Un lettore ci
ha presentato le seguenti questioni.
Caro fratello Nicola, volevo un tuo
parere in merito a qualcosa, che si notava leggendo la Bibbia in Apocalisse. La
questione riguarda i 5 cavalieri e in particolare il primo dei 5, il cavaliere
con il cavallo bianco. Quindi, per altri riferimenti, è paragonato a Gesù; se ho
letto bene, sembra che sia un liberatore, però poi non lo fa; anzi, pare che
apra la strada a quelli, che vengono dietro a lui con dei giudizi. Lui è un
«cavaliere», ha un «arco», ha una corona ed è praticamente un «re»; quindi,
facendo i conti: cavaliere, arco, re. Cosa ne pensi? Shalom. {Mario
Fittaiolo; 13-06-2011}
Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondiamo qui di seguito. |
Non confondiamo
i cavalieri
Dei quattro cavalieri (non cinque, se non me ne è scappato uno) si parla in
Apocalisse 6 (cavalli: bianco, rosso, nero, giallastro). Non tutti i
cavalieri con cavallo bianco sono la stessa persona; qui è un personaggio
anonimo e non è per nulla un liberatore, ma è il primo dei quattro messaggeri di
morte e degli esecutori di giudizi. L’angelo realizzava i giudizi, che si
celavano dietro ai suggelli del libro, che aveva precedentemente in mano
l’Agnello (Ap 5,7.9); Egli è sul trono e non è parte di tali «cavalieri di
morte», che sono esecutori di piaghe divine sui viventi e che ubbidiscono ai
comandi delle «creature viventi». L’Agnello, che sta sul trono dell’Onnipotente,
i comandi li dà, non li riceve; sono le quattro creature viventi a prostrarsi
dinanzi a Lui (Ap 5,14).
In
Apocalisse 19,11 si parla di un altro Cavaliere con cavallo bianco, ma
questa volta non è anonimo, poiché viene chiaramente identificato: «Si chiama
il Fedele e il Verace… il suo nome è: il Logos [= Difensore] di Dio… E sulla
veste e sulla coscia porta scritto questo nome: «Re dei re, Signore dei signori”»
(vv. 6.13). Egli viene non per annunziare o realizzare un giudizio limitato,
come l’altro cavaliere (Ap 6), ma per regnare sulla terra come Sovrano
universale (Ap 20).
Attenzione ai
simboli
Da ciò consegue che ci vuole molto discernimento e che non bisogna confondere le
immagini. I simboli sono di per sé buoni o cattivi, ma dipendono dal
contesto in cui si trovano. Il lievito, ad esempio, può essere negativo
(Mt 16,12; Lc 12,1; lievito dei Farisei = falsa dottrina) o positivo (Mt 13,33;
regno = all’inizio è poca cosa, ma l’effetto finale è immenso). Similmente la
rugiada può essere, nello stesso libro, un simbolo positivo (ristoratrice;
Os 14,5; cfr. Mi 5,6) o negativo (cosa effimera; Os 6,4; 13,3).
Allo stesso modo, un «cavallo bianco» esprime in Apocalisse 6 il primo
dei giudizi di Dio, che assolutamente si realizzeranno; per questo è detto che
tale cavaliere viene per vincere. In Apocalisse 19 esso è segno di regalità
dell’Agnello, che viene a capo degli eserciti celesti per sconfiggere tutti i
suoi nemici in una sola volta e per regnare sovrano sulla terra. Nel primo brano
il cavaliere riceve ordini; nel secondo brano l’Agnello è il generale supremo,
che gli ordini li dà. Una grande differenza mi pare.
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Cavalli_bianchi_Esc.htm
23-06-2011; Aggiornamento: 24-06-2011 |