8.
MAGGIORE AVVICINAMENTO
Che ruolo ha nell’amicizia
promiscua l’attesa di una delle due parti che si passi a una fase di maggiore
avvicinamento? Ciò spaventa l’altra parte e la mette in lenta o rapida ritirata?
■ La pretesa d’andare avanti
nell’amicizia può provocare, essenzialmente due reazioni. La prima è quella
d’una rottura o comunque si rischia di sporcare un rapporto che l’altra non
vuole portare oltre un certo limite: per paura, insicurezza, un forte senso
d’amicizia. In secondo luogo, se le aspettative sono reciproche, il rapporto
d’amicizia si può trasformare in qualcosa di più. Tornando alla seconda domanda,
nella mente d’un amico o amica: il tradimento d’intenti può dettare malumore e
ciò può portare a un allentamento, se non si ha consapevolezza di ciò che si
vuole e soprattutto se l’altra parte non fa un passo indietro
(Vincenzo Russillo).
■ Se uno due si accorge di
provare qualcosa di più per l’altro, può provocare sia l’una che l’altra
reazione. Probabilmente molto è determinato dal carattere dell’altro e da con
quanta maturità affronta la cosa. Naturalmente dipende anche da come si pone la
parte innamorata! Un conto è se quest’ultima impone il suo desiderio
all’avanzamento dell’avvicinamento con un atteggiamento «asfissiante»,
costringendo l’altro ad una repentina ritirata! E un conto è se invece con tatto
e sensibilità, lasciando il dovuto spazio, attende paziente e osserva il
desiderio dell’altra parte se coincide o meno (Daniela Totaro).
■ Confido che si tratti
d’una amicizia tra credenti e che puntino a un rapporto serio e duraturo, e su
tale piano segue la mia risposta: L’attesa è forse quella che si ricorda di più
in un rapporto, è quella che ti fa sperare, sospirare. Certo è che la troppa
attesa a volte fa freddare gli animi (Stefano Frascaro).
■ E qui, bisognerebbe forse
fare tutti quei distinguo, di cui si parla nelle domande precedenti. Ovviamente,
se parlo di me che sono sposato e sono un credente, il maggiore avvicinamento lo
posso fare là, dove non c’è il pericolo di corto circuito o di folgorazione. I
poli opposti s’attraggono maggiormente se li s’avvicina! A meno ché non ci si
metta di mezzo un buon isolante. Se l’isolante manca, è meglio tenere le debite
distanze (Guerino De Masi).
■ L’attesa ha un ruolo
importante e spesso spaventa l’altra parte a tal punto di portarla a
un’effettiva «ritirata», che sarà lenta o rapida a secondo delle pressioni (ed
anche del tipo di pressioni) che riceve dall’altra parte (Silvano Creaco).
■ Dipende. Talvolta si batte
in ritirata, tal’altra può risultare «gratificante» sapersi oggetto d’una tale
attesa, anche se non si ha la minima intenzione di corrispondervi, e nei casi
peggiori può risultare «comodo» contare su una tale persona, pur non avendo lo
stesso sentimento. In questi casi l’onestà è d’obbligo per entrambi, sia per chi
vuol passare a una «fase di maggiore avvicinamento», che per chi non ci vuol
passare (Tonino Mele).
■ Dipende dal tipo di
persona, con cui si ha a che fare. Se la persona è interessata ed estroversa,
può farle piacere e invogliarla all’avvicinamento, oppure se è una persona
insicura può farla scappare. Dipende… (Michela Morgana, ps.).
■ Un certo avvicinamento ci
dev’essere. Perché, se è vero che quella persona è mio amico, ciò presuppone che
io dialoghi, discuta, mi confidi con quella persona. Ciò può avvenire solo se
c’è una certa affinità, nel senso amichevole del termine. Quindi per me, tale
paura non dev’essere presente in due amici! (Carla Illiano, ps.).
■
Questa attesa ha un ruolo rischioso, perché
l’amicizia può diventare più distante. Se si vuole più vicinanza, si deve essere
sicuri e non pensare di testa propria, perché si può sognare troppo… Si deve
sapere quello che l’altra persona pensa e camminare insieme verso una fase
d’approccio più duraturo (Rachel T. Garcia).
■ Se ci s’aspetta qualcosa di più dall’altro e non glielo si fa capire, potrebbe
essere pericoloso, perché l’altro potrebbe essere confuso o spaventato da questo
comportamento poco chiaro e quindi invogliato a ritirarsi (Caterina Annone,
ps.).
■ Di solito sono gli
uomini che partono al contrattacco... a quel punto si elimina il contatto e
l’eventuale numero di cellulare... (Maddalena Bissioni).
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_TP/GeA08-Avvicina_maggiore_MeG.htm
24-12-2009; Aggiornamento: 19-02-2010
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