Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Escatologia 1

 

Strutture paraecclesiali

 

 

 

 

Questa opera contiene senz’altro alcune novità. Leggendo i brani escatologici della Bibbia sorgono vari interrogativi, ad esempio i seguenti:
■ I credenti, quando muoiono, vanno in cielo o in paradiso?
■ I morti nell’aldilà sono solo inattivi o anche incoscienti?
■ I bimbi morti dove vanno?
■ Se nessuno sa il giorno e l’ora dell’avvento del Messia, perché diversi cristiani hanno fatto predizioni circostanziate per il loro futuro imminente?
■ Qual è la differenza fra escatologia e utopia?
■ In che cosa si differenzia la speranza biblica dalla speranza secolarizzata di alcuni marxisti?
■ Il «rapimento» precederà o seguirà la tribolazione finale?
■ Quando risusciteranno i credenti dell’AT?
■ Il regno millenario è concreto o solo spirituale?
■ Durante il suo regno futuro col Messia regnerà sono Israele o anche la chiesa?
■ Nella nuova creazione i credenti abiteranno in cielo o sulla nuova terra?
■ Lo stagno di fuoco esisterà per sempre?
■ I morti si riconoscono nell’aldilà?
■ Non sarà noioso vivere nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il tempo nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il matrimonio nel nuovo mondo?
■ Eccetera...

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Escatologia 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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L’ISTRUZIONE BIBLICA

 

 di Nicola Martella

 

Paolo Jugovac chiede

La risposta

 

 

Paolo Jugovac chiede

 

Caro Nicola, a proposito di scuole bibliche, corsi e seminari c’è una domanda che sorge, e che a suo tempo mi pare ti sia posto anche tu in un tuo articolo. Si nota, nell’ambiente evangelico, un proliferare di «scuole bibliche», propriamente o impropriamente dette. Ovviamente esistono «scuole» di vario livello (base, superiore, teologico, pratico...), di varia qualità (e qui dipende dagli insegnanti), e di diversa impostazione e prospettiva.

     Sembrerebbe logico per una scuola garantire l’istruzione di base, e poi eventualmente procedere verso settori specifici, ma non sempre è così, e anzi si trovano sempre più spesso scuole che, anziché offrire le conoscenze fondamentali su cui permettere di costruire, si concentrano su aspetti specifici per offrire un valore aggiunto: con un esempio universitario potremmo dire che si considerano una sorta di «corso di perfezionamento» dopo la laurea.

     Per questo sorgeva il dubbio se possano essere chiamate indifferentemente «scuole» tutte le realtà che impartiscono istruzione, oppure esista una definizione più precisa per le realtà che offrono ampie cognizioni cristiane di base (su Bibbia, fede, teologia, esegesi, pratica ecc.) e quelle che si propongono — con maggiore o minore titolo — come «master». {Paolo Jugovac; 11-06-07}

 

 

La risposta ▲

 

L’istruzione biblica è assolutamente importante nel piano di Dio per la costruzione del suo regno. Nella Bibbia troviamo forme differenti, ad esempio: scuole profetiche, l’istruzione del rabbi Gesù con i suoi discepoli in una scuola di vita, l’istruzione di Paolo per la sua squadra missionaria, l’istruzione per un tempo relativamente breve o lungo in una data zona per formare i discepoli, eccetera.

     Io personalmente catalogherei l’istruzione biblica corrente come segue.

     Scuole di vita: I corsi sono rivolti a persone diventate da poco credenti o comunque bisognose di discepolato. L’insegnamento non è di natura esegetico, ma più che altro pastorale e morale. I corsi durano pochi mesi. Alcune istituzioni hanno corsi che seguono un percorso, quindi necessitano di più periodi.

     Scuole bibliche: Esse vedono normalmente il loro mandato nel formare gli studenti per un ministero nelle chiese o a pieno tempo. Possono essere di tipo residenziale o possono prevedere uno studio locale o a distanza. Lo studio dura diversi anni e viene previsto un certificato per uno o due anni e un diploma per tre o quattro anni. Ci sono scuole bibliche che seguono un cammino più dottrinale e quelle che mirano a un metodo più esegetico. Ci sono scuole bibliche interdenominazionali, aperte a tutti, e scuole denominazionali (a volte aperte anche ad altri) che perseguono l’obiettivo di formare i «quadri» (pastori, diaconi, anziani, missionari) della propria denominazione. In alcune scuole bibliche vengono insegnate anche lingue bibliche, sebbene il livello può essere di diverso genere. Alcune scuole bibliche preferiscono chiamarsi anche «istituto biblico».

