Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Le Origini 1

 

Deità

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L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareggiato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

   Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:
■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a
■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25
■ La caduta primordiale e il suo effetto 3
■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IMMAGINI DELLA TRINITÀ

 

 a cura di Nicola Martella

 

Il seguente tema di discussione si basa sia sull'articolo «Deità, pluralità e unità: Risposta a un Testimone di Geova» sia sul rispettivo tema di discussione «Deità, pluralità e unità? Parliamone». In quest'ultimo avevo affermato che nella «matematica divina» 1 + 1+ 1 = 1, ossia le tre Persone della Deità (distinte quanto a personalità, individualità e autonomia) hanno in comune una sola sostanza divina, esse sono una categoria unica. Come famiglia, tribù, popolo e altre simili, pur essendo singolari, rappresentano una «unità composita»; ad esempio esiste un solo «popolo italiano», sebbene composto da milioni d’individui. Allo stesso modo, esiste un «solo Dio», sebbene composto in modo esclusivo da solo tre Persone che hanno in comune la stessa sostanza divina.

    Avevo anche portato come illustrazione di una «unità composita» il fatto che, ad esempio, nel matrimonio 1 + 1 = 1. L’uomo che si unisce a sua moglie diventa «uno» con lei; sono due, ma diventano uno (Gn 2,24). Gesù menzionando tale verso, lo interpretò così: «Di modo che essi non sono più due, ma una [sola] carne» (Mt 19,5s). Due individui, che tali rimangono, diventano una specie di «personalità collettiva», essendo accomunati da intimità, obiettivi e destino comuni.

    Qui di seguito diamo occasione per suggerire altre immagini che illustrano la Trinità quale «unità composita». Chiaramente tutto ciò che possiamo dire di Dio rimane solo metafora. Anche per questo assoggetteremo tali illustrazioni a una critica costruttiva.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema

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I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Matematica

2. Fisica e chimica

3.

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5.

6.

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11.

12.

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Matematica}

 

Contributo: Caro fratello Nicola, mi è molto piaciuto il tuo modo per argomentare la deità trinitaria nella logica matematica supportata dagli esempi biblici. Il mio talento matematico però (purtroppo non sfruttato) ha cominciato a cercare un’operazione più semplice (visto che il messaggio evangelico è per i semplici), ed è venuto fuori il seguente risultato. Rimanendo sempre nella logica matematica (basta avere la licenza media), addizioniamo i seguenti dati:

 

Padre

+

Figlio

+

Spirito Santo

Dio

 

Dio

 

Dio

 

Allora abbiamo come minimo comune multiplo «Dio», cioè la Deità (il denominatore), e 3 distinte unità, cioè le 3 persone (il numeratore). Quindi se Dio = Trinità = 3, il quadro risultante è il seguente:

 

1

+

1

+

1

=

3

=

1

3

 

3

 

3

 

3

 

 

 

Quindi i conti tornano ugualmente. Spero che gli amici della Torre della guardia sappiano fare i conti. {Sandro Carini; 09-10-2008}

 

Osservazioni 1: Permettetemi una battuta. Chiamarla «un’operazione più semplice» destinata ai «semplici» è un’ironia in sé, visto che non tutti possiedono un «talento matematico» sprecato. In ogni modo, il risultato è apprezzabile, sebbene non privo di aspetti criticabili. La prossima volta usa, per favore la matematica quantistica! Forse può aiutare la teoria degli insiemi? È chiaro che tutti gli esempi possono fare acqua da qualche parte, poiché Dio sfuggirà comunque alle spiegazioni logiche. Nessuna delle tre Persone della Deità è effettivamente un terzo di Dio, ma «Dio» è la categoria esclusiva, a cui Padre, Figlio e Spirito Santo appartengono, e la loro «sostanza» comune.

    Come fa un essere bidimensionale a capire qualcosa di tridimensionale? E come possiamo capire noi esseri tridimensionali che esiste una «quarta dimensione», in cui le cose sono distinte e parimenti l'una nell'altra? Ecco qui di seguito un esempio: «Ora com’io stavo guardando gli esseri viventi, ecco una ruota in terra, presso a ciascun d’essi, verso le loro quattro facce... il loro aspetto e la loro forma erano quelli di una ruota che fosse attraversata da un’altra ruota... Quando gli esseri viventi camminavano, le ruote si movevano allato a loro... lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote» (Ez 1,15s.19.21). Quindi i nostri esempi, anche logici o matematici, possono essere tutt'al più solo delle metafore. {Nicola Martella}

 

