Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Generi & ruoli 1

 

Generi e ruoli

 

 

 

 

L’uomo e la donna nella Bibbia— Generi e ruoli 1:

   Ecco le parti principali:
■ Entriamo nel tema (la problematica)
■ I generi nella Bibbia
■ Il matrimonio nella Bibbia

 

La donna nel Nuovo Testamento — Generi e ruoli 2

   Ecco le parti principali:
■ La posizione della donna nella chiesa
■ Il ministero della donna nella chiesa
■ Aspetti conclusivi
■ La mia donna  

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Generi & ruoli 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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UNA DONNA CRISTIANA

FRA L’EROINA E LA CASALINGA

 

Marielena Martella

 

Il titolo originario del seguente articolo è «Il complesso di Ester», un’eroina della Bibbia che, al suo tempo, sotto la pressione morale del suo parente Mardocheo, da donna abituata alle agiatezze divenne intrepida, mettendo a rischio la sua vita nell’intento di salvare il suo popolo, Israele. Tale forte identificazione, tipica dell’adolescenza, con un’eroina in una specifica circostanza dovette essere sacrificata sull’altare di un altro eroismo più persistente: quello di una moglie e madre, che vuole onorare Dio, resistendo senza indietreggiare nella «trincea» domestica e nel servizio per il Signore! Per l’autrice, Maria di Nazareth esprime al meglio la nuova identificazione. È un articolo, di cui consiglio la lettura a tutti! {Nicola Martella} 

 

1.  ATTESE E REALTÀ: Eccomi, sono di nuovo qui che rimescolo il pentolone! I capelli, lavati stamattina, sanno già di nuovo di ragù. E sulla maglietta, appena messa, c’è già una scia di liquido non meglio identificato, proveniente dallo starnuto di mio figlio. Eccomi, quindi: faccia stanca, occhiaie, messaggi di richiesta riguardo a compiti da rispondere, la secondogenita al tavolo che vuole fare un lavoretto... 

     Eppure, quando avevo 20 anni e andavo all’università, i sogni e le ambizioni per la mia vita erano un po’ diverse... Intanto non ho mai voluto fare la cuoca, eppure tre volte al giorno c’è una famiglia, che è seduta intorno al tavolo e vuole essere nutrita. In secondo luogo, ero abituata che quando riordinavo una cosa, quella rimanesse al suo posto e non tornasse «magicamente» per terra; o quando pulivo una stanza, quella rimanesse pulita almeno per una settimana e non per appena 5 minuti. Pensavo che avrei fatto la differenza: avrei salvato tutti i bambini del mondo dalla povertà, avrei vissuto una vita avventurosa e sempre in viaggio.  

È singolare come le aspettative, che abbiamo da giovani, siano spesso diverse dalla realtà.  

 

2.  O FOSSI STATA ESTER!: Un’altra cosa che ricordo è che dei personaggi femminili della Bibbia, quella cui avrei voluto somigliare di più, era la regina Ester. Non so se avete mai letto la sua storia. Da essa scopriamo che lei era così estremamente bella, da essere scelta tra tante, per diventare moglie del re Assuero. Inoltre, pensate che le fu dato addirittura un intero anno, per rendersi ancora più bella e profumata! E al riguardo le vennero forniti tutti i trattamenti e i prodotti di bellezza dell’epoca! ...e pensare che io devo piangere, per avere 5 minuti per andare in bagno da sola! Come se non bastasse, divenne anche una sorta di eroina nazionale; e in sua memoria ancora oggi gli Ebrei festeggiano la festa dei Purim, ogni anno! Era bella e famosa insomma; mi poteva bastare come obbiettivo! ☺

 

Una donna cristiana fra l’eroina e la casalinga

 

3.  ALTRO MODELLO CERCASI: Crescendo, invece, ho scoperto che essere come Ester era solo un’utopia. Così ho cominciato ad apprezzare di più un’altra donna della Bibbia, che mi rispecchia di più nella realtà, perché mamma e casalinga e sulla quale da giovane non mi ero mai fatta molte domande. Parlo di Maria, madre di Gesù.

     Se posso azzardare un confronto, credo che anche lei per la maggior parte della sua vita odorasse di cibo cucinato! E se per me è un’utopia riuscire a farmi un bagno rilassante in tutta calma, il dispiacere si affievolisce, pensando che lei non aveva neppure un bagno nella stalla, in cui ha partorito. Dalla Bibbia non risalta la sua bellezza ma la sua umiltà e sottomissione, la dedizione alla famiglia e la cura per i suoi figli. Durante la sua vita sono stati più i problemi e le sofferenze che la fama e il benessere; eppure le era stato affidato un compito grandissimo: mettere al mondo Gesù e con esso crescerlo, curarlo, educarlo, lavargli i vestiti, spazzare la sua camera...  

 

4.  EVIDENZE RISULTANTI: A questo punto mi fermo, non voglio ora fare un paragone tra le due donne, tra Ester e Maria, perché ritengo che ognuna abbia la sua importanza, la sua storia, il suo scopo datole da Dio, ma voglio comunque puntualizzare alcuni ragionamenti che mi sono venuti, guardando le loro vite. 

     ■ Come donne possiamo avere un grande compito nella nostra vita. Non è detto che sia un compito eclatante e visibile come Ester, che ha salvato il suo popolo; ma potrebbe essere un compito svolto in silenzio e umilmente e che per anni non ci darà un contraccambio, come nella vita di Maria.  

     ■ Non è detto che la bellezza e una vita sotto i riflettori sia il destino di ogni donna e che solo questo potrà rendere felice la sua vita. Ci sono altre doti più intime e nascoste, che tu e io possiamo possedere e che dobbiamo coltivare per vivere una vita appagata.  

     ■ La fama e il riconoscimento, che possiamo ottenere qui sulla terra, può essere bello e gratificante. Tuttavia, non è detto che tante cose, che facciamo e che nessuno nota, non vengano invece notate da Dio, che tutto vede. E, un giorno, sarà proprio Lui a dirci: «Brava! Ben fatto!». Egli ci premierà per la nostra dedizione e il nostro impegno, e ciò vale sia per le cose eclatanti, sia per quelle nascoste e umili di ogni giorno.  

     ■ Non dobbiamo vivere la nostra vita con il «complesso di Ester», ovvero con il desiderio di diventare una donna di successo e famosa. Non dobbiamo vivere pensando alle opportunità sprecate, vere o presunte che siano, a causa delle nostre ambizioni troppo alte! Affrontiamo, invece, con passione ed energia ogni sfida, che ci si presenta, sia grande e visibile, sia piccola e umile.  

 

Va bene, torno al mio ragù! Lo mescolerò con molto impegno, lo assaggerò e aggiusterò di sale, come se dovesse essere servito a un re. E dopo laverò la pentola, facendola risplendere come l’argento... E farò tutto con amore: per la mia famiglia, per Dio che mi ha dato il compito di curarla, per me stessa. Infatti, sarò felice di aver svolto bene e fino in fondo il mio compito di oggi.

 

Fonte originale: Il complesso di Ester (articolo usato con permesso; per questa versione elaborata e adattata: © Punto°A°Croce).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A2-Eroina_casa_GeR.htm

01/03/2018; Aggiornamento:  

 

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