Questa è la tesi di Fernando De Angelis nell’introduzione a una serie
d’articoli, in cui cerca di dimostrare la sua convinzione d’una continuità di
fondo in tutta la Bibbia fra i modi d’esprimere la fede. [►
Introduzione a una raccolta in costruzione] Chiaramente
gli ho fatto presente che o il titolo è fuori luogo o il contenuto di tale
serie, ma secondo lui la coerenza c’è. Di là dalle divergenze su alcuni
contenuti, abbiamo convenuto di mettere il suo articolo in «Proiezioni
Culturali» e una mia presa di posizione fra gli articoli di «Fede
controcorrente». In tal modo proponiamo ai lettori due tesi che hanno molti
punti di contatto, ma alche alcune diversità sostanziali.
Ecco alcune considerazioni. Visto che nell’AT
Dio si è mostrato come un Dio unico e ciò era parte essenziale del credo
dell’antico patto, come si concilia ciò con l’asserzione che «Gesù Cristo è lo
stesso dalla Genesi all’Apocalisse»? E come si accorda ciò col fatto che «Gesù»
è il nome che gli fu dato solo dalla nascita in poi, mentre «Cristo» designa il
suo ministero politico di «unto a re», ossia d’Israele? L’incarnazione era solo
una delle tante manifestazioni di Dio (teofanie) come affermano gli gnostici (e
i modalisti), oppure portò un mutamento sostanziale nel Logos, che era Dio
presso Dio, Creatore d’ogni cosa e Sostenitore della creazione? L’incarnazione
era solo un aspetto della continuità oppure portò una discontinuità fra ciò che
era il Logos prima (Spirito creatore) e ciò che anche divenne con il
concepimento e la nascita (un uomo, l’uomo Gesù di Nazaret)? Se l’incarnazione
ha portato sostanziali cambiamenti (non nell’essere, ma nell’esistenza) del
Logos, come si può asserire quindi che Gesù Cristo sia lo stesso dalla Genesi
all’Apocalisse? Si legga prima l’articolo di Fernando De Angelis, poi si legga
il mio articolo «Gesù
fra continuità divina e discontinuità storica».
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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sottostante
1.
{Pietro D’Aloisio} ▲
Gesù Cristo è il medesimo ieri, oggi e in
eterno. Il Geova del Vecchio Testamento è il Gesù del Nuovo Testamento (1 Tim
3,16). Come nel passato, questa rivelazione è nascosta ad alcuni e manifesta
agli altri (Mt 11,25-30; 13,11). Legga l’allegato.... {24-09-2008}
2.
{Nicola Martella} ▲
Il contributo di
questo lettore non aggiunge nulla alla discussione, poiché egli si ferma alle
dichiarazioni generali (per altro antitrinitarie modaliste), senza nessuna
dimostrazione nel merito. 1 Timoteo 3,16 non dimostra la tesi, a cui il
brano viene accodato, ma parla del ministero attuale di «Cristo Gesù»,
nome storico di Gesù di Nazaret dalla nascita in poi. Inoltre, l’asserzione di
Paolo per essere logica e vera, dimostra la presenza contemporanea di tre
istanze diverse: «Dio, nostro Salvatore» (v. 3), il Mediatore (e riscattatore,
v. 6) e gli uomini (vv. 1s tutti gli uomini; v. 6 per tutti; v. 7 Gentili; vv.
8s uomini e donne), altrimenti non ha senso essere un «mediatore»; proprio ciò
smentisce la tesi antitrinitaria dei modalisti. Ciò è confermato anche dal brano
che si riferisce a Mosè: «Un mediatore non è mediatore d’uno solo; Dio,
invece, è uno solo» (Gal 3,19s); al tempo della legislazione mosaica, il
Logos era presente in Jahwè, il Dio unico, ma non era stato ancora rivelato come
tale a Israele e al mondo (cfr. invece Gv 1,1ss.14). Nel NT, il Logos,
diventando uomo, divenne anche mediatore fra Dio Padre e gli uomini, a causa del
suo ministero e della sua opera di riscatto (cfr. Eb 12,22ss «Dio, il Giudice
di tutti», e «Gesù, il mediatore del nuovo patto», sono coesistenti).
In tutta l’Apocalisse «Colui che siede sul trono» e «l’Agnello» sono
contemporaneamente presenti come entità personali, differenziate e autonome.
