Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Le Origini 1

 

Religioni

 

 

 

 

L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareggiato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

   Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:
■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a
■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25
■ La caduta primordiale e il suo effetto 3
■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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HAMAS ERA GIÀ VIOLENTO AI TEMPI DI NOÈ?

 

 di Nicola Martella

 

Trattando il tema di discussione «Hamas: beati i costruttori di odio?», riflettevo già ieri sul fatto che si afferma che amās quale acronimo in arabo di «arakat al-Muqāwama al-Islāmiyya» (Movimento di Resistenza Islamico) significherebbe di per sé «entusiasmo, zelo».

     Oggi mi arriva la provocazione di Gianni Siena: «So già che non sei d’accordo, ma la mia è una provocazione per avere una tua riflessione di merito. Nel capitolo 6 della Genesi si legge che “la terra era piena di violenza...”, e qui la parola tradotta è appunto “hamas”. Non so quanta affinità vi sia tra l’acronimo dell’organizzazione religioso-terroristica attuale e l’espressione biblica, ma la violenza è un tratto caratteristico dell’epoca attuale. Mi chiedo se i fondatori di Hamas non abbiano scelto di proposito questa parola per intimorire gli ebrei? In ogni caso, i tempi della fine vanno maturando sotto i nostri occhi» {28-01-2009}.

     Di per sé amās viene da una radice araba che significa «essere nei bollori, bollire, arrostire». Ciò l’avvicina a una radice ebraica amā «lievitare, fermentare» (qualcosa di sapore fermentato Es 12,19; pasta Es 12,34.39; Os 7,4), «inacerbire» (cuore Sal 37,21); si veda pure āme «lievitato, fermentato» (Es 23,18), omë «aceto» (Nu 6,3), āmî «salato, acre» (Is 30,24). La radice araba amās non ha semanticamente a che fare direttamente con la radice ebraica amās «trattare con violenza, opprimere, danneggiare, infrangere» (Gb 21,27; Pr 8,36; Gr 13,22; 22,3; Lam 2,6; Ez 22,26; Sf 3,4). Effettivamente il sostantivo āmās «violenza, ingiustizia» si trova nell’episodio precedente al diluvio, per descrivere lo stato dell’umanità (Gn 6,11.13). Si trova, tra altri brani, nei seguenti: Gn 16,5; 49,5; Sal 7,16; 18,48; 140,1.4; Pr 3,31; 4,17; Gle 3,19; Am 3,10; Ab 1,10. È tradotto come falsi testimoni in Es 23,1; Sal 35,11 (cfr. 27,12). Si ipotizza però che amās abbia influenzato la radice verbale amā, poiché nel Sal 71,4 il participio ôme è tradotto con «violento» e da ciò deriva āmô «oppresso» (Is 1,17).

 

Se questa è la semantica, altra cosa sono immancabilmente i paralleli concreti. Ossia la violenza con cui il movimento di amās tratta non solo i nemici, ma gli stessi Palestinesi, uccidendo i propri oppositori e bruciando (filmato) addirittura vivi gli avversari politici all’interno del proprio popolo. Di per sé Hamas è nella pratica tutto ciò: sia amās (arab.) «bollore, ribollimento», sia āme (ebr.) «lievitato», quindi inadatto al culto divino; è come «aceto» (ebr. omë) sui denti di tutti (Pr 10,26) o sul nitro (Pr 25,20 reazione chimica); è ôme «violento» (Sal 71,4) e produce āmô «l’oppresso» (Is 1,17).

     Il movimento di Hamas non conosce la forza della ragione, ma solo la ragione della forza, ossia la violenza, come si evince dal proprio Statuto (inglese). Per avere ragione nelle loro mire politiche e per adempiere i loro piani, i militanti di Hamas fanno semplicemente fuori tutti coloro che non assomigliano del tutto a loro stessi («pulizia» etnica e ideologica). Ciò li accosta a tutti i movimenti terroristici e dittatoriali (p.es. nazismo), che hanno un profondo disprezzo per la vita e per gli uomini.

     Nel futuro, quando verrà il Messia, allora varrà questa parola: «Il violento sarà scomparso, il beffardo non sarà più, e saranno distrutti tutti quelli che vegliano per commettere iniquità, che condannano un uomo per una parola, che tendono tranelli a chi difende le cause alla porta, e violano il diritto del giusto per un nulla» (Is 29,20s). Ciò vale anche per Hamas.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Rel/A1-Hamas_violento_Noe_Ori.htm

28-01-2009; Aggiornamento:

 

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