Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia.

  Ecco le rubriche principali:
■ Scenario biblico
■ Vita di comunità
■ Abbecedario riflessivo
■ Ad acta
■ Dietro il velo
■ Casella postale biblica
■ Variazione delle costanti
■ Puntigli e indovinelli
■ Sapienza da quattro soldi
■ Massime e minime
■ Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

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INDAGINE SU GENERI E AMICIZIA

 

 di Nicola Martella

 

7. PAURA E ATTESE

 

Che ruolo ha nell’amicizia promiscua la paura che l’altra parte travalichi i limiti di una normale amicizia e voglia avere di più? Può non essere così, ma la persona interpreta i segnali in tale modo.

 

     ■ Questo può variare dalle aspettative e dall’età. Io credo che la paura può diventare un potente inibitore, ovvero le amicizie si fondano sul rispetto reciproco. Ma quando si vuole superare quel comune confine, ci si può chiudere a riccio o ci si può aprire. La paura è dettata appunto da cosa si vuole dal rapporto (Vincenzo Russillo).

 

     ■ È difficile determinarlo, dipende da persona a persona. Però c’è da dire che, se in una delle parti c’è questa paura, il rapporto inevitabilmente s’inclina! Perché non si sente più a suo agio e magari cerca modi indiretti per lanciare segnali opposti e il rapporto di amicizia ne risente, mettendo i due in una condizione di confusione e incertezza su cosa esattamente stia accadendo (Daniela Totaro).

 

     ■ Per i punti di cui sopra, credo relativamente poca (Stefano Frascaro).

 

     ■ Ebbene, la paura in questi casi forse non è poi così cattiva. Bisognerebbe forse chiamarla analisi e prevenzione del rischio. Generalmente, quando si fa un’attenta analisi del rischio, poi si prendono le precauzioni necessarie per prevenire i danni (Guerino De Masi).

 

     ■ Credo che ciò dipenda molto dalla personalità d’ambedue e da un chiarimento verbale che viene fatto a priori, quando nasce l’amicizia. Ad esempio, si può mettere in chiaro: «Guarda che io e te usciamo insieme, ma fra noi due non potrà che esserci che solo una semplice e pura amicizia; ti dico questo, perché non voglio che tu t’illuda e poi magari ci rimani male a un mio “no, per me sei solo un ottimo/a amico/a”» (Silvano Creaco).

 

     ■ Se per «paura» intendiamo un preciso «meccanismo di difesa» dovuto a un vissuto traumatico, allora ha un ruolo predominante: «l’interpretazione dei segnali» s’impone sulla «realtà» degli stessi. In un’amicizia meno «compromessa» credo che sia più facile decodificare i segnali e sentire meno il peso di tale «paura» (Tonino Mele).

 

     ■ Suppongo che se l’amicizia è reale, chi sente solo questa, abbia molta paura solo se vede che dall’altra parte c’è qualcosa di più. Certo a volte può essere solo una sensazione, ma è difficile; in genere si capisce. (Michela Morgana, ps.).

 

     ■ La paura c’è. Ma se si chiarisce le cose prima, penso che non s’arrivi alla richiesta di volere di più. Questo, secondo me, può avvenire solo all’inizio d’un rapporto amichevole, quando non si sono chiarite delle posizioni. Anche se, a volte, non si può chiarire tutto a priori, perché non sai come le cose andranno, e si rischia, come dire, di «peccare di presunzione»… Rendo l’idea? (Carla Illiano, ps.).

 

     ■ La paura ha un ruolo molto importante perché, se una persona vuole avere più d’una amicizia, questa soffrirà nell’insicurezza se l’altra persone vuole la stessa cosa o semplicemente l’amicizia; se uno dei due s’innamora, l’amicizia sarà difficile (Rachel T. Garcia).

 

     ■ Un ruolo molto importante: In ogni situazione non chiara, l’importante è chiarirsi immediatamente con l’altro (Caterina Annone, ps.).

 

     ■ All'inizio la paura non sussiste, ora con internet è molto facile scambiare i segnali che una persona lancia con amicizia, basta chiarire bene che si cerca solo amicizia online e nulla di più (Maddalena Bissioni).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/GeA07-Paura_attese_Mds.htm

24-12-2009; Aggiornamento: 19-02-2010

 

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