Qui di seguito discutiamo l'articolo
«Bruciare
il Corano?».
La questione riguarda, oltre a valutare se sia opportuno bruciare i libri sacri
di un'altra religione in modo così eclatante, di accertare se ci sia un mandato
specifico nel nuovo patto per fare cose del genere. Se così non è, Terry
Jones
ha agito in modo arbitrario, portando discredito sul cristianesimo biblico.
Vista l'uscita del suo libro «Islam is of devil» appena prima
dell'annuncio della sua azione, il sospetto è che tutto sia stato architettato
per vendere molte copie. Nulla di nuovo sotto il sole... non solo statunitense.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e
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1. {Pietro
Calenzo}
▲
La verità in quanto
tale, non va accompagnata, ma procede e convince le menti, con la potenza di Dio
tramite la predicazione della Parola di Dio. Il pastore Jones, al di là della
sua inopportuna iniziativa, non si è forse accorto che voleva utilizzare gli
stessi mezzi o metodi di quei settori religiosi islamici, che egli andava
censurando. Nel suo ministero terreno il Signore Gesù Cristo non ha mai
ordinato ai suoi discepoli di bruciare, scritti pagani, che pur ai suoi tempi
esistevano. Quando, come c’illustrano le Scritture, delle opere pagane furono
bruciate in una pubblica piazza, lo fu una per una spontanea iniziativa dei
neoconvertiti, e lo fecero per una scelta autonoma.
Al di là di ciò, è evidente che la religione islamica, come tutte le
religioni che sono frutto della mente umana, è fortemente antiscritturale,
poiché nega la
resurrezione e la divinità di Cristo. Essa si fonda sulle rivelazioni
sulle visioni di un uomo, Muhammad, che si fece propagatore de suo verbo, spesso
più con la spada che con la predicazione. L’apostolo Paolo afferma
infatti che se Cristo non è risorto dai morti, vana è la nostra fede e
noi tutti siamo riconosciuti come mendaci.
Al di là di ciò il Signore ci esorta a pregare e fare del bene a coloro,
che osteggiano in modo cruento la Verità. Gesù stesso ammonì l’apostolo Pietro a
riporre la sua spada nel fodero, poiché non aveva ancora senso delle cose di
Dio.
La proposta provocatrice del pastore Jones di ardere il Corano, era ed è tanto
inopportuna, anche tenendo conto che poteva scatenare reazioni incontrollate
da parte di nutrite frange estremiste islamiche nei confronti di quei cristiani,
che rappresentano una minoranza nei loro luoghi natii o nazioni di residenza.
Infatti, così è avvenuto in India e Pakistan con forti recrudescenze, dove
luoghi di culto o case di credenti sono state incendiati, e molti nostri
fratelli sono stati percossi, uccisi. In verità tali virulente azioni
oltranziste da parte di taluni settori islamici non sono nuove né
estemporanee.
La Scrittura c’insegna che non sono tali improponibili azioni come quella del
pastore Jones a divulgare l’Evangelo, ma è la proclamazione dell’Evangelo,
che è portatore della verità, che abbatte le fortezze avversarie, che si
oppongono all’evangelo. Vincere la falsa dottrina con il bene, e non
rendendo mai il male per il male, come intendeva fare il pastore Jones in
riferimento alle vittime dell’undici settembre. Bisogna vincere il male con il
bene, poiché
l’amore, che procede dall’alto, non solamente gioisce nella verità, ma è
pacifico e sopporta ogni cosa e spera ogni cosa, affinché anche i non credenti,
osservando il nostro comportamento, giungano a glorificare il Padre
nostro, che è nei cieli, e il Signore Gesù Cristo. {16-09-2010}
2. {Emanuela
Spada}
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«Non rendete ad
alcuno male per male. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace
con tutti gli uomini… Non esser vinto dal male, ma vinci il male col bene».
