Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Offensiva intorno a Gesù 1

 

Cristologia

 

 

 

 

«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1: È ciò che dicono gli altri su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nei mass-media
■ Gesù fra teologia e filosofia
■ Gesù fra filosofia e ideologia
■ Gesù fra ideologie e religioni
■ Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2: È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nella Bibbia e nella storia
■ La questione giudaica
■ Aspetti conclusivi (Gesù e le donne, Il Gesù sacramentale, Interrogativi)
■ Dizionarietto dei termini

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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TUTTA LA PIENEZZA DELLA DEITÀ ABITA CORPORALMENTE IN CRISTO

 

 di Nicola Martella

 

Ciao, fratello, non riesco a capire il «corporalmente» di Colossesi 2,9. Grazie, a presto. {Giuseppe Calù; 13-11-2014}

 

 

1. LE TESI DELL’ESOTERISMO CRISTIANIZZATO: Al tempo degli apostoli, erano entrate nelle chiese persone, che avevano precedentemente militato nell’esoterismo e nelle cosiddette «religioni dei misteri» e che avevano poi cristianizzato il loro «spiritualismo esoterico». Tutto ciò portò, in seguito, alla gnosi. Come a Corinto, si trattava spesso di Giudei, che si presentavano come «sommi apostoli» e col loro misticismo prendevano il potere nelle chiese e le sfruttavano economicamente (cfr. 2 Cor 11,3ss.13ss). Vedi i santoni carismaticisti odierni.

     Tali personaggi distinguevano fra il «Gesù storico» e il «Cristo della gloria»; solo il primo sarebbe morto sulla croce, essendo solo un uomo, mentre il secondo non avrebbe potuto morire. In pratica, tali spiritualisti esoterici affermavano che lo «spirito di Cristo» si sarebbe incorporato nell’«uomo Gesù» al momento del battesimo e lo avrebbe abbandonato appena prima che «l’uomo Gesù» fosse stato crocifisso.

 

2. LE TESI RIGUARDO A GESÙ SOLO UOMO: Al tempo degli apostoli, oltre a personaggi di derivazione esoterica, che distinguevano il «Gesù storico» e il «Cristo della gloria», c’erano altri gruppi giudeo-cristiani, come gli Ebioniti, i quali credevano che Gesù fosse «Unto» (Messia, Cristo) unicamente nel senso di «figlio di Davide», quindi che fosse soltanto un uomo. Tali tesi furono riprese in seguito da Ario (256-336) e da persone come lui. Anche oggigiorno ci sono gruppi antitrinitari, seguaci dell’arianesimo, che credono che Gesù fosse solo un uomo (cfr. i seguaci della Torre di guardia, pentecostali di ispirazione ariana, teologi critici e liberali).

 

3. LA PRESA DI POSIZIONE DI PAOLO: Tali tesi avevano chiaramente i loro esponenti, che le propagavano nelle chiese. In alcuni casi, per accreditare tali loro concezioni, scrivevano anche false epistole a nome degli apostoli o di altre persone conosciute. Paolo esortò i Tessalonicesi a non credere a coloro, che propagavano una parusia incombente del Signore, affermando: «Vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra» (2 Ts 2,1s). In tempi post-apostolici nacquero così molte opere gnostiche falsamente attribuite agli apostoli e ad altri personaggi menzionati nel NT (apocrifi). Altri, che Pietro dichiarò «gli uomini ignoranti e instabili», distorcevano le epistole di Paolo e le altre Scritture, per strumentalizzarle per le proprie tesi (2 Pt 3,15s).

    A ciò si deve la premessa di Paolo, con cui ingiunse quanto segue: «Guardate che non ci sia qualcuno, che vi depredi mediante la filosofia e mediante illusorio inganno, secondo la tradizione degli uomini, gli elementi del mondo, e non secondo Cristo» (Col 2,8). Poi segue la motivazione (v. 9), che è l’oggetto della domanda.

 

Per tale motivo, Paolo parlò di «Cristo» (che per lui era Gesù), aggiungendo: «Infatti, in lui abita corporalmente [sōmatikõs] tutta la pienezza della Deità» (Col 2,9). Per noi sembra un’aggiunta singolare, ma allora era un cardine dottrinale importante. Ciò significa che Gesù era storicamente il Messia e che già nella sua vita terrena (quindi, fisicamente) era pienamente Dio. D’altro canto, il presente continuo di katoikéō «abitare, dimorare, stabilirsi, risiedere» indica l’attualità: Cristo resuscitò col suo corpo personale (Lc 14,39s), con esso ascese al cielo (At 1,9) ed è in esso che risiede attualmente «tutta la pienezza della Deità». Si noti come Paolo abbinò apposta l’avverbio «corporalmente» a Cristo e non a Gesù! Proprio quello che gli spiritualisti chiamavano «Cristo glorioso (o trascendentale)», per distinguerlo dal presunto «Gesù umano», ha attualmente un corpo, in cui abita la Deità al cento percento!  

 

4. ALCUNI APPROFONDIMENTI: In contrasto con le idee degli esoteristi cristianizzati, l’apostolo Giovanni evidenziò quanto segue riguardo all’incarnazione: «E il Logos divenne carne [sárx]», essendo «l’Unigenito venuto da presso al Padre» (Gv 1,14). Già la trasfigurazione aveva lo scopo di mostrare l’unità indivisibile di Gesù Messia (Mt 17,1ss) e le sue qualità trascendentali e divine latenti anche come uomo (Fil 2,5ss). Come abbiamo accennato, dopo la sua risurrezione, Gesù si fece vedere fisicamente e si fece toccare dagli apostoli (Lc 24,37ss): il corpo risorto era proprio quello personale e materiale di Gesù Messia, non un altro; Egli non era uno spirito, ma poteva essere palpato e poteva anche mangiare (Lc 24,41ss).

     Giovanni non solo vide ascendere Gesù fisicamente al cielo, ma nella sua visione celeste descrisse il Figlio di Dio come «l’Agnello», per rappresentare la sua fisicità, e cioè «come un Agnello…, che sembrava essere stato immolato» (Ap 5,6 + «sette corna e sette occhi» per gli aspetti divini; v. 12; 13,8). Egli vide la sua veste tinta di sangue (Ap 19,13). Il suo avvento glorioso in terra fu descritto come visibile e fisico (Ap 19,11-16; cfr. 1,7); fisica sarà pure la risurrezione di quanti cadranno martiri durante il «giorno del Signore» (Ap 20,4ss), per regnare in senso materiale col Signore.

     Perciò, Giovanni mise in guardia come segue contro quei filosofi spiritualisti del suo tempo, che scindevano fra il «Gesù umano» e il «Cristo trascendentale»: «Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito che confessa Gesù Cristo venuto in carne [en sarkí], è da Dio; e ogni spirito che non confessa Gesù, non è da Dio, e quello è lo spirito del contro-cristo» (1 Gv 4,2s). Così pure: «Molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non confessano Gesù Cristo essere venuto in carne [en sarkí]. Quello è il seduttore e il contro-cristo» (2 Gv 1,7).

     Come si vede, tale asserzione dell’apostolo Paolo (dopo la metà del 1° sec.) e la presa di posizione di Giovanni (verso la fine del 1° sec.) erano assolutamente necessarie e posseggono una grande importanza anche al presente.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Deita_corporal_OiG.htm

23-12-2014; Aggiornamento:

 

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