Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Tutto ciò che serve per istruire il neofita nella sana dottrina e in una sana morale cristiana, per così orientarsi nell'insegnamento biblico di base, nella devozione e nel discernimento spirituale riguardo alle questioni che attengono alla fede biblica e al saggio comportamento nel mondo. È «vademecum» per chiunque voglia trasmettere la fede biblica.

   Ecco le singole parti principali:
01. La via che porta a Dio;
02. Le basi della fede
03. La Sacra Scrittura
04. Dio
05. Creazione e caduta dell’uomo
06. Gesù Cristo
07. Lo Spirito Santo
08. La salvezza dell’uomo
09. Il cammino di fede
10. La chiesa biblica
11. Ordinamenti e radunamenti
12. L’opera della chiesa
13. Il diavolo
14. Le cose future
15. Aspetti dell’etica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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BILANCIO D’UN GIOVANE DISCEPOLO

Ecco come la mia vita è cambiata

 

 di Vincenzo Russillo

 

Vincenzo Russillo è un giovane che, tempo fa, ha conosciuto il mio sito e, dapprima a mia insaputa, ha attinto a esso l'Evangelo e da esso ha tratto anche stimolo alla sua fede in Cristo e sostegno per la sua crescita spirituale. Poi mi ha scritto, e da lì in poi ho cercato di curarlo e di aiutarlo a diventare un vero seguace di Cristo. Poco tempo fa, Vincenzo mi ha scritto quanto segue riguardo al suo sviluppo spirituale degli ultimi tempi. Ho pensato bene che il suo bilancio momentaneo possa fare del bene anche ai lettori del sito. Do ora a lui la parola. {Nicola Martella}

 

Ogni tanto è necessario fermarsi è fare un bilancio. Soprattutto per me che ho conosciuto il Signore Gesù un anno e mezzo fa è importante «prendere le misure» della propria fede. Guardarsi un attimo allo specchio e capire se si è realmente quelli di prima, sapere se il percorso di vita è quello giusto. Voglio raccontarvi il mio percorso di fede.

 

Uno sguardo al passato

     Ho già raccontato altrove su questo sito come ho conosciuto Cristo. Indubbiamente è stato l’evento che più di tutti ha segnato la mia vita. Durante questo mio lungo iter ho capito il senso più profondo delle cose e ho imparato ad apprezzare ciò che il Signore quotidianamente mi mette davanti. Salire la china non è stato semplice. Di primo acchito non è stato certo facile modificare il proprio stile di vita. Guardando indietro, nel mio passato, a ciò che ero prima d’accettare Gesù nella mia vita, trovo un divario insormontabile. Ogni giornata trascorreva vuota e alla ricerca di felicità passeggere. Senza eccessi, ma pian piano, il motto latino carpe diem, ossia «cogli l’attimo», stava diventando il mio stile di vita. Non ne valeva proprio la pena. Vivere per delle passioni, che poi ti lasciano l’amaro in bocca, capii che era deleterio. Per questo grazie anche al sito «Fede controcorrente» e alla risposte del suo gestore, in quest’ultimo anno ho iniziato un cammino con Dio. La curiosità e la mia voracità nel voler apprendere sempre di più sulla Bibbia hanno fatto il resto. Tutto ciò mi ha edificato: i confronti con gli altri fratelli, un studio sano della Bibbia e soprattutto l’amore di Cristo che mi ha accompagnato. Se siete arrivati a leggere fin qui, vi sembrerà che tutto è stato semplice senza intoppi. Purtroppo non è stato rose e fiori, e vi racconto anche ciò che mi ha fatto maturare.

