Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Generi & ruoli 1

 

Generi e ruoli

 

 

 

 

L’uomo e la donna nella Bibbia— Generi e ruoli 1:

   Ecco le parti principali:
■ Entriamo nel tema (la problematica)
■ I generi nella Bibbia
■ Il matrimonio nella Bibbia

 

La donna nel Nuovo Testamento — Generi e ruoli 2

   Ecco le parti principali:
■ La posizione della donna nella chiesa
■ Il ministero della donna nella chiesa
■ Aspetti conclusivi
■ La mia donna  

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Generi & ruoli 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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INDAGINE SU GENERI E AMICIZIA

 

 a cura di Nicola Martella

 

12. REAZIONE DEI LETTORI

 

Dopo la pubblicazione dell'indagine su generi e amicizia, sono arrivate alcune reazioni a caldo, che riportiamo qui di seguito.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.

I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Andrea Gentile

2. Nicola Martella

3. Stefano Frascaro

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Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Andrea Gentile}

 

Salve Nicola, ammetto d’aver letto velocemente il post sull’indagine e ho solo letto le risposte alla prima domanda, ma mi sono fermato anche perché mi è sorta una mia particolare domanda. Tu scrivi che speri in qualcuno che possa essere d’aiuto nel fare una sintesi delle risposte, ma mi chiedo qual è lo scopo del questionario? Perdonami se l’intento dell’indagine è stato dichiarato nel tuo post, in tal caso sicuramente mi è sfuggito. Però al momento non mi è chiaro quale possa essere per me (un lettore qualsiasi) il valore o l’utilità dell’indagine.

     Ti assicuro la mia e una umile e semplice domanda che non ha alcun intento di sminuire il valore d’un simile questionario. Essenzialmente il nocciolo della mia questione è: Come posso utilizzare le risposte date da tanti lettori?

     Forse per procedere a una sintesi si dovrebbe prima definire prima l’utilità o l’obiettivo dell’indagine stessa. Io capisco che in questo caso si sta parlando d’amicizia e del «pianeta» uomo / donna, ma ritengo che per poter fare una sintesi delle risposte si debba indicare cosa ci si prefigge, a cosa mi serve sapere le opinioni degli altri. Mi spiego: un’indagine può avere lo scopo di raccogliere opinioni, categorizzarle in gruppi e sottogruppi e quindi vedere quante e quali persone sostengano una o l’altra veduta. Magari poi (visto che parliamo da una presupposizione cristiana) potremmo estrarre dei principi ed esempi biblici d’amicizia e valutare quanto una veduta s’accosta o meno alla Scrittura (questo è solo un esempio, naturalmente).

     Io non sono un esperto in statistiche e indagini, ma recentemente ho iniziato una collaborazione con alcuni credenti per un progetto di ricerca tra i cristiani sull’effettiva salute spirituale delle chiese in Italia. Per cui comprendo che un’indagine (qualsiasi sia: d’opinione o altro) debba almeno avere chiaro l’obiettivo finale e quindi un modo di valutarlo. Senza d’esso s’avranno dati senza significato e quindi una sintesi diventa impossibile. L’unica soluzione possibile è che chi fa la sintesi, imponga lui stesso il suo obiettivo!

     Comunque, il mio è solo un riflettere «ad alta voce» e una considerazione a caldo, per così dire! Correggimi se ho capito male (o se per la stanchezza... non ho letto bene!!). In Cristo… {26-02-2010}

 

 

2. {Nicola Martella}

 

Quando arriva una reazione, a caldo o a freddo, non si può che prenderla sul serio, riconoscerne eventuali ragioni e risponderle nel merito. Consiglio al lettore di leggere, dapprima, i Preliminari e, poi, eventualmente di riformulare la sua richiesta e le sue osservazioni. In ogni modo, si tenga presente quanto segue.

     ■ Mettere insieme varie opinioni ed esperienze su una certa questione è già di per sé positivo.

     ■ I partecipanti stessi hanno potuto riflettere su tali questioni; ciò non è poco, visto l’appiattimento generale delle menti umane nel nostro tempo.

     ■ Per me è stato un arricchimento, così lo è per altri; già questo è un obiettivo.

     ■ Di là se verranno tirate le somme o meno, chi approfondirà temi del genere, potrà tener presente questi risultati. L’utilizzo delle risposte dipende dal bisogno, dagli obiettivi e dall’abilità di chi li consulterà.

     ■ Tale inchiesta ha messo in moto un processo di riflessione nei partecipanti che si è sublimato in riflessioni extra o in domande extra, che hanno trovato o troveranno posto sul sito.

     ■ La possibilità che diversi possano fare sintesi e approfondimenti, mostra che uno degli obiettivi è creare una possibile e proficua sinergia d’intelligenze e non tanto d’offrire tutte le soluzioni.

     ■ Sebbene la via (l’indagine) non sia sempre la meta, indicarla potrebbe tracciare un percorso percorribile.

 

La sfida rivolta a questo attento lettore è la seguente, parafrasando le parole di Mardocheo rivolte a Ester (Est 4,14): «E chi sa se non sei pervenuto a essere ciò che sei, appunto per un compito come questo?». Non vorremmo rimanere delusi, se vorremo così trovare la nostra occasione di festeggiare anche noi insieme il nostro comune «Jôm Kippur».

 

 

3. {Stefano Frascaro}

 

Contributo: Grazie per l’interessantissimo sondaggio. Mi rendo solo conto ora della laconicità d’alcune risposte che ho dato, ma hai saputo interpretare correttamente ciò che intendevo. Peccato però per il basso numero di partecipanti!

     Una cosa che a mio parere sarebbe interessante sarebbe quella di dividere il sondaggio in fasce d’età. Si potrebbe in questo modo vedere cosa ne pensano i ragazzi di questo problema, e distinguerli da persone sposate o avanti in età che, probabilmente, sentono meno questo problema. Dio ti benedica nella tua opera… {26-02-2010}

 

Osservazioni: Certo, si potrebbe fare ancora questo o quello per arricchire tale indagine (dividere per età, genere e forse per appartenenza denominazionale, se non politica). Già dividere fra nubili, sposati e risposati ha richiesto molta attenzione; per il resto dovremo ancora attrezzarci. {Nicola Martella}

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/GeA12-Reaz_Lettori_GeR.htm

27-02-2010; Aggiornamento: 27-02-2010

 

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