Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia.

  Ecco le rubriche principali:
■ Scenario biblico
■ Vita di comunità
■ Abbecedario riflessivo
■ Ad acta
■ Dietro il velo
■ Casella postale biblica
■ Variazione delle costanti
■ Puntigli e indovinelli
■ Sapienza da quattro soldi
■ Massime e minime
■ Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

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CREDENTE MA NON RIGENERATO:

ESPERIENZA E DOTTRINA

 

 di Roberta Sbodio

 

Ho letto con interesse i commenti sulla perdita della salvezza... Non cito le dottrine che sono già state ampiamente trattate da chi, come Nicola, di dottrine se ne intende; solo uno studio approfondito e una conoscenza teologica completa possono permettere dissertazioni che abbiano un senso, vedi le varie considerazioni su versetti che si rivolgono a Israele e non alla chiesa, ecc. Vorrei semplicemente testimoniare un paio di cose che ho vissuto e visto con i miei occhi nel corso di diversi anni a contatto con la chiesa e come figlia di un pastore evangelico.

 

1.  EVANGELICO MA NON RIGENERATO?: Personalmente ho frequentato la chiesa evangelica per diversi anni, sforzandomi di vivere da buona cristiana, ma senza essere rigenerata, tutto vano, cercavo di migliorare gli aspetti del mio carattere per renderli conformi a Cristo e più facevo e peggio era. Poi, un giorno non ne potevo più, era stanca e mi sembrava che Dio fosse lontano, che pretendesse solo da me delle cose senza darmi la possibilità di realizzarle (in realtà vivevo la legge e non la grazia), in quel giorno ho letteralmente gridato a Dio (ero sola in un grande prato) e, dopo varie esperienze, Dio mi ha fatto incontrare una persona, una missionaria che mi ha parlato della grazia e della salvezza come mai nessuno prima lo aveva fatto. Da quel momento ho saputo che i miei peccati erano e sono lavati, mi sento figlia di Dio e vedo come lo Spirito Santo lavora nella mia vita per rivelare la Parola, renderla pratica nelle esperienze quotidiane, ecc.

     In sunto: sono passata dallo stato di evangelica allo stato di cristiana rigenerata. Ho vissuto ancora dei momenti difficili, dove non trovavo la forza di essere quello che la Bibbia dice, e attraverso questo ho scoperto che Dio compie la sua volontà in me, Gesù Cristo è Autore e Compitore della nostra fede, noi non abbiamo la forza in noi stessi, ma adesso è Lui che vive in noi, e questa è la garanzia, questo è il sigillo... Gesù afferma anche: le pecore che il Padre mi ha dato, nessuno le può rapire dalla mia mano; e ancora dice: l’opera che ha cominciata in noi, la porterà a termine.... Significa che siamo delle marionette? No! Ma la Bibbia afferma anche che è Lui che compie in noi il «volere» e l’operare. La nostra vecchia natura non può volere il bene, è nemica di Dio e sempre lo sarà (uno studio delle lettera ai Romani ce lo fa comprendere), ma la nuova natura, rigenerata, quella si desidera le cose di Dio, perché è nata da Dio. Quindi la salvezza non si può perdere... perché significherebbe annullare la potenza dell’opera della croce.

   

2.  IL GRANO E LA PAGLIA: A questo punto potrebbe sorgere la seguente obiezione: nella chiesa di vedono tante persone avvicinarsi, fare delle esperienze, forse anche battezzarsi e poi allontanarsi... Ma per quello che ho visto: sono persone che si avvicinano non a Cristo, ma a un sistema — quello evangelico. Spesso sono persone che cercano esperienze spirituali o pseudo spirituali... ma non vengono toccate dalla potenza della croce! Dobbiamo stare attenti a quali sono i frutti prodotti dall’albero, troppo spesso nella chiesa ci accontentiamo di vedere una persona rispondere a un appello, fare magari un preghiera di salvezza, prendere magari il battesimo, ma dietro a tutto questo, nell’intimo della «casa» di quella persona cosa succede? Una vera conversione che porta alla salvezza eterna ha delle tappe ben prestabilite, che mostro qui di seguito.

