Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Tutto ciò che serve per istruire il neofita nella sana dottrina e in una sana morale cristiana, per così orientarsi nell'insegnamento biblico di base, nella devozione e nel discernimento spirituale riguardo alle questioni che attengono alla fede biblica e al saggio comportamento nel mondo. È «vademecum» per chiunque voglia trasmettere la fede biblica.

   Ecco le singole parti principali:
01. La via che porta a Dio;
02. Le basi della fede
03. La Sacra Scrittura
04. Dio
05. Creazione e caduta dell’uomo
06. Gesù Cristo
07. Lo Spirito Santo
08. La salvezza dell’uomo
09. Il cammino di fede
10. La chiesa biblica
11. Ordinamenti e radunamenti
12. L’opera della chiesa
13. Il diavolo
14. Le cose future
15. Aspetti dell’etica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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CHIESA È LADDOVE DUE O TRE SI RADUNANO

NEL NOME DI GESÙ? (MT 18,20)

 

 di Nicola Martella

 

 

1.  LE QUESTIONI: Premetto che la libertà di culto e il sacerdozio universale di tutti i credenti rigenerati sono qui fuori discussione (vedi punto 3.). Qui trattiamo altro, visto che ci preme una verità esegetica. Leggo continuamente che il Signore Gesù avrebbe fatto la promessa, secondo cui la chiesa si realizzerebbe laddove due o tre si radunano nel suo nome. A prova di ciò viene citata una dichiarazione di Cristo: «Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Mt 18,20). Questa è un convinzione molto diffusa.

     Se pongo qui la questione, è perché è un brano classico per appurare l’ermeneutica, ossia l’interpretazione legittima di un brano, e per esercitarsi nell’esegesi, ossia nell’analisi contestuale di un brano. Qui vediamo come a un verso, preso fuori del suo contesto, gli si possa attribuire un significato del tutto differente rispetto all’intenzione di chi ha espresso tale pensiero (qui Gesù) e di chi lo ha scritto (qui Matteo). Questo mostra che un brano, preso fuori del suo contesto, si presta per essere strumentalizzato, per ingenuità o per calcolo. Qui vediamo, inoltre, pure la forza che possiede il consenso, una volta che un luogo comune dottrinale si radica e si tramanda.

     Matteo 18,20 viene usato da coloro, che vogliono contrastare le denominazioni, che hanno un clero e che pretendono la presenza di una persona particolarmente iniziata e autorizzata da un concistoro, per potersi legittimamente radunare (tali chiese istituzionalizzate affermano di essere le uniche, che posseggono la sedicente «successione apostolica» e, quindi, basandosi su tale artificiosa questione, pretendono che siano loro a poter decidere chi debba legittimamente radunarsi e dove si debba farlo; chiaramente non condivido un tale artificio). Tale brano viene anche usato da coloro, che fuoriescono da chiese locali costituite, per differenze dottrinali o per altri motivi, legittimi o meno che siano, e si radunano in casa. Tale verso sembra venire loro in aiuto, aggiustandolo ai loro propri bisogni.

 

 

2.  IL TENORE DEL BRANO: Di là dalle ragioni legittime, che si possono avere, per asserire la libertà di culto dei cristiani biblici, faccio presente che Matteo 18,20 viene citato fuori contesto già per il fatto, che esso si trova alla fine di un brano, di cui trae le conclusioni (cfr. «perciò»). Perciò, chiedo a chi cita tale verso, di controllare il contesto (Mt 18,15-20); chi lo fa, può constatare che esso non afferma proprio ciò, che si vuole che dica. Di che cosa parla l’intero brano? Parla delle normali riunioni di chiesa e della presenza di Gesù in esse o d’altro? Allora ci si accorgerà che tale brano parla d’altro, ossia di una speciale situazione all’interno della chiesa locale, non di un normale raduno o culto.

     In tale specifico contesto Matteo 18,20 parla della disciplina di chiesa, per la quale il Signore Gesù promette la sua presenza. Ciò significa sia il suo sostegno alle guide della chiesa locale nella decisione da prendere (dichiarare chi è giusto e chi colpevole riguardo alle questioni poste), sia il suo monito a essere giusti e responsabili nella decisione e nella disciplina di chiesa da applicare.

