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1.
Entriamo in tema
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2.
Risuscitato spiritualmente?
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3.
Carne e sangue
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4.
Sacrificio e risurrezione di Cristo
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5.
Forme fisiche differenti?
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6.
Chi ha risuscitato Gesù? |
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La risurrezione di Gesù era fisica {Argentino Quintavalle}
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1.
ENTRIAMO IN TEMA:
Anche se la Bibbia insegna che Gesù è risuscitato dai morti nello stesso
corpo con cui è morto e che alla risurrezione il suo era un corpo glorificato,
c’è ancora chi rifiuta di accettare questa verità — a loro danno. Diverse
obiezioni sono state sollevate contro le seguenti chiare affermazioni bibliche:
■ «Gesù rispose loro: “Disfate
questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere”. Allora i Giudei
dissero: “Quarantasei anni è durata la fabbrica di questo tempio e tu lo faresti
risorgere in tre giorni?”. Ma egli
parlava del tempio del suo corpo» (Gv 2,19ss). ■ «Or la sera di quello stesso giorno, ch’era il
primo della settimana, ed essendo, per timor dei Giudei, serrate le porte del
luogo dove si trovavano i discepoli, Gesù venne e si presentò quivi in mezzo, e
disse loro: “Pace a voi!”. E detto questo,
mostrò loro le mani e il costato.
I discepoli dunque, com’ebbero veduto il Signore, si rallegrarono» (Gv
20,19s).
■ «Ed egli disse loro: “Perché siete turbati? E
perché vi sorgono in cuore tali pensieri? Guardate le mie mani e i miei piedi,
perché son ben io;
palpatemi e guardate;
perché uno spirito non ha carne e ossa come vedete che ho io”»
(Lc 24,38s).
È chiaro che la
risurrezione fisica di Gesù è stata una realtà. Purtroppo sono state sollevate
delle obiezioni a essa. Le trattiamo qui di seguito.
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2.
RISUSCITATO SPIRITUALMENTE?
■ La tesi: Gesù è morto fisicamente ma è
risuscitato spiritualmente secondo 1 Pt 3,18. ■ Le obiezioni: 1 Pt 3,18 è spesso usato per
confutare Gv 2,19ss. Invece d’armonizzare le Scritture, alcune persone
utilizzano una Scrittura per confutarne un’altra o per giustificare quelle
interpretazioni che sembrano favorire le loro posizioni. Tale è il caso con 1 Pt
3,18s: «Poiché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, egli giusto
per gli ingiusti, per condurci a Dio; essendo stato messo a morte, secondo la
carne, ma vivificato secondo lo spirito» (1 Pt 3,18). Quello che essi provano a sostenere con questo verso è
che Gesù non è risuscitato nella carne, ma «nello spirito». Alcuni dicono anche
che Gesù ha cessato d’esistere e che è stato vivificato «nello spirito».
Tuttavia, siccome Gesù è il Logos fatto carne (Gv 1,1.14), il suo spirito è
senza dubbio immortale e non ha bisogno d’essere reso vivo. Tuttavia, essi
affermano che Gesù non stava parlando letteralmente in Gv 2,19ss, altrimenti la
loro dottrina, che Gesù non è risuscitato fisicamente, sarebbe contraddetta.
Naturalmente essi sono in errore. Il perché lo vedremo adesso.
1 Pt 3,18 non richiede l’interpretazione che Gesù non è
risuscitato fisicamente. Infatti, logicamente parlando, se crediamo alla
risurrezione del «solo spirito», avremmo una contraddizione con altri versi
della Bibbia; cioè, Gv 2,19ss e Lc 24,39 citati sopra. Gv 2,19 insegna
chiaramente che a risuscitare fu il tempio del corpo di Cristo. È corretto dire
che Gesù è stato risuscitato nello spirito nel suo corpo spirituale, che è il
suo corpo fisico glorificato e vivificato e che costituisce la primizia della
nuova creazione (1 Cor 15,20).
«Ma anche noi, che
abbiamo le primizie dello Spirito,
anche noi stessi gemiamo in noi medesimi, aspettando l’adozione, la
redenzione del nostro corpo» (Rm 8,23). Il corpo di cui qui si parla è
un corpo fisico, non un corpo «spirituale senza carne».
Riassumendo, 1 Pt 3,18 non dice che Gesù è risuscitato
come un essere spirituale. Dice che è stato «vivificato secondo lo spirito».