«L’unica cosa che Terry Jones ha ottenuto è la visibilità per il suo narcisismo,
che lo porta ad appellarsi falsamente a una rivelazione dello Spirito di Dio,
invece di tagliare rettamente la Parola della Verità (2 Tm 2,15); perciò è un
operaio confuso, che crea confusione. Le
conseguenze dei suoi atti, lungi dall’aver portato del bene alla causa
dell’Evangelo, ha inacerbito gli animi nei paesi islamici e ha causato già la
morte di varie persone, tra cui anche cristiani. Tale pastore è un uomo
settario, a capo di un gruppuscolo di poche anime. Su di lui ci sono anche
lunghe ombre morali d’infedeltà finanziarie riguardo alle offerte dei fedeli. È
meglio evitare che gente del genere rappresenti i cristiani biblici. Paolo
insegnava: “L’uomo fazioso, dopo una prima e una seconda ammonizione, schivalo,
poiché tu sai che un tale è pervertito e pecca ed è condannato da se stesso” (Tt
3,10s). Tale singolare pastore non mi rappresenta né come cristiano, né come
rappresentante di Dio. Io non vorrei vedere la Bibbia bruciata nei Paesi
islamici, dopo che ancora negli anni Venti del 20° secolo fu bruciata in Italia
da alcuni chierici».
Ho riportato i passi dell’articolo di Nicola, che condivido pienamente...
{16-09-2010}
3. {Vincenzo
Russillo}
▲
I mass-media
hanno enfatizzato con grande vigore la notizia, facendo da eco l’uno all’altro:
«Pastore battista intende bruciare l’11 settembre il corano…». È un gesto
assolutamente deprecabile e da condannare. Secondo me, tale reverendo aveva più
voglia di farsi pubblicità, visto che la sua chiesa conta 50 persone che
mettere in piedi una vera e propria azione contro l’Islam. Di sicuro le tante
azioni di protesta hanno bloccato tale iniziativa, che però non è rimasta
senza emuli (cristiani e non), che in giro per l’America hanno bruciato copie
del Corano (Ansa).
Torno a ripetere che sono gesti insensati e che alimentano solo odio. D’altra
parte, sorprende il troppo buonismo dei politici. Tutti paragonano subito
il gesto alle vignette su Maometto, che furono considerate dissacranti e che
alimentarono una scia di odio. Non voglio aprire una discussione su questo, però
i due gesti non sono paragonabili.
L’Islam gode qui da noi altresì della libertà di proclamare le proprie idee e il
credo religioso, si pensi a Gheddafi, che in Italia può liberamente fare
delle campagne, in cui predica la bontà del Corano. Egli si propone come modello
da seguire per un’Europa, che tende verso l’islamizzazione. Si potrà dire: «Fa
parte del gioco della democrazia». Ma bisogna considerare l’altro aspetto, che
ormai i cristiani si ritrovano a subire molte angherie nei paesi islamici:
dov’è lì la libertà? Non per ultima è arrivata la notizia di scuole cristiane
bruciate nel Kashmir indiano come reazione alla profanazione del Corano.
Bisognerebbe riflettere sugli estremismi e su ciò che sta diventando
un’intolleranza sempre più spietata verso il cristianesimo.
Il cristianesimo non di un pastore che semina odio. Voglio ricordare che
il Vangelo dice: «Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno
chiamati figli di Dio» (Matteo 5,9). Voler seminare odio con provocazioni di
questo tipo, è solo deleterio non solo per tutti i cristiani, ma alimenta azioni
incontrollate da parte di estremismi di ogni tipo. L’amore vince ogni
cosa e bisogna rispondere a tali provocazioni, rimboccandosi le maniche e
diffondendo il messaggio di Cristo. Paolo ingiunse: «Non lasciarti
vincere dal male, ma vinci il male con il bene» (Romani 12,21). {16-09-2010}
4. {Gaetano
Nunnari}
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Bruciare il Corano?
È un aggressione, a cui un vero cristiano non deve partecipare! Alcuni
evangelici statunitensi sembrano dimenticare che il nostro combattimento
non è contro sangue e carne.
Dimenticano che certi gesti impavidi si ripercuoterebbero verso i nostri
fratelli che abitano nei paesi islamici, e che per la maggiore sono già
perseguitati per la loro fede in Cristo. Un tale gesto così stupido
peggiorerebbe solo la loro già provata situazione. Questo sarebbe già un motivo
valido per non fare ciò, dimostrando amore per loro e non aumentando con una
ritorsione le loro sofferenze.
