Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all’ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l’ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Tutto ciò che serve per istruire il neofita nella sana dottrina e in una sana morale cristiana, per così orientarsi nell'insegnamento biblico di base, nella devozione e nel discernimento spirituale riguardo alle questioni che attengono alla fede biblica e al saggio comportamento nel mondo. È «vademecum» per chiunque voglia trasmettere la fede biblica.

   Ecco le singole parti principali:
01. La via che porta a Dio;
02. Le basi della fede
03. La Sacra Scrittura
04. Dio
05. Creazione e caduta dell’uomo
06. Gesù Cristo
07. Lo Spirito Santo
08. La salvezza dell’uomo
09. Il cammino di fede
10. La chiesa biblica
11. Ordinamenti e radunamenti
12. L’opera della chiesa
13. Il diavolo
14. Le cose future
15. Aspetti dell’etica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IO HO FATTO LORO CONOSCERE IL TUO NOME

(Giovanni 17,26)

 

 di Nicola Martella

 

Salve, sono un siciliano della provincia di Messina. Molti anni fa m’ero associato a una chiesa evangelica cristiana, poi l’abbandonai per mia volontà; fui battezzato, ma credo d’essere rimasto il peccatore di sempre, anche se non passa giorno che io non legga la Bibbia. E non so perché ma, avendo una discreta preparazione biblica, incontro i TdG [= Testimoni di Geova, N.d.R.] anche a casa, ma solo per combatterli; anche se so che perdo tempo, mi piace e mi diletto a leggere la Bibbia, è più forte di me, anche se molte cose non le comprendo.

     Desideravo chiederti un chiarimento sulle parole di Gesù, quando dice: «Padre, ti ringrazio, d’aver fatto conoscere loro il tuo nome…». La mia domanda è: quando gli fece conoscere il nome del Padre? e quale nome? Nell’attesa, porgo i miei più sentiti saluti. {Rocco Giorgio Piluso; 8 gennaio 2010}

 

Rispondo in sintesi e cercando di essere non troppo tecnico. Mi preme cominciare con una premessa per il lettore: Non basta leggere la Bibbia, aumentare nella conoscenza e combattere le false dottrine di un gruppo particolare (sebbene queste attività siano cose nobili), ma bisogna essere rigenerati dal Signore e compiere la sua volontà. Ora, andiamo alla questione centrale.

     Il problema principale consiste nel fatto che l’ebraico con ha un termine per «persona», che proviene dal latino. Tale concetto lo esprime con due termini particolari: «nome» (šem) e «anima» (nëfëš). Gesù intendeva far conoscere ai suoi discepoli la persona del Padre, non un nome anagrafico. Bisogna tener presente, infatti, che da molti secoli gli Ebrei non pronunciavano più il nome «Jahwè», ma leggevano il cosiddetto tetragramma come «Adonaj» (Signore). Quando l’AT fu tradotto in greco, non ci furono problemi teologici per tradurlo come Kyrios «Signore». Tutti i nomi di Dio furono tradotti in greco; ricordo che nell’antichità non c’era una differenza fra nomi, titoli e addirittura soprannomi. Fu perciò che gli scrittori del NT citarono l’AT nella versione greca della «Settanta». Gesù da buon Giudeo del suo tempo non citava mai il nome ebraico nei suoi discorsi e nelle sue preghiere, ma usava il termine Adonaj.

     In tutti gli Evangeli, che sono in greco, non ricorre mai il nome «Jahwè» (o simile) per indicare Dio e per rivolgersi a Lui in preghiera, né Dio lo usò mai per sé. Non si trova mai un brano, in cui Gesù insegnò a usare un certo nome di Dio; lo stesso vale per il resto del NT. Nella preghiera modello Gesù rivelò il massimo privilegio dei suoi seguaci: rivolgersi a Dio come «Padre nostro»! Questa sarebbe stata l’occasione giusta per dare un insegnamento particolare su un dato nome di Dio, visto che i discepoli chiesero a Gesù il modo giusto di pregare (Luca 11,1). E il Maestro «disse loro: “Quando pregate, dite: Padre…”» (v. 2). Anche nell’intima e personale preghiera di Gesù, egli si rivolse a Dio, chiamandolo «Padre» (Gv 17,1.5.21.24), «Padre santo» (v. 11) e «Padre giusto» (v. 25). Lo stesso avvenne nella preghiera sofferta durante la sua ora estrema nel Getsemani, in cui Gesà diceva: «Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi» (Mc 14,26).

     I seguaci della «Torre di guardia», come tutti gli ideologi e i mistificatori, gonfiano oltremodo le pulci e inghiottono gli elefanti. Hanno addirittura mendacemente falsificato i documenti del «nuovo patto», aggiungendo arbitrariamente «Geova» (un triste fraintendimento medioevale, che non è il vero nome di Dio dell’AT), dove tutti i manoscritti del NT hanno solo ed esclusivamente Kyrios «Signore». Essi cadono perciò sotto la condanna di Apocalisse 22,18s e di brani simili.

     Un paio di decenni or sono, mi incontrai con alcuni «pionieri» dei TdG. Chiesi loro di portarmi una fotocopia o un testo del NT greco, in cui compare il nome «Geova» o simile. Mi assicurarono che esiste e che me lo avrebbero senz’altro portato. Non li ho mai più rivisti, nonostante la mia sollecitazione periodica. Si vede che stanno ancora cercando un manoscritto del genere e cercheranno ancora a lungo, visto che non esiste!

 

Questo è il succo della questione. Per ulteriori approfondimenti della questione consiglio di leggere in Nicola Martella, Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), almeno gli articoli: «Nome di Dio [šem]», pp. 239s; «Nome personale [šem]», pp. 240s; «Persona», pp. 274ss. Si vedano qui inoltre gli articoli: «Anima [nëfëš, p. 85; «Jahwè [jahewëh; JHWH]», pp. 200ss.

     Sui seguaci della «Torre di guardia», la loro origine e la loro storia, si veda in Nicola Martella (a cura di), Escatologia fra legittimità e abuso. Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007), gli articoli: «Dall’avventismo al geovismo», pp. 108-113; «Testimoni di Geova quali compagni di via?», pp. 118-122.

 

Per altri articoli sui seguaci della «Torre di guardia» si veda sotto «Gruppi di frangia».

Per altri articoli su Jahwè e il nome di Dio si veda nella rubrica «Deità» sotto «Teologia propria» e nel Dizionario biblico alla voce «Jahwè».

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Conoscere_tuo_nome_EdF.htm

12-01-2010; Aggiornamento: 09-11-2012

 

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