[N.d.R.: Non si dovrebbe usare un brano oscuro per spiegare brani chiari (cfr.
le difficoltà del v. 19). ● Prima possibilità: Qui che «carne» e
«spirito» indicano due ambiti personali dell’essere. Cristo per poter compiere
l’espiazione, ha dovuto morire secondo la carne, ma ciò sarebbe stato vano se la
morte avesse significato la sua fine; al contrario, fu «reso vivente secondo
lo spirito». Qui «spirito» è
il suo personale (che fu reso vivente) «nel quale è anche andato e ha
predicato agli
spiriti in carcere» (v. 19),
ossia dopo la morte. Quindi, 1 Pt 3,18s non parla della risurrezione, ma solo di
ciò che avvenne alla morte (cfr. 4,1), menzionando la risurrezione solo dopo (v.
21), come pure l’ascesa alla destra di Dio (v. 22). ● Seconda possibilità:
Cristo è morto in senso fisico, ma è stato reso vivente dallo Spirito (quello di
Dio), «nel quale è anche andato e ha predicato agli
spiriti in carcere» (v. 19),
ossia a quelli del tempo di Noè. ● Come si vede, il brano è troppo oscuro per
trarre da esso indicazioni incontrovertibili. Perciò è esso che dev’essere letto
alla luce di brani chiari.]
Comunque siano le cose, ciò significa che Gesù è
risuscitato con un corpo incorruttibile, come afferma 1 Cor 15,35-45, quando
parla che il corpo (fisico) è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile
(lo stesso corpo fisico); è seminato ignobile e risuscita glorioso (lo stesso
corpo fisico); è seminato corpo psichico e risuscita corpo pneumatico (lo stesso
corpo fisico), ecc. Paolo descrive il corpo della risurrezione che avranno i
credenti. Tutti i cristiani risusciteranno con i loro corpi fisici, proprio come
è avvenuto a Gesù, la primizia.
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3.
CARNE E SANGUE
■ La tesi: La Bibbia dice che «carne e sangue
non possono ereditare il regno di Dio» (1 Cor 15,50), quindi Gesù non può
essere risuscitato nello lo stesso corpo con cui è morto. ■ Le obiezioni: Il problema di quest’obiezione è
che non riconosce il fatto che, dopo la risurrezione, Gesù disse: «Uno
spirito non ha carne e ossa come vedete che ho io» (Lc 24,39), ma non parlò
di «carne e sangue». Questo non è semplicemente un gioco di parole. Ogni parola
della Bibbia è ispirata e le parole che Gesù ha usato hanno un loro scopo. L’espressione «carne e sangue» è usata nella sacra
Scrittura in vari contesti, ma indica l’ordine naturale. ■ «E Gesù replicando gli disse: “Tu sei beato, o
Simone, figlio di Giona, perché non la
carne e il sangue
ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli”» (Mt 16,17).
■ «Il combattimento nostro non è contro
sangue e carne, ma contro i
principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre»
(Ef 6,12). ■ «Poiché dunque i figli partecipano del
sangue e della carne, anch’egli vi
ha similmente partecipato, affinché, mediante la morte, distruggesse colui che
aveva l’impero della morte, cioè il diavolo» (Eb 2,14).
Gesù versò il suo sangue sulla croce. Ne era letteralmente defluito abbastanza
dal suo corpo. Quando Gesù risuscitò dai morti, aveva ancora i fori nelle mani e
nei piedi (Lc 24,39). Egli aveva mantenuto i segni della dura prova fisica, alla
quale era stato sottoposto; è logico dunque affermare che il suo sangue, che è
defluito gradatamente dal corpo, è stato effettivamente versato. Quindi, il suo
corpo è stato risuscitato, ma il suo sangue è rimasto sparso come «mezzo di
espiazione»: «Poiché la vita nella carne è nel sangue. Per questo vi ho
ordinato di porlo sull’altare per far l’espiazione per le vostre persone; perché
il sangue è quello che fa l’espiazione, mediante la vita» (Lv 17,11). Questo è il motivo perché dopo la risurrezione, per
dimostrare che egli aveva ancora lo stesso corpo con il quale morì, Gesù disse
ai discepoli di toccare le sue mani e i suoi piedi, perché avevano ancora i
segni dei fori. Non c’era prova più evidente di quella. Inoltre, nella stessa
dichiarazione Gesù disse d’avere carne e ossa, non carne e sangue. Gesù è
risorto!
[N.d.R.: Si
noti che l’espressione «carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio»,
può indicare semplicemente il fatto che non si può accedere nel regno di Dio per
diritto di razza, ad esempio solo perché si è Giudei (cfr. «Quel che è nato
dalla carne, è carne; e quel che è nato dallo Spirito, è spirito»; Gv 3,6),
ma si necessita della nascita dall’alto (Gv 3,3.7s). «È venuto in casa sua, e
i suoi non l’hanno ricevuto;
12ma a tutti quelli che l’hanno
ricevuto egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio; a quelli, cioè, che
credono nel suo nome; 13i quali non son nati da
sangue, né da volontà di
carne, né da volontà d’uomo, ma son
nati da Dio» (Gv 1,11ss).]