Dimenticano che Cristo ha detto: «Beati quelli che si adoperano per la
pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Matteo 5,9). Questo non
significa in ogni caso diventare ecumenici, ma: «Se è possibile, per quanto
dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini» (Romani 12,18).
Si riponga, quindi, la spada nel fodero, come il Signore disse a Pietro,
e ricordiamoci delle parole dell’apostolo Paolo: «Non fate le vostre vendette,
miei cari, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: “A me la
vendetta; io darò la retribuzione”, dice il Signore» (Romani 12,19).
{16-09-2010}
5. {Antonio
Tuccillo}
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Caro Nicola, ho
letto con piacere il tuo scritto; concordo con quanto hai detto e sulla
posizione scritturale al riguardo.
Mi sono arrivate mail da diversi fratelli, e tutti sono concordi che bruciare
il Corano è sbagliato. Vi sono fratelli in Italia che lavorano per portare
la
Buona Novella ai mussulmani (presenti nel nostro paese), essi sono
perplessi e un po’ preoccupati, se continuare o fermarsi un attimo, affinché
passi il clamore suscitato dal pastore americano.
Però, dico con un po’ di rammarico verso la società, dove viviamo, non si
solleva nessun clamore o sdegno per quei credenti, che nei paesi
mussulmani vengono uccisi o per quelle leggi che fanno sì che le comunità
cristiane debbano chiudere in varie parti del mondo. Mi arrivano tali notizie
dal sito di «Porte aperte» (missione che si occupa dei cristiani perseguitati
nel mondo).
Come hai ben detto il nostro compito e quello di predicare la Buona Novella (non
di distruggere i loro simboli), perché tutti mussulmani e non possano
arrivare alla conoscenza di Cristo e al suo sacrificio espiatorio e possano
attraverso Cristo giungere alla salvezza eterna.
Purtroppo non sempre si obbedisce a questo mandato, ma lo si preferisce fare
solo all’interno della chiesa. La società non conosce il Vangelo, se non
quello religioso, e un pastore di un paese lontano, minacciando un gesto
emblematico, ci fa passare tutti per fanatici. Spero che il Signore ci dia il
coraggio di andare oltre le mura delle nostre comunità, per raggiungere
più persone possibili (scusa per lo sfogo). {17-09-2010}
6. {Anna
Barbuzza}
▲
Bruciare il Corano
è certamente una cosa sbagliata e Terry Jones, il reverendo diventato celebre a
causa di quest’affermazione, mi è sembrato un soggetto con poca saggezza e
discernimento. Tuttavia, troppo spesso dimentichiamo che ogni giorno, in
tutto il mondo, estremisti islamici scatenati bruciano Bibbie e Vangeli...
E nessuno dice nulla! Si leva ogni tanto qualche voce di protesta, ma è subito
zittita dai benpensanti. Per la serie: non facciamoli arrabbiare questi
islamici! Ma dal momento che il reverendo Jones vuole bruciare il Corano,
tutto il globo parla di Jones con tanto clamore: autorità politiche,
religiose ecc... per non parlare degli stessi islamici, che minacciano fuoco e
fiamme al primo fiammifero che viene avvicinato al loro Corano.
Allora, noi non dobbiamo bruciare il Corano, ovvio... ma anziché acconsentire a
tutte le
richieste degli islamici (vogliamo una moschea qui e una di qua: magari
anche pagata dallo Stato), dobbiamo avere il coraggio di rivendicare
l’autorità nel nome di Gesù, in un mondo dove la libertà religiosa sembra
ormai diventata a senso unico. Dialogare non vuol dire spogliarsi della
propria identità. Un musulmano non comprometterà mai la fede nel suo Corano
(a meno che non ci sia un’autentica conversione al Signore della Bibbia)... ed è
giusto che sia così! Anche noi, dunque rimaniamo quello che siamo... Abbiamo il
diritto di difendere con forza la Bibbia intesa come
la Parola di Dio... infallibile,
ispirata da Dio stesso. E ciò avvenga senza fondamentalismi e senza bruciare
nulla, altrimenti, avanti di questo passo, succederà che saremo tutti
islamizzati, è questo proprio non mi piace! Poniamo mente a queste cose.
