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1.
Le questioni
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2.
Lo sfondo di chi pone le questioni
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3.
Obiezioni alla giustificazione mediante la Legge |
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1.
LE QUESTIONI
■ «È vero che il sacrificio di Gesù annulla i peccati
pregressi, ma se si continua a violare la Legge di Dio ve la sognate voi la
salvezza. Si è cercato di far dire a certe scritture che la Legge è superata dal
sacrificio di Cristo, ma ciò è falso. Il peccato è la violazione della Legge (1
Gv 3,4). Quale salvezza volete conseguire se si continua a violare la Legge, a
commettere peccato?». {Soccorso Ferullo, L’Albero della Vita; 29-10-2006}
■ «Il sacrificio di Gesù ha annullato, pagato il debito
del peccato commesso contro la Legge di Dio (1 Gv 3,4), ma non riguarda il
peccato che si compie, avendone conoscenza (Eb 6,4-6), contro la Legge di Dio in
seguito al sacrificio della croce. Il tentativo di annullare questa verità con
la manomissione dei Testi Sacri è un grave peccato che porta certamente ad un
castigo di Dio». {Soccorso Ferullo, L’Albero della Vita; 04-11-2006}
▲ 2. LO SFONDO DI CHI PONE LE QUESTIONI:
Per capire queste asserzioni, bisogna intendere da chi viene la «predica».
Soccorso Ferullo associa al suo nome l’etichetta «L’Albero della Vita» e
quest’altra «La verità della Bibbia». Si noti altresì che sulle informazioni,
che manda in giro, si trovano questi tre link:
http://www.lachiesadidio.it;
http://www.pilot.it/ferullo;
http://www.lozziweb.it/fides.
■ Già l’espressione «La chiesa di Dio» mi ha subito
ricordato l’omonima organizzazione di Armstrong e della sua «Pura verità». Egli
credeva a una «dualità» divina, il Padre e il Figlio, mentre considerava lo
Spirito Santo solo la presenza spirituale di Dio nel mondo, una specie di «forza
attiva», al pari dei seguaci della Torre di Guardia. Armstrong univa a ciò anche
una grande passione per Israele e per il giudaismo, al punto che riteneva la
legge mosaica altresì come ingiuntiva per i cristiani gentili. Il suo movimento si sfaldò già durante la sua vita,
perché teneva insieme varie anime, e si formarono organizzazioni come «La chiesa
di Dio», «La chiesa di Dio internazionale», «La chiesa di Dio, internazionale»,
eccetera. Dopo la morte di Armstrong, un gruppo capeggiato da uno dei suoi figli
accettò la deità dello Spirito Santo e il fatto che l’ubbidienza alla Legge
mosaica non fosse determinante ai fini della salvezza; questo gruppo entrò
nell’Alleanza Evangelica, di cui accettò la dichiarazione di fede. Un altro
gruppo seguì le orme del fondatore. E un ultimo gruppo tornò all’arianesimo,
considerando il Messia Gesù solo come una creatura, in qualche modo divinizzata
con la risurrezione, ma non Dio nella sua natura. ■ Tornando a Soccorso Ferullo e alla «Chiesa di Dio», a
cui egli si richiama, si noti che cosa professa lui e il suo gruppo; sotto le
sue asserzioni metto le conclusioni di tale credo e contrappongo a ciò la Parola
di Dio.
Asserzione: La
divinità è UNA, l’Altissimo Dio Onnipotente. |
Conseguenze: Secondo tale concezione, Gesù
non è Dio. Tale «monoteismo uni-personale» (un Dio = una persona) costituisce la
dottrina dell’arianesimo, che fu combattuta nei primi secoli dai grandi teologi
delle chiese.
Mi limito dapprima a questa
espressione: «Io sono l’alfa e l’omega», ossia tutto in senso assoluto;
essa è affermata dal «Signore Dio che è, che era e che viene, l’Onnipotente»
(Ap 1,8). Ad essa corrisponde quest’altra espressione: «Io sono il primo e
l’ultimo, e il Vivente; e fui morto, ma ecco son vivente per i secoli dei secoli»
(1,18; 2,8). Ad essa fa eco quella di «Colui che siede sul trono»: «Io sono
l’alfa e l’omega, il principio e la fine» (21,6). Ed essa ha nuovamente il
suo riverbero in questa asserzione di Gesù: «Io sono l’alfa e l’omega, il
primo e l’ultimo, il principio e la fine» (Ap 22,13; cfr. vv 12.16). Come si
vede, Gesù compendia in sé tutto. In matematica se A=X e B=X allora A=B. Ciò
Significa che l’Onnipotente è Dio e Gesù Cristo (o l’Agnello) è Dio.
