Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

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Tutto ciò che serve per istruire il neofita nella sana dottrina e in una sana morale cristiana, per così orientarsi nell'insegnamento biblico di base, nella devozione e nel discernimento spirituale riguardo alle questioni che attengono alla fede biblica e al saggio comportamento nel mondo. È «vademecum» per chiunque voglia trasmettere la fede biblica.

   Ecco le singole parti principali:
01. La via che porta a Dio;
02. Le basi della fede
03. La Sacra Scrittura
04. Dio
05. Creazione e caduta dell’uomo
06. Gesù Cristo
07. Lo Spirito Santo
08. La salvezza dell’uomo
09. Il cammino di fede
10. La chiesa biblica
11. Ordinamenti e radunamenti
12. L’opera della chiesa
13. Il diavolo
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NOMI CANCELLATI DAL LIBRO DELLA VITA?

 

 di Nicola Martella

 

 

1.  PRIME RISPOSTE

 

1.1.  LA QUESTIONE: Caro Nicola, innanzitutto grazie per i tuoi messaggi e per la costanza, che hai, di farmeli arrivare. Avrei bisogno di una delucidazione. È più giusto dire che i nostri nomi sono scritti nel «libro della vita» o che vengono cancellati? Grazie, Dio ti benedica. {Mariana Ruino; 01-03-2011}

 

1.2.  LE RISPOSTE

 

Entriamo in tema

     I nomi dei redenti non verranno mai cancellati dal libro dei viventi o della vita. In nessun luogo nel Nuovo Testamento Dio o Gesù ha detto: «Io cancellerò il suo nome».

     Esistono vari libri, che sono menzionati nella Bibbia (cfr. un misterioso «libro dell’Eterno» in Is 34,16). Esiste un «libro dei viventi (o della vita)», in cui sono registrati coloro, che vivono in terra e cancellati al momento della morte (cfr. Sal 69,28 cancellare = far morire; Sal 139,16 qui però probabilmente si parla solo dei giorni della gestazione). Per questo si parla della «terra dei viventi» in contrapposizione con il «mondo (o regno) dei morti» (Gb 28,13; Sal 27,13; 52,5; 116,9; 142,5; Is 38,11; 53,8, Gr 11,19; Ez 26,20; 32,23-27.32).

     Esiste un «libro della vita», in cui sono registrati i redenti, che sono «cittadini del cielo». Paolo parlò dei suoi «collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita» (Fil 4,3).

 

Approfondimenti

     Del peccatore impenitente Dio disse: «...l’Eterno cancellerà il nome di lui di sotto al cielo» (Dt 29,20), ossia non farà restare di lui nessuna memoria (cfr. Dt 25,19; 2 Re 14,27 fine del regno politico; cfr. invece Is 48,19).

     In un momento di sconforto Mosè, chiedendo a Dio di perdonare Israele, sbottò: «“...nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, deh, cancellami dal tuo libro, che hai scritto!”. E l’Eterno rispose a Mosè: “Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro!”» (Es 32,32s). Mosè chiedeva in pratica di morire, tanto era avvilito.

     Troviamo l’assicurazione positiva, fatta da Gesù: «Chi vince sarà così vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, e confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio e nel cospetto dei suoi angeli» (Ap 3,5). Non voler cancellare, ma confessare il nome di qualcuno pubblicamente, significava ravvivarne la memoria.

     Non è mai scritto che qualcuno possa essere cancellato da tale libro dei salvati. Esso è chiamato anche «libro della vita dell’Agnello» (Ap 13,8); poiché si è iscritti qui «fin dalla fondazione del mondo», una cancellazione è inutile, visto che il Signore vi ha iscritto i nomi di tutti coloro, che lo avrebbero accettato come Salvatore e sarebbero entrati nella gloria (cfr. Ap 17,8). Nel giorno del giudizio chi non sarà trovato iscritto nel libro della vita, sarà gettato nello stagno di fuoco (Ap 20,12.15). Nella futura città di Dio entreranno infatti «soltanto quelli, che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello» (Ap 21,27).

 

Conclusioni

     Bisogna rallegrarsi soprattutto del fatto che i propri «nomi sono scritti nei cieli» (Lc 10,20). Infatti, in tal modo si è «concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio» (Ef 2,19). Chiaramente questo è altresì un richiamo a comportarsi in modo degno di tale vocazione e onore!

 

 

2.  APPROFONDIMENTI

 

2.1.  LE QUESTIONI: Ciao Nicola, sì, diciamo che mi è quasi chiaro che Gesù dice che scrive i nostri nomi nel libro della vita. Allora qui quando dice che non li cancellerà, cosa sta intendendo dire? I nomi di tutta l’umanità sono scritti e chi non accetta Gesù verrà cancellato? È giusto allora pensare che qui si parli di predestinazione? Grazie, Dio ti benedica. {Mariana Ruino; 03-03-2011}

 

2.2.  LE RISPOSTE: Non affronterò qui il tema della «predestinazione», essendo troppo complesso per essere toccato in questo luogo, dove il tema è un altro. Affermo soltanto che la «predestinazione» e l’elezione sono il proposito e il piano divini per i singoli uomini e addirittura per una nazione (Israele). Come hanno mostrato Giuda (discepolo eletto personalmente da Gesù) e i Giudei (il popolo eletto), predestinazione ed elezione non funzionano a priori, ma necessitano di una risposta adeguata da parte degli uomini; Giuda tradì Gesù e i Giudei rifiutarono Gesù come Messia, portandolo al patibolo. Torniamo, quindi, al nostro tema maggiore.

     Nel «libro della vita» (ossia quello dei redenti) non sono scritti tutti gli uomini, ma solo i salvati e cioè fin dalla creazione del mondo (leggi Ap 13,8; 17,8). Quindi, Apocalisse 3,5 è un incoraggiamento nella pesante situazione, in cui i credenti di tale specifica comunità si trovavano. Tale conduttore di chiesa era solo nominalmente vivo, ma era spiritualmente morto (v. 1), poiché le sue opere erano mancanti, non vigilava sul gregge e non lo pasturava (v. 2). Perciò, nella comunità erano rimasti pochi e anche tale resto stava per morire (v. 2). Gesù esortò tale conduttore a ravvedersi, altrimenti lo avrebbe pesantemente giudicato (v. 3). Poi, gli fece riferimento alcuni pochi che non avevano contaminato i propri costumi; essi avranno un posto d’onore presso il Signore (v. 4). Il v. 5 è un’ulteriore promessa positiva a tali «degni» credenti e riguardava la cittadinanza (alcuni perdevano quella terrena a causa della fede!).

     Quindi, Gesù intendeva dire a ognuno di loro all’incirca quanto segue: Qualunque cosa possa succedere a un mio discepolo, e se egli perderà mai diritti e cittadinanza a causa del mio Nome, «io non cancellerò il suo nome dal libro della vita», anzi lo terrò in onore in cielo.

     Si trattava di una promessa positiva, e in ciò non bisogna cercare il negativo «pelo nell’uovo», poiché un’altra possibilità non c’è per i veri credenti, rigenerati mediante lo Spirito Santo e suggellati per il giorno della redenzione (Ef 4,30). Se si è veramente rigenerati, la salvezza non si può perdere, e Gesù lo evidenziò qui: se tutti ti cancelleranno, io non lo farò.

 

Nomi cancellati dal libro della vita? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Nomi_libro-vita_EdF.htm

19-03-2011; Aggiornamento: 21-03-2011

 

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