Osservazioni 2: Mi spiace, ma Sandro Carini la fa un po’ troppo semplice. Stando alla sua «equazione divina», ciascun membro della trinità sarebbe 1/3 della totalità (1/3 + 1/3 + 1/3 = 1 = Dio). Ma le cose non stanno certamente così, perché sia il Padre, sia il Figlio e sia lo Spirito Santo sono ciascuno Dio totalmente, e non una sua parte. Gli amici della Torre di Guardia hanno certamente dei problemi dottrinali, ma la matematica non li aiuterebbe più di tanto. {Nicola Berretta; 10-10-2008}

 

Replica: Cari fratelli, è chiaro (forse solo per me) che ho volutamente forzato l’ipotesi: «Dio = Trinità = 3», in modo che il risultato fosse «1» (era un modo ironico e provocatorio con il solo scopo di far riflettere gli amici della «Torre della guardia»). Noi esseri umani, miseri rispetto alla grandezza di Dio, anche se dotati di talenti matematici «sprecati» (battuta: i geni sono sempre incompresi), non possiamo pretendere di spiegare di più di quanto Dio ci ha rivelato nella sua Parola. Però la «semplice» operazione aritmetica «divina», prima della trasformazione (il Signore mi perdoni) in numeri primi, era reale, perché rivelata nella Parola di Dio:

 

Padre

+

Figlio

+

Spirito Santo

=

Padre + Figlio + Spirito Santo

Dio

 

Dio

 

Dio

 

Dio

 

Ci sono perciò «3» distinte Persone (unità) e «1» natura divina in comune. Per il momento io m’accontento così. Chiedo perdono a tutti coloro che mi hanno frainteso. {Sandro Carini; 11-10-2008}

 

 

2. {Fisica e chimica}

 

Contributo: Certamente la Divinità di Cristo è un argomento affascinante e allo stesso tempo complesso, perché tratta una verità che va oltre la ragione umana. Coloro che sono avversi di tale verità biblica che definiamo col termine «trinità», dicono che questa dottrina va contro la ragione. Dicono che non è possibile che tre persone possano formare un unico Dio. Certamente di primo acchito può sembrare vero e anche logico per coloro che non hanno una buona conoscenza biblica, ma approfondendo questo soggetto, il credente oltre a comprendere, per poi difendere questa grande verità, non potrà che rafforzare la sua riconoscenza verso il proprio Salvatore, Cristo Gesù, il Signore.

    Ho trovato davvero interessante scoprire come il dogma trinitario formulato dalla chiesa romana, inquinato da un compromesso politico, abbia tentato di salvare «capre e cavoli», a discapito della dignità della persona del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo, definendo il Verbo di Dio con la frase «generato ma non creato». Spero che questo contributo possa motivare tutti coloro che si trovino a servire Dio, così come è nostro dovere fare, proclamando senza timori questa meravigliosa verità che è poi il fondamento della nostra fede.

    L’unica cosa che del Logos è stato generato, è la sua nascita come uomo perfetto su questa terra. Per il resto il Verbo di Dio è sempre stato presente con Dio da tutta l’eternità. Il Logos non è eternamente generato dal Padre, ma è da sempre esistente presso Dio. La stessa cosa vale per lo Spirito Santo. Quello che voglio sviluppare non è il sostegno biblico di questo concetto attraverso dei passi biblici, ma limitandomi alla logica, perché molte volte chi afferma che la Trinità è una menzogna, si rifà erroneamente alla logica. Pur essendo conscio che nulla potrà mai essere esauriente per spiegare Dio, sono convinto che sarà utile illustrare con la logica che la presenza di tre persone nella Deità, non è un qualcosa d’irragionevole.

    Coloro che vogliono ridurre Cristo a una semplice creatura, affermano che non può essere possibile che il Logos sia Dio e allo stesso tempo sia con Dio. Basandosi dunque su questo errato preconcetto, il passo di Giovanni 1,1 viene tradotto: «Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era un dio». Qualcuno potrebbe effettivamente dare ragione a tale idea (e purtroppo molti lo hanno fatto), ma vorrei dimostrare con una «equazione» come questa traduzione, oltre a contrastare con il messaggio biblico, non può essere ritenuta valida. Noi cristiani sappiamo che le tre persone della Deità sono della stessa sostanza, ma sono ben distinte l’una dall’altra.

    Presento dunque una possibile soluzione logico-matematica a quest’apparente paradosso, utilizzando l’esempio dell’acqua che, come tutti sappiamo, permette la vita e quindi credo che più s’addica al nostro Creatore:

 

Persone

Stato dell’acqua

 

 

■ Dio Padre

■ Dio Figlio

■ Dio Spirito Santo

Liquido

Ghiaccio

Vapore

Deità = H2O

 

Applichiamo questi dati al verso di Giovanni 1,1: «Nel principio era il Ghiaccio, il Ghiaccio era presso l’Acqua, e Acqua era il Ghiaccio».