A ciò si aggiunga che nel NT esistono
varie «formule trinitarie» o «brani trinitari», in cui Padre, Figlio e Spirito
Santo vengono menzionati insieme e in stretta connessione riguardo alla natura e
all’opera dell’intera Deità (Mt 28,19; Lc 1,35; 10,21; At 7,55; 10,38; Rm
15,16.30; 1 Cor 6,11; 2 Cor 13,13; Gal 4,6; 1 Pt 1,2; 1 Gv 4,2). «Ora, il
Signore è lo Spirito; e dov’è lo Spirito del Signore, qui è libertà» (2 Cor
3,17). Le «formule trinitarie» sono formule di autorità in nome di tutta la
Deità. Perché menzionarli altrimenti insieme in tali formule d’autorità, visto
che è scritto: «Io non darò la mia gloria a un altro» (Is 42,8)? La
rivelazione è progressiva e nel NT Dio ha rivelato tutto se stesso. |
Asserzione: Il culto, e la preghiera,
è dovuto solo a Dio, diversamente si ha il paganesimo e l’idolatria. |
Conseguenze: Secondo tale concezione, pregare
Gesù è quindi sbagliato. Però Stefano lo fece: «E lapidavano Stefano che
invocava
Gesù e diceva: “Signor Gesù, ricevi il mio spirito”» (At 7,59s). Paolo
ricordò che «i santificati in Cristo Gesù… in ogni luogo
invocano
il nome del Signor nostro Gesù Cristo» (1 Cor 1,2). E nell’Apocalisse
vengono mostrate tutte le creature in cielo che rendono il culto all’Agnello: «Tu
sei degno di… Degno è l’Agnello…» (Ap 5,9.12). Ciò accade anche in
connessione con Dio Padre: «A Colui che siede sul trono e all’Agnello siano…»
(Ap 5,13). È anche scritto: «…le quattro creature viventi e i ventiquattro
anziani si prostrarono
davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e delle coppe d’oro piene di
profumi, che sono le preghiere dei santi» (Ap 5,8).
Per l’adorazione congiunta di Dio e dell’Agnello cfr. anche Ap 7,10.
[►
È lecito pregare Gesù?] |
Asserzione: I peccati
possono essere rimessi dal sacrificio di Gesù, quelli pregressi, attraverso il
ravvedimento e l’ubbidienza alla Legge di Dio, i Suoi Comandamenti; altre
forme sono ininfluenti, inutili e ingannevoli. |
Conseguenze: Secondo tale concezione, è l’ubbidienza alla Legge mosaica che quindi salva. Ciò si trova in palese
contrasto con la teologia del NT: «Per le opere della Legge nessuno sarà
giustificato al suo cospetto… Ora, però, indipendentemente dalla Legge, è stata
manifestata una giustizia di Dio… noi riteniamo che l’uomo è giustificato
mediante la fede, senza le opere della Legge» (Rm 3,20s.28; cfr. 2 Tm 1,9;
Tt 3,5). [► 3.] |
Asserzione: La
risurrezione della carne non esiste, anche Gesù ha confermato tale principio
divino, ed è scritturale. |
Conseguenze: Secondo tale concezione, Gesù quindi non è risuscitato fisicamente né lo saranno tutti gli altri. Questo
principio è tipico degli gnostici. Nella Bibbia però non si parla mai di una
risurrezione degli spiriti, ma solo della carne e dei corpi. La risurrezione dai
morti è posta nella Bibbia sempre in connessione con i corpi o con la carne (At
2,31; 1 Cor 15,42ss) e con i sepolcri (Gv 5,28; cfr. Mt 27,52s). Una
risurrezione spirituale dei morti non esiste, poiché lo spirito non ne hanno
bisogno, ma per tornare a fare storia c’è bisogno di un corpo personale. Gesù
tranquillizzò dapprima i suoi discepoli presenti che era proprio lui: «E
detto questo, mostrò loro le mani e il costato» (Gv 20,20). Essi pensavano
infatti di aver visto uno spirito (Lc 24,37), ma Gesù diede loro la prova
dicendo: «Guardate le mie mani ed i miei piedi, perché sono ben io; palpatemi
e guardate; perché uno spirito non ha carne e ossa come vedete che ho io»
(v. 39). Poi sfidò lo scettico Tommaso, che era stato assente, a verificare che
Egli era resuscitato col suo corpo: «Porgi qua il dito, e vedi le mie mani; e
porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente»
(Gv 20,25.27). Per la necessità della risurrezione di Cristo e dei credenti cfr.
