Le questioni poste
dal lettore ci portano qui ad affrontare
vari argomenti: le leggi mosaiche sulla purità alimentare, le norme
igieniche e salutiste, la distinzione fra animali puri e impuri, il consumismo
odierno, il costume di mangiare gli agnelli a Pasqua, il bisogno di una dieta
equilibrata e di norme salutiste oggi.
Caro Nicola, ho
alcune domande da porti. Leggevo la lista degli animali puri e impuri,
riferita al popolo d’Israele (Dt 14). So, che noi facenti parte del nuovo
patto siamo al di fuori di quelle prescrizioni. Mi chiedevo però, se in
quelle proibizioni ci fossero delle motivazioni, che il Dio creatore di tutto,
nella sua onniscienza, voleva far intendere agli uomini tutti. Per esempio,
mangiare animali morti da sé (ammalati, non sani) può comportare della
patologie, degli effetti collaterali sulla nostra salute. Altri tipi di animali
probabilmente non producono proprietà benefiche, ma possono invece risultare
dannosi per il nostro organismo. Se ciò non fosse, perché c’è stata una
selezione di questi animali? Su quali metri di riferimento?
Un’altra cosa: a
Pasqua è tradizione mangiare gli agnelli. Bene, o forse è meglio dire
male, vista la mole di giovani bestie che vengono uccise crudelmente,
spesso senza il rispetto dei canoni di tutela degli animali, nelle uccisioni. Ho
visto dei video assurdi che mi portano, per solidarietà, a non consumare
l’agnello a Pasqua e in generale a cercare un maggiore equilibrio nella dieta,
per quei motivi espressi sopra. È vero che abbiamo il dominio su ogni creatura e
il permesso di cibarsi di tutto, ma in questi tempi, dove ogni aspetto viene
esasperato agli estremi, non si diventa forse complici del meccanismo diabolico
nel consumismo egoistico, che non bada alle regole e al buon senso
civile? {Andrea Angeloni; 31-03-2015} |
La distinzione fra
animali puri e impuri mirava alla
salute del popolo d’Israele, che non doveva vivere nel nord dell’Europa,
negli Stati Uniti o nel Canada, ma nella Palestina quale sua terra promessa. È
chiaro che tali norme rispecchiassero sia la latitudine di Canaan, sia gli
animali ivi ricorrenti, sia la situazione culturale e religiosa del Medio
Oriente, contro il cui paganesimo la legge mosaica era estremamente avversa.
Semplificando, possiamo dire, che gli animali puri sono in genere erbivori,
quelli impuri sono carnivori; i primo stanno all’inizio della catena alimentare,
i secondi alla fine. Gli animali
carnivori mangiano in genere gli animali più deboli, vecchi e malati, che
sono più facilmente abbordabili; in tempi di magra, essi mangiano anche i
cadaveri, che trovano. Alcuni animali si cibano solo di cadaveri (p.es.
avvoltoi). Sono esclusi anche animali onnivori (p.es. maiali), gli
animali erbivori non ruminanti, gli animali acquatici, che filtrano
l’acqua, e gli animali acquatici che stanno in alto nella catena alimentare
(p.es. mammiferi, carnivori) o si cibano di cadaveri. Quindi, gli animali
carnivori e onnivori e quelli che filtrano l’acqua possono essere veicoli per
malattie infettive. Qui non vogliamo scendere troppo nei particolari. Si
noti comunque anche che diverse norme non seguivano prettamente criteri
salutisti, ma erano spesso formulate in antitesi alle pratiche religiose dei
pagani (cfr. Ez 20,25). [Cfr. in Nicola Martella,
Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma
2002), l’articolo «Puro ed impuro», p. 289.]
Dio diede le sue norme igienico-alimentari a un popolo, che non sapeva nulla di
epidemiologia, e a cui sarebbe stato difficile allora spiegare certe precise
e complesse norme di prevenzione; perciò, Dio diede a Israele alcune semplici
norme igieniche e salutiste di base. Inoltre, per così dire, l’ispettore
sanitario non era il medico, ma il sacerdote, che accertava la presenza di certe
malattie cutanee o la loro guarigione (Lv 13,1-59; 14,1ss.35ss.44ss). Dio voleva
Israele sano e salvo.
Inoltre, chi
allevava gli animali, aveva un contatto diretto con loro e ne faceva un uso
responsabile. Il consumismo odierno è tutt’altra cosa. Personalmente sono un
quasi vegetariano; non sono contrario a mangiare carne, ma lo faccio con molta
moderazione. Sono contrario a ogni crudeltà verso gli animali, poiché
anch’essi sono «anime viventi», quindi esseri senzienti. [►
Crudeltà sugli animali] A ciò si aggiunga che, avendo un’allergia per
le tradizioni, non ci tengo a mangiare l’agnello a Pasqua. Tuttavia, se
fossi ospite a casa d’altri e mi servissero della carne, ne mangerei per
rispetto per chi mi ospita, certamente ne mangerei poca (devierei più sulle
verdure e simili). In Atti
15 la legge mosaica non fu imposta ai credenti gentili, come volevano i
giudaizzanti, ma furono raccomandate quattro norme, per favorire la
comunione con i credenti giudaici: «Poiché è parso bene allo Spirito Santo e
a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie;
cioè: che vi asteniate dalle cose sacrificate agl’idoli, dal sangue,
dalle cose soffocate, e dalla fornicazione; dalle quali cose ben farete a
guardarvi» (vv. 28s). Tale brano si chiude così: «State sani».
Tali norme hanno senso, poiché sono applicabili ovunque nel mondo e non
hanno a che fare solo con la situazione specifica della Palestina. Israele era
una nazione in specifici confini, mentre l’assemblea del Signore è un popolo
spirituale presente in tutto il mondo con varie appartenenze nazionali. Io
personalmente mi attengo a tali prescrizioni alimentari; certamente, non ne
faccio una psicosi alimentare, ma agisco con sobrietà e coscienza. «Mangiate
di tutto quello che si vende al macello senza fare inchieste
per motivo di coscienza... Se qualcuno dei non credenti v’invita, e voi volete
andarci, mangiate di tutto quello, che vi è posto davanti, senza fare
inchieste per motivo di coscienza» (1 Cor 10,25.27). Il problema nasce
laddove si è avvertiti preventivamente; qui la questione è quella della
coscienza altrui, che non si vuole scandalizzare (vv. 28s), e il fatto che
non si vuole essere d’intoppo agli altri (vv. 32s), specialmente ai deboli nella
fede (Rm 14).
►
La Bibbia insegna il vegetarianismo?
{Nicola Martella} (D)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Pur_aliment_MT_AT.htm
01-04-2015; Aggiornamento: |