Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Generi & ruoli 1

 

Prassi di chiesa

 

 

 

 

L’uomo e la donna nella Bibbia— Generi e ruoli 1:

   Ecco le parti principali:
■ Entriamo nel tema (la problematica)
■ I generi nella Bibbia
■ Il matrimonio nella Bibbia

 

La donna nel Nuovo Testamento — Generi e ruoli 2

   Ecco le parti principali:
■ La posizione della donna nella chiesa
■ Il ministero della donna nella chiesa
■ Aspetti conclusivi
■ La mia donna  

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Generi & ruoli 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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VOLERE VELARE PER PREGARE?

 

 di Nicola Martella

 

La questione della lettrice

La risposta

 

Non è mia intenzione entrare in una discussione fra fratelli all’interno di una realtà ecclesiale locale, né prendere partito per qualcuno. D’altro canto, è stata richiesta la mia opinione da un lettore e uno dei servizi offerto dal sito «Fede controcorrente» è di rispondere ai quesiti posti. Confido nella maturità dei fratelli che quanto qui detto non verrà usato in modo strumentale per questioni e situazioni che non conosco. Le mie riflessioni vogliono rappresentare solo un approfondimento biblico, su cui riflettere.

 

 

La questione della lettrice  

 

Caro Nicola, ti scrivo per avere dei chiarimenti sull’uso del velo per le donne nella comunità. Premetto che all’inizio della mia conversione, 30 anni fa, nella comunità si faceva uso del velo, poi piano piano s’è smesso d’usarlo. Devo ammettere che a me va bene così, perché non ho mai compreso fino in fondo la sua biblicità, e sopratutto ai nostri giorni mi sembra un’usanza molto musulmana.

     Però visto che la Bibbia ne parla, vorrei capire meglio cosa intendeva l’apostolo Paolo, quando diceva quanto segue:

     ■ Bisogna metterlo a motivo degli angeli

     ■ Bisogna metterlo se la donna insegna

     ■ Bisogna metterlo se si hanno i capelli corti

     ■ Rappresenta un segno di sottomissione all’uomo (marito?).

 

Se sul tuo sito è già stato discusso quest’argomento fammelo sapere. Ti ringrazio e ti saluto in Cristo. {Gaia Cardelli, ps.; 30-11-2007}

 

 

La risposta ▲

 

Per un cristiano, che ama la Parola di Dio, una cosa non è giusta o sbagliata, perché altri la usano in un modo o nell’altro (p.es. in modo corretto o strumentale). È l’esegesi corretta e rigorosa della Parola a doverci convincere di fare la cosa giusta, rifuggendo sia dal legalismo degli uni, sia dal liberalismo degli altri. Si noti che Paolo non parlò del «velo» in sé (a prescindere che parlò più del «velarsi» che del «velo»), ma di come debba pregare e proclamare (gr. profemi «parlare pubblicamente») l’uomo (aner = uomo sposato, marito) e la donna (ghyné = donna sposata, moglie) dinanzi agli altri (1 Cor 11,4s). Questi due termini ricorrono in Efesini 5 e sono tradotti correttamente «marito» e «moglie».

     Avendo affrontato la questione già nell’opera Generi & ruoli (Punto°A°Croce, Roma 1996), rimando per l’approfondimento ai seguenti articoli della seconda parte del libro: «La donna in 1 Corinzi 11», pp. 9-27; «La donna in 1 Corinzi 14», pp. 28-41.

     Per non lasciare qui la lettrice senza alcuna risposta, faccio notare che la mia convinzione è in sintesi la seguente. Quando una donna sposata (ghyné) prega nell’assemblea solenne (o comunità) personalmente e ad alta voce (ossia formula una preghiera pubblica, a cui si possa rispondere collettivamente con un «amen»), oppure proclama (profetizza, ossia parla sotto «ispirazione» sulla base della Parola letta in gruppo; p.es. testimonia, esorta ecc.; ciò non significa «insegnare»), in quel preciso momento deve avere il capo coperto. Quando lo fa l’uomo sposato (aner), deve avere in quel preciso momento il capo scoperto.

     Rimando a un approfondimento a parte la questione se, secondo una traduzione letterale di 1 Corinzi 11, a coprire il capo della donna debba essere una chioma femminile o un velo.

     Si tenga presente che proclamare (profetare) è qualcosa di diverso da insegnare. Quindi, che abbia o meno il capo coperto, alla donna non è permesso d’insegnare nell’assemblea solenne. Al riguardo si veda «Ministeri preclusi alle donne» in Generi & ruoli, pp. 83-102.

 

Donne conduttrici di chiesa? {Giovanni Fogato} (A)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Velare_pregare_GeR.htm

03-12-2007; Aggiornamento: 17-10-2012

 

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