Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia.

  Ecco le rubriche principali:
■ Scenario biblico
■ Vita di comunità
■ Abbecedario riflessivo
■ Ad acta
■ Dietro il velo
■ Casella postale biblica
■ Variazione delle costanti
■ Puntigli e indovinelli
■ Sapienza da quattro soldi
■ Massime e minime
■ Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

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NON AVRÒ ALTRO DIO ALL’INFUORI DI ME? PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Non avrò altro dio all’infuori di Me». Tale massima potrebbe essere detta sia da un panteista, cultore delle religioni orientali, sia da un ateo, che conosce solo la religione dell’io. Di per sé sono ambedue atteggiamenti una perversione del comandamento del Dio onnipotente: «Tu non adorerai altro dio» (Es 34,14) o «Tu non devi riconoscere altro Dio fuori di me» (Os 13,4; cfr. Dt 32,39; 1 Sm 2,2; 2 Sm 7,22; 1 Cr 17,20; Is 45,6.14.21; 64,4; Dn 3,29).

     Tale massima è simile all’atteggiamento suggestivo del debole gattino, che si guarda allo specchio e s’immagina di essere un potente leone, il re della giungla. Ci si atteggia così, mette a rischio la propria vita, poiché si scontrerà con altri, che hanno le stesse rivendicazioni.

     Inoltre, prima o poi ogni autonominato «dio», dovrà fare i conti con il Dio onnipotente, creatore dei cieli e della terra, il quale non tiene il colpevole per innocente (Es 34,7) e abbatterà tutti i falsi dèi (Is 42,8; 48,11). Ricordo l’episodio in cui i Tiri e i Sidoni cercarono di riappacificarsi con Erode, per i vantaggi che ne aveva. Il giorno dell’udienza, per rendersi propizio Erode, vestito per l’occasione in pompa magna, «il popolo si mise a gridare: «Voce d’un dio, e non d’un uomo!».. In quell’istante, un angelo del Signore lo percosse, perché non aveva dato a Dio la gloria; e morì, roso dai vermi» (At 12,20-23).

     Quella di sentirsi un «dio», è roba di normale follia ideologica, abbastanza ricorrente negli ultimi tempi. Per altro, lo stesso «virus» aveva colto Friedrich Nietzsche, facendogli dichiarare che «Dio è morto» e facendogli prospettare il suo «superuomo». Tale filosofo finì nella completa pazzia. Altri sprovveduti si accingono sulle sue orme. Il Dio vivente però non si fa beffare!

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Nicola Martella

2. Gaetano Santagata

3. Luisa Lauretta

4. Vincenzo Russillo

5. Maurizio Dabalà

6. Gianni Siena

7.

8.

9.

10.

11.

12. Vari e brevi

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Nicola Martella}

 

Che dire delle persone che si considerano e sono visti come inavvicinabili, indistruttibili e pressoché «immortali»? Giobbe constatò: «L’uno muore in mezzo al suo benessere… L’altro muore con l’amarezza nell’anima... Ambedue giacciono ugualmente nella polvere, e i vermi li ricoprono. […] I vermi si rimpinzano di lui, mai più ci si ricorderà di lui» (Giobbe 21,23-26; 24,20).

     Dell’imperatore di Babilonia, che era considerato un dio, fu detto: «Tutti prendono la parola e ti dicono: “Anche tu dunque sei diventato debole come noi? anche tu sei dunque divenuto simile a noi? Il tuo fasto e il suono dei tuoi saltèri sono stati fatti scendere nella še’ol [= sepolcro]; sotto di te sta un letto di vermi, e i vermi sono la tua coperta» (Is 14,10).

     L’apostolo Paolo parlava dell’uomo come «questo corruttibile» e «questo mortale» (1 Cor 15,53s), ossia come un essere che porta la corruzione o il «verme» della distruzione già dentro di sé, quanto forte e invincibile si senta. La speranza biblica non contempla la deificazione dell’uomo e la scarnificazione del corpo, come viene propinato nelle religioni orientali, ma la risurrezione dei corpi dei redenti, mediante la quale i rigenerati otterranno incorruttibilità e immortalità, comunicate, mediate e garantite da Gesù Cristo (1 Cor 15,51-58).