     Accademie teologiche: Esse assomigliano a scuole bibliche, ma offrono un vero e proprio studio teologico. Quest’ultimo è basato in massima parte sull’esegesi e sullo studio delle lingue bibliche. In genere hanno un livello universitario e premettono la licenza superiore come base di partenza o un diploma conseguito presso una scuola biblica. Secondo i casi, le accademie teologiche si chiamano pure «seminario teologico», «istituto teologico». Esistono anche «accademie di missione».

     Seminari e corsi: Diversi istituti biblici offrono corsi specifici (cura d’anime, psicologia biblica, creazionismo, corsi panoramici su AT, NT, geografia biblica, archeologia, ecc.). Essi sono aperti a tutti e hanno luogo in sedi sia centrali sia dislocate. Possono costituire una serie di singoli incontri dislocati nel tempo o possono essere svolti in blocchi nei fine settimana. Possono prevedere degli esami e sono conclusi con un attestato. Alcuni istituti offrono seminari nel senso di conferenze su un tema e al massimo danno un attestato di frequenza. Certi istituti e accademie hanno al loro interno dei reparti dedicati che offrono tali corsi specifici. Alcune scuole lavorano esclusivamente con seminari locali, altre solo per corrispondenza.

     Riconoscimenti: Essi hanno spesso un valore per l’istituto che li eroga. Se una scuola è legata a un’associazione di scuole e istituti biblici, i riconoscimenti che dà sono riconosciuti in qualche modo anche dagli altri. Questo è specialmente importante quando si vogliono proseguire gli studi biblici. Con qualche eccezione però i certificati, i diplomi e gli altri riconoscimenti non hanno in genere un valore legale, ossia non sono riconosciuti dal ministero della pubblica istruzione, quindi non hanno valore per continuare gli studi presso un istituto superiore di teologia o università teologica in Italia. Perciò gli studenti che hanno terminato una scuola biblica in Italia, si recano in genere all’estero, dove si fanno accreditare il proprio titolo di studio e continuano lì gli studi presso un’accademia o università teologica che ha il riconoscimento statale. In Europa un tale diploma in teologia o una tale laurea in teologia conseguiti presso un istituto riconosciuto dallo Stato di un Paese, ha valore legale anche in un altro Stato membro.

     Classificazioni: Evito di classificare le scuole bibliche di ogni genere e tipo, presenti in Italia, per non entrare in polemiche non volute con alcune di loro, che si sentiranno classificate in modo non confacente alle loro intenzioni. Evito pure qui di dare loro «voti». Si tenga presente che fra gli istituti biblici ci sono vari livelli di qualità (anche fra i loro insegnanti quanto a preparazione tecnica e a pedagogia didattica), vari tipi di programmi (più dottrinali, più esegetici, più pastorali, più evangelistici) e vari obiettivi finali che si vogliono raggiungere con gli studenti.

     Equivalenze dei riconoscimenti: Da quanto appena detto risulta che non sempre un certificato o un diploma corrisponde a un altro. E non basta parlare di «diploma» o «laurea» in teologia perché poi lo sia in senso oggettivo; ad esempio ci si può porre queste domande: che cosa pensa di tale titolo di studio un’accademia riconosciuta dallo Stato in un altra nazione (come lo accrediterebbe)? Quale valore ha il diploma di un istituto biblico dinanzi al ministero della pubblica istruzione in Italia?

     Strumento strategico: Di là dai titoli di studio rilasciati, gli istituti biblici hanno un grande valore nella costruzione del regno di Dio. Trascurare questo aspetto è un danno per l’opera di Dio in Italia.

 

Voglio parlarti dell’I.B.E.I.

Il verme dell’accademismo

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/A1-Istruzione_biblica_Esc.htm

17-06-2007; Aggiornamento: 06-07-2010

 

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