Ciao, Nicola, sono un anziano della assemblea di Reggio Calabria, volevo farti i
miei complimenti per il sito web... Alcuni neoconvertiti mi hanno chiesto un
parere sulle carte da gioco (in particolare quelle napoletane). Non sono
riuscito a trovare materiale a riguardo! Mi potresti aiutare? Con gratitudine
fraterna. {Giuseppe Russo; 2007} |
► Quanto alle carte da gioco, ho controllato nel mio libro
«La
lieve danza delle tenebre», ma ho constatato che ho affrontato in esso solo il tema della divinazione mediante le
carte (pp. 109ss). In ogni modo, non voglio lasciarti senza una risposta sui
principi generali, senza scendere nei particolari per questo o quel gioco.
Riguardo a qualsiasi
gioco individuale o di società — quindi anche sulle carte napoletane o su altri
tipi di carte — bisogna avere un equilibrio: sono degli strumenti, che si
possono usare per compiere il bene o il male. Bisogna distinguere fra l’origine
e l’uso. Alcuni autori fanno riferimento al fatto che le carte in origine
avevano un significato particolare nella società monarchica (re, regina,
fante...) o nella massoneria (coppe, bastoni, spade, denari). La questione è
però controversa. Ogni autore attribuisce loro un significato magari
differente, a seconda dell’origine, da cui le fa derivare. Esecrare o
demonizzare qualcosa, che non è
esplicitamente tale, crea degli inutili tabù. Si fa sempre meglio a
discutere sugli intenti di chi le usa.
Noi, a casa nostra,
abbiamo diversi tipi di giochi con le carte, ad esempio: Uno, Skip-Bo, carte
napoletane, forse carte tipo poker e altro. Chi è capace, può inventare con le
stesse carte giochi differenti, come a volte succede a noi. Ammetto che, sebbene
raramente, ho giocato con mia moglie o con i miei figli anche con le carte
napoletane, magari quando eravamo in visita dai miei genitori, ad esempio alla
scopa o a rubamazzo. Ma non per questo ci siamo sentiti colpevoli. Gli obiettivi
erano di socializzare in modo onesto e buono, ad esempio tra nipoti e
nonni, o magari tenere occupati i figli, che si annoiavano, dopo aver già fatto
altro. I miei figli ora sono adulti e, in genere, hanno altri tipi di interessi
nei giochi di natura più sofisticata e interattiva, dove è richiesta una
maggiore fantasia e un maggior ingegno. Può succedere però che in certe
occasioni (p.es. visita di mio figlio), dopo cena tiriamo fuori uno dei tanti
giochi di carte e giochiamo insieme; magari c’è un nuovo gioco, che mio figlio
ci vuole insegnare con le carte di Skip-Bo. Ho un nipote, figlio di mia sorella,
che da bambino era un vero asso della «Scopa»; quando raramente ero in visita
dai miei genitori, vedevo come nonno e nipote socializzavano, giocando insieme.
Una cosa diversa è il gioco d’azzardo, giocare a
carte per soldi, il gioco compulsivo e la dipendenza da gioco. Tuttavia, non
è di questo che parliamo qui.
Ecco, qui di seguito, alcuni
consigli, su cui vale la pena di riflettere.
■ 1. Ogni gioco, se portato
all’estremo, oltre a creare stati d’ansia e aggressività, può rendere
dipendenti, come fosse una vera e propria droga.
■ 2. Non giocare mai
nessun gioco
per soldi, ma per socializzare. Alcuni hanno cominciato a giocare per
pochi spiccioli ma, diventati succubi della dinamica di gruppo e dalla pretesa
della «rivincita», hanno rovinato il patrimonio di famiglia.
■ 3. Tale gioco non deve diventare
l’occupazione centrale e dominante di ogni tipo d’incontro socializzante, né
il motivo principale per cui ci si incontra.
■ 4. Se, a un certo punto, il gioco
diventa più importante delle persone,
si fa bene a suonare il campanello d’allarme.
■
5. Se il gioco,
qualunque esso sia,
diventa fonte di discordia e alimenta la carnalità, si fa bene a smettere
e a cercare altre occupazioni comuni.
■
6. Non dimenticare l’etica della libertà e della
responsabilità: ogni cosa buona e onesta mi è lecita, ma non ogni cosa
è utile e concorre al mio bene (1 Cor
6,12) e non tutto edifica e concorre al bene comune (1 Cor 10,23s).
►
La dipendenza da gioco: un male trascurato {Nicola Martella} (T)
►
La vincita che ti cambia la vita {Vincenzo Russillo - Nicola Martella} (A)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Carte_gioco_Oc.htm
12-04-2007; Aggiornamento: 10-03-2015
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