 

 

2. {Gaetano Santagata}

 

«Non avrò altro Dio all’infuori di Me»: questa è un’affermazione di chiarissimo stampo luciferino, perché considerato che ognuno di noi ha le sue idee, il suo carattere e le sue convinzioni, ci sarebbero circa 6 miliardi di dèi = confusione = Satana... matematico direi. Gli attacchi e le tentazioni del nemico sono molteplici e a volte talmente sofisticati che solo con l’aiuto di Dio possiamo superarli; ma in questo caso è sufficiente far caso al capovolgimento (tipico di satana) del comandamento di Dio «Tu non devi riconoscere altro Dio fuori di me» (Osea 13,4).

    In conclusione affermare: «Non avrò altro Dio all’infuori di Me», equivale a dire: vai a rubare che fa bene allo spirito, desidera la donna d’altri che guadagnerai il nirvana (giusto per restare nel distorto tema di provenienza), ecc. Le aberrazioni su Dio e su Cristo partono sempre da persone che, spinte da Satana, vogliono far passare questo messaggio: «Le religioni vi fanno schiavi, io ho capito tutto, sono al di sopra dei molti, ho scoperto il mistero della vita, sono un super-intelligente e voi dei creduloni, sciocchi e ingenui». Da questo messaggio sono partiti: Margherita Hack, Luigi Cascioli, Luigi Tosti e tanti altri. Vorrei ridere e vorrei piangere allo stesso tempo. Io che, grazie a Cristo, ho capito che significa veramente essere sciocchi. Che Dio li perdoni. {08-04-2011}

 

 

3. {Luisa Lauretta}

 

‎«C’è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per Lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo» (1 Corinzi 8,6).

     Caro Nicola, ho letto con interesse l’intero articolo, e come al solito, quando chiedi di spiegare i vari pensieri, tutti lasciano l’argomento e sembra quasi che scappino... forse perché non hanno argomentazioni sufficienti per controbattere con te. Lasciami dire: «Gloria a Dio»!

     Ho letto da poco un libro, scritto da un fratello, dove racconta dei suoi viaggi per il mondo alla ricerca del senso profondo della vita e della spiritualità; e, dopo varie esperienze mistiche orientaleggianti, ha trovato il vero Dio. Ti riporto le testuali parole, che concludono questo bellissimo viaggio: «Mi prostrai, sfiorando con la fronte la terra rossa e granulosa. Mi sentivo immensamente grato verso Dio, avevo ricevuto il dono ineffabile più prezioso di ogni altra cosa: Gesù Cristo, la luce, la verità, le saggezza, la vita eterna». [N.d.R.: Si veda similmente la seguente esperienza: Io ero buddista]

     La mancanza di conoscenza della Parola di Dio ci fa andare dietro pensieri spirituali e dottrine religiose dettate dall’innalzamento dell’Io: io sono, io posso, io, io, io... Sin dal principio (Genesi 3,4), la donna credette alla menzogna del diavolo, e quello non fu che l’inizio delle falsità, con le quali Satana ha continuato a sedurre gli uomini, ponendo davanti a loro delle menzogne che conducono alla morte eterna. In Geremia sta scritto: «Non ponete la vostra fiducia in parole false». In realtà l’uomo non può negare Dio, ma il nemico della nostra anima, suggerisce sibilando che Dio non c’è, fuorviando coloro, che non conoscono la verità, verso sentieri distorti e controversi.

     Senza la conoscenza della Parola di Dio, molte persone andranno alla ricerca di qualcosa, che dia pace e libertà, cercheranno la verità, ma fin quanto non si accosteranno al vero unico Dio, non credo che saranno soddisfatte. L’uomo si lascia ingannare facilmente dalle bugie, ma chi ha conosciuto il Signore sa: « La tua Parola è verità». Dio ti benedica. {08-04-2011}

 

 

4. {Vincenzo Russillo}

 

L’uomo non può fare a meno di Dio, infatti Egli sostiene e conferisce continuamente la vita (Salmo 104,10-32). Anche coloro che rifiutano Dio, ricevono il loro sostentamento da Lui: «Egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (Matteo 5,45). Pensare che l’uomo possa vivere senza Dio, è come supporre che un girasole possa vivere senza luce.

