Com’è facile interpretare i
segnali dell’altra parte come atteggiamento scorretto, mentre la realtà potrebbe
essere un’altra e diversa da quanto pensiamo?
■ I rapporti interpersonali
sono dettati dai segnali che noi trasmettiamo. Soprattutto le nostra parole,
hanno una forte valenza. Nell’amicizia tra due persone di sesso opposto, ogni
segnale d’avvicinamento potrebbe essere male inteso. Una frase fuori posto,
ricercare spesso l’altra persona o addirittura un sorriso. Il tutto deve essere
connesso a chi riceve il segnale, un soggetto molto «chiuso» potrebbe
interpretare delle attenzioni all’interno dell’amicizia come un avvicinamento
che provoca irritazione. Il tutto dipende, come accennavo, dalle caratteristiche
individuali dei partecipanti all’interazione (la varietà d’aspetti della
personalità, gli stati emotivi, gli atteggiamenti), dagli elementi della
situazione e dal contesto, dai differenti significati che a questi segnali
s’attribuiscono. In amicizia bisogna avere sempre un equilibrio, tra
l’imposizione della propria personalità e il saper ascoltare l’altro
(Vincenzo Russillo).
■ È una cosa in cui è facile
cadere ma se si cerca di essere umili e disposti ad aprire gli occhi a vedere la
realtà dei fatti, si può facilmente comprenderla (Daniela Totaro).
■ È molto facile mal
interpretare, ma se parliamo di rapporti tra credenti, non credo che ci sia
interpretazione di segnale scorretto; infatti appena se ne intravede l’ombra, il
chiarimento
deve essere immediato. Ma in fondo, ritengo che anche tale chiarezza debba
esserci in qualsiasi caso (Stefano Frascaro).
■ Se ho necessità di
proteggermi, se sono a rischio perché non isolato a sufficienza, se temo
d’essere folgorato e m’allontano… potrebbe essere interpretato come scorretto e,
invece, è protezione. Nella relazione tra i due sessi opposti, la realtà che
rimane, a mio modestissimo parere, è che non si deve mai sottovalutare le
conseguenze d’un contatto. Parlo di quello fisico. Senza poi dimenticare che
anche la vicinanza comporta un altro problema o pericolo, a secondo di come
viene affrontata. L’induzione elettrica genera in un cavo elettrico che si muove
in prossimità d’un altro cavo percorso da corrente elettrica una tensione
(appunto indotta), che può essere utile nell’applicazione del trasformatore o
dello spinterogeno dell’auto, ma dannosa in un circuito elettronico sensibile
alle piccole tensione appunto… indotte (Guerino De Masi).
■ Ciò non è assolutamente
facile. Spesso s’agisce in buona fede spinti da un turbine di sentimenti che,
proprio in quanto tali, cioè turbolenti, creano spesso dei spiacevoli equivoci
(Silvano Creaco).
■ È molto facile quando: ▪
1. nell’amicizia s’insinua un meccanismo di difesa che reinterpreta la realtà in
modo auto-protettivo; ▪ 2. nell’amicizia s’insinua un istinto passionale e
sensuale che reinterpreta la realtà in modo auto-gratificante (Tonino Mele).
■ Questo dipende dall’età
della persona, dalla maturità e serietà, dall’esperienza, quindi da un insieme
di cose. Certamente c’è molta gente che «si fa i film» come si suol dire. Questo
è molto soggettivo! (Michela Morgana, ps.).
■ Sicuramente, l’apparenza
inganna. Ma con il tempo imparando a conoscere il proprio amico, tutti gli
atteggiamenti scorretti, diciamo, saranno considerati parte del suo carattere.
Naturalmente, questa è la mia esperienza (Carla Illiano, ps.).
■
L’atteggiamento sbagliato è facile da
interpretare, ma talvolta le nostre interpretazioni non sono corrette; allora
noi dobbiamo comunicare sempre come le cose stanno veramente: essendo sinceri
gli uni con gli altri. È un modo semplice. ma efficace (Rachel T. Garcia).
■ Il dialogo, l’ascolto e l’attenta osservazione ci aiutano in tutti i rapporti
interpersonali; nell’amicizia dovrebbe essere tutto ancora più semplice perché
si presume che le due parti si conoscano bene (Caterina Annone, ps.).
■ Capita spesso, ma
dipende dai caratteri delle due persone (Maddalena Bissioni).
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_TP/GeA09-Interpreta_scorretto_Mt.htm
24-12-2009; Aggiornamento: 19-02-2010