1 Cor 5,12-17. [►
La risurrezione di Gesù era fisica; ►
Risposte alle obiezioni alla risurrezione fisica di Gesù] |
Asserzione: L’Inferno
non esiste, ma vi è la morte definitiva.
|
Conseguenze: Secondo tale concezione, non ci sarà quindi un tormento eterno. Il NT dice diversamente: l’empio «sarà
tormentato con fuoco e zolfo nel cospetto dei santi angeli e nel cospetto
dell’Agnello. E il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli; e non
hanno requie né giorno né notte…» (Ap 14,10s; 20,10; 21,8). [►
L'inferno] |
Gli altri due principi di questo gruppo e le altre sue idee si possono
constatare direttamente sui loro siti. Come si vede, non è tutto oro ciò che
luccica. Come la «Pura verità» di Armstrong conteneva tante menzogne e mezze
verità, non basta fregiarsi con «La verità della Bibbia», per averla veramente.
A tale presunto «Albero della Vita» è stata
impiccata la verità biblica e, in tal modo, i sui fautori dispensano
«morte», ingannando la gente a guadagnarsi la salvezza con le loro opere e
sviandola in tante altre cose, descritte sopra.
▲
3.
OBIEZIONI ALLA GIUSTIFICAZIONE MEDIANTE LA LEGGE: I seguaci di
tale «chiesa di Dio» (da non confondere con altre con lo stesso nome) pensano
che esista una giustizia valida dinanzi a Dio che derivi dalla Legge mosaica e
dall’ubbidienza ad essa. Per questo tacciano altri di manomissione dei sacri
Testi, per giustificare la propria dottrina, secondo cui Gesù sarebbe morto solo
per i peccati pregressi. Che dice il NT al riguardo?
La giustificazione è la dichiarazione di giustizia da
parte di Dio in questa vita in vista del giudizio finale, quindi di salvezza a
vita eterna dinanzi al tribunale di Dio. La Legge di Mosè e la sua osservanza
possono giustificare il peccatore dinanzi a Dio? Mai nel NT viene affermato che
una persona possa essere giustificata per le opere della Legge mosaica. Nella
sinagoga di Antiochia di Pisidia Paolo attestò ai Giudei che «per mezzo di
lui [Gesù], chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi
non avete potuto esser giustificati per la legge di Mosè» (At 13,14).
Quindi, la Legge di Mosè non può giustificare dinanzi a Dio, ma solo la fede in
Gesù. Egli afferma ciò in modo ancora più esplicito: «Per le opere della
legge
nessuno sarà giustificato al suo
cospetto; poiché mediante la legge è data la conoscenza del peccato» (Rm
3,20). E aggiunge subito: «Ora, però,
indipendentemente dalla legge, è
stata manifestata una giustizia di Dio, attestata dalla legge e dai profeti:
22vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per
tutti i credenti» (vv. 20s). E conclude: «Noi riteniamo che l’uomo è
giustificato mediante la fede,
senza le opere della legge»
(v. 28). Ciò fu evidenziato da Paolo a Pietro e agli altri
cristiani giudei che si erano messi a giudaizzare tra i Galati (Gal 2,16), e fu
sostenuto anche in seguito (Gal 3,11). Paolo disse sulla funzione della Legge
mosaica quanto segue: «La legge è stata il nostro
pedagogo per condurci a Cristo,
affinché fossimo giustificati per fede.
25Ma ora che la fede è venuta, noi
non siamo più sotto pedagogo;
26perché siete tutti figli di Dio, per la fede in Cristo Gesù» (vv.
24ss). Egli lanciò ai Galati questo severo monito paradossale: «Voi che
volete esser giustificati per la legge, avete
rinunciato a Cristo; siete
scaduti
dalla grazia» (Gal 5,4). Tale avvertimento vale ancora oggi per tutti coloro
che pretendono di essere giustificati dinanzi a Dio mediante la loro ubbidienza
alla Legge mosaica o a una qualsiasi casistica religiosa.
Nel NT viene ribadito che i credenti del nuovo patto
non sono più sotto la Legge mosaica, ma essendo in Cristo Gesù, non sono più
sotto condanna, poiché «la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi
ha affrancato dalla legge del peccato e della morte» (Rm 8,1s). Ciò che la
Legge non poté fare assolutamente, «Dio l’ha fatto, mandando il suo proprio
Figlio» (v. 3). La Legge era qualcosa di esterno, ma ora lo Spirito di Dio
abita nei credenti (vv. 9.11). Nel nuovo patto i credenti non sono sotto la
Legge mosaica, ma «sotto la legge di Cristo» (1 Cor 9,21; cfr. Gal 6,2).
[►
La legge e l’Evangelo]
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Legge_salvezza_MT_AT.htm
05-12-2006; Aggiornamento: 03-07-2010
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