     L’uomo continua commettere l’errore dei nostri progenitori, Adamo e Eva, illudendosi di poter evitare Dio, legandosi a piaceri terreni e passeggeri. Il problema è che questi godimenti sono effimeri, la vita è breve (Salmi 90,3-12). I piaceri terreni, proprio come nel caso del figliol prodigo, non durano in eterno. Ma una prospettiva terrena non soddisferà mai l’uomo. Salomone che è stato un uomo ricchissimo e che aveva tutto, scoprì che il piacere e le ricchezze erano futili (Ecclesiaste 2,1-11).

     L’uomo non può trovare dentro il suo cuore la soluzione alla proprie miserie, ma ha bisogno di Dio; proprio per questo Gesù disse: «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”». L’essere umano può trovare vita e realizzazione, solo quando riconosce Dio. L’Eterno ha messo l’eternità nei nostri cuori (Ecclesiaste 3,11). Questo senso di destino eterno può essere realizzato solo in Dio stesso.

     L’uomo è sempre alla ricerca di un senso, è una «canna pensante», per dirla con Pascal, che non andrà oltre una prospettiva terrena, se si concentra solo su stesso. Proprio il cantante Vasco Rossi cantava: «Voglio trovare un senso a questa vita. Anche se questa vita un senso non ce l’ha…» (Un Senso – 2004).

     Oggi si è arrivati a una nuova forma d’idolatria: una forma di auto-contemplazione, concentrata sul materialismo che si basa sulla soddisfazione del proprio ego, attraverso l’acquisizione di più oggetti possibili. Oppure ci concentriamo sul nostro orgoglio, siamo ossessionati dal lavoro e dalla carriera. Ma anche questo non dà un senso. Salomone dice: «Infatti, ecco un uomo che ha lavorato con saggezza, con intelligenza e con successo, e lascia il frutto del suo lavoro in eredità a un altro, che non vi ha speso nessuna fatica! Anche questo è vanità, è un male grande. Allora, che profitto trae l’uomo da tutto il suo lavoro, dalle preoccupazioni del suo cuore, da tutto ciò che gli è costato tanta fatica sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolore, la sua occupazione non è che fastidio; perfino la notte il suo cuore non ha posa. Anche questo è vanità» (Ecclesiaste 2,21-23).

     L’esaltazione dell’onnipotenza e della mancanza di controllo, pur di trovare appagamento, sta portando a un auto-distruzione sfrenata; basti pensare a chi consuma alcool o droga, ma anche al consumo di cibo. L’idolatria di se stessi, che ha origine dall’inganno iniziale di voler diventare come Dio, ha origine da tre concupiscenze: «Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo» (1 Giovanni 2,16). L’uomo, per essere libero, deve concentrarsi su Dio e sugli altri, per questo Gesù ci ha dato il comandamento più grande di tutti: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente» (Matteo 22,37). {09-04-2011}

 

 

5. {Maurizio Dabalà}

 

Contributo: Indubbiamente tutti gli uomini vivono in un pianeta unico. E come c’è un universo unico con un’unica terra, un solo cielo, un solo sole, luna, acqua, aria, frutti della terra ecc., con cui tutti gli uomini devono, volenti o nolenti, fare i conti; così vale anche col mondo delle culture, delle idee, delle religioni, con cui essi interagiscono.

     La signora Lucy si contraddistinse, credo, per una plasmante cultura proveniente innanzitutto dalle credenze e religioni, che si trovano ancora in estremo oriente, ma che esse influenzano tantissimo anche nel mondo occidentale. Non sono sicuramente idee giudeo-cristiane queste, e, d’altronde, non me ne stupisco: la Bibbia ci ha sempre «strigliati», pur di ammonirci di star attenti, noi cristiani, di non farci accalappiare da filosofie che portano, prima, all’adulterazione della dottrina cristiana, poi, avvenuto ciò, alla completa e indistinguibile realtà delle culture degli uomini.

