Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Offensiva intorno a Gesù 1

 

Prassi di chiesa

 

 

 

 

«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1: È ciò che dicono gli altri su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nei mass-media
■ Gesù fra teologia e filosofia
■ Gesù fra filosofia e ideologia
■ Gesù fra ideologie e religioni
■ Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2: È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nella Bibbia e nella storia
■ La questione giudaica
■ Aspetti conclusivi (Gesù e le donne, Il Gesù sacramentale, Interrogativi)
■ Dizionarietto dei termini

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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SCRUPOLI NATALIZI E DI FINE ANNO

 

 di Nicola Martella

 

 

1.  LE QUESTIONI DEI LETTORI

     [1] Ciao Nicola, ancora una volta mi trovo ad affrontare questo periodo di feste, a ricevere auguri e a preparare il pranzo di Natale.

     Passano gli anni ma rimangono le perplessità e il senso di frustrazione nell’impossibilità di comunicare a tutti vero senso della venuta di Gesù su questa Terra. Lo faccio ovunque e con tutti coloro che incontro, lo dico in chiesa e in casa al supermercato e agli amici e conoscenti, scrivo ai miei corrispondenti, ma sento che non basta.

     C’è in tanta gente un senso di resa di rassegnazione di fronte al dilagare del natale commerciale dell’ipocrisia dei regali e delle feste in famiglia (nei casi in cui lo sia, ovviamente! Ma molti mi dicono questo).

     Pazienza per «il mondo», ma noi credenti, cosa facciamo? Diciamo di no, ma poi siamo sulla giostra e giriamo insieme a tutti gli altri, cantiamo un cantico nuovo ma con voce flebile e sommessa! Ce lo diciamo fra noi, ma poi per non offendere la sensibilità, per buona educazione, ci rassegniamo a scambiarci epidermici auguri.

     Diventiamo buoni, invitiamo a pranzo la vecchia zia che sta antipatica a tutti i commensali, ognuno indossa la maschera natalizia, per tre o quattro ore si sopporta, poi tutto il teatrino finisce e se non ci saranno morti e feriti, si dirà che è andato bene. Non so ogni anno siamo al solito punto, niente regali, si dice, niente sprechi o ingozzamenti, ma poi l’argine cede e guai che ci sia qualcuno che ricordi i buoni propositi, diventa immediatamente colui che vuole rovinare la festa.

     Tu che sei saggio e ricco di consigli, che ne dici? Cosa fare in pratica? {Sandro Bertone; 22-12-2007}

 

     [2] Vorrei chiederti, visto che sono ancora una neonata nella fede, fino a che punto un cristiano può spingersi a festeggiare il Natale e se esiste un riferimento biblico per questa festività. Il Signore avrebbe mai detto di festeggiare la sua nascita in carne? E allora perché coloro, che seguono la religiosità popolare, lo fanno? E noi cosa dobbiamo tener presente ricordando questa festività? Grazie {Anna Raglia; 08-12-2009}

 

 

2.  OSSERVAZIONI E STIMOLI: Il «Natale» è stato da sempre un tema di sofferenza per me, poiché a me era stato insegnato che fosse «peccato», mentre nella famiglia e nella chiesa evangelica (dei Fratelli!) di mia moglie in Germania era cosa scontata festeggiare il Natale. Non mi dilungo, poiché puoi leggere le questioni nell’articolo «Il travaglio del natale» e nei contributi del tema di discussione connesso: «Partecipazione al "travaglio del natale"».

     Non avendo «ricette» da offrire, lascio dapprima con alcuni miei motti, sperando che possano essere di stimolo a te e agli altri lettori.

     ■ Chi non è luce tutto l’anno, difficilmente sarà un luminare che brilla in modo credibile a Natale e a fine anno, quando di «lucine» in giro ce ne sono tante.

     ■ Chi vuole cambiare il mondo, cominci a cambiare un po’ la sua propria vita.

     ■ Chi vuole che il mondo cambi del tutto, faccia almeno oggi un solo atto concreto.

     ■ Chi vuole un Natale e un fine anno migliori, faccia almeno un gesto alternativo rispetto alla consuetudine.

     ■ Chi vuole un mutamento, si ponga in discontinuità, sì, controcorrente.

     ■ Chi domani vuole un albero di pace, pianti oggi un seme di speranza.

     ■ Chi ha un gran messaggio da annunciare, non lo limiti alle quattro mura d’una sala di culto.

     ■ Anche a Natale e a fine anno, chi ci osserva, vuole fatti e non solo parole.

 

Spero che questi miei motti possano aiutare chi mi ha posto e domande e gli altri a riflettere e ad agire con una fede controcorrente! Inoltre si tengano presenti le seguenti riflessioni.

     ■ Anche a Natale e a fine anno, alcuni cristiani rimangono nella reazione, cavillando su ciò che è «biblico» o meno al riguardo, mentre di passare all’azione: presentare anche in tale periodo l’Evangelo e che Cristo vuole nascere e dimorare nei cuori.

     ■ L’Occidente si sta scristianizzando. Molti ragazzi per le strade non sanno neppure quale sia il vero significato del Natale (nel senso di nascita del Messia). Tutto è connesso a Babbo Natale, regali e consumismo. Di là da quando Gesù sia veramente nato (autunno, primavera), non è questa l’occasione propizia per mettere al centro dell’attenzione il Logos di Dio fatto carne (Gv 1,1s.14) per diventare «Cristo crocifisso» (1 Cor 1,23; Gal 3,1)?

     ■ Chi crede che l’Evangelo sia la potenza di Dio, perché lo tiene così nascosto?

     ■ Se si scoprisse da fonti storiche che Gesù nacque, ad esempio, il 23 ottobre, quanti cristiani festeggerebbero il suo compleanno?

     ■ Ammesso che Gesù non sia nato il 25 dicembre (il Natale più antico fu festeggiato in Egitto il 6 gennaio o epifania, ossia apparizione), hai notato che il Natale è l’unico compleanno, in cui il festeggiato non riceve doni, ma i festeggianti?

 

A ciò si aggiungano le seguenti riflessioni bibliche che valgono senz’altro anche in questo periodo.

     ■ «Del rimanente, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri» (Fil 4,8).

     ■ «Tutto ciò che Dio ha creato è buono e nulla è da riprovare, se usato con rendimento di grazie; perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera» (1 Tm 4,4s).

     ■ «E Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinché, avendo sempre in ogni cosa tutto ciò che vi è necessario, abbondiate in ogni opera buona» (2 Cor 9,8).

     ■ «Predica la Parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo. Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito d’udire si accumuleranno insegnanti secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno ai miti» (2 Tm 4,2ss).

 

L’Onnipotente che è Alfa e Omega (ossia «A» e «Z»), Principio e Fine (tutto), Primo e Ultimo (iniziatore e compitore della storia), benedica il vostro entrare e il vostro uscire. «L’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in ogni opera a cui porrai mano... L’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l’opera delle tue mani» (Dt 14,29; 24,19). La precondizione è l’ubbidienza ai suoi comandamenti.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Scrupoli_natalizi_OiG.htm

24-12-2007; Aggiornamento: 09-12-2009

 

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