{17-09-2010}
7. {Irene
Bitassi}
▲
Bruciare copie del
Corano non è ovviamente un metodo biblicamente accettabile di evangelizzare, e
il pastore Jones ha creato un bel po’ di problemi ai cristiani di tutto il
mondo, in primis a quelli che abitano in
Paesi musulmani. Però, da come si è svolta la vicenda, mi pare che non
volesse farlo davvero, ma solo ottenere esattamente ciò che ha ottenuto:
l’impegno di Obama a trovare una soluzione diversa per quella moschea che
dovrebbe essere aperta a Ground Zero. Infatti, alla fine, è bastata una
telefonata con questa promessa per convincerlo a fermarsi.
È vero che negli Stati Uniti c’è libertà di aprire locali di culto
dovunque (e grazie a Dio che è così), però forse un po’ più di tatto e
sensibilità ci vorrebbe anche da parte dei musulmani di quella zona: basta
spostarsi qualche isolato più in là e nessuno direbbe loro niente. Dopo neanche
dieci anni da un evento così traumatico per l’opinione pubblica americana, non è
cercare occasioni di scontro, pretendere di fare una moschea proprio lì?
Con ciò, ribadisco che sono contraria all’idea di bruciare il Corano. Non c’è
nulla da temere in esso. Anzi, secondo me, va letto e confrontato con la
Bibbia. Quando mi hanno obbiettato: «Voi dite che la Bibbia è Parola di Dio, i
musulmani lo dicono del Corano. A chi dovrei credere?». Ho risposto: «Leggi
prima la Bibbia, poi il Corano e valuta». Non a caso, Lutero aveva
autorizzato e scritto l’introduzione a una traduzione latina del Corano,
convinto che sarebbe stata «a gloria di Gesù». {17-09-2010}
8. {Matteo
Ricciotti}
▲
■ Matteo Ricciotti:
Grazie, Nicola, ho letto il tuo articolo riguardo al gesto del pastore battista
indipendente di bruciare il Corano.
Esasperare gli animi e fare crociate non è mai stato utile a nessuno.
Ringrazio il Signore per le parole di saggezza, con le quali hai affrontato
l’argomento e spero che questo ci aiuti ad avere un saggio confronto
dialettico con quanti contrastano la Parola della Verità. {16-09-2010}
▬
Osservazioni
(Luciano Leoni): Carissimo Nicola, riguardo all’articolo in oggetto,
l’intervento di Matteo Ricciotti egli parla di un «pastore
battista indipendente». Mi preme precisare che tale sig. Jones non è un
pastore battista, ma è un carismatico. Come battisti abbiamo sicuramente
molti difetti e non voglio difendere nessuna categoria, tuttavia per amore di
verità è bene precisarlo. Riguardo a tale personaggio le CBI hanno emesso un
loro comunicato visibile a questo
indirizzo. La precedente pagina della comunità «Dove World Outreach
Center» non è più raggiungibile, ma nel nuovo
sito è ben indicato che questo signore non è un «battista», e
io aggiungo, ben poco cristiano. Grazi per il tuo lavoro. Un fraterno abbraccio.
{19-09-2010}
▬ Replica
(Matteo Ricciotti): L’informazione «pastore battista indipendente» è stata data
sia dal TG1 che dal TG5. Sono ben felice di sapere della
precisazione di Luciano Leoni, e che quindi si tratti di un pastore carismatico.
Se Luciano Leoni mi ha corretto, egli ha fatto bene, anzi benissimo. Se la sua
fonte è quella più veritiera e attendibile, ciò dimostra come i telegiornali
italiani fanno acqua da tutte le parti, e conferma quanto poco accurati sono
i suoi servizi e la scarsa informazione sulle fonti. Grazie. Aggiungo anche che la nota di Luciano Leoni mi ha rallegrato.
La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con quanti lo amano in verità.
{21-09-2010}
9. {Costanzo
Cicioni}
▲
Se mi permetti
vorrei esprimere il mio semplice pensiero sulla tua provocazione «Bruciare il
corano?». La scelta del «pastore americano» non è tanto felice. Non solo si
metterebbe in subbuglio il mondo islamico, già di per sé in fermento, ma verremo
anche meno alla libertà di religione.
