Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia.

   Ecco le rubriche principali:
■ Scenario biblico
■ Vita di comunità
■ Abbecedario riflessivo
■ Ad acta
■ Dietro il velo
■ Casella postale biblica
■ Variazione delle costanti
■ Puntigli e indovinelli
■ Sapienza da quattro soldi
■ Massime e minime
■ Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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I FALSI SPIRITUALI IN INTERNET

 

Nicola Martella

 

Nelle chiese esistono «finti spirituali», che usano cose legittime in modo strumentale, spesso per calunniare il prossimo o fare le loro vendette. Qui di seguito mi limiterò solo ad alcuni esempi.

 

1.  FOGLI DI CALENDARIO: Molti credenti leggono quotidianamente un foglietto dei tanti calendari cristiani, che sono pubblicati.

 

1.1. L’USO LEGITTIMO: Ogni mattina, leggo un foglietto di calendario, mentre mangio i cereali, poi vado a fare la mia regolare meditazione. Può darsi che uno dei versi mi tocchi da vicino e mi faccia riflettere a nuovo sulla mia relazione col Signore o sulla mia condotta morale. Allora chiedo al Signore di aiutarmi proprio in tale punto. Può darsi che la riflessione, che segue non mi dica molto, oppure che mi colpisca particolarmente una citazione, una frase particolare, un’illustrazione o un aneddoto. Sottolineo o annoto ciò, per rifletterci ancora, oppure passo il foglietto a mia moglie, perché lo legga, ne tragga conforto o stimolo e magari mi dica la sua impressione. Penso che così facciano anche altri credenti.

     Ogni tanto vedo che qualche credente fotografa il foglietto di calendario col telefonino e lo mette in rete, unitamente a qualche sua impressione morale o spirituale. In genere afferma che un certo verso biblico lo abbia toccato, oppure che la riflessione dell’autore lo abbia stimolato a compiere una certa azione morale o spirituale (p.es. ravvedersi, mutare abitudine, chiedere perdono a qualcuno, tentare nuovamente di riconciliarsi con chi lo detesta, pregare per chi lo ritiene un avversario, dare bene per male, restituire il maltolto o l’onore a qualcuno, prendere posizione contro il male e per la chiara volontà di Dio…).

 

1.2. L’USO STRUMENTALE: Immaginatevi che un credente venga da voi, per mettervi al corrente di qualcosa, affermando che un certo «Ambrogio» abbia messo in rete un foglio di calendario, per poi usare il contenuto in modo strumentale contro a un altro. Aggiunge anche che egli non fa nomi, ma solo allusioni, con cui getta fango sul suo prossimo; alcuni, che sono coinvolti, sanno molto bene a chi «Ambrogio» si riferisca.

 

     Spesso i credenti si rivolgono a me per e-mail, per chiedermi che cosa ne penso di questa o di quella cosa o per chiedermi consiglio biblico e pastorale. Essi mi invitano ad analizzare certi testi, tra cui anche l’uso strumentale di qualche foglietto di un calendario cristiano. Ad esempio, tempo fa mi fu segnalata la pubblicazione del foglio di calendario, che un certo «Ambrogio» usò palesemente contro un altro credente.

 

     ■ «Ambrogio», riportando il foglietto del calendario con Giobbe 34,11, non prese l’occasione per farsi lui l’esame di coscienza, ma mandò «messaggi in codice» o «frecciatine» a qualcun altro, a cui egli attribuiva inganno, egoismo, avarizia e sete di potere. Lo ascrisse fra i grandi predicatori ipocriti e insinuò che non fosse neppure «cristiano». Poi, condì il tutto con versi biblici, per fare effetto sui semplici. Questo è un colpevole abuso della Parola di Dio, che rientra proprio nell’asserzione di Giobbe 34,11: «Egli [= Dio] rende all’uomo secondo le sue opere, e fa trovare a ognuno il salario della sua condotta».

 

     ■ Sempre «Ambrogio», riportando il foglietto del calendario con Proverbi 16,18, lungi dal farsi personalmente l’esame di coscienza, alluse a una certa persona, che secondo lui avrebbe avuto tutte e sette le caratteristiche negative, attribuendogli orgoglio e tutto il peggio possibile. Poi, si presentò come il buon samaritano deluso, che avrebbe cercato di aiutare l’altro, ma senza risultato! Con tali colpevoli insinuazioni pubbliche «Ambrogio» adempì proprio tale brano: «La superbia precede la rovina, e l’alterezza dello spirito precede la caduta». Chi come me conosce profondamente «Ambrogio», ha sperimentato il suo «ego XXL», la sua presunzione di avere doti fuori del comune, il suo vantarsi pubblicamente riguardo alle cose, che pretende di saper fare. Bisognerebbe dirgli: «Medico, cura te stesso!».

 

2.  IMMAGINI DI TESTO: Alcuni pubblicano immagini contenenti citazioni di versi biblici, di massime e di «frasi fatte». Anche qui la dinamica dovrebbe essere la stessa: prendere l’occasione per riflettere su se stessi.

     Uno di questi, chiamiamolo, «Cosimo», ogni tanto importa una di tali frasi memorabili in formato immagine, ad esempio: «Sii umile per ammettere i tuoi errori, intelligente per imparare da essi e maturo per correggerli». È una bella frase, ma «Cosimo» la usò per altre persone, che prese di mira, come mostrava nel commento, senza fare nomi. In alcuni casi termina anche lui col classico «Chi ha orecchi, per udire, oda». Lo stesso vale per immagini con versi biblici. Conoscendo il suo carattere duro e intransigente verso il resto del mondo e tutti i danni, che ha fatto all’opera di Dio, la mia reazione naturale è stata quella di scuotere la testa e di pensare: «Se cominciasse da sé in casa, fuori di casa, in chiesa e in Internet...!». Inoltre, tali frasi ad effetto contrastano alquanto con qualche vignetta piena di «sconcezze» morali e con scritti, che fomentano la rabbia sociale, che precedono o seguono tali pie strumentalizzazioni contro gli altri.

 

3.  ALCUNE CONCLUSIONI: In tal modo, «Ambrogio», «Cosimo» e altri come loro si rendono personalmente colpevoli, per avere abusato della Parola di Dio, gettando illazioni, allusioni e sospetti su altri credenti. Oltre a ciò, essi si sono resi colpevoli anche verso gli altri, specialmente se si ritengono maestri dei semplici, mostrando col loro deplorevole comportamento che sarebbe cosa lecita usare in modo strumentale una meditazione, i brani biblici in essa contenuti e frasi a effetto (massime, citazioni, ecc.), per gettare fango e sospetti sul prossimo, per fare allusioni e cose simili. Se ciò non bastasse, magari aggiungono: «Diversi di voi sanno di chi parlo!». Poi, all’occasione, come già detto, terminano alla stregua di un famoso santone con «Chi ha orecchi, per udire, oda». Tale discriminazione, come altre simili, fa diventare tali persone «giudici dai ragionamenti malvagi» (Gcm 2,4).

 

Uso e abuso dei social network {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Falsi_web_Mds.htm

19-05-2016; Aggiornamento:

 

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