     Non sono tanto dispiaciuto che signore come Lucy o anche Tiziano Terzani ragionino così, ma che anche le figlie e i figli di Dio tante volte dimostrino di aver assimilato alcuni insegnamenti biblici di carattere elementare per «assemblarli» con le idee di questo mondo. Comunque, quando si cerca di «stare in guardia» — non senza pericoli sempre dietro l’angolo pronti ad aggredire — affidandoci a Dio e alla sua sapiente Parola, il credente non ha nulla da temere; il mondo ci metterà alla prova, ma noi abbiamo Uno, che sarà con noi e in noi per sempre. «Non abbiate paura, solo abbiate fede». Ciao e pace. {09-04-2011}

 

Osservazioni (Nicola Martella): Quello della seduzione e del sincretismo è un problema molto antico, tanto che Paolo fu costretto a mettere in guardia: «Nessuno a suo talento vi derubi del vostro premio per via d’umiltà e di culto degli inviati, affidandosi alle proprie visioni, gonfiato di nullità dalla mente della sua carne» (Colossesi 2,18). In questo e in altri casi, oltre a esercitare il discernimento degli spiriti (1 Gv 4,1), bisogna fare muro contro le cristianizzazioni dello gnosticismo e delle mitologie: «Così distruggiamo i ragionamenti e ogni altezza, che si eleva contro alla conoscenza di Dio, e facciamo prigioniero ogni pensiero sotto all’ubbidienza di Cristo» (2 Cor 10,5).

 

 

6. {Gianni Siena}

 

Le religioni orientali promettono, affermando di riuscirvi, di far emergere il dio latente nell’uomo. In un’epoca confusa e piena di ricerche come la nostra, v’è tanta offerta di «religiosità fai da te». Anche nel cristianesimo i sostenitori del pensiero positivo o dello «sviluppo della fede» hanno camminato per sentieri, che odoravano di buddo-induismo... anche solo per «importazione / imitazione».

     Nessun dubbio che la fede debba crescere e nella Scrittura e nella storia della chiesa vi sono figure che danno spunti positivi in questo senso: per farci crescere spiritualmente. Abbiamo una riffa di personaggi uno migliore dell’altro ma, alla fine, dopo aver ammirato il grande nuvolo di testimoni, ci rimane solo Gesù, «autore e perfetto modello di fede» (Ebrei 12,1-2).

     Dietro l’anelito verso il «dio latente» nell’uomo, c’è lo spirito perduto di ogni uomo che, confusamente, vorrebbe avere il controllo della propria vita terrena ed eterna. Solo in Cristo l’uomo trova la «via» per raggiungere la meta agognata; nel Figlio di Dio c’è quanto occorre per ricreare se stessi. Gesù propone la sola Via che conduce a Dio e ricrea nell’uomo la certezza della Vita eterna. Nessuna filosofia, volta a sviluppare l’uomo com’è, possiede il fattore trasformante e ricreante. In Cristo, l’uomo ritrova Dio così come il figlio prodigo ritrova sua padre sulla soglia; e vi ritrova la sua identità, che fuori di casa era persa.

     Non avere altro dio all’infuori di se stesso? Solo dopo aver deposto il peccato di voler essere «dio», l’uomo può essere ricreato a somiglianza del Padre celeste e del suo Redentore alla destra dello Stesso! Senza Dio anche il più grande degli «dèi» umani è destinato a una fine orrenda, dopo aver speso l’esistenza terrena nel modo più vuoto e tragico dei modi... per finire all’inferno. {09-04-2011}

 

 

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12. {Vari e brevi}

 

Antonio Fazio: Mamma mia, Nicola, ti sei imbattuto sicuramente in una «dèa» dell’olimpo...! C’è ne sono tante... di idee bizzarre. {08-04-2011}

Fortuna Fico: Sono semplicemente... basita!!! Terzani? Lo stesso che disse «La fine è solo l’inizio»? Ma di che cosa? Quello che non sono mai riuscita a capire come mai tutti si lasciano sedurre da strane dottrine filosofiche orientaleggianti, e poi non accettano la semplice verità di Cristo! Bah, mistero! {08-04-2011}

 

Rose Tallarico Mazzei: Veramente siamo negli ultimi tempi. Preghiamo per loro affinché Dio possa concedere loro il pentimento e scioglierli dal laccio del diavolo che li tiene soggiogati. {09-04-2011}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Rel/T1-Non_altro_dio_Mds.htm

09-04-2011; Aggiornamento: 10-04-2011

 

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