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1.
Quante resurrezioni ci saranno?
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2.
Stagno di fuoco solo simbolico?
Un lettore mi ha scritto che sta attualmente leggendo la mia opera
sull’escatologia:
■ Nicola Martella (a cura di), Escatologia biblica essenziale.
Escatologia 1 (Punto°A°Croce, Roma 2007).
■ Nicola Martella (a cura di), Escatologia fra legittimità e abuso.
Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007).
Specialmente da tale lettura sono scaturite alcune domande. Evidentemente si
trova ancora all’inizio del primo volume, visto che tutto ciò, che chiede, è ben
rappresentato verso la fine dello stesso. Divido le domande (e le risposte) in
due distinti blocchi. |
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1.
QUANTE RESURREZIONI CI SARANNO?
■ La questione: Ciao, Nicola, secondo l’Apocalisse Gesù ritorna per
distruggere i malvagi, quindi diciamo che «fa piazza pulita». Ma allora le
nazioni allo scadere dei 1.000 anni, che il diavolo mobilita, chi sono? Quelli
che vengono risorti dopo i 1.000 anni? Allora ci sarebbero così tre
resurrezioni? {Luca Mannino; 18 maggio 2009}
■ La risposta: Durante la gran tribolazione verrà distrutto circa un
terzo dell’umanità (cfr. Ap 8,9 terza parte delle navi; 8,11 molti uomini
morirono; 9,15 uccidere la terza parte degli uomini), ma essa
non verrà annientata all'inizio del regno del Messia. «Da queste tre
piaghe: dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalle loro bocche fu uccisa
la terza parte degli uomini» (Ap 9,18). All’inizio del regno le nazioni
ancora esistenti non verranno distrutte, ma verranno governate centralmente dal
Messia da Gerusalemme e perifericamente dai suoi servi, i risorti. Si parla
anche di giudici e di giudizi (Ap 20,24), ma si tratta dell’amministrazione
della giustizia, specialmente del giudizio sulle dodici tribù d’Israele (Mt
12,28; Lc 22,30).
Gesù stesso separerà, all’interno dell’umanità ancora esistente, le pecore dai
capri, ossia i giusti dai malvagi (Mt 25,31-46). Si tratterà della gente
scampata alla grande tribolazione; e il criterio di discriminazione sarà
l’atteggiamento personale di tali persone verso «questi miei minimi fratelli»,
ossia verso coloro che crederanno in Lui come Messia durante tale periodo
grandemente tribolato (vv. 40.45). C’è da presumere che ciò accadrà all’inizio
del regno messianico (vv. 31.34) e sarà un giudizio individuale (v. 32 separerà
gli uni dagli altri). Purtroppo i dettagli ci sfuggono. Ad esempio, non si sa se
«tutte le genti... radunate dinanzi a lui» (v. 32) saranno solo quelle
presenti nei confini d’Israele (= regno) o le persone di tutto il mondo. Visto
il fatto che i membri del residuo fedele d’Israele (i credenti messianici)
saranno in Palestina, per essere nascosti nel deserto (Ap 12,6.14), c’è da
presumere che si tratterà solo di tutte le genti che avranno avuto a che fare
con loro.
Inoltre, prendendo la popolazione mondiale attuale come riferimento, è difficile
immaginare di portare gli scampati delle nazioni (alcuni miliardi) a
Gerusalemme; per la mancanza di spazio, alcuni morirebbero nel mar Mediterraneo,
altri precipiterebbero nel mar Morto e altri perirebbero perché calpestati dagli
altri per mancanza di spazio. Il Medio Oriente si trasformerebbe in un grande
cimitero. È più facile e sensato pensare che si intenda, quindi, di tutte genti
presenti nei confini dell’antico regno d’Israele, il regno messianico.
In ogni modo, il giudizio riguarderà solo coloro che avranno capacità
d’intendere e volere e avranno avuto a che fare con i credenti giudaici della
gran tribolazione. Gli altri scamperanno. Le persone delle nazioni rimaste
faranno figli. Esse verranno poi tentate dal diavolo e coloro che lo seguiranno
contro l’Agnello, verranno distrutti.
È evidente che i risorti non procreeranno né moriranno più. Le risurrezioni
saranno solo due (Gv 5,29): ▪ 1) Quella a vita eterna (prima risurrezione; Ap
20,5s); ▪ 2) Quella a giudizio (v. 13ss).
Per l’approfondimento si veda in «Escatologia biblica essenziale» (Escatologia
1), gli articoli: «La risurrezione», pp. 220-223; «Il rapimento dei
redenti», pp. 224-233; «Quando risorgeranno i santi dell’AT?», pp. 302-307.
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2.
STAGNO DI FUOCO SOLO SIMBOLICO?
■ La questione: Parlando con un testimone di Geova, mi diceva che il
significato del lago di fuoco e zolfo non è letterale, in quanto si parla del
tormento per i secoli della morte e dell’Ades: sarebbe quindi un simbolo per
indicare in realtà la distruzione completa della morte. Tu cosa ne pensi? {Luca
Mannino; 18 maggio 2009}
■ La risposta: La morte e l’Ades sono dei luoghi che si possono aprire e
chiudere (Ap 1,18); rappresentano perciò tutto ciò che essi contengono, come un
carcere contiene carcerati. La morte e l’Ades sono anche personificazioni di
creature distruttrici (Ap 6,8). È scritto che «la morte e l’Ades resero i
loro morti» nel giorno del giudizio (Ap 20,13). È scritto che «la morte e
l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco» (v. 14), ma non si parla della
loro capacità di soffrire tormenti (un carcere non soffre, ma i carcerati sì);
questa è una mera costruzione geovista. In tutti i brani, in cui compare
l’espressione «stagno di fuoco», non viene mai detta una cosa del genere. Si
parla che «saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli»,
solo queste categorie: il diavolo, la bestia e il falso profeta (Ap 20,10);
tutti gli increduli e iniqui (Ap 21,8).
Nel testo biblico non c’è nulla che faccia pensare che lo stagno di fuoco sia
simbolico. Nel testo biblico non si parla di annientamento. In tale luogo, come
disse Gesù, «il verme loro non muore e il fuoco non si spegne» (Mc 9,48);
non c’è quindi estinzione. Se non bastasse, Giovanni scrisse che «il fumo del
loro tormento sale nei secoli dei secoli; e non hanno requie né giorno né notte»
(Ap 14,11; 20,10).
Meglio non dar credito ai mistificatori della Parola di Dio, che aggiungono e
tolgono a loro piacimento e a loro condanna (Ap 22,18s).
Per l’approfondimento si veda in «Escatologia biblica essenziale» (Escatologia
1), gli articoli: «Il giudizio universale», pp. 313s; «L’inferno», pp.
315-321.
Sui testimoni di Geova e l’escatologia si veda in «Escatologia fra
legittimità e abuso» (Escatologia
2), gli articoli: «Dall’avventismo al
geovismo», pp. 108-113; «Testimoni di Geova quali compagni di via?», pp.
118-122; «Panorama dell’attività predizionale dei Testimoni di Geova», pp. 123s.
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/1-Resurr_inferi_Esc.htm
23-05-2009; Aggiornamento: 09-03-2013
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