1. Citare da sprovveduti?
Dal gruppo «Benvenuti nel regno» mi è arrivato l’inizio di un articolo,
intitolato «L’alternativa alla violenza nelle parole di Martin Luther King».
Tale articolo inizia recitando come segue: «“La violenza genera violenza; l’odio
genera odio e l’intransigenza genera altra intransigenza. È una spirale
discendente, e alla fine non vi è che distruzione, per tutti”. Invece, ci
ricorda Martin Luther King: “La non violenza produce la trasformazione del mondo
e il superamento del rancore. Ma per fare tutto questo non bisogna
accontentarsi”, esorta King, “degli spiccioli che ci vengono offerti”. Ma
bisogna chiedere, volere, desiderare e perché no, lottare per un’energica
trasformazione del mondo. Solo parole? Martin Luther King con la sua vita,
dedicata a realizzare questo “sogno”, ci ricorda che non è così».
Sono in amichevole contatto col gestore del gruppo «Benvenuti nel regno», con
cui condivido molte cose. Possibile però che egli non si sia accorto del
contesto di tale sito, visto che alla fine di tale citazione ne mette il link?
2. Citare per strumentalizzare
Certo si potrebbe dire: Sì, in tale citazione c’è del vero. Con molte di queste
cose si potrebbe essere anche d’accordo. Se però si va sul sito «Gionata» e si
legge l’intero
originale, ci si accorgerà di alcune cose.
■ 1) Si tratta del «Testo di una conferenza tenuta presso la chiesa Battista
di Firenze il 27 ottobre 2007». Le posizioni delle chiese della federazione
(FCEI) sono note in proposito. Certo non vogliamo fare di tutta l’erba un
fascio. In ogni modo, se i padri dei Battisti, Metodisti e Valdesi odierni, che
tante lacrime e sangue versarono, tornassero in vita e vedessero molti dei loro
pronipoti con siffatte idee e ideologie, li misconoscerebbero come loro eredi
morali, griderebbero «anatema!» e si metterebbero a riformare biblicamente le
chiese. Tra il «mondo» e molte di tali «chiese» (non solo quelle) oramai non c’è
più nessuna differenza, se non etichette «cristiane»: il mondo è nelle chiese e
le chiese sono mondane. Non sono un profeta ma, come è successo altrove (dove
migliaia di chiese vengono chiuse e vendute… per diventare discoteche,
ristoranti e anche moschee islamiche!), molte di tali chiese sono oramai
destinate a scomparire, diventando sempre più liberali, sì libertine fino alla
loro morte (cfr. Ap 2,5). Sembra che la storia biblica e quella d’Israele (cfr.
1 Cor 10,5-12; 2 Pt 2,4-8) e la fine di Efraim e di Giuda (2 Re 17; 24s) non
abbiano insegnato nulla, né tanto meno la storia delle chiese.
■ 2) Il sito è tutta un’apologia dell’omosessualità
maschile e femminile, ammantato di cristianesimo e pia tolleranza, per
accreditare — come si legge — tali «cristiani “diversi”», ossia «gay e lesbiche
cristiani». In tale sito si fanno i salti mortali per dimostrare tale
compatibilità e per suggerire una lettura «diversa»
della Bibbia per accreditare la pratica omosessuale nel cristianesimo.
Prescindendo da un’esegesi rigorosa e contestuale, ma con un po’ di dialettica e
altri artifici psicologici, filosofici e pseudo-scientisti, si aggioga la Bibbia
al proprio carro ideologico e le si fa dire, infine, ciò che si vuole. Rimando
al seguente articolo che confuta una tale visione delle cose: Nicola Martella,
«L’omosessualità e la Bibbia»,
Disturbi e
abusi, Sesso & Affini 3 (Punto°A°Croce, Roma
1998), pp. 172-184 (cfr. qui anche «L’omosessualità», pp. 157-171).
■ 3) Lo stesso titolo del sito «Gionata» allude al fatto che Gionathan,
figlio di Saul sarebbe stato un omosessuale. Si scomoda addirittura il biblista
cattolico
Gianfranco Ravasi, di cui si pubblica un articolo (già apparso nel 2005 su
Famiglia Cristiana) per attesterebbe ciò; certo che questo monsignore diventato
ormai prelato vaticano non è certo un fulgido esempio di esegesi rigorosa e
contestuale. Tale assurdità su Gionathan ben-Saul è dovuta all’ignoranza storica
e culturale sull’ebraismo e sull’oriente. Ad esempio, due uomini che anche
oggigiorno si tengono per mano in oriente o che si salutano addirittura
baciandosi sulle labbra non è segno di omosessualità, ma di profonda amicizia e
di familiarità. A tale sproposito riguardo a Gionathan ho risposto già da tempo
in questo articolo: «L’amicizia fra uomini»,
Disturbi e
abusi, pp. 185-193.