     La questione specifica riguarda un diverbio fra due credenti, l’intransigenza di uno dei due e il rifiuto di assoggettarsi alla prassi usata (vv. 15ss). A quel punto, coloro che hanno l’autorità di decidere nell’assemblea o chiesa locale (v. 17), dovranno «legare» (= condannare il malvagio) e «sciogliere» (= assolvere l’innocente; v. 18); se tale decisione è giusta, sarà valida anche per Dio (cfr. v. 17 «sia per te come il pagano e il pubblicano»; cfr. 1 Cor 5,11ss).

     È in tale contesto che tali credenti possono accordarsi a domandare una qualsiasi cosa al Padre, ossia relativamente alla questione che si sta affrontando, con la promessa che Egli la concederà loro (v. 19); anche tale verso è molto abusato, specialmente nel campo della spiritualità mistica, entusiastica e carismaticista. A conclusione di tutto ciò, segue la conferma finale di Gesù («perciò»): egli assicurò ai suoi discepoli la sua presenza personale durante tale particolare incontro di disciplina di chiesa (v. 20). Ciò significa che Egli avrebbe dato sapienza, giudizio, discernimento e sostegno nell’analisi dei fatti, nella formulazione della diagnosi e nei provvedimenti disciplinari da prendere.

 

 

3.  ASPETTI CONCLUSIVI: Come abbiamo visto, ogni verso tolto dal suo contesto rischia di prestarsi a manipolazioni e strumentalizzazioni. La cura biblica a tale male è quella di considerare sempre un certo brano nel suo contesto proprio (letterario, storico, culturale e religioso). Da ciò consegue che Matteo 18,20 non si applica a ogni tipo di riunione, ma soltanto agli incontri di disciplina di chiesa; per questo viene menzionato l’esiguo numero di partecipanti (due o tre). Tale verso non legittima l’idea, secondo cui, dovunque si radunano un paio di credenti, lì ci sarebbe già la chiesa o il Signore assicurerebbe immancabilmente la sua presenza. La presenza del Signore è legata non al numero delle persone, ma a fattori spirituali e morali. Tale verso non è un alibi per le divisioni di chiesa senza giusta causa, per uno snobismo di gruppo (ci si sente migliori di altri, più santi o con una dottrina superiore) o per la pigrizia di incontrarsi con altri credenti, presenti nel luogo. Esistono dei «senza chiesa» che, sebbene abitino molto distanti gli uni dagli altri, si «radunano» virtualmente in Internet, ad esempio mediante una tele-conferenza con Skype; tali persone, però, snobbano le chiese locali presenti nella loro zona, verso cui non hanno alcun contatto. Anche a loro fa comodo tale verso, addomesticandolo alle loro proprie esigenze.

     Come abbiamo visto, ciò vale anche per il tanto citato e abusato verso precedente, Matteo 18,19, con cui si pensa di legittimare qualsiasi accordo fra credenti in preghiera e una specie di titanismo spirituale. Gli inganni e le delusioni sono programmati.

     Il tema della libertà di culto dei credenti, ovunque vogliano e possano, è fuori discussione. I credenti hanno nel nuovo patto il diritto di riunirsi insieme ai fratelli in fede, per adorare Dio in spirito e verità e per celebrare Cristo quale Signore e Salvatore. Al riguardo bisogna cercare brani biblici più confacenti, ossia in cui i fratelli, al tempo del NT, si radunavano liberamente nelle case. Infatti, allora non c’erano locali di culto ma soltanto «chiese in casa» (p.es. si vedano i seguenti brani: At 12,12; 16,40; Rm 16,3ss; 1 Cor 16,19; Col 4,15; Flm 1,2).

     Altresì bisogna cercare brani, in cui si evidenzia il sacerdozio universale di tutti i credenti (p.es. si vedano i seguenti brani: 1 Pt 2,5.9; Ap 1,6; 5,10; 20,6). Esso prescinde dalle funzioni ministeriali, che si ricoprono nel tempo.

 

Chiesa è laddove due o tre si radunano nel nome di Gesù? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Chiesa_due-tre_EdF.htm

02-07-2012; Aggiornamento: 05-07-2012

 

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