Una lettrice mi ha scritto quanto segue: «Quando mio
figlio Florian aveva 4-5 anni, mi rivolse questa riflessione: “Mamma, ma quando
Gesù ha creato il diavolo, lo sapeva che sarebbe diventato cattivo? E allora che
cosa l’ha creato a fare?”».
Sebbene questa riflessione interrogativa sia
venuta dalla bocca di un bambino e possa far sorridere qualcuno, contiene una
domanda cocente che si sono posti molti teologi del passato: «Perché esiste il
diavolo? È stato creato come tale da Dio? Oppure quando è diventato tale?».
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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1. {Argentino
Quintavalle} ▲
Questa sì che è quel che si dice una «domanda da 1000
punti». Forse possiamo aggirare il problema e rispondere a quest’altra domanda
che è analoga a quella posta dalla lettrice: «Perché Dio ha creato l’uomo con
la capacità di compiere il male?».
Questo è uno dei più problematici
elementi della creazione. Come fa Dio a creare una cosa (l’uomo, ma anche il
diavolo) che ha in sé la capacità di compiere il male?
L’uomo si arrovella da millenni
attorno a questo problema. Eppure la Bibbia ci afferma che anche riguardo a
questo uomo che Dio pronunciò il suo «molto buono».
Senza la capacità di concepire e
compiere il male, e quindi senza sperimentare il male, l’uomo non potrebbe mai
apprezzare l’amore di Dio. E se l’uomo non fosse in grado di apprezzare l’amore
di Dio, Egli non potrebbe estrinsecare completamente il Suo amore verso di lui.
Il male ha la funzione di
esaltare il bene. Se l’uomo (ma anche il diavolo) non fosse stato creato con
questa capacità, la creazione non sarebbe stata completa.
«Io formo la luce e creo le
tenebre, faccio il benessere e creo la calamità. Io, l’Eterno, faccio tutte
queste cose» (Isaia 45,7 Nuova Diodati).
2.
{Nicola Martella} ▲
Per l’approfondimento si veda Nicola Martella,
«La caduta primordiale e l’avversario», Temi delle origini,
Le Origini 1 (Punto°A°Croce, Roma 2006), pp. 281-288. Nicola Martella, «La dottrina occulta e la Bibbia»,
La lieve danza delle tenebre(Veritas, Roma 1992), pp. 402ss (Il diavolo).
►
Bahai, il diavolo e la Bibbia {Nicola Martella} (A)
3. {Vincenzo Russillo} ▲
Mio fratello (ha 16 anni) afferma d’essere un fervente ateo o meglio cerca di
spiegare tutto con il raziocinio. Egli mi ha posto la seguente domanda: Se Dio è
onnisciente, avrebbe dovuto sapere che Satana si sarebbe ribellato? Gli ho
risposto chiaramente citando una vecchia risposta d’Ar-gentino Quintavalle,
oltre al tuo articolo del libro Temi sulle Origini. Poi Dio ha lasciato il
libero arbitrio all’uomo, terminando il suo piano salvifico con la morte di Gesù
sulla croce. E questa risposta lo ha convinto. {28 agosto 2009}
4. {Nicola Martella} ▲
Dio ha creato anche gli esseri celesti con un arbitrio e la possibilità di peccare. Infatti è scritto che «Dio non
risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri
tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio» (2 Pt 2,4). Qui non si
tratta di Satana o dei demoni, ma degli esseri celesti di Genesi 6. [►
I «figli di Dio» in Genesi 6: uomini o esseri celesti?;
►
I «figli di Dio» in Genesi 6: la tesi occultistica] Satana rimane, per certi aspetti, un mistero, ma Gesù chiamò il diavolo «omicida
fin dal principio», uno che «non si è attenuto alla verità» e «bugiardo
e padre della menzogna» (Gv 8,44); qui Cristo si rifaceva a Genesi 3. La
defenestrazione dal cielo di Stana, il «serpente antico», avverrà in futuro
(Apocalisse 12,9), poi egli sarà dapprima legato, durante il regno messianico
(Ap 20,2) e poi, dopo un intermezzo, gettato nello stagno di fuoco (v. 10).
5.
{Vincenzo Russillo} ▲
Nota redazionale: Il seguente contributo si riferisce all'articolo «
L’ira di Dio è il diavolo?», a cui rimandiamo per la comprensione di quanto segue.
Dio e Satana: nessun connubio
Sappiamo che al diavolo è concesso di operare in questo mondo, infatti più volte
nel NT viene chiamato dio di questo mondo e principe della potestà
dell’aria: «…ai quali un tempo v’abbandonaste seguendo l’andazzo di questo
mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera
oggi negli uomini ribelli» (Efesini 2,2). Egli non ha autorità, ma acceca
le menti degli increduli, ad esempio con false dottrine (2 Cor 4,4).
Una situazione simile a quella ricorrente in 2 Samuele
24,1 e 1 Cronache 21,1, potrebbe rintracciarsi nella storia di Giobbe.
Qui il diavolo [il Satana per l’esattezza, N.d.R.] chiede a Dio di poter
intervenire; infatti, senza il suo permesso non ha autorità.
In un’altra situazione è sempre Satana che interviene:
«Ma Pietro disse: “Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore
da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere?”»
(Atti 5,3).
Ancora sta scritto che, durante la cena pasquale, «il
diavolo aveva già messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di
tradirlo» (Gv 13,2).
Poco dopo, Gesù stesso disse a Pietro: «Simone,
Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano» (Luca
22,31).
Da questi versetti possiamo ben capire che Satana
agisce sì, chiedendo un permesso divino, ma senza che vi sia un intervento
diretto di Dio. L’Eterno non è cooperatore del male né vi è connubio tra il
diavolo e il nostro Signore. Infatti, attingendo alla Bibbia, possiamo ben
capire: «Nessuno, quand’è tentato, dica: “Sono tentato da Dio”; perché Dio
non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno» (Giacomo
1,13). {13-01-2010}
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/T1-Diavolo_creato_EnB.htm
2006; Aggiornamento: 14-01-2010
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