3. Martin Luther King è un modello credibile?
Martin Luther King non aveva nulla a che vedere con l’omosessualità; egli era
eterosessuale, ma aveva una vita sessuale disordinata: era un grande donnaiolo!
Leggendo le cose menzionate sopra, ho dovuto ripensare a un testo scritto tempo
fa da Alexander Seibel proprio su tale personaggio che ci fece «sognare». Lo
presento qui di seguito adattandolo e ampliandolo.
Martin Luther King, un pastore battista che si batté per i diritti civili negli
USA, è stato trattato per lungo tempo come un grande modello di moralità, di
spiritualità e d’impegno civile (vedi il suo profilo
Wikipedia). La sua dedizione particolare non valse però solo per gli
oppressi, ma anche per le donne altrui. Egli stesso lo ha infine ammesso,
affermando: «Sto via da casa fino a 27 giorni al mese, e fucking è, in fin dei
conti, una forma di riduzione della paura» (così nella rivista svizzera
«Weltwoche», 21-05-1987).
A quel tempo, pensavo allora che queste evidenze avrebbero aperto gli occhi
particolarmente agli evangelicali e che fosse ora di mettersi alla ricerca di
altri modelli. Niente di tutto questo! Tutto ciò si è mostrato una grave
ingenuità da parte mia. Allora come oggi, Martin Luther King viene considerato
un «santo» e «grande uomo di Dio».
Il pastore carismatico Andreas Malessa lamentava addirittura che «si avrebbe
insudiciato uno dei più grandi modelli cristiani del dopoguerra». La rivista
carismatica «Gemeindewachstum» [Crescita della chiesa] aumentava la dose (in
collegamento con il loro amato «Test dei doni»), affermando addirittura: «La sua
forza di fede cambiò l’America: Martin Luther King» (n. 51 [4/1992], allegato
«Chiesa per domani», p. 9).
M.L. King nella veste di adultero e fornicatore? Non aspettiamoci di trovare una
sola parola nel sito eroicizzante dell’Ucebi
(Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia). Ormai è diventato un’icona
per tutti, un eroe battista di cui andare fiero.
È probabile che, secondo tale logica, si dovrebbe riscrivere la stessa Bibbia
per adattarla allo spirito e alla morale del mondo. Secondo tale linea di
pensiero, non saranno gli adulteri e i fornicatori a essere giudicati da Dio (1
Cor 6,9; Eb 13,4), ma coloro che non si impegnano attivamente per cambiare la
società.
*°*°*°*°*°*°
■ «Non amate il
mondo né le cose che sono nel
mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. Poiché tutto quello
che è nel mondo: la concupiscenza
della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita non è dal
Padre, ma è dal mondo. E il mondo passa via con la sua concupiscenza; ma chi fa
la volontà di Dio dimora in eterno» (1 Gv 2,15ss).
■ «Non sapete voi che gli
ingiusti non erediteranno il regno
di Dio? Non v’illudete! Né i fornicatori, né gli idolatri, né gli
adulteri, né gli
effeminati, né i sodomiti,
né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci
erediteranno il regno di Dio. E tali
eravate alcuni; ma siete
stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome
del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito del Dio nostro» (1 Cor 6,9ss).
Il malakòs «molle» era chi si prestava a essere abusato nella pederastia.
Lo arsenokoítēs «chi si giace sessualmente con un maschio (arsēn)»
era chi praticava la pederastia o sodomia su altri. Il malakòs era la
parte passiva, mentre l’arsenokoítēs era la parte attiva.
■ «E con molte altre parole [Pietro] li scongiurava e li esortava dicendo:
“Salvatevi da questa
perversa generazione”» (At
2,40).
■ «Siate irreprensibili e schietti, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una
generazione storta e perversa, nella quale voi risplendete come luminari
nel mondo, tenendo alta la Parola della vita» (Fil 2,15).
►
Chi cita Martin Luther King, lo conosce veramente? {Nicola Martella} (A)
►
I gay dicono che anche Gesù e alcuni apostoli fossero tali 1 {Nicola Martella} (A)
►
I gay dicono che anche Gesù e alcuni apostoli fossero tali 2 {Nicola Martella} (A)
►
Per i gay anche Gesù e alcuni apostoli erano tali? Parliamone {Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-MLKing_modello_S&A.htm
27-03-2008; Aggiornamento: 18-03-2015
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