Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Offensiva intorno a Gesù 1

 

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«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1: È ciò che dicono gli altri su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nei mass-media
■ Gesù fra teologia e filosofia
■ Gesù fra filosofia e ideologia
■ Gesù fra ideologie e religioni
■ Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2: È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nella Bibbia e nella storia
■ La questione giudaica
■ Aspetti conclusivi (Gesù e le donne, Il Gesù sacramentale, Interrogativi)
■ Dizionarietto dei termini

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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GESÙ CRISTO È LO STESSO DA GENESI AD APOCALISSE? PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Questa è la tesi di Fernando De Angelis nell’introduzione a una serie d’articoli, in cui cerca di dimostrare la sua convinzione d’una continuità di fondo in tutta la Bibbia fra i modi d’esprimere la fede. [► Introduzione a una raccolta in costruzione] Chiaramente gli ho fatto presente che o il titolo è fuori luogo o il contenuto di tale serie, ma secondo lui la coerenza c’è. Di là dalle divergenze su alcuni contenuti, abbiamo convenuto di mettere il suo articolo in «Proiezioni Culturali» e una mia presa di posizione fra gli articoli di «Fede controcorrente». In tal modo proponiamo ai lettori due tesi che hanno molti punti di contatto, ma alche alcune diversità sostanziali.

    Ecco alcune considerazioni. Visto che nell’AT Dio si è mostrato come un Dio unico e ciò era parte essenziale del credo dell’antico patto, come si concilia ciò con l’asserzione che «Gesù Cristo è lo stesso dalla Genesi all’Apocalisse»? E come si accorda ciò col fatto che «Gesù» è il nome che gli fu dato solo dalla nascita in poi, mentre «Cristo» designa il suo ministero politico di «unto a re», ossia d’Israele? L’incarnazione era solo una delle tante manifestazioni di Dio (teofanie) come affermano gli gnostici (e i modalisti), oppure portò un mutamento sostanziale nel Logos, che era Dio presso Dio, Creatore d’ogni cosa e Sostenitore della creazione? L’incarnazione era solo un aspetto della continuità oppure portò una discontinuità fra ciò che era il Logos prima (Spirito creatore) e ciò che anche divenne con il concepimento e la nascita (un uomo, l’uomo Gesù di Nazaret)? Se l’incarnazione ha portato sostanziali cambiamenti (non nell’essere, ma nell’esistenza) del Logos, come si può asserire quindi che Gesù Cristo sia lo stesso dalla Genesi all’Apocalisse? Si legga prima l’articolo di Fernando De Angelis, poi si legga il mio articolo «Gesù fra continuità divina e discontinuità storica».

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Pietro D’Aloisio

2. Nicola Martella

3. Luciano Leoni

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Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Pietro D’Aloisio}

 

Gesù Cristo è il medesimo ieri, oggi e in eterno. Il Geova del Vecchio Testamento è il Gesù del Nuovo Testamento (1 Tim 3,16). Come nel passato, questa rivelazione è nascosta ad alcuni e manifesta agli altri (Mt 11,25-30; 13,11). Legga l’allegato.... {24-09-2008}

 

 

2. {Nicola Martella}

 

Il contributo di questo lettore non aggiunge nulla alla discussione, poiché egli si ferma alle dichiarazioni generali (per altro antitrinitarie modaliste), senza nessuna dimostrazione nel merito. 1 Timoteo 3,16 non dimostra la tesi, a cui il brano viene accodato, ma parla del ministero attuale di «Cristo Gesù», nome storico di Gesù di Nazaret dalla nascita in poi. Inoltre, l’asserzione di Paolo per essere logica e vera, dimostra la presenza contemporanea di tre istanze diverse: «Dio, nostro Salvatore» (v. 3), il Mediatore (e riscattatore, v. 6) e gli uomini (vv. 1s tutti gli uomini; v. 6 per tutti; v. 7 Gentili; vv. 8s uomini e donne), altrimenti non ha senso essere un «mediatore»; proprio ciò smentisce la tesi antitrinitaria dei modalisti. Ciò è confermato anche dal brano che si riferisce a Mosè: «Un mediatore non è mediatore d’uno solo; Dio, invece, è uno solo» (Gal 3,19s); al tempo della legislazione mosaica, il Logos era presente in Jahwè, il Dio unico, ma non era stato ancora rivelato come tale a Israele e al mondo (cfr. invece Gv 1,1ss.14). Nel NT, il Logos, diventando uomo, divenne anche mediatore fra Dio Padre e gli uomini, a causa del suo ministero e della sua opera di riscatto (cfr. Eb 12,22ss «Dio, il Giudice di tutti», e «Gesù, il mediatore del nuovo patto», sono coesistenti). In tutta l’Apocalisse «Colui che siede sul trono» e «l’Agnello» sono contemporaneamente presenti come entità personali, differenziate e autonome.

