Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Manuale Teologico dell’AT

 

Etica

 

 

 

 

Dopo una introduzione alle problematiche della teologia dell’AT, segue il dizionario teologico dell’AT.

   Ecco le parti principali dell’introduzione alla teologia dell’AT:
■ Il compito e l’oggetto della Teologia dell’AT
■ Le posizioni teologiche più ricorrenti
■ I patti e gli altri approcci
■ Contro l’appiattimento storico e teologico dell’AT.

 

Al dizionario teologico dell’AT sono acclusi un registro delle voci e un registro ragionato delle stesse detto «percorsi teologici».

 

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LEGGI DI PURITÀ ALIMENTARE

 

 di Nicola Martella

 

Le questioni poste dal lettore ci portano qui ad affrontare vari argomenti: le leggi mosaiche sulla purità alimentare, le norme igieniche e salutiste, la distinzione fra animali puri e impuri, il consumismo odierno, il costume di mangiare gli agnelli a Pasqua, il bisogno di una dieta equilibrata e di norme salutiste oggi.

 

Caro Nicola, ho alcune domande da porti. Leggevo la lista degli animali puri e impuri, riferita al popolo d’Israele (Dt 14). So, che noi facenti parte del nuovo patto siamo al di fuori di quelle prescrizioni. Mi chiedevo però, se in quelle proibizioni ci fossero delle motivazioni, che il Dio creatore di tutto, nella sua onniscienza, voleva far intendere agli uomini tutti. Per esempio, mangiare animali morti da sé (ammalati, non sani) può comportare della patologie, degli effetti collaterali sulla nostra salute. Altri tipi di animali probabilmente non producono proprietà benefiche, ma possono invece risultare dannosi per il nostro organismo. Se ciò non fosse, perché c’è stata una selezione di questi animali? Su quali metri di riferimento?

     Un’altra cosa: a Pasqua è tradizione mangiare gli agnelli. Bene, o forse è meglio dire male, vista la mole di giovani bestie che vengono uccise crudelmente, spesso senza il rispetto dei canoni di tutela degli animali, nelle uccisioni. Ho visto dei video assurdi che mi portano, per solidarietà, a non consumare l’agnello a Pasqua e in generale a cercare un maggiore equilibrio nella dieta, per quei motivi espressi sopra. È vero che abbiamo il dominio su ogni creatura e il permesso di cibarsi di tutto, ma in questi tempi, dove ogni aspetto viene esasperato agli estremi, non si diventa forse complici del meccanismo diabolico nel consumismo egoistico, che non bada alle regole e al buon senso civile? {Andrea Angeloni; 31-03-2015}

 

La distinzione fra animali puri e impuri mirava alla salute del popolo d’Israele, che non doveva vivere nel nord dell’Europa, negli Stati Uniti o nel Canada, ma nella Palestina quale sua terra promessa. È chiaro che tali norme rispecchiassero sia la latitudine di Canaan, sia gli animali ivi ricorrenti, sia la situazione culturale e religiosa del Medio Oriente, contro il cui paganesimo la legge mosaica era estremamente avversa.

     Semplificando, possiamo dire, che gli animali puri sono in genere erbivori, quelli impuri sono carnivori; i primo stanno all’inizio della catena alimentare, i secondi alla fine. Gli animali carnivori mangiano in genere gli animali più deboli, vecchi e malati, che sono più facilmente abbordabili; in tempi di magra, essi mangiano anche i cadaveri, che trovano. Alcuni animali si cibano solo di cadaveri (p.es. avvoltoi). Sono esclusi anche animali onnivori (p.es. maiali), gli animali erbivori non ruminanti, gli animali acquatici, che filtrano l’acqua, e gli animali acquatici che stanno in alto nella catena alimentare (p.es. mammiferi, carnivori) o si cibano di cadaveri. Quindi, gli animali carnivori e onnivori e quelli che filtrano l’acqua possono essere veicoli per malattie infettive. Qui non vogliamo scendere troppo nei particolari. Si noti comunque anche che diverse norme non seguivano prettamente criteri salutisti, ma erano spesso formulate in antitesi alle pratiche religiose dei pagani (cfr. Ez 20,25). [Cfr. in Nicola Martella, Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), l’articolo «Puro ed impuro», p. 289.]

     Dio diede le sue norme igienico-alimentari a un popolo, che non sapeva nulla di epidemiologia, e a cui sarebbe stato difficile allora spiegare certe precise e complesse norme di prevenzione; perciò, Dio diede a Israele alcune semplici norme igieniche e salutiste di base. Inoltre, per così dire, l’ispettore sanitario non era il medico, ma il sacerdote, che accertava la presenza di certe malattie cutanee o la loro guarigione (Lv 13,1-59; 14,1ss.35ss.44ss). Dio voleva Israele sano e salvo.

     Inoltre, chi allevava gli animali, aveva un contatto diretto con loro e ne faceva un uso responsabile. Il consumismo odierno è tutt’altra cosa. Personalmente sono un quasi vegetariano; non sono contrario a mangiare carne, ma lo faccio con molta moderazione. Sono contrario a ogni crudeltà verso gli animali, poiché anch’essi sono «anime viventi», quindi esseri senzienti. [ Crudeltà sugli animali] A ciò si aggiunga che, avendo un’allergia per le tradizioni, non ci tengo a mangiare l’agnello a Pasqua. Tuttavia, se fossi ospite a casa d’altri e mi servissero della carne, ne mangerei per rispetto per chi mi ospita, certamente ne mangerei poca (devierei più sulle verdure e simili).

     In Atti 15 la legge mosaica non fu imposta ai credenti gentili, come volevano i giudaizzanti, ma furono raccomandate quattro norme, per favorire la comunione con i credenti giudaici: «Poiché è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie; cioè: che vi asteniate dalle cose sacrificate agl’idoli, dal sangue, dalle cose soffocate, e dalla fornicazione; dalle quali cose ben farete a guardarvi» (vv. 28s). Tale brano si chiude così: «State sani». Tali norme hanno senso, poiché sono applicabili ovunque nel mondo e non hanno a che fare solo con la situazione specifica della Palestina. Israele era una nazione in specifici confini, mentre l’assemblea del Signore è un popolo spirituale presente in tutto il mondo con varie appartenenze nazionali.

     Io personalmente mi attengo a tali prescrizioni alimentari; certamente, non ne faccio una psicosi alimentare, ma agisco con sobrietà e coscienza. «Mangiate di tutto quello che si vende al macello senza fare inchieste per motivo di coscienza... Se qualcuno dei non credenti v’invita, e voi volete andarci, mangiate di tutto quello, che vi è posto davanti, senza fare inchieste per motivo di coscienza» (1 Cor 10,25.27). Il problema nasce laddove si è avvertiti preventivamente; qui la questione è quella della coscienza altrui, che non si vuole scandalizzare (vv. 28s), e il fatto che non si vuole essere d’intoppo agli altri (vv. 32s), specialmente ai deboli nella fede (Rm 14).

 

La Bibbia insegna il vegetarianismo? {Nicola Martella} (D)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Pur_aliment_MT_AT.htm

01-04-2015; Aggiornamento:

 

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