Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Manuale Teologico dell’AT

 

Dottrine (generale)

 

 

 

 

Dopo una introduzione alle problematiche della teologia dell’AT, segue il dizionario teologico dell’AT.

   Ecco le parti principali dell’introduzione alla teologia dell’AT:
■ Il compito e l’oggetto della Teologia dell’AT
■ Le posizioni teologiche più ricorrenti
■ I patti e gli altri approcci
■ Contro l’appiattimento storico e teologico dell’AT.

 

Al dizionario teologico dell’AT sono acclusi un registro delle voci e un registro ragionato delle stesse detto «percorsi teologici».

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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GLI ANGELI POSSONO PECCARE?

 

 di Nicola Martella

 

 Nicola, pace. Dimmi, gli angeli possono peccare? {Maurizio Di Franco; 12-02-2014}

 

1. Le creature non sono perfette

     Tutte le creature possono potenzialmente peccare, possedendo un certo arbitrio, quindi anche gli esseri celesti, che noi chiamiamo «angeli» (o inviati, messaggeri). Secondo Elifaz «Dio non si fida dei suoi servi, e trova difetti nei suoi angeli» (Gb 4,18).

 

2. Alcuni angeli hanno peccato nella storia

     Secondo Giuda, Dio «ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora» (Gd 1,6; cfr. Gn 6,2ss). Per gli esseri celesti non c’è riscatto, ma solo attesa di giudizio. Infatti, Pietro afferma come Giuda: «Dio non risparmiò gli angeli, che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio» (2 Pt 2,4). [► I «figli di Dio» in Genesi 6: uomini o esseri celesti?; ► I «figli di Dio» in Genesi 6: la tesi occultistica] Chiaramente qui non si tratta di Satana e dei demoni, visto che l’uno e gli altri sono ancora liberi di muoversi fra cielo e terra (cfr. Gb 1-2; Ef 2,2; Ap 12,9s). [ Perché è stato creato il diavolo?]

     In ogni modo, la Scrittura non ci parla dell’eventualità che gli angeli abbiano peccato dall’avvento di Cristo in poi o che lo possano ancora fare o che lo faranno; quindi non possiamo dire al riguardo nulla di certo. Probabilmente la punizione esemplare dei loro colleghi infedeli, in attesa di un giudizio eterno, è bastata loro come deterrente, perché conservino la loro dignità.

 

3. Altri aspetti

     Ecco alcune particolari conoscenze sui messaggeri celesti. Essi vengono chiamati «santi angeli (= messaggeri)» (Mc 9,1; Lc 9,26; At 10,22; Ap 14,10). Si parla anche sella «festante assemblea delle miriadi degli angeli» (Eb 12,22). Si parla pure della «allegrezza dinanzi agli angeli di Dio per un solo peccatore, che si ravvede» (Lc 15,10). Viene accennata alla curiosità degli angeli circa le cose rivelate da Dio ai suoi servi terrestri (1 Pt 1,12). Esistono anche «quattro angeli, che sono legati sul gran fiume Eufrate… preparati per quell’ora, per quel giorno e mese e anno, per uccidere la terza parte degli uomini», quando verranno sciolti (Ap 9,14s). Tuttavia, non sappiamo dire chi essi siano, perché siano stati legati e cosa abbia portato a tale loro reclusione; sappiamo solo che sono stati preparati per tale evento specifico, per attuare i giudizi di Dio.

     Il mondo trascendentale, ossia quello degli esseri celesti, è pieno di misteri, che noi lontanamente tastiamo. Si pensi ai cherubini, ai serafini e ai ventiquattro anziani; le prime due categorie hanno ali (4 i primi e 6 i secondi). [Per l’approfondimento rimando, nel Manuale Teologico dell’Antico Testamento, ai seguenti articoli: «Cherubini», pp. 107ss; «Esseri celesti», pp. 157s; «Figli di Dio (esseri celesti)», p. 162.] Tra gli esseri celesti, sia i 24 anziani, sia i cosiddetti «angeli» (o messaggeri) non hanno ali, sebbene l’iconografia cristianizzata (presa dal paganesimo!) li descriva così.

     Quindi, gli esseri celesti tutti e tra di loro gli «angeli» rappresentano un certo mistero per noi esseri umani. Inoltre, bisogna stare attenti al fatto che Satana si spaccia volentieri per «messaggero di luce» (2 Cor 11,14), e ciò vale anche per i suoi angeli (cfr. v. 15 «servitori» può riferirsi a esseri umani e celesti).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Angel_pecca_MT_AT.htm

14-02-2014; Aggiornamento:

 

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