Anche
l’allegato sui nomi di Dio nell’AT non dimostra nulla riguardo al tema in
discussione, essendo una semplice tabella dei nomi ebraici adattati all'italiano
e di ciò che si crede ne sia il significato. Infatti tale lista contiene delle
asserzioni tratte dall'AT, ma non contiene nessun vero elemento probatorio per
la seguente tesi, contenuta in tale documento: «Jehovah ha sette meravigliosi
nomi di redenzione adempiuti tutti in Gesù Cristo». A parte il fatto che i nomi
di Dio («Jahwè» e non «Jehovah», basato su un fraintendimento medioevale)
nell'AT sono molti di più ed essi sono ebraici, tale lista si ferma all'AT e non
contiene nessuna asserzione di una corrispondenza, né diretta né indiretta, nel
NT che è greco. Inoltre i nomi ebraici di Dio si possono trovare col loro
significato (etimologia e uso) già nella mia seguente opera: Nicola Martella,
Manuale Teologico dell’Antico Testamentoo (Punto°A°Croce, Roma
2002), articoli: «Altissimo»
[`ëlejôn], pp.
83s; «Jahwè» [jahewëh], pp. 200ss; «Onnipotente»
[šaddaj], pp. 244ss; «Potente» [‘el], pp. 277ss; «Tremendo»
[‘ëlohîm;
sg. ‘ëlôaḫ],
pp. 365ss. Si veda qui anche «Cristofania», pp. 126s; «Manifestazioni
di Dio», pp. 224-227; «Teofania», pp. 351s.
Quindi non c’è bisogno d’una rivelazione speciale da parte
dell’autonominato profeta Branham per capire tutto ciò. Tutti i «cristiani» sono
per definizione «unti», poiché prendono il loro nome dal Messia o Cristo (christós
= «unto»). «Quanto a voi, avete
l’unzione dal Santo, e conoscete ogni cosa… Vi ho scritto queste cose
intorno a quelli che cercano di sedurvi. Ma quanto è a voi,
l’unzione che avete ricevuta da lui dimora in voi, e non avete bisogno
che alcuno v’insegni; ma siccome l’unzione
sua v’insegna ogni cosa, ed è verace, e non è menzogna, dimorate in lui,
come essa vi ha insegnato» (1 Gv 2,20.26s).
Di altri speciali «unti» e autonominati speciali profeti i cristiani biblici non
ne ha proprio bisogno, poiché tutti coloro che hanno ricevuto la «Parola della
verità», cioè l’Evangelo salvifico, hanno altresì «ricevuto il suggello dello
Spirito Santo» (Ef 1,13). Per non essere operai confusi, basta tagliare
rettamente tale «Parola della verità» (2 Tm 2,15), esercitandosi a non andare
oltre ciò che è scritto (1 Cor 4,6; Ap 22,18s).
Come nel passato, questa conoscenza è nascosta solo a coloro che non conoscono
le sacre Scritture o che le distorcono in senso ideologico.
3.
{Luciano Leoni} ▲
Nota editoriale: Appena dopo aver messo in rete questa pagina, mi è
arrivato il seguente avvertimento e la seguente richiesta riguardo ai seguaci di
Branham.
■
Contributo:
Carissimo Nicola, vorrei porre alla tua attenzione, e se vorrai a quella
dei lettori del tuo sito, un aspetto della «propaganda di menzogna» ultimamente
in atto.
Come sai, fratello Nicola, da poco tempo in Alatri si è fondata una comunità
cristiana che cerca d’essere aderente alla Parola di Dio. Non è facile, mille
sirene cantano da destra e da manca per attirare l’attenzione e distrarre la
«nave» dalla corretta rotta.
La cosa non mi sorprende affatto, anzi me lo aspettavo. Tuttavia alcuni aspetti
mi hanno incuriosito (e non poco) visto che la casella postale elettronica della
chiesa viene di continuo bombardata da messaggi di «profeti», «apostoli»,
«veggenti», eccetera. Tra questi vi è un certo Pietro D’Aloisio che, con
toni suadenti e pseudo-cristiani, cerca d’accreditare le tesi branhamite. Il
sito di riferimento [N.d.R.
http://www.branham.it] è un concentrato d’esoterismo mistico-visionario e,
oltre una forte propaganda delle dottrine di Branham, non aggiunge nulla di
nuovo a quanto già propagandano altri «profeti». Tutto, insomma, tranne la
Verità.
Non so perché, ma mi tornano forti nella mente le parole della prima epistola
dell’apostolo Giovanni. Ti saluto con la pace del Signore Gesù. {24-09-2008}
▬
Risposta: Visto che ho già risposto nel mio contributo precedente
proprio a Pietro D’Aloisio
(che combinazione!), non mi resta altro che condividere le serie preoccupazioni
di Luciano. Aggiungo un mio motto: «Il pastore che non veglia sul gregge,
ingrassa gli agnelli per destinarli ai lupi famelici di turno».
Inoltre sulla concezione antitrinitaria e modalista si vedano i seguenti
articoli:
►
Antitrinitari mimetizzati?
{Nicola Martella} (T)
►
La concezione modalista di Dio
{Nicola Martella} (A)
►
Trinità e antitrinitari
{Nicola Martella} (T)
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► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/T1-Gesu_dis-continuita_parla_OiG.htm
24-09-2008; Aggiornamento: 25-09-2008
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