     Anche l’allegato sui nomi di Dio nell’AT non dimostra nulla riguardo al tema in discussione, essendo una semplice tabella dei nomi ebraici adattati all'italiano e di ciò che si crede ne sia il significato. Infatti tale lista contiene delle asserzioni tratte dall'AT, ma non contiene nessun vero elemento probatorio per la seguente tesi, contenuta in tale documento: «Jehovah ha sette meravigliosi nomi di redenzione adempiuti tutti in Gesù Cristo». A parte il fatto che i nomi di Dio («Jahwè» e non «Jehovah», basato su un fraintendimento medioevale) nell'AT sono molti di più ed essi sono ebraici, tale lista si ferma all'AT e non contiene nessuna asserzione di una corrispondenza, né diretta né indiretta, nel NT che è greco. Inoltre i nomi ebraici di Dio si possono trovare col loro significato (etimologia e uso) già nella mia seguente opera: Nicola Martella, Manuale Teologico dell’Antico Testamentoo (Punto°A°Croce, Roma 2002), articoli: «Altissimo» [`ëlejôn], pp. 83s; «Jahwè» [jahewëh], pp. 200ss; «Onnipotente» [šaddaj], pp. 244ss; «Potente» [‘el], pp. 277ss; «Tremendo» [ëlohîm; sg. ëaḫ], pp. 365ss. Si veda qui anche «Cristofania», pp. 126s; «Manifestazioni di Dio», pp. 224-227; «Teofania», pp. 351s.

     Quindi non c’è bisogno d’una rivelazione speciale da parte dell’autonominato profeta Branham per capire tutto ciò. Tutti i «cristiani» sono per definizione «unti», poiché prendono il loro nome dal Messia o Cristo (christós = «unto»). «Quanto a voi, avete l’unzione dal Santo, e conoscete ogni cosa… Vi ho scritto queste cose intorno a quelli che cercano di sedurvi. Ma quanto è a voi, l’unzione che avete ricevuta da lui dimora in voi, e non avete bisogno che alcuno v’insegni; ma siccome l’unzione sua v’insegna ogni cosa, ed è verace, e non è menzogna, dimorate in lui, come essa vi ha insegnato» (1 Gv 2,20.26s).

     Di altri speciali «unti» e autonominati speciali profeti i cristiani biblici non ne ha proprio bisogno, poiché tutti coloro che hanno ricevuto la «Parola della verità», cioè l’Evangelo salvifico, hanno altresì «ricevuto il suggello dello Spirito Santo» (Ef 1,13). Per non essere operai confusi, basta tagliare rettamente tale «Parola della verità» (2 Tm 2,15), esercitandosi a non andare oltre ciò che è scritto (1 Cor 4,6; Ap 22,18s).

     Come nel passato, questa conoscenza è nascosta solo a coloro che non conoscono le sacre Scritture o che le distorcono in senso ideologico.

 

 

3. {Luciano Leoni}

 

Nota editoriale: Appena dopo aver messo in rete questa pagina, mi è arrivato il seguente avvertimento e la seguente richiesta riguardo ai seguaci di Branham.

 

Contributo: Carissimo Nicola, vorrei porre alla tua attenzione, e se vorrai a quella dei lettori del tuo sito, un aspetto della «propaganda di menzogna» ultimamente in atto.

     Come sai, fratello Nicola, da poco tempo in Alatri si è fondata una comunità cristiana che cerca d’essere aderente alla Parola di Dio. Non è facile, mille sirene cantano da destra e da manca per attirare l’attenzione e distrarre la «nave» dalla corretta rotta.

     La cosa non mi sorprende affatto, anzi me lo aspettavo. Tuttavia alcuni aspetti mi hanno incuriosito (e non poco) visto che la casella postale elettronica della chiesa viene di continuo bombardata da messaggi di «profeti», «apostoli», «veggenti», eccetera.  Tra questi vi è un certo Pietro D’Aloisio che, con toni suadenti e pseudo-cristiani, cerca d’accreditare le tesi branhamite. Il sito di riferimento [N.d.R. http://www.branham.it] è un concentrato d’esoterismo mistico-visionario e, oltre una forte propaganda delle dottrine di Branham, non aggiunge nulla di nuovo a quanto già propagandano altri «profeti». Tutto, insomma, tranne la Verità.

     Non so perché, ma mi tornano forti nella mente le parole della prima epistola dell’apostolo Giovanni. Ti saluto con la pace del Signore Gesù. {24-09-2008}

 

Risposta: Visto che ho già risposto nel mio contributo precedente proprio a Pietro D’Aloisio (che combinazione!), non mi resta altro che condividere le serie preoccupazioni di Luciano. Aggiungo un mio motto: «Il pastore che non veglia sul gregge, ingrassa gli agnelli per destinarli ai lupi famelici di turno».

   Inoltre sulla concezione antitrinitaria e  modalista si vedano i seguenti articoli:

Antitrinitari mimetizzati? {Nicola Martella} (T)

La concezione modalista di Dio {Nicola Martella} (A)

Trinità e antitrinitari {Nicola Martella} (T)

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/T1-Gesu_dis-continuita_parla_OiG.htm

24-09-2008; Aggiornamento: 25-09-2008

 

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