1. LE QUESTIONI: Chi
conosce me e le mie opere non dubiterà che io creda nel prossimo ritorno
del Signore, nel giorno che Dio Padre ha stabilito. Non sono neppure contrario a
forme di «comunanza» di vita e di beni, se ciò avviene senza coercizione
e come volontario «impegno d’amore» di tutti verso tutti e per l’avanzamento del
regno di Dio. Qui parliamo d’altro, ossia della coercizione a praticare
assolutamente la comunione dei beni sulla base di un’ossessione
apocalittica di un «santone»; e tale «collettivismo» distinguerebbe spesso la
vera chiesa (tale gruppo) da tutto il resto dei cristiani, dichiarati come
appartenenti a una chiesa oramai apostata.
Durante il corso della storia, sono sempre sorti personaggi pieni di fervore
apocalittico, che hanno predicato l’avvento del Signore nel giro di mesi o
al massimo di qualche anno. Così facendo, hanno convinto o costretto i credenti
a vendere tutti i loro beni e a mettere il ricavato in comune,
nell’attesa di tale giorno. Durante il corso della storia troviamo sempre lo
stesso modello ricorrente: tali «santoni» affermano con certezza che l’avvento
del Signore è impellente, stabiliscono spesso anche delle date specifiche;
e quando a tale scadenza il Signore non corrisponde alle loro presunte
predizioni, invece di ravvedersi, trovano una scusante (alcuni non sono
ancora pronti, c’è ancora del peccato in qualcuno degli adepti, non ci si fida
ancora abbastanza del Signore, ecc.) e affermano di aver ricevuto una «ulteriore
rivelazione», che sposta tale evento di diversi mesi o di alcuni anni (cfr.
Montano,
Gioacchino da Fiore, Thomas Müntzer).
Non di rado si fanno o conteggi complicati, per calcolare la data del
ritorno di Cristo, partendo dalla speculazione sui dati biblici; poi, quando
alla scadenza annunciata in precedenza il computo fatto fin lì non porta a nulla
di fatto, si introducono sempre altri elementi nuovi. Esempi eloquenti della
numerologia applicata al ritorno di Cristo provengono dal vetero-avventismo (p.es. dal
millerismo), dal geovismo (sorto da quest’ultimo), dal filone speculativo e
apocalittico del vetero-pentecostalismo e del carismaticismo attuale.
Nell’ultimo secolo, sono famose le predizioni dei seguaci della «Torre di
guardia» o di
William M. Branham; quest’ultimo e Charles Taze Russell, fondatore del
geovismo, hanno usato per i loro complicati calcoli anche metodi attinti alla
divinazione esoterica, come la «piramidologia».
Anche oggigiorno Internet è pieno di tali personaggi, che sono ossessionati
dall’escatologia, da complotti massonici e simili temi e che assillano con
tali questioni anche altri, specialmente persone deboli e malleabili, che essi
strumentalizzano. Per l’approfondimento si legga su tali personaggi e i
loro movimenti apocalittici in Nicola Martella (a cura di), Escatologia fra
legittimità e abuso,
Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007), la mia carrellata nei seguenti
articoli: «Escatologia e primo millennio», pp. 27-52; «Escatologia e secondo
millennio», pp. 53-113.
La dottrina del ritorno di Cristo viene mischiata a ideologie attinte al
misticismo orientale, all’esoterismo occidentale, alla mitologia, alla filosofia
speculativa, alla letteratura occulta sui complotti internazionali,
all’ufologia, alla fantascienza, allo gnosticismo e a cose simili. Spesso
cristianizzano temi presenti nella letteratura e in Internet sul «mistero»,
sui miti, sulle esperienze premorte, sui viaggi cosmici, sull’apocalittica
esoterica, sulle presunte rivelazioni di mistici e santoni, sui presunti alieni
e cose simili; il tutto viene proiettato nella Bibbia e, poi, reso
appetibile con il metodo speculativo e allegorico, come se fossero vere dottrine
bibliche. Se ciò non bastasse, si afferma di essere un particolare «canale»
di Dio per il tempo della fine e di aver ricevuto dal Signore o una «nuova
rivelazione» o la «chiave interpretativa» per capire correttamente le
predizioni bibliche. Già ai suoi tempi, l’apostolo Paolo metteva in guardia
da tali falsi maestri (Col 2,18; 1 Tm 4,1s; 2
Tm 4,3).