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4.
SACRIFICIO E RISURREZIONE DI CRISTO
■ La tesi: Il corpo di Cristo era l’offerta
propiziatoria, se fosse risuscitato con lo stesso corpo il sacrificio sarebbe
stato invalidato.
■ Le obiezioni: La risposta a quest’obiezione è
simile a quella precedente. La risurrezione di Gesù è la prova che il suo
sacrificio è stato accettato dal Padre, perciò è scritto: «Poiché tu non
abbandonerai l’anima mia in potere della še’ol, né permetterai che il
tuo santo veda la fossa» (Sal 16,10). Siccome Gesù ha offerto un sacrificio
perfetto per il peccato, gli è stata garantita una risurrezione fisica. Sappiamo
che la morte fisica è il risultato del peccato. Ma Gesù ha vinto la lotta contro
il peccato (1 Cor 15,57), e la prova del suo successo è proprio il fatto che è
risuscitato con lo stesso corpo, con il quale è morto. Se il suo corpo fosse
ancora nella tomba, sarebbe stata una sconfitta.
Inoltre, la verità è che Gesù ha portato i nostri
peccati nel suo corpo sulla croce (1 Pt 2,24) e ha preso il nostro posto (2 Cor
5,21). Il suo corpo è stato usato come mezzo per versare il sangue che purifica
dal peccato. ■ «Poiché la vita nella carne è nel sangue. Per
questo vi ho ordinato di porlo sull’altare per far l’espiazione per le vostre
persone; perché il sangue è quello che fa l’espiazione, mediante la vita»
(Lv 17,11).
■ «E secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata
con sangue; e senza spargimento di sangue non c’è remissione» (Eb 9,22).
Così, il sangue di Cristo è ciò che rimuove il nostro
peccato e la sua risurrezione fisica è la prova che il sacrificio è stato
accettato dal Padre (adempimento della promessa del Sal 16,10).
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5.
FORME FISICHE DIFFERENTI?
■ La tesi: Gesù ha manifestato delle forme
fisiche differenti per poter convincere i discepoli della sua risurrezione, come
per esempio ai discepoli sulla strada d’Emmaus.
■ Le obiezioni: Questo è criticabile per molte
ragioni. Per prima cosa, significherebbe che Gesù ingannava i suoi discepoli nel
far loro credere che il suo corpo era risuscitato, quando invece non era vero.
In secondo luogo, trascura l’insegnamento chiaro dello stesso Gesù quando disse:
«Disfate questo tempio, e in tre
giorni lo farò risorgere. Allora i Giudei dissero: “Quarantasei anni è
durata la fabbrica di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?”.
Ma egli parlava del tempio del suo corpo»
(Gv 2,19ss). Gesù disse che il suo corpo sarebbe risuscitato. Terzo, 1 Tm
2,5 dice: «Poiché v’è un solo Dio e mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo
Gesù uomo». Si dice che Gesù è
un uomo. Se non fosse risuscitato fisicamente, come potrebbe essere ancora un
uomo senza un corpo di carne e ossa?
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6.
CHI HA RISUSCITATO GESÙ?
■ La tesi: Il Padre ha risuscitato Gesù; Gesù
non l’ha fatto da sé stesso, quindi Gv 2,19ss non può essere letterale poiché
non ha risuscitato sé stesso.
■ Le obiezioni: Questa obiezione fallisce in
quanto non riesce a considerare la natura tri-unitaria di Dio in rapporto alla
risurrezione. Vediamo che ogni membro della Divinità è stato coinvolto nella
risurrezione di Cristo.
■ Padre: «Paolo, apostolo — non dagli uomini
né per mezzo d’alcun uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di
Dio Padre che l’ha risuscitato dai morti»
(Gal 1,1)
■ Figlio: «Disfate
questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere. Allora i Giudei
dissero: “Quarantasei anni è durata la fabbrica di questo tempio e tu lo faresti
risorgere in tre giorni?”. Ma egli
parlava del tempio del suo corpo»
■ Spirito Santo: «E se
lo Spirito di colui che ha risuscitato
Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai
morti vivificherà anche i vostri corpi mortali
per mezzo del suo Spirito che abita in voi» (Rm 8,11).
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A2-Risurrezione_Gesu_obiezioni_OiG.htm
30-11-06; Aggiornamento: 09-11-2008 |