    Qui vediamo che non c’è assolutamente nulla che vada contro la ragione. Possiamo benissimo notare che nonostante che il ghiaccio (stato solido) e l’acqua (stato liquido) siano due cose diverse nella loro apparenza, tuttavia entrambi sono H2O nella sostanza, esattamente come il Padre celeste e Gesù Cristo sono Dio. La stessa cosa è perfettamente applicabile allo Spirito Santo.

    Tutti e tre gli stati dell’acqua sono H2O. Parimenti le tre persone della Deità hanno in comune la stessa sostanza. Così in molti passi dell’Antico Testamento si parla semplicemente di Dio (Elohim) o dell’Eterno (Jahwè), poi però tali brani vengono riferiti nel NT a una delle tre persone della Deità.

    Dio Padre diventa tale, generando in terra Gesù Cristo. Gesù, il Figlio di Dio, è tale perché ha volontariamente svuotato se stesso d’ogni prerogativa divina, e si è incarnato per amore della sua creatura, per riscattarla. Jahwè stesso il nostro Creatore è venuto a salvarci.

    Credo dunque d’avere dimostrato che questo concetto non è poi così incomprensibile. Né tanto meno illogico e impossibile. Anche se comunque va oltre la nostra possibilità di comprensione umana, sappiamo che un giorno lo capiremo appieno, quando saremo con Lui per l’eternità. {Gaetano Nunnari; 09-10-2008}

 

Osservazioni 1: Anche questo esempio è apprezzabile, sebbene abbia aspetti criticabili. Tale esempio ha senso solo se se liquido, ghiaccio e vapore sono coesistenti, senza trasformarsi l'uno nell'altro. Altrimenti si sfocia nel modalismo, che è una dottrina che nega proprio la Trinità quale coesistenza di Padre, Figlio e Spirito Santo. Ci sono territori vulcanici nelle zone artiche, in cui si vede effettivamente l'acqua nei suoi tre stati: ghiaccio, liquido e vapore, e cioè come coesistenti. Tutti gli esempi comunque, anche quelli presi dalla fisica, possono essere solo una metafora. «Ora vediamo come in uno specchio [= rame levigato], in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò appieno» (1 Cor 13,12). {Nicola Martella}

 

Osservazioni 2: Ho letto anche l’equazione di Gaetano Nunnari. Anche questo esempio secondo me... fa acqua, perché presta facilmente il fianco alla dottrina modalista, secondo cui il Padre, il Figlio e lo Spirito siano manifestazioni esteriori diverse della Deità, esattamente come l’acqua, il ghiaccio e il vapore sono modalità diverse in cui l’H2O può manifestarsi, trasformandosi nell’una o nell’altra indistintamente. La dottrina della Trinità prevede una netta distinzione individuale degli elementi. Il Padre non potrà mai diventare il Figlio, e viceversa. {Nicola Berretta; 10-10-2008}

 

Replica: Ho letto le tue osservazioni e quelle di Berretta, purtroppo sia tu che lui non avete capito il senso del mio esempio. Quando ho scritto l’illustrazione dell’acqua, ho anche specificato che era semplicemente per far capire che il passo di Giovanni 1,1 non è contro la ragione. Il modalismo qui non c’entra nulla. Anzi il modalismo lo ritengo una dottrina blasfema ancor di più dell’arianesimo. In ogni modo, se prendi un contenitore e lo riempi d’acqua, a una temperatura di 0°C e a una determinata pressione, l’acqua contenuta al suo interno diventa contemporaneamente vapore nella parte superiore, liquida al centro, e solida nel fondo.

     Quando in passato ebbi un incontro con dei T.d.G. proposi loro questo esempio per dimostrare che il passo di Gv 1,1 non andava contro la ragione. Non poterono obiettare. Perché il ghiaccio non è liquido ed entrambi però sono H2O. È solo una spiegazione umana che è lungi dal poter spiegare Dio. I modalisti, prima di fare certe affermazioni, le dovrebbero dimostrare con la Bibbia, e non rifarsi a degli imperfetti esempi umani.

     Solo chi è fazioso, non riconosce nella Bibbia la netta distinzione delle tre persone della Trinità. {Gaetano Nunnari; 11-10-2008}

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/T1-Immagini_trinitarie_Ori.htm

13-10-2008; Aggiornamento:

 

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