra società spesso in
concorrenza fra di loro. E laddove si mettono assieme, è spesso per fare
«branco» per un fine comune (nobile o ignobile), ma ciò non sempre presume che
tali «attivisti» diventino anche dei veri amici. Come cristiani maschi
dobbiamo riflettere se stiamo riproducendo gli stessi schemi del «mondo» o se
sappiamo inventarci
un modo diverso di vivere l'amicizia, più sincero e umano, più vicino ai canoni
della Bibbia.
Per l’approfondimento cfr. Nicola Martella, «L’amicizia tra uomini»,
Disturbi e abusi, Sesso & Affini 3 (Punto°A°Croce,
Roma 1998), pp. 185-193. Cfr. pure Nicola Martella, «Pianeta uomo»,
Sessualità e contesti, Sesso & Affini 1 (Punto°A°Croce,
Roma 1998), pp. 329s. |
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I contributi sul tema
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sottostante
1.
{Argentino Quintavalle} ▲
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L'illustrazione dell'Amicizia:
«Una madre e suo figlio stanno camminando sulla spiaggia. Ad un certo punto il
bambino dice: “Mamma come si fa a mantenere un’amicizia?”. La madre guarda il
figlio sorridendo e poi gli dice: “Raccogli un po’ di sabbia”. Il ragazzo si
china e raccoglie una manciata di sabbia finissima. La madre allora, sempre
sorridendo: “Ora stringi il pugno…”. Il ragazzo stringe la mano attorno alla
sabbia e vede che, più stringe, più la sabbia gli esce dalla mano. “Mamma, la
sabbia se ne scappa…”. “Lo so, caro… Ora tieni la mano completamente aperta…”.
Il ragazzo ubbidisce, ma una folata di vento porta via parte della rimanente.
“Anche così non riesco a tenerla…”.
E la madre, sempre sorridendo: “Adesso raccogline un altro po’ e tienila con la
mano aperta a cucchiaio… così… abbastanza chiusa per custodire e abbastanza
aperta per la libertà”. Il ragazzo riprova e questa volta la sabbia non sfugge
dalla mano ed è protetta dal vento. “Ecco come far durare un’amicizia…”,
sentenzia la madre».
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La Dinamica dell'Amicizia:
«Penso che nessuna altra cosa ci conforti tanto, quanto il ricordo di un amico,
la gioia della sua confidenza o l’immenso sollievo di esserti tu confidato a lui
con assoluta tranquillità: appunto perché amico. Conforta il desiderio di
rivederlo se lontano, di evocarlo per sentirlo vicino, quasi per udire la sua
voce e continuare colloqui mai finiti» (Frate Turoldo).
2.
{Nicola Martella} ▲
Il libro dei Proverbi di Salomone ha tanto da dire sull’amicizia, illuminando il
tema da diversi punti di vista.
■ «L’amico ama in ogni tempo; è nato per essere un
fratello nella distretta» (Pr 17,17).
■ «Chi ha molti amici li ha per sua disgrazia; ma
v’è tale amico, ch’è più affezionato d’un fratello» (Pr 18,24)
■ «Fedeli sono le ferite di chi ama; frequenti i
baci di chi odia» (Pr 27,6).
■ «L’olio e il profumo rallegrano il cuore; così fa
la dolcezza d’un amico coi suoi consigli cordiali» (Pr 27,9).
■ «Non abbandonare
il tuo amico né l’amico di tuo padre...» (Pr 27,10).
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Amicizia_maschile_EnB.htm
26-04-2007; Aggiornamento: 11-05-2013
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