1. IL
PERICOLO DELLE VECCHIE DIPENDENZE: Quando un occultista accetta Gesù
Cristo come Salvatore, non significa che sia del tutto consapevole che lo deve
accettare anche come Signore della propria vita. Il diavolo conosce molto
bene i meccanismi mentali, di cui si è usato, come pure i canali fisici, di cui
si serviva. Perciò, di là dalle buone intenzioni dell’ex esoterista, le
lusinghe del diavolo (gr. diábolos «calunniatore») attraggono come il
miele. Ci vuole tempo, insegnamento, impegno e preghiera per rendersene conto e
per sviluppare strategie per resistere efficacemente all’avversario.
Le lusinghe di Satana per un ex occultista sono paragonabili alle lusinghe
della donna di malaffare per chi praticava il libertinaggio sessuale (cfr. Pr
6,24s; 7,21ss), e alle provocazioni dell’alcool per l’ex alcolizzato
(cfr. Pr 20,1; 23,29ss). Similmente si può parlare al riguardo anche di tutte le
altre
dipendenze (droga, gioco, pornografia, ecc.).
Perciò,
anche a distanza di anni dalla conversione, gli spiriti evocati nel
passato torneranno lusingare l’ex medium e a suggerirgli l’uso dell’antico
potere. Guai allora se l’ex occultista facesse posto al Calunniatore (o
diavolo; Ef 4,27) e si facesse attrarre dalle sue sirene! È come se un ex
alcolista facesse posto all’alcool, e un ex drogato si facesse vincere dalla
droga. Allora per il dipendente si realizza questo proverbio: «Lo stolto che
ricade nella sua follia, è come il cane che torna al suo vomito» (Pr
26,11; 2 Pt 2,22). |
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2.
ATTENZIONE AI VECCHI CANALI APERTI: Uno degli strumenti maggiori
dell’occultista è l’intuizione, che lo spirito guida usa, in stato di
passività del medium, per comunicargli convinzioni sugli altri e sulla realtà;
col tempo si convince che ciò, che percepisce, sia sempre l’effettività delle
cose. Nell’ex occultista proprio l’intuizione diventa la trappola, poiché è la
via con cui gli spiriti cercheranno di farsi nuovamente strada nella sua mente e
di manipolarlo, convincendolo che le sue percezioni sugli altri e sulla
realtà siano la verità. Perciò, è molto importante che l’ex occultista non si
appoggi sul proprio discernimento e non si stimi esperto da se stesso (Pr
3,5ss). In caso contrario, egli si baserà su una giustizia propria (Fil
3,8s). Allora sarà grande la tentazione di farsi difensore del propria intuito
di giustizia e, perciò, di accanirsi contro persone e situazioni, che
l’ex medium percepisce come ingiuste. Mediante tali «crociate della carne»
spiritualizzate gli spiriti intendono fare terra bruciata intorno al loro
ex «canale», riacquistare almeno parte del territorio perduto, usarlo come
strumento religioso dei loro piani, indurlo a usare le vecchie facoltà
esoteriche in nome di Dio, influenzare la maggior parte dei credenti possibile,
attaccare le guide della chiesa, distruggere l’opera locale e la testimonianza,
e così via.
3.
CONSEGUENZE DELLE RICADUTE: Quando c’è una ricaduta in tutti i
casi di dipendenza, il periodo di disintossicazione è lungo, e risalire la china
non è facile; inoltre, bisogna mettere fuori uso gli antichi meccanismi e
chiudere tutti i canali e tutte le falle.
Rimane sempre una vulnerabilità di fondo. Bisogna essere consapevole che
è possibile la prossima ricaduta. Bisogna evitare gli stati alterati di
coscienza. Bisogna tenersi costantemente stretto al Signore e alla sua Parola,
praticando ininterrottamente la preghiera, la santificazione, la comunione
fraterna e il servizio per il Signore. Dove si hanno nuovamente lusinghe dal
nemico e stati alterati di coscienza, si fa bene a cercare altri credenti
maturi, con cui sostenere la battaglia spirituale.
4.
TRASFORMAZIONI PERICOLOSE: Laddove non si chiudono le falle a tempo, la
barca affonderà lentamente. Si verrà sopraffatti dal nemico, e si rischia di
diventare una marionetta religiosa, con cui Satana condurrà le sue
diaboliche battaglie per annientare l’opera di Dio, per stravolgere la dottrina
biblica, per accanirsi contro altri credenti e per distruggere la comunione
fraterna.
Chi cede alle lusinghe del Calunniatore (gr. diábolos), diverrà
anche lui un calunniatore piamente mimetizzato, che contristerà lo Spirito di
Dio (Ef 4,27.30). Allora crederà più al suo «prurito di udire» che
all’«insegnamento risanante»; darà più credito e alle «proprie voglie» che alla
verità scritturale; e così sarà anche di coloro, che lo seguiranno (1 Tm 4,3s).
In casi estremi avvengono vere e proprie manipolazioni mentali, come nel
caso di Giuda Iscariota, uno stretto collaboratore di Gesù (Gv 13,2; Lc 22,3).
In tali casi l’ex occultista diviene una fonte di zizzania nel regno di
Dio (Mt 13,24ss.37ss). Egli vuole applicare il pensiero magico anche alle
cose di Dio (cfr. At 8,18-23). Allora, siffatte persone si trasformeranno in
«santoni», che all’interno della chiesa locale e pubblicamente «insegneranno
cose perverse, per trascinarsi
dietro i discepoli» (At 20,30).
►
Ex occultisti e loro pericoli? Parliamone {Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Ex_occult_Oc.htm
22-06-2015; Aggiornamento: 26-06-2015 |