Nicola Martella ha intervistato
Giulio Assisi (ps.) a proposito di Jay Smith, esperto di Islam e questioni
mussulmane (master degree in studi islamici presso un Seminario Teologico). Per
motivi di sicurezza abbiamo cambiato il nome dell’intervistato.
Già nel settembre del 2008 Giulio Assisi
ha portato Jay Smith per la prima volta in Italia. Egli era il relatore
principale in occasione del Congresso «Missione08» organizzato quasi interamente
da «Italian Ministries».
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Domanda:
Giulio Assisi tu lavori fra i mussulmani. Come ti definiresti brevemente?
Risposta: Da circa 20 anni sono evangelista verso i musulmani e autore della
recente edizione ampliata del suo libro «Luce sull’Islam».
D: Nel
marzo del 2009 accompagni Jay Smith
per una serie di conferenze in Italia. Che cosa puoi dirci di lui?
R: Jay Smith è da circa 25 anni evangelista verso i musulmani ed è
considerato fra i più efficaci evangelisti e apologeti al mondo nei confronti
dell’islam (si veda il suo
profilo in inglese). Esponenti del cosiddetto «clero» musulmano, teologi e
personalità delle istituzioni islamiche si sono confrontati col fratello Jay.
Anni fa, ebbe un dibattito pubblico persino sia con Benazir Bhutto (ex Primo
Ministro del Pakistan), e insieme a Omar Bakri, uno dei massimi esponenti dei
musulmani in Gran Bretagna (esponente di Al Qaeda, ora agli arresti).
All’incontro con Omar Bakri, in cui Jay Smith parlò con grande umiltà ed
efficacia,era presente una squadra di credenti, partita da Modena.
D:
Quando e come vi siete conosciuti tu e Jay Smith.
R: Jay Smith e io, prima di diventare entrambi dei punti di riferimento nei
paesi, dove oggi siamo impegnati, abbiamo predicato insieme, per oltre un anno
(1993-94),
ogni domenica a Hyde Park a Londra. In quel periodo Jay e io, con il nostro
ministero, indirizzato specificamente a folle di centinaia d’islamici di Hyde
Park, abbiamo capovolto la situazione della testimonianza cristiana, fin troppo
messa in crisi dagli islamisti d’allora, così efficaci nel ridicolizzare i
predicatori della Buona Novella. Immediatamente notati dai veterani predicatori
di Hyde Park, alcuni iniziarono a farsi addestrare da noi per sostenere
dibattiti apologetici con i musulmani più «esperti» sul campo.
D:
Quali sono state alcune vostre iniziative?
R: Jay e io iniziammo a creare speciali opuscoli per la testimonianza
(iniziarono la serie «99 Trattati della Verità») come traduzione della nostra
vita pratica (si veda la
traduzione in italiano).
Dopo la mia partenza per il Nord Africa, Jay ha continuato a battere il martello
della Parola ai cari musulmani di Hyde Park. Col tempo la CNN è andata a Hyde
Park a intervistare sia Jay che i capi della testimonianza islamica. Poco dopo
la mia partenza, Jay fondò «la scuola d’addestramento» sotto la hall della
Chiesa «All Souls» (membro di questa chiesa è il conosciuto teologo John Stott),
situata a Londra. Questa saletta funge fino ad oggi per ritrovarsi e organizzare
credenti e predicatori qualche ora prima di predicare in Hyde Park.
D: Che
cosa ci puoi ancora dire di Jay Smith
R: Jay Smith è attualmente il riferimento di spicco di Hyde Park, insegnante
e formatore di leader e missionari, dall’Europa all’Asia compreso nelle
Americhe. In
internet gli è stato dedicato un ampio spazio quanto a risalto e a profilo
del suo ministero, che forse è unico nel genere.
Vive con la moglie e tre figli a Londra. La sua vita è «blindata». Jay deve
muoversi con prudenza, anche se rifiuta sempre la scorta, offertagli
ripetutamente dalle autorità. Oggi, come in passato, a volte è malmenato dai
pochi radicali più insofferenti, mentre, quando inizia a predicare, «al Corner»,
centinaia di musulmani lo ascoltano con gran rispetto. Altri ancora, lo sfidano
con domande trabocchetto.
È stato intervistato, oltre che dalla CNN, anche da altri canali televisivi, e
varie riviste secolari hanno scritto di lui e contro di lui.
D: Jay
Smith è già conosciuto in Italia?
R: Col passare degli anni, Jay e io siamo rimasti in contatto. Nell’anno
2000 la rivista del Movimento dei Fratelli, «Il Cristiano» pubblicava in 6
puntate il dibattito tra Jay Smith e un importante esponente musulmano. Il
titolo del dibattito era: «La Bibbia o il Corano, qual è la parola di Dio?».
Tali articoli del «Cristiano» furono molto apprezzati dagli abbonati, a detta
del direttore del mensile stesso. Due anni fa, il medesimo dibattito veniva
riproposto e commentato da me attraverso la radio cristiana CRC per ben 7
puntate. Poi, come detto, ho invitato di recente Jay direttamente in Italia.
D: Che
cosa ci puoi dire della sua recente presenza in Italia?
R: Come già accennato, nel settembre 2008, per la prima volta Jay Smith è
venuto in Italia, a Rimini, per una serie di conferenze durante il campo
missionario organizzato da me e da «Italian Ministries», durato 3 giorni; circa
300 credenti sono intervenuti per ascoltarlo. Lo Spirito Santo ha toccato
parecchie persone presenti. Dalle loro valutazioni sul convegno è risultata,
oltre alla stima espressa per Jay Smith, una riconsacrazione dei presenti al
servizio per Cristo.
Il carisma di Jay Smith insieme alla non comune efficacia espositiva che gli è
propria, ha impressionato non poco i diversi conduttori presenti durante il
campo, tanto da volerlo vedere nuovamente in Italia. Nel marzo del 2009 Jay
toccherà alcune città italiane per istruire e formare credenti che sono
coscienti d’essere davanti al nuovo «Golia del 21° secolo», ossia l’islam.
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Rel/A1-Jay_Smith_Islam_OiG.htm
21/01/2009; Aggiornamento: 18/03-2019
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