Volevo chiedere se sul vostro sito è stato trattato l’argomento del Paradiso. Ho
alcuni dubbi, che vorrei dissipare. Mi è stato detto che, chi moriva prima della
morte e resurrezione di Gesù, andava nel soggiorno dei morti (giusto?).
Gesù risorto, scende nel soggiorno dei morti e libera le anime dei morti in
Cristo, che salirono alla presenza di Dio (giusto?). Da questo momento in
poi, i morti in Cristo, salgono direttamente alla presenza di Dio
(Paradiso o terzo cielo), non esistendo più il soggiorno dei morti
(giusto?). Mi chiedevo chi sono quelli, che si risveglieranno dalle tombe
per salire in cielo, al momento del ritorno di nostro Signore? Spero di essermi
spiegato in modo decente. Perdonate la mia confusione sull’argomento.
Fraternamente… {Stefano Meola; 19 aprile 2012} |
Capisco le
perplessità di questo lettore. In giro ci sono varie concezioni
contraddittorie sull’aldilà. In parte esse nascono dal fatto che si parte da un
approccio dottrinario (si va alla Bibbia per cercare conferma delle
proprie dottrine) e non da un approccio esegetico contestuale (si analizza la
Bibbia per vedere che cosa afferma sul singolo tema. Rispondo qui di seguito in
sintesi, rimandando per l'approfondimento agli altri scritti suggeriti in fondo
a questo articolo.
Il «luogo dei morti», diviso in Ades (destinazione temporanea degli
increduli) e Paradiso (destinazione temporanea dei credenti), c’era già prima
della risurrezione di Cristo; ciò è mostrato dalla rivelazione del Cristo
riguardo al ricco e a Lazzaro (Lc 16,19ss). Al momento della morte gli
spiriti dei credenti non vanno in cielo, dove c’è il trono di Dio,
ma in Paradiso (Lc 23,43; «seno d’Abramo» Lc 16,22s; o «terzo cielo» 2
Cor 12,2s), dove coscienti ma storicamente inattivi, attendono la risurrezione.
Il «soggiorno dei morti» (ebr. še’ol), sebbene sia una
locuzione presente nelle nostre Bibbie solo nell’AT, è, quindi, semplicemente
l’aldilà, dove vanno i morti, e come tale esiste anche oggigiorno e lo sarà fino
alla risurrezione. Il Signore Gesù Cristo ha le «chiavi
della morte e dell’Ades» (Ap 1,18).
Alla fine, la morte e l’Ades verranno scaraventati nello «stagno di
fuoco» (Ap 20,14). Il Paradiso, invece, sarà ancora presente sulla nuova
terra, là dove l’albero della vita sarà al centro della piazza della città di
Dio (Ap 2,7; 22,2.14.19).
I morti sono considerati impuri (cfr. Lv 21,1; 22,4; Nu 6,7; 9,6s.10;
19,13-16; 19,16; Ez 44,25) e contaminanti per la
dimora dell’Eterno (Nu 19,13; Ez 9,6s; Ag
2,13). È particolarmente significativo il parallelo fra gli spiriti dei morti
(ebr.
’ob) e la contaminazione: «Non vi rivolgete agli spiriti dei
defunti, né agli indovini; non li consultate, per non contaminarvi
per mezzo loro» (Lv 19,31; alcuni traducono qui
negromanti o medium, ma il termine ’ob si riferisce con molta più
probabilità ai defunti; in ogni modo la sostanza non cambia; cfr. similmente Is
8,9). I defunti non possono stare alla presenza di Dio nel cielo; solo
chi è risorto può farlo, e l’unico finora è Gesù, che è la «primizia di
quelli che dormono» (1 Cor 15,20). Perciò, i credenti potranno accedere alla
diretta presenza del Dio onnipotente soltanto al momento della loro
risurrezione, alla fine dei tempi.
Gesù poté dire al rabbino Nicodemo: «Nessuno è salito in cielo, se non
colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell’uomo»
(Gv 3,13). Egli, essendo risorto, è stato anche l’unico che ha potuto accedere
al cielo (At 1). Nessun credente morto, non essendo ancora risorto, è mai potuto
comparire alla diretta presenza di Dio in cielo: «Davide non è salito in
cielo» (At 2,34). Solo di Gesù si è potuto scrivere che è «Salito
in alto», dopo essere disceso in terra (Ef 4,8s). «Colui che è
disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché
riempisse ogni cosa» (v. 10). Nel linguaggio biblico «le parti più basse
della terra» (v. 9) indicano la superficie terrestre, mentre l’espressione «al
di sopra di tutti i cieli» (v. 10) indica il luogo della presenza di Dio.
Nessun credente dell’antico o del nuovo patto si trova lì, ma soltanto l’unico
risorto: Gesù Cristo.
Per
l’approfondimento sul sito si vedano i seguenti scritti:
►
Discutendo sullo «stato intermedio» {Nicola Martella} (T)
►
I credenti morti possono pregare nell’aldilà? {Nicola Martella} (A)
►
L’aldilà e i suoi luoghi
{Nicola Martella} (A)
►
L’aldilà e i suoi luoghi? Parliamone
{Nicola Martella} (T)
►
Oggi tu sarai con me in Paradiso (Luca 23,43)
{Nicola Martella} (D)
Per un ulteriore
approfondimento si vedano in
Nicola Martella (a cura di), Escatologia biblica essenziale.
Escatologia 1 (Punto°A°Croce, Roma 2007),
i seguenti articoli:
«La morte e l’aldilà nell’Antico Testamento», pp. 183-186; «Gli eventi dopo la
morte», pp. 187-196; «Il sonno dell’anima?», pp. 197-209; «I credenti morti
possono pregare nell’aldilà?», pp. 210ss; «I bimbi morti vanno in paradiso?»,
pp. 390ss.
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Paradiso_EdF.htm
24-04-2012; Aggiornamento: 15-05-2012 |