 

Le sofferenze

     Innanzitutto esattamente un anno fa mia madre ebbe un attacco ischemico temporaneo. Una di quelle malattie che si sentono raramente e che anche i medici fanno fatica a diagnosticare. Devo dire che da quando avevo fatto il primo passo verso Cristo, in quei mesi leggevo quotidianamente la Bibbia. Ma quando avevo qualche esame da preparare, mettevo prima lo studio davanti e poi il mio rapporto con Dio. Errando avevo messo in secondo piano, questo legame unico con il Salvatore. La malattia di mia madre mi fece riflettere, sulla precarietà della nostra esistenza. Mi fece soffermare a pensare se il tempo che dedicavo alla mia fede fosse adeguato e se stavo realmente facendo la volontà di Dio. Oltre a questo, ciò che m’angosciava era il fatto che non trovavo sostegno nella mia famiglia; infatti essi non condividono la mia fede. In queste occasioni, mi sentivo solo come un naufrago in mare aperto. Cosa fare? A chi chiedere? Perché tutte queste sofferenze? Mentre in me cresceva questo contrasto, per capire come affrontare questi «giganti», un altro evento sconvolse la mia vita. Come un crescendo di sofferenze che colpiscono in rapida successione, questo fu quello meno atteso. Da tre anni, quindi ancor prima della mia conversione a Cristo, avevo una relazione sincera e senza secondi fini con una ragazza. Non c’è alcun dubbio che, dopo che conobbi Gesù, dovevo capire se anche lei volesse percorrere la stessa strada. In un primo momento fu così, poi pregai il Signore per farmi capire se lei potesse essere la compagna della mia vita. Un paio di mesi dopo, mi lasciò inaspettatamente. Chi ha sofferto le pene d’amore, potrà immaginare, ciò che si prova. Ero confuso e il mio cuore a pezzi non sapevo più come uscire da questo brutto tunnel.

 

La mano di Dio nella mia vita

     Sono sicuro che ogni credente potrà dire che ha visto come la mano Dio sia intervenuta nella propria vita. Quando meno te lo aspetti, tutto muta. La mia «battaglia» contro tutte queste sofferenze non è stata facile. Innanzitutto commetterei un torto, se non dicessi che Nicola Martella mi ha fornito gli «anticorpi» necessari per reagire. A volte, girandomi indietro e ripensando a quei momenti, credo che l’immagine più giusta, per rappresentarmi, sia quella d’un bambino che compie i primi passi e, non avendo ancora il giusto equilibrio, cade. La mano per rialzarmi, me la diede proprio il Signore. A lui rimisi ogni mio dolore, nel mio animo ogni lettura della Bibbia, ogni versetto mi dava gioia. Sapevo che c’era Qualcuno che m’amava, senza che io gli chiedessi niente e che in ogni istante pensava a me. In quel momento realizzai che, se pur nella mia famiglia incontravo ostacoli per la mia fede, Dio m’usa come strumento per far conoscere la Buona Novella ai mie parenti. Dopo tante e tante lacrime, ho capito anche che Dio ha allontanato quella ragazza da me per il mio bene. A volte non capiamo i rimproveri del nostro padre (terreno), ma avevo capito che il nostro Padre celeste vuole il meglio per me.

 

Conclusioni

     Ad oggi frequento, per quel mi è possibile, la chiesa dei Fratelli di Reggio Calabria. Sicuramente il rapporto con altri fratelli m’edifica e mi dà sostegno per continuare nel mio percorso di fede.

     La lezione che ho imparato, tirando il bilancio di quest’anno, è questa: per essere discepoli di Cristo, servono costanza e impegno. Gesù vuole persone che siano decise nelle proprie scelte e che abbiano innanzitutto l’amore per Dio e poi tutto il resto. Ciò che il Signore mi ha chiesto nella mia vita, l’ho pagato con passione e con l’amore che provo per il mio Re. Bisogna scegliere la via di Dio in ogni attimo della nostra vita, perché il Signore non ama gli ignavi: «Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde» (Luca 11,23). Ho inteso che la felicità non è l’assenza del male, perché i momenti difficili ci sono sempre, bensì la felicità è l’amore di Cristo. Quotidianamente, come disse nostro Signore (Matteo 6,10), prego che sia fatta la volontà di Dio e non la mia.

     A piccoli passi, vi ho raccontato come sono cresciuto nella fede. I miei propositi per il cammino, che mi sta dianzi? Continuare a fare la volontà del Signore, impegnarmi giorno per giorno a diffondere la sua Parola e continuare con i miei studi, poiché sta scritto: «La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero» (Salmi 119,105).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A2-Bilanci_giovan_discep_EdF.htm

23-01-2010; Aggiornamento: 24-02-2010

 

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