Vogliamo forse prendere esempio dall’inquisizione? Gesù ci ha lasciato, in
eredità, un mandato: «Andate per il mondo e predicate l’Evangelo a ogni
creatura». Ci dice anche di amare il nostro prossimo, di porgere l’altra
guancia, a chi chiede il nostro mantello di lasciare anche la tunica, di sfamare
chi ha fame, di dissetare chi ha sete. Anche in alcune chiese cristiane, se c’è
il fondamentalismo religioso, si notano problemi seri. In Egitto, in Corea, nei
paesi ex comunisti e in alcuni paesi Islamici si ha notizia di grandi risvegli e
conversioni all’Evangelo.
Ci sia d’incoraggiamento quello che il Signore ci dice: «Aspettate... io
combatterò per voi... Sarò con voi fino alla fine dell’età presente...»
Non dimentichiamo le parole di Gesù: «Hanno perseguitato me e perseguiteranno
anche voi». Dio ti benedica... {19-09-2010}
10. {Matteo
Lanata}
▲
Mi associo
alle riflessioni di Pietro e di Emanuela, in particolare, e alle osservazioni
tue, Nicola, in generale. Credo che l’uomo settario abbia poche chance di
dimostrare di stare nei binari dell’insegnamento di Gesù.
Vorrei sintetizzare le premesse, da cui scaturì questo gesto. Al di là
del pretesto editoriale, di cui non ero a conoscenza, la faccenda assunse
rilievo, dopo l’annuncio di voler costruire una moschea a Ground Zero. La
costernazione di buona parte del popolo americano, ufficialmente vittima di
estremisti islamici, è comprensibile e paradossale. Nella lacuna di presenza di
poteri ufficiali e in mezzo a varie proteste, quel tale Jones ha
«cavalcato» gli eventi, spingendo nella direzione della reazione. Sicuramente
poco concreta, al di là delle credenze musulmane, ma efficace per svegliare e
affrettare una presa di posizione. Tutto questo con vari riflessi negativi,
in primis per coloro che vengono oppressi in alcuni paesi musulmani.
Ebbene, per concludere, credo che egli non abbia agito biblicamente, ma
piuttosto che abbia espresso una tipica reazione umana e politica dei nostri
giorni. Cioè, sorprendente è che non sia stato compiuto da un laico
impegnato in politica, ma è triste che l’autore sia un sedicente credente.
{22-09-2010}
11. {Vari e
medi}
▲
■ Dany Pappalardo:
Può darsi che non è stata la cosa migliore da fare, ma lui almeno qualcosa l’ha
fatta. {16-09-2010}
▬ Risposta
(Nicola Martella): Sì, si è dato molta visibilità per così
vendere meglio il libro contro l’Islam, che aveva già scritto e pubblicato
in anticipo. [Terry Jones.
Islam Is of the Devil
(Lake Mary, Florida: Creation House, A Strang Company).
Si veda ad esempio qui:
1
|
2 |
3] Certamente una bella
pubblicità per sé e una cattiva per il cristianesimo biblico.
▬ Replica
(Dany Pappalardo): Che avesse scritto un libro, non lo sapevo; certamente tutto
questo gli è servito per suo scopo personale... Grazie per l’informazione.
■
Paone Salvatore: Credo che non sia opportuno tale gesto, giusto o
sbagliato che sia. L’islam rimane comunque un problema reale. Qualcuno potrebbe
dire: è solo religione, di cui si hanno modi diversi di vedere. Qui abbiamo a
che fare con dei veri
e propri fondamentalisti, i quali hanno
come obbiettivo incutere terrore, e creare danni irreversibili.
Inoltre credo che nei cuori di molti credenti,
sopratutto americani, ci sia ancora paura e sopratutto rabbia per ciò che
accadde l’11 settembre 2001; tale catastrofe non è andata giù a nessuno.