     Ravvedimento: La persona sente il peso del peccato e realizza di essere perduta per sempre e di avere bisogno del Salvatore. Troppo spesso si scambia la frequentazione di qualche culto e riunione di chiesa per un vero interesse per Dio; ma perché lo Spirito Santo possa operare, deve esserci il ravvedimento. È scritto che lo Spirito Santo convince il mondo di peccato! La prima azione dello Spirito Santo in una persona non è quella di dare sogni, visioni e altre fantasie, non di dare profezie sul futuro, ecc. — cose che spesso nel 99% dei casi sanno più di divinazione cristianizzata che dell’opera di Dio — ma di dare una convinzione di peccato e un desiderio di salvezza, rivelando l’opera di Cristo. Senza questo inizio non c’è conversione, ma solo adesione a un ambiente...

 

     Confessione dei peccati: La persona sente il desiderio di chiedere perdono a chi ha offeso, di rimediare se ha rubato, ecc. Senza l’azione pratica non c’è un’opera concreta, a Dio non l’inganna nessuno.

 

     Desiderio di leggere la Parola e di conoscere Dio: Se non c’è fame, non c’è vita!

 

     Desiderio di vivere la Parola: Si sente il desiderio di piacere a Dio, si prova disgusto per il peccato — spesso ci si affanna come conduttori a cercare di inculcare regole di condotta, ma se una persona è nata di nuovo, sarà lo Spirito Santo a far provare repulsione per cose che si facevano e che non sono da Dio. Certo la verità va predicata, è utile esortare e correggere, ma saranno poi la natura di Dio, la nuova vita e lo Spirito Santo a compiere questo; e dinanzi all’opera dello Spirito Santo non c’è nulla da fare, per quanto una persona possa essere testarda, lo Spirito Santo riesce a convincere e a rendere la verità (la Parola) operante nella vita, perché Gesù Cristo ha vinto il peccato e questo diventa attivo nella vita della persona

 

Spesso nelle chiese si spaventano le persone (certo Dio è santo! E non lo si può ingannare!) per cercare di vedere dei frutti. A volte, è più per una soddisfazione personale del conduttore che (scusatemi se lo affermo) vuole «bearsi» dei membri della propria chiesa, illudendosi così che Dio sia all’opera, mentre magari la predicazione non porta vita, non crea impatto ma solo, nel migliore dei casi, un’adesione mentale delle persone che cercheranno di adeguare la loro vita in qualche modo... Ma è un sistema che fa acqua da tutte le parti... e nel cuore penso che molti conduttori saranno concordi con questo: la realtà della vita, e non il paio d’ore del culto della domenica mattina, è ciò che parla forte e chiaro sullo stato di una persona.

     Proviamo a non imporre più regole, ad avere il coraggio di predicare la verità, tutta, senza sconti e riguardi personali, e a lasciare che sia lo Spirito Santo a operare... Dove questo non succede, sapremo che la persona deve ancora nascere di nuovo, dove questo succede vedremo l’opera di Dio nelle vite...

     Eviteremo di illuderci di false conversioni, che ci portano poi a pensare che la salvezza si può perdere... Non tortureremo più persone facendole vivere ciò che non sono e non hanno (la vita di Dio non si può imitare o produrre con sforzi religiosi), non avremo più ipocriti religiosi nelle chiese o ne avremo sempre meno, e la chiesa di Cristo diventerà una chiesa di impatto sul mondo che la circonda, non un sistema religioso evangelico che spesso — e lo dico includendo me stessa, con grande tristezza — è un sistema ormai in decadenza, con «cristiani» rammolliti, con idee confuse... che vivono le forme ma non conoscono la potenza della croce!

 

Il credente può perdere la sua salvezza? {Argentino Quintavalle} (A)

Perdita della salvezza 1 {S. Ferrero - N. Martella} (T/A)

Perdita della salvezza 2 {S.  Ferrero - N. Martella} (T/A)

Perdita della salvezza 3 {S.  Ferrero - N. Martella} (T/A)

Perdita della salvezza 4 {AA.VV. - Nicola Martella} (T/A)

Si può perdere la salvezza? {Nicola Martella} (T)

Sicurezza e perdita della salvezza {Tonino Mele} (A)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A2-Credente_non-rigenerato_Mds.htm

07-04-07; Aggiornamento: 30-01-2010

 

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