In tal modo, il ritorno di Cristo viene presentato come impellente. In mano a
tali personaggi ossessionati da un’escatologia distorta, tutto ciò diventa uno
strumento coercitivo, per dominare sulle anime e per ridurle in dipendenza
psichica e spirituale. Persone, fin lì normali, mettendosi a seguire tali
«santoni», cominciano a comportarsi in modo bizzarro e irrazionale. Esse
lasciano le loro famiglie, i loro affetti, il loro lavoro e si aggregano a
personaggi del genere, di cui diventano succubi.
2. COMUNIONE DEI BENI QUALE COSTANTE NEL
NT?
2.1.
L’APOCALITTICA E LA COMUNIONE DEI BENI: Abbiamo visto che durante tutto
il corso della storia, tali falsi maestri ossessionati dall’apocalittica,
spingevano i credenti incauti a vendere i propri beni, a mettere in comune
i proventi e ad aspettare così il ritorno di Cristo, annunciato come impellente
e imminente. Anche oggigiorno personaggi del genere sopravvivono così. Su
Internet fanno pubblicità per la loro ideologia mediante siti, blog e
social network, i cui titoli richiamano l’apocalittica, l’escatologia, la
trascendenza, il mistero e cose simili.
La difficoltà per la gente comune e i credenti semplici sta nel
riconoscerli, poiché gli stessi titoli (p.es. «Ultima era [epoca, ecc.]», «Fine
dei tempi» [«Tempo della fine», ecc.], «Apocalypse now»,
«Apocalypse soon»,
«Dimore celesti [supreme, ecc.]», «Apocalyptica», «Ultima pioggia» e altre
variazioni) possono appartenere a tali «santoni», ad altre persone col pallino
dell’apocalittica (con variegate commistioni con gnosi, mitologia,
misteriosofia, ecc.) o, al contrario, a credenti rispettabili che vogliono
informare sull’escatologia biblica e/o mettere in guardia contro le speculazioni
apocalittiche. A ciò si aggiunga che non tutti coloro, che hanno un’escatologia
speculativa, intendono battere cassa, ma magari vogliono solo
influenzare gli altri con le loro convinzioni. Inoltre, ci sono siti con
titoli del tutto innocui, ma che contengono una visione gnostica e mitologica
del tempo della fine e dei temi escatologici (cfr. «La
voce di Dio» dei seguaci del defunto
William M. Branham; cfr. «Sana dottrina» di
Eliseo Bonanno, che ha la stessa dottrina e le stesse pretese di Branham).
Nel caso in cui si incappa in uno di tali «santoni» ossessionati
dall’apocalittica impellente e si abbocca a tali temi, le vittime incaute
vengono portate lentamente nella loro dipendenza
psichica e spirituale. Uno dei temi, con cui plagiano i malcapitati, è appunto
la comunione dei beni. Qui di seguito approfondiamo scritturalmente proprio
questo tema.
2.2.
L’ANALISI BIBLICA: L’esperienza della chiesa di Gerusalemme (At
2) era dato dal fatto che i credenti giudaici fossero convinti che il Messia
sarebbe ritornato nel giro di vari mesi o, al massimo, di qualche anno. In breve
tempo, tale comunione dei beni e la sopravvenuta carestia (At 11,28) portarono i
credenti di Gerusalemme e della Giudea in una grave crisi e in grande povertà.
Infatti, Paolo e la sua squadra furono costretti a fare una raccolta di fondi
tra le chiese a maggioranza gentile, per soccorrere tali credenti della Giudea,
per alleviare la loro indigenza (At 11,29s), specialmente nei confronti dei «poveri
fra i santi, che sono in Gerusalemme» (Rm 15,25ss; cfr. v. 31; 2
Cor 8,2ss; 9,1-15).
Nel resto del
NT non troviamo nulla del genere, che assomigliasse a una comunione dei
beni, né tra i cristiani giudei, né tra quelli gentili. Troviamo invece che i
fratelli non dovevano approfittare degli altri fratelli negli affari.
Paolo ingiunse ai credenti «che nessuno inganni e
frodi negli affari il proprio fratello, perché il Signore è il
vendicatore di tutte queste cose»
(1 Ts 4,6); ciò mostra che essi non praticavano la comunione dei beni, né
avevano interessi lavorativi ed economici coincidenti. Ciò è mostrato anche
dalla raccomandazione, secondo cui ciascuno non
doveva cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri (Fil
2,4). A ciò si aggiunga che Paolo e la sua squadra, lungi dal raccomandare la
comunione dei beni, esortavano «a cercare di vivere in pace, di fare i
fatti vostri e di lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo
ordinato di fare, affinché camminiate dignitosamente verso quelli di fuori e non
abbiate bisogno di nessuno» (1 Ts 4,11s). Qui
Paolo insegnava che ognuno provvedesse alla propria vita, lavorando per sé,
senza dipendere dagli altri e senza ingerirsi nei fatti altrui; solo ciò avrebbe
permesso di vivere in pace. Questo è tutt’altro che un «collettivismo» cristiano
o una comunione dei beni.
L’attesa impellente del Signore aveva fatto sì che alcuni non lavorassero più,
ma vivessero a spese degli altri. Ciò accadde, ad esempio, nella chiesa
di Tessalonica, in cui l’attesa (se non addirittura la fissazione) escatologica
era molto forte. Per questo, Paolo comandò: «Infatti, quando eravamo con voi,
vi comandavamo questo: che se qualcuno non vuole lavorare, neppure deve
mangiare. Difatti sentiamo che alcuni tra di voi si comportano
disordinatamente, non lavorando affatto, ma affaccendandosi in cose futili.
Ordiniamo a quei tali e li esortiamo, nel Signore Gesù Cristo, a mangiare il
proprio pane,
lavorando tranquillamente» (2 Ts 3,10ss).
3. ASPETTI CONCLUSIVI:
Conosco alcuni di tali personaggi, che assumono nomi bizzarri in
Internet. Alcuni di loro portano nomi, che richiamano l’amore e altre
virtù cristiane; ma guai a contrastarli sulla loro apocalittica speculativa o a
indicare aspetti inquietanti del loro comportamento, perché allora diventano
come bestie fameliche con la schiuma alla bocca, che calpestano tutti gli
aspetti del frutto dello Spirito (Gal 5,22ss), mostrando tutta la loro carnalità
(vv. 19ss). Spesso aprono siti in Internet pieni di ossessioni speculative
sulla «fine dei tempi», facendo singolari miscugli fra Bibbia, mitologia,
esoterismo e misticismo. Alcuni di loro sono arrivati al punto da fuorviare
se stessi con tali commistioni e a diventare pericolosi per gli altri,
seducendoli con le stesse ossessioni escatologiche. In tal modo diventano dei
falsi maestri, con aspirazioni a essere guru cristiani. Ho avuto a che fare
con personaggi del genere, e qualcuno di loro è così esaltato e fuorviato, che
non si può far altro che mettere in guardia da loro. Non di rado, quando si va a
sondare nel profondo di tali odierni «santoni», si scopre che hanno spesso un
passato nella droga, nelle religioni orientali o nell’esoterismo, se non in
tutti e tre tali ambiti. A un certo punto hanno cristianizzato le loro
tesi gnostiche, e sono diventati così molto pericolosi per le anime. Si
presentano spesso come
particolari strumenti di Dio (unti, profeti, apostoli, ecc.). Come detto,
avendo una certa capacità persuasiva e suggestiva, riescono spesso a
manipolare così i loro seguaci, da vivere a spese dei loro seguaci.
Quindi, la comunione dei beni è necessaria a loro, per sopravvivere senza
lavorare.
Coloro, che sono stati plagiati, considerano tali santoni come «canali»
di rivelazione speciale e come «profeti» particolari di Dio per gli
ultimi tempi. Spesso tali guru cristianizzati si paragonano a Elia (Mal
4,5s), attribuendo a sé tale compito, come fece W.M. Branham, dimenticando che
per Gesù Giovanni Battista era «l’Elia che doveva venire» (Mt 11,13s).
Oppure si paragonano volentieri a uno dei due profeti dell’Apocalisse (Ap
11,3-12), dimenticando però che essi saranno Ebrei e che agiranno durante il
«giorno del Signore» in Gerusalemme. Intanto, tali santoni vivono a spese dei
loro seguaci, con l’intento di costruirsi una propria organizzazione, con
cui espandere il loro potere e spesso anche i loro profitti.
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[1]. «Apocalypse now» era in origine il titolo di un
film diretto da Francis Ford Coppola (1979), che poi alcuni hanno ripreso
come titolo dei loro siti. Perciò, esistono vari siti di diverso genere, che
portano questo nome o una variazione d’esso; si distinguono per la fine
dell'indirizzo (*.it; *.org; *.com; ecc.).
[2]. Neppure «Apocalypse soon» è originale, ma è il titolo di un
album musicale; anche in questo caso alcuni hanno ripreso tale titolo per i
loro siti. Anche qui si troveranno siti buoni e meno buoni, che portano lo stesso nome.
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Fine_beni_Esc.htm
12-11-2014; Aggiornamento: 14-11-2014 |