Ma con tale gesto di bruciare il Corano non si fa
altro che «buttare paglia sul fuoco» per cosi creare un «falò
inarrestabile». {16-09-2010}
■ Gianni Siena: Non mi meraviglio più di
niente. L’islam e il cristianesimo sono religioni antitetiche, pur condividendo
un’idea monoteista di Dio. Provocare gli islamici, facendo radicalizzare chi
viene in occidente per farsi una vita diversa, è il
peggior biglietto da visita di questo «occidente», ch’è tutto ma non
cristiano. Inoltre, è auspicabile che si faccia un po’ di pulizia nel campo
nostro: troppi «pastori» avrebbero fatto meglio altro nella vita.
{16-09-2010}
■ Raffaele Cozzolino: Vorrei aggiungere un
commento. Riguardo alla Bibbia, cioè la Parola di Dio, non so preciso in che
anno, ma alcuni papi e re volevano distruggere la Bibbia, bruciando ogni pagina;
ma non sono riusciti a farcela! Poiché Dio è grande e potente. Non è compito
dell’uomo bruciare il Corano; dia-mo tempo al tempo. Dio ci benedica.
{18-09-2010}
▬ Risposta
(Nicola Martella): I tempi, in cui si bruciavano le Bibbie non sono poi così
distanti. Faccio notare che nell’articolo di riferimento, nella nota a piè di
pagina, in Italia le ultime Bibbie furono bruciate intorno al 1920.
■ Adolfo Monnanni: Ciao, Nicola. Credo che
i gesti inconsulti o minacciosi di certi «pastori» siano un pericolo pubblico,
da tenersi a distanza e disconoscerli come servitori di Cristo (almeno in certe
circostanze). Nella nostra assemblea abbiamo contatti con islamici e credo che
mostrare amore e rispetto per tutto il loro essere sia la cosa
migliore. Non tutti possiamo andare nel mondo islamico a testimoniare di Cristo
morto anche per loro e non vogliamo perdere buone occasioni per farlo nel nostro
Paese. Il mondo verrà islamizzato come tanti pensano? Può darsi, ma non sarà la
violenza a fermare questa invasione. Restiamo fermi nelle Scritture e vedremo le
vittorie nel Signore. Saluti in fede…
{18-09-2010}
■ Daniel Cimpianu: Una cosa che mi passa
nella mente è che sembra che la religione ha fatto delle vittime e delle guerre
più che altra cosa. Anche all’inizio Caino uccise suo fratello Abele, perché Dio
non guardò con favore l’offerta di Caino. La cosa peggiore è che nella storia
sono state fatte guerre anche dai popoli cosiddetti cristiani. Ho letto che in
certi tempi la religione uccideva tantissimi veri cristiani, solo perché non
andavano d’accordo con i principi imposti. Gesù, che insegna ad amare anche i
nemici, come può comandare l’uccisione di altri nel suo nome? Terry Jones
facendo questo non pensa cosa succederà ai fratelli in tutto il mondo? Non per
me, che vivo in un paese libero, ma cosa succederà ai nostri fratelli nei paesi
musulmani? Amare il prossimo e il comandamento di Dio. {19-09-2010}
12. {Vari e
brevi}
▲
■ Deborah Gilmore: Nicola Martella, sono
d’accordo con te. Parte della vita di un credente è il
rispetto
del prossimo, non la condivisione del pensiero. Bell’articolo.
{16-09-2010}
■ Daniel Fiacchini:
Grazie, Nicola, per il prezioso approfondimento che condivido al 100%.
{16-09-2010}
■ Luigi Schirru:
Verissimo... grazie, Nicola. {16-09-2010}
■ Annamaria Pes:
Grazie, fratello... {16-09-2010}
■ Claudio Zappalà:
Grazie, Nicola, per la citazione e la discussione. {16-09-2010}
■ Ester Levi:
Grazie, frat. Martella, per il tuo contributo alla discussione! D.T.B.
{16-09-2010}
■ Mattia Zanella:
È incredibile come gli islamici riescano a fare quello che vogliono e a non far
fare agli altri ciò che non piace a loro. {16-09-2010}
■ Angela Solinas:
A che serve bruciare il Corano? Mi meraviglia che sui media e in Tv si dia così
tanto spazio a pseudo cristiani del cavolo… reverendi del cavolo… scusate ma
penso questo! {16-09-2010}
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Rel/T1-Bruciare_Corano_OiG.htm
17-09-2010; Aggiornamento: 23-09-2010 |