Questa indagine è nata per caso. Un giovane mi aveva presentato una questione
concreta, in cui era implicato nell’amicizia epistolare con una ragazza. Le
reazioni di chiusura dell’altra ai suoi segnali di sola amicizia, gli avevano
fatto capire come ci si possa fraintendere e come si differenzi il «pianeta
maschile», quando si incontra con quello femminile. Invece di rispondergli nel
merito, gli ho presentato un catalogo di domande perché egli stesso si
schiarisse le idee. Da quest’ultimo è nato questa indagine. Dopo averlo
presentato anche a una giovane donna e dopo gli aggiustamenti risultanti dalla
difficoltà di comprensione di alcuni punti da parte del «pianeta donna», visto
che era nato per un problema del «pianeta uomo», questo test è arrivato alla sua
attuale forma.
Ognuno può partecipare a questa indagine ed esprimere
la sua sincera opinione al riguardo. Chi partecipa, scarichi il
questionario (è un documento Word), lo salvi con nome (per mantenere
l’originale), lo riempi al segno «●» e lo alleghi
a un’e-mail indirizzata al gestore del sito «Fede controcorrente» (puntoacroce@gmail.com).
Chiaramente su tale tema così delicato sorgono
alcune domande, ad esempio le seguenti; facciamo seguire alcuni chiarimenti.
■ Da quale prospettiva devo rispondere alle
domande di questa indagine? Devi rispondere dalla tua prospettiva di cristiano e
partendo dal tuo proprio stato sociale attuale.
■ Devo parlare in senso generale o devo limitarmi ai
rapporti di
amicizia tra credenti? Di là dagli aspetti generali, che legano tutti gli
uomini, ciò che si presume è che essi abbiano il timor di Dio e vogliano fare
ciò che è eticamente giusto. È chiaro che ciò che può valere nei rapporti tra
credenti, può non valere nei rapporti tra non-credenti, e viceversa.
■ Devo parlare dei rapporti d’amicizia fra generi
diversi in senso
generale o in modo specifico? (fra non sposati, fra sposati e fra
sposati e non sposati). Sebbene l’inchiesta sia finalizzata specialmente ai
rapporti d’amicizia fra non sposati, chi ne è capace può distinguere e valutare
la relazione d’amicizia fra un ragazzo e una ragazza e fra un uomo e una donna
nelle diverse combinazioni dello stato sociale e dell’età.
■ Inoltre, se hai un qualche ruolo nella tua comunità,
che cosa risponderesti se a porti tali domande, punto per punto, fossero
direttamente i giovani della tua comunità? Che cosa diresti, se fossero i
genitori cristiani della tua comunità a chiederti la tua opinione in merito, in
privato o in gruppo, perché preoccupati dei loro figli o perché i ragazzi hanno
chiesto loro un parere?
■ Che cosa fare, se ci sono alcune domande, a cui
non sai che cosa rispondere? Ecco alcune possibilità: ▪ 1. Lascia in bianco;
▪ 2. Scrivi: Non saprei; ▪ 3. Dai un’opinione con riservo («Nel caso in cui si
intende... potrebbe essere così...»); ▪ 4. Dai un’opinione legata alla tua
esperienza («Ho vissuto che...»; «In un caso particolare è successo che...»). 5.
Usa la fantasia (p.es. discuti tale domanda con qualcuno: coniuge, amico /a,
ecc.).
■
0. Qual è la tua appartenenza religiosa e il tuo stato sociale? (da’ una
sola risposta, mettendo una «X» davanti al segno «●»)
● Sono evangelico /a e sono celibe / nubile.
● Non sono evangelico /a e sono celibe / nubile.
● Sono evangelico /a e sono sposato /a.
● Non sono evangelico /a e sono sposato /a.
● Sono evangelico /a e ho un altro stato sociale
(vedovo /a, divorziato /a, risposato /a).
● Non sono evangelico /a e ho un altro stato sociale
(vedovo /a, divorziato /a, risposato /a).
■ 1. Esiste realmente una vera amicizia fra un
ragazzo e una ragazza e fra un uomo e una donna?
●
■ 2. Quanto capiamo realmente dell’altro «pianeta»
(o altra metà della Luna)?
●
■ 3. Oltre ai meccanismi di comunicazione razionale,
quali altri meccanismi consci e inconsci si instaurano? Spiegazione: I livelli
della comunicazione sono vari. Di là da ciò che comprendiamo e vogliamo con la
mente, esistono altri livelli di comunicazione (p.es. verbale e non verbale) e
altri meccanismi (desideri, aneliti, paura, ecc.) che sfuggono al controllo
razionale. Inoltre, di là dai segnali che noi mandiamo, esistono i filtri
interpretativi in chi li riceve; fraintendersi è facile.
●
■ 4. Quanta vicinanza sopportiamo o quanta distanza
necessitiamo in genere o in un’amicizia con persone dell’altro sesso? (p.es.
genitori, fratelli, zii, nonni, compagni o commilitoni, conoscenti, credenti
della chiesa, ecc., ma specialmente con coloro che stanno nella cerchia dei
nostri amici e consideriamo tali).
●
■ 5. Quanto è facile fraintendersi in un’amicizia
promiscua, considerando le attese reali dell’uno e dell’altra?
●
■ 6. Che ruolo hanno i processi naturali mensili
della donna in tale bisogno di vicinanza o di distanza dall’altro sesso in
un’amicizia? Che ruolo ha anche il livello del testosterone nell’uomo al
riguardo? Inoltre alcune persone sono meteoropatiche e altre dipendono nel loro
umore dalla fase dell’anno.
●
■ 7. Che ruolo ha nell’amicizia promiscua la paura
che l’altra parte travalichi i limiti di una normale amicizia e voglia avere di
più? Può non essere così, ma la persona interpreta i segnali in tale modo.
●
■ 8. Che ruolo ha nell’amicizia promiscua l’attesa
di una delle due parti che si passi a una fase di maggiore avvicinamento? Ciò
spaventa l’altra parte e la mette in lenta o rapida ritirata?
●
■ 9. Com’è facile interpretare i segnali dell’altra
parte come atteggiamento scorretto, mentre la realtà potrebbe essere un’altra e
diversa da quanto pensiamo?
●
■ 10. Hai altri commenti o osservazioni da fare?
●
Nome e cognome:
Via:
CAP/Città:
Nota Bene: Non si accettano questionari anonimi. Tuttavia per l’elaborazione dei
dati, si può chiedere al gestore di «Fede controcorrente» di rimanere anonimo,
di mettere solo le iniziali o uno pseudonimo.
Nicola Martella